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Autore: Lady Koyuki    12/04/2017    0 recensioni
Questa è un'idea malsana nata dal pensiero che in qualunque mondo, forma, essenza [aggiungete quello che volete], questi due possano stare assieme o amarsi.
Pensando a ciò, è nata questa storia che vede un netto cambiamento materiale ma che non cambierà assolutamente il loro rapporto.
Spero possa piacervi e spero non sia una schifezza totale.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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- CHANGE -



Nel locale c’era un casino immenso; era ormai sera e tutti i viaggiatori si erano recati nella locanda per trovare un alloggio mentre i cittadini del piccolo villaggio passavano la serata tra alcool e bella compagnia.
In un angolo lontano da occhi indiscreti, due facce note stavano osservando la loro “vittima”.
- Ti ha spiegato almeno il motivo di tutta questa faccenda? –
Eustass Kidd era assai irritato per quella storia; quando Law aveva accettato quell’accordo assurdo, si erano messi in un posto appartato per parlarne, mentre il lavoro di vedetta toccò al rosso.
- Più o meno. – rispose la ragazza, appoggiando un bicchiere vuoto sul tavolo - a quanto pare è suo marito. – rispose, guardando più attentamente dall’altra parte del locale.
- Quello, suo marito? – chiese scettico l’altro, girandosi anch’egli.
L’uomo in questione era seduto, o meglio, stravaccato su un divanetto del locale, ubriaco e circondato da donne non proprio caste; indossava ancora la divisa della marina, probabilmente avendo appena finito il suo turno.
- Si, esattamente, ma come vedi, non è proprio un santo. – disse la mora.
- Anzi, un miserabile. – aggiunse il rosso.
- Detto da te suona strano. – rispose sorridendo l’altra, guadagnandosi un’occhiataccia – Però lo sai quando detesto i traditori e il piano di quella donna era davvero orrendo ma malefico al punto giusto. – continuò Law, versandosi un altro bicchiere dalla bottiglia ormai vuota.
- Che vuoi dire? – chiese Kidd scettico, non avendo potuto ascoltare nemmeno una parola del discorso tra la vecchia e la mora.
- La signora voleva si prendere un pirata ma originariamente non per uccidere suo marito, – iniziò sorridendo malignamente Trafalgar – bensì voleva che si approfittasse di lui, come stanno facendo quelle eleganti signorine, per poi rivelargli che era un pirata e un uomo. Una vendetta al quanto sadica no? – concluse sempre con il ghigno sul volto.
- Non attuabile per te, penso che tu lo sappia? – domando il rosso, leggermente irato.
- Saresti geloso? –
- Per niente! – rispose cercando di nascondere l’ira.
- Tranquillo, non sarei comunque mai andato a letto con un altro uomo, – disse sorridendo a Kidd – forse però una donna… – aggiunse.
- Crepa, Trafalgar! – gli urlò, mentre questo sceso dalla sua sedia gli girava attorno.
- Ho un piano ben peggiore per quell’uomo, – mormorò la mora, allungando la spada verso il rosso e aprendosi leggermente il soprabito – Sai quanto detesto le persone infedeli. Lo trovo decisamente immorale. – concluse, sorridendo malignamente.
- Fare la puttana è compreso nel piano? – aggiunse Kidd, osservando l’attuale formoso corpo della ragazza attraverso la scollatura che si era appena creata.
- Hai detto che non sei geloso, – rispose Law, sorridendo e girandosi lentamente – E poi, tu hai detto che tanto vale approfittarne finchè ho questo corpo. – aggiunse, allontanandosi verso l’angolo opposto del bar.
- Dannato Trafalgar – sussurrò il rosso irato, appoggiando malamente la spada al bancone – questa me la paghi! –
 


Si avvicinò lentamente all’angolo opposto del locale; sentiva benissimo lo sguardo di Kidd che le perforava la schiena, ma cercava di non badarci.
Non avrebbe mai ammesso di essere geloso, ma Law non era stupida e capirlo per ora le bastava.
Quando fu a pochi passi dal tavolo che le interessava, l’uomo alzò gli occhi verso di lei curioso; la mora si era data solo un veloce sguardo allo specchio quella mattina, ma aveva fatto in tempo ad accorgersi che il suo corpo non era male, anzi, molto interessante per così dire.
Si stava maledicendo per quello che avrebbe fatto di lì a poco; ringraziava qualunque dio che non ci fosse la sua ciurma in quel locale, sarebbe stato un trauma. L’unico che avrebbe potuto raccontare la cosa era Eustass, ma fortunatamente era troppo irato a causa della sua gelosia per sfotterlo. Almeno, sperava terribilmente sarebbe stato così alla fine.
Con passo misurato, si avvicinò al gruppo, poggiando una mano sul legno del tavolo, sorridendo sornione.
- Buonasera, spero di non disturbare. – disse, piegandosi leggermente in avanti.
L’uomo la squadrò da capo a piedi, leccandosi le labbra e causando ribrezzo nella ragazza.
- Oh, no affatto, accomodati pure. – disse il marine, indicando uno spazio vicino alle altre signorine.
- Non amo molto la folla, sa… – aggiunse lasciando la frase in sospeso, osservandolo maliziosamente.
L’uomo emise un fischio interessato prima di cacciare via le altre donne in malo modo; appena il divanetto fu libero, Law prese posto accanto a lui. Puzzava terribilmente di alcool e qualcosa di nauseabondo, non sapeva come altro definirlo; la domanda spontanea che le venne in mente fu: come aveva fatto quella donna a sposarlo? Non voleva pensare nemmeno se avevano avuto dei figli, che orrore.
- Piacere, Jonh. E tu sei? – chiese, mentre la mora si sedeva – quel cappello mi sembra famigliare. –
Law, ormai accanto all’uomo, si ricordò tardi del copricapo molto singolare; velocemente se ne sbarazzò, poggiandolo sul tavolo e sistemandosi sensualmente i capelli.
- E’ un cappello comune – disse, cercando di fuorviare il discorso – comunque sono solo una ragazza di passaggio, mettiamola così. – rispose, cercando una posizione per evitare il contatto con l’uomo.
Questo, ignorando la cosa, le passò un braccio intorno alle spalle; a Law passarono in testa mille modi di ucciderlo seduta stante, ma sapeva benissimo che il suo piano avrebbe causato più  dolore che una morte istantanea.
- Misteriosa la ragazza. –
- Molto; di lei invece cosa mi dice? – chiese avvicinandosi a fatica al viso dell’uomo – sembra sposato. – continuò indicando una fede sul dito del marine. Colto alla sprovvista, l’altro rispose nervosamente.
- Vedovo, tristemente. –
- Oh, e in onore di sua moglie passa le serate in questo locale? – domandò, poggiando una mano sulla coscia dell’uomo.
- Potrebbe darsi. – rispose incerto.
Un tonfo sordo fece voltare lo sguardo di Law verso il bancone; se si era fatta solo un graffio, Kidd l’avrebbe pagata assai cara.


 
***

Trafalgar si era appena seduto con quell’uomo; era riuscito a cacciare via tutte le donne dal divanetto e tenere solo quel marine per lei.
Che diavolo di baldracca. E ora pure donna.
- Signore, vuole un altro giro? –
Kidd si girò verso il cameriere guardandolo peggio che in cagnesco, facendolo letteralmente scappare; detestava ammettere di essere geloso di quel dottore da strapazzo, ma era così. Non lo poteva vedere neanche flirtare con qualcuno che sbottava. Anche se versione donna.
Nel mentre vorticava nei suoi pensieri, il marine mise un braccio intorno alla mora, cosa che fece alterare nuovamente il rosso; doveva ucciderlo o aveva cambiato idea e aveva accettato di approfittarsene?
- Non la passi liscia Trafalgar! – sussurrò a sé stesso.
Poco dopo, però, Law appoggiò una mano sulla coscia dell’uomo e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso; già irritato da tutta quella situazione, non riuscì a reggere anche quello. Per il rosso quel piano era assurdo oltre che destabile.
E menomale che Law detestava le persone infedeli; velocemente si alzò dal suo posto, deciso ad interrompere quel disgustoso teatrino ma, dimenticatosi della spada di Law, la fece cadere a terra rovinosamente.
- Oh cazzo. –

 
***
 
Law non si girò effettivamente a osservare la causa di quel rumore, giacché con lo sguardo aveva intravisto un Eustass in piedi e aveva velocemente dedotto la cosa; ma ormai era quasi a piano concluso, non si sarebbe fermato anche se Kidd si sarebbe piantato lì davanti.
- Sai, tua moglie, Elizabeth, mi ha accennato della tua capacità di mentire sempre e costantemente. – mormorò lentamente.
L’uomo si agitò non poco a quell’affermazione, cercando di allontanarsi dalla donna.
- Ti ha ingaggiato lei? – chiese preoccupato
- Potrebbe darsi. – rispose, sorridendo malignamente.
-  Ah, che vuoi che mi faccia una donna? – domandò scettico, nascondendo una lieve preoccupazione mentre cercava di allontanarsi dalla donna.
- Ma io non sono una donna normale – disse Law, alzandosi in piedi rivoltando il tavolo e poggiando un piede sul divanetto tra le gambe dell’uomo – e ora vedrai cosa posso farti.–
Velocemente, creò una room per riprendersi cappello e spada, sfoderando quest’ultima pronto ad attaccare.
- Odio le persone traditrici, per di più con chi tiene a un rapporto tanto da reggere una vita assieme ad un verme del genere. – mormorò.


 
***

Kidd che intanto si era avvicinato al tavolo, vide volargli via la spada dalle mani; vedendo Law in piedi capì  che quell’assurdo piano era giunto al termine, ma ciò che vide lo terrorizzò. Solo lievemente, cioè, Eustass Kidd non si terrorizza, ma diciamo che si era leggermente preoccupato.
Nessuno vide granchè di ciò che fece Law, eccetto il rosso, ma ciò che si sentì fu un urlo disumano prima del caos assoluto.












Bene.
Eccomi qui.
Sono in ritardo di qualche giorno ma questo capitolo non voleva uscire; sono riuscita a butarlo giù solo domenica sera.

Che dire, so che è molto strano, ma l'idea iniziale era questa e ho voluto rispettarla; Law forse è uscito un pochino OC, ma credo davvero che sia una persona contraria a tradimenti e infedeltà, soprattutto nei confronti di persone buone. In effetti un ragionamento assurdo, ma da come sto leggendo il manga, non poi così tanto assurdo.
Insomma, spero che nonostante questo vi sia piaciuto il capitolo e ci vediamo alla prossima, con l'ultimo capitolo; pensavo sarebbe uscita più lunga ma invece, eccoci qua, già in dirittura di arrivo!
E niente, avevo detto che era leggermente una cavolata, ma spero sia stata apprezzata comunque :D

Grazie davvero!
A Presto,
Koyuki :3
   
 
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