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Autore: Larrystattoos    16/04/2017    5 recensioni
Scritta per l'event indetto dal gruppo Facebook "We are out for prompt."
Prompt: "Harry Potter, Albus Severus/Scorpius, Scorpius, entrando in cucina: "C'è qualcosa che sta bruciando?"; Albus, appoggiato sensualmente sul bancone: "Nulla, se non il mio desidero di te."; Scorpius: "Albus, il forno sta andando a fuoco.""
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quando Albus si svegliò, quella mattina, la casa era stranamente silenziosa. Accanto a sé, Scorpius era ancora addormentato, con la testa voltata verso di lui e il braccio sul suo petto. Sorrise felice, percorrendo quel viso tanto familiare con lo sguardo. Nel sonno, il viso di Scorpius era rilassato, la bocca leggermente aperta e il respiro pesante. Albus lo trovò adorabile. Per quanto volesse stare accoccolato a lui ancora per un po’, si costrinse a scostare delicatamente il braccio di Scorpius e a scendere in cucina per chiedere a sua madre di preparare qualcosa da mangiare. 
La cucina era vuota, così come il resto della casa. Rassegnato, tornò in cucina per provare almeno a cucinare qualcosa e solo in quel momento si rese conto del biglietto attaccato al frigo. Io e Lily siamo andate ad aiutare nonna Molly con il pranzo, papà è al Ministero e James da zio Ron. La colazione è in frigo, scaldala prima di mangiarla. Passiamo a prendervi per l’una. A dopo, mamma.
Albus sbuffò. Aprì il frigo individuando subito il piattino di plastica contenente i pancakes e lo mise in forno. 
Bene, ed ora? Harry gli aveva spiegato come accenderlo, ma non a quale temperatura andasse configurato per scaldare qualcosa. Magari 200 andrà bene si disse e, dopo aver concluso con il forno, si dedicò alla preparazione delle bevande. Alzò gli occhi al cielo, riempiendo il bollitore. Quanto vorrei essere maggiorenne e fare tutto questo con la magia.
Nel momento in cui sentì i passi di Scorpius per le scale, spense i fornelli e si appoggiò al bancone a braccia incrociate, stampandosi sul viso il sorriso ammiccante che faceva impazzire il biondo.
-Buongiorno- esordì Scorpius con voce entrando in cucina, l’espressione ancora mezza assonnata. Si fece subito più vigile quando sentì odore di bruciato. –C’è qualcosa che sta bruciando?- chiese.
Albus alzò gli occhi al cielo. Uomo di poca fede. –Nulla, se non il mio amore per te- ghignò. Da quando, il precedente pranzo di Natale, era uscita fuori la conversazione “relazioni imbarazzanti” e lo zio Ron era stato preso di mira dai suoi genitori e suo zio George per la storia con una certa Lavanda (zia Hermione non ne era stata molto felice, aveva notato), lui e Scorpius avevano iniziato a prendersi in giro utilizzando nomignoli e frasi stucchevoli. 
Scorpius lo ignorò e, guardandosi intorno, individuò la fonte di quell’odore sgradevole. –Albus- disse con un tono strascicato che celava il misto di agitazione e divertimento che stava provando. –Il forno sta andando a fuoco.-
Albus sgranò gli occhi e si girò di scatto verso il forno, al cui interno c’era effettivamente qualcosa che andava bruciandosi. Del fumo scuro stava iniziando ad uscire dallo sportello e l’odore di plastica bruciata impregnava ormai l’aria. –Merlino, la colazione!- urlò.
Spense il forno e si mise freneticamente alla ricerca di una ciotola, che poi riempì d’acqua e buttò all’interno del forno. Immediatamente si sentì uno sfrigolio sinistro e del vapore si aggiunse al fumo preesistente, senza tuttavia spegnere il fuoco. Ormai la stanza era invasa dal fumo. Mentre tornava a riempire la ciotola lanciò un’occhiataccia a Scorpius, che lo osservava affaccendarsi con un sorrisetto sulle labbra, senza dare l’impressione di voler intervenire. –Vai a prendere la bacchetta.-
Il biondo tornò serio. -Sei matto? Non possiamo fare magie fuori da Hogwarts, lo sai!- 
-Possiamo, se siamo in pericolo- lo contraddisse Albus, continuando a lanciare acqua nel forno. Ormai il pavimento era allagato e l’incendio sembrava essere domato. Scorpius si sentì in dovere di ribattere. –Ma non siamo in peri…-
-Lo siamo, se mamma torna e trova questo casino!- 
Scorpius accennò una risata ma si bloccò quando scorse l’occhiata di fuoco che gli aveva rivolto il suo ragazzo. –Va bene, va bene… Ma prendo la tua!- si arrese.
Albus esitò un solo istante prima di lanciare il primo incantesimo. Recuperata la fonte del disastro (Scorpius aveva alzato gli occhi al cielo. -È plastica, Albus, è ovvio che si scioglie in un forno babbano!- -Sta’ zitto!- aveva ribattuto Albus, con le orecchie in fiamme e gli occhi bassi), Albus aveva proceduto a farla evanescere, a riparare il forno e ad asciugare il pavimento, che in quel momento sembrava più il lago del parco di Hogwarts.
-Non possono rintracciare chi ha fatto tutto questo, solo il luogo, e noi viviamo in una casa di soli maghi, dovremmo essere salvi, vero?- mormorò Albus una volta finito. 
Scorpius annuì. –E ora che l’abbiamo appurato, che ne dici di sfruttare al meglio questo tempo da soli per attività più divertenti e meno pericolose?- propose maliziosamente. 
Albus ammiccò. -Sono d’accordissimo, vita mia.-

Fu Harry ad andarli a prendere. Quando arrivò, Scorpius ed Albus stavano finendo di prepararsi, per cui decise di aspettarli in cucina. Entrando, venne investito dalla puzza di bruciato. Storse il naso e si guardò intorno. Il the e il caffè erano pronti ma inutilizzati e non c’era segno di stoviglie nel lavandino. –Albus?- chiamò. 
Il figlio scese, la maglietta indossata per metà. Si bloccò sull’uscio, intuendo subito il problema. Dietro di lui, Scorpius trattenne il fiato. Pensò che la cosa migliore fosse fingere indifferenza. –Che c’è, papà?-
-Perché questa puzza di bruciato?-
Albus guardò dappertutto tranne che nella direzione del padre. Prese la mano di Scorpius e pronunciò solenne: –È il fuoco del nostro amore che lascia tracce di sé nell’aria.-
Scorpius ridacchiò e arrossì leggermente, mentre Harry alzò gli occhi al cielo. –Hai bruciato la colazione?-
-Ho bruciato la colazione.-
  
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