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Autore: erica1609    17/04/2017    2 recensioni
Post quarta stagione, possibili spoiler, principalmente Sterek.
Isaac è ancora in città, Derek non se n'è andato, Breaden non é presente.
"Derek non era il lupo dal folto pelo nero e occhi blu elettrico che il branco era solito vedere, ma le sue dimensioni erano aumentate notevolmente e i suoi occhi erano rossi, come quelli di Scott, come quelli di un alfa, come quelli di qualcosa che non comportava niente di buono.
Derek sgranó gli occhi e finalmente realizzó cosa fosse successo. Era sangue quello sul corpo di Stiles?"
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stiles si era appena sdraiato sul letto, dopo una lunghissima doccia e un lunghissimo viaggio verso il Messico per salvare Scott, il suo alfa nonchè migliore amico. Sentiva la tensione sbollire e il sonno impadronirsi di lui fino a quando non gli venne in mente Derek, morente, appoggiato ad una pietra. Involontariamente rabbrividì al solo pensiero di perdere quel lupo così burbero e spietato, il branco sarebbe stato perso, perchè nonostante Scott fosse un vero alfa particolarmente capace, Derek era un pilastro, una certezza. Da quando Stiles era al secondo anno viveva esperienze fuori dal normale e aveva stabilito rapporti assolutamente, decisamente fuori dal normale. Pensava a come fosse già arrivata la fine del quarto anno e a quante volte avesse rischiato la pelle. Pensò al kanima e a quando aveva sorretto Derek dentro una piscina profonda una quantità non irrilevante di metri, pensò a Jennifer, quell’orribile creatura che aveva usato Derek più volte, come quando lo fece svenire non si sa come nell’ascensore dell’ospedale ed era toccato a Stiles risvegliarlo. Pensò a quando il Nogitsune si era impossessato di lui, facendogli compiere un omicidio che ancora non si perdonava, e non fece a meno di pensare che mentre Chris Argent non avrebbe esistato a sparargli, Derek era pronto a difenderlo, tanto che in prigione aveva chiesto a Chris il perchè delle sue intenzioni. Infine pensò a quando il lupo era tornato giovane, rivivendo la morte della sua famiglia e il tradimento di Kate Argent. Come puoi vivere dopo tutte quelle disgrazie, Derek? Come hai sopportato la morte di tua sorella, di tuo zio, di Erika e Boyd?
Stiles non si sapeva rispondere, non voleva rispondersi. Non voleva perchè per la prima volta si sentiva davvero legato a Derek. -Mi serviva vedere Derek morire per capire quanto in realtà io tenga a lui e per capire quanta ammirazione io provi nei suoi confronti?- Pensò Stiles quasi ridendo, ma bloccandosi poi imbarazzato, era abbastanza sicuro che quei pensieri non avessero fini del tutto amichevoli e questo lo spaventava.
La finestra di colpo si spalancò e l’umano osservò l’elegante entrata del lupo, proprio di quel lupo che stava pensando da quando? Quaranta minuti?
-Dio Derek, ho un campanello, una porta, una privacy!-

-Taci Stiles.-
Derek si sedette sulla scrivania del più piccolo, per poi guardare l’enorme lavagna trasparente che Stiles aveva riempito di fili verdi, sorprendendosi ancora di quanto quell’inutile umano fosse sveglio e intelligente. -Aspetta, inutile no- Pensò Derek.
-Che cosa vuoi Derek?- Chiese Stiles, aggrottando le sopracciglia.
-Hai esitato.-
-Cosa?-
-Poche ore fa, non sapevi se salvare Scott o rimanere con me, quando stavo morendo.-
Stiles arrossì, ma non si sorprese troppo, infondo sapeva anche lui di aver avuto il dubbio su cosa fare.
–Derek, come diavolo hai fat-

-Poteri lupeschi- Rispose Derek scrollando le spalle e facendo il segno delle virgolette con le dita –Come li chiami tu.-
Stiles sospirò e guardò Derek, aveva un debole per un Hale, e non stava parlando di Malia.
-Perchè hai esitato?- Continuò Derek, vedendo Stiles stranamente silenzioso.
L’umano sapeva che mentire sarebbe stato inutile –Non ti volevo morto.-
Derek sussultò, e trattenne il fiato ascoltando il battito regolare del più piccolo e guardando il lieve rossoe su quel viso pallido.
–Credo tu sia il primo..a non volerlo.- Sussurrò Derek, sorridendo mentalmente e pensando a quanto quel ragazzino logorroico, irritante ed euforico lo avesse sorpreso, ancora una volta.
Proprio così, mentre il lupo guardava Stiles vedeva la sua audacia, il suo coraggio, la sua euforia e rivide soprattutto le mille volte in cui si erano salvati il culo a vicenda.
Anche Stiles sembrava perso nei pensieri, era troppo silenzioso.

-Stiles io..-
-Che cosa?- Domandò l’umano con un filo di voce.
Derek aprì la bocca per parlare, ma poi si alzò in fretta, alzò il mento di Stiles e gli diede un bacio in testa. Un bacio in testa Derek? Sul serio? E la dignità di un Hale dove era finita? Il lupo si stava rimproverando mentalmente, fino a quando incontrò lo sguardo di Stiles, perso e sorridende. Si dileguò dalla finestra, come era arrivato e Stiles era sicuro che le cose sarebbero cambiate, da quel momento in poi.
Derek non si pentì di quel piccolo gesto, mai.

 
-Stiles ci sei?- Scott riportò l’umano alla realtà –Siamo arrivati, scendi-
Era chiara l’arrabbiatura di Scott, che entrato in casa si buttò sul divano insieme al suo migliore amico.
–Se tu diventassi qualcosa, qualsiasi cosa, non me lo perdonerei.- Disse l’alfa tutto d’un tratto.
-Amico, sto bene, davvero-
-So che rivivere un’esperienza come quella di un anno fa con il Nogitsune ti distruggerebbe, sei già abbastanza coinvolto in queste faccende.- Sussurrò Scott profondamente dispiaciuto e preoccupato.
-Sono ancora vivo.- Si limitò a rispondere Stiles scrollando le spalle, poi appoggiò una mano sul gomito del suo amico, per rassicurarlo. –E inoltre avevo intenzione di parlarti, la faccenda di oggi mi ha convinto.-
Scott tornò sull’attenti –Dimmi!-
-Avevo pensato di cominciare ad allenarmi, come un cacciatore, per difendermi, per rendermi più utile, ma se diventassi qualche strana creatura non mi sarebbe possibile.-
Scott annuì comprensivo. –Se rimarrai umano, ti aiuterò con gli Argent e se invece diventerai una palla di pelo, sarò disposto a renderti il licantropo più cazzuto di tutta Beacon Hills!-
Risero insieme, per poi abbracciarsi e cominciare una lunga maratona di videogame che non si sarebbero mai scordati.
 
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Al loft Derek era seduto sul divano, a riflettere. Qualcuno lo stava controllando? Chi aveva morso? Cosa sarebbe diventato Stiles? Perchè doveva sempre creare problemi?
Ripensò alla sera di quattro mesi prima con Stiles, il loro rapporto era pieno di alti e bassi, eppure si erano sempre salvati a vicenda in quanto riconoscessero l’importanza l’uno dell’altro all’interno del branco. Forse il motivo invece era più egoista, almeno per Derek.
Derek aveva, ha e avrà sempre bisogno di Stiles, della sua mente, di lui.
I suoi pensieri vennero interrotti da un rumore, si alzò pronto per attaccare, ma quando si trovò davanti una graziosa ragazzina bionda, alta quanto Lydia e con due quaderni in mano, sussultò.-Kira me l’aveva detto- Pensò.
Quella ragazza lo guardò con un ghigno, poi aprì la bocca, che diventò più grande del normale. Gli occhi le si girarono e divennero neri. Derek ruggì forte, poi vide tutto nero.
 
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Tutto il branco percepì il ruggito, compreso Scott che fece un balzo in avanti spaventando a morte Stiles. –Dovete finirla con queste manie di controllo! C’è il piccolo Stiles che potrebbe avere un infarto per tutti i colpi che gli fate prendere!-
Scott ignorò l’amico e fiutò l’aria, guardò  l’umano e con un cenno gli fece capire di rimanere immobile, poi cominciò a correre.
Quel ringhio era di Derek e quando si trovò a pochi isolati dal suo loft, non rimase sorpreso di veder correre Isaac, Liam e Malia. Dietro di loro Lydia e Kira erano su una moto. Scott non aveva idea di chi fosse e da dove l’avessero presa, ma al momento aveva problemi più importanti.
Il suo branco lo affiancò e in pochi minuti furono al loft.
Quando videro una ragazzina così innocente sussurrare nell’orecchio di Derek sussultarono, ma fu quando notarono gli occhi di quest’ultimo completamente neri che ebbero davvero paura.
 
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Stiles, seduto sul suo letto, si sentiva particolarmente strano, quasi affaticato e preoccupato, non sapeva perchè Scott avesse avuto una tale reazione.
In ogni caso si alzò per andare in bagno. Si lavò il viso e si guardò allo specchio. L’asciugamano che stava usando gli cadde per terra. I suoi occhi erano completamente neri o aveva le allucinazioni?

Proverò di pubblicare un capitolo ogni giorno, è la prima volta che scrivo e se voleste lasciare un commento mi farebbe piacere.
 
   
 
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