Film > La Bella e la Bestia
Segui la storia  |       
Autore: Rosette_Carillon    18/04/2017    1 recensioni
( La Bella e la Bestia 2017)
( Stanley x Lefou)
Lefou amava quei momenti di intimità, che restavano sempre confinati nell’atelier, lontano da sguardi indiscreti e malelingue. Amava guardare Stanley muoversi con agilità fra manichini, rotoli di stoffe colorate, lunghi nastri e schizzi di abiti caduti per terra.
Qualche volta era geloso delle attenzioni che quelle stoffe ricevevano.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Adam, Belle, Le Tont, Mrs. Bric | Coppie: Adam/Belle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A








 
                                                                                                                           Capitolo 2
 
 
 
 
 
 
 
 




 
La notizia era arrivata al villaggio a mezzogiorno, quando la piazza principale era gremita di persone.
Leloup aveva attirato l’attenzione della folla e aveva cominciato a raccontare quanto aveva visto, la notizia era circolata di bocca in bocca mentre alcune madri si affrettavano a tappare le orecchie dei propri figli affinché non udissero.
Lefou in un primo momento era rimasto paralizzato dall’orrore, poi la preoccupazione si era rivolta Stanley, al castello, vicino al principe che avrebbe potuto farlo impiccare, e che, forse, l’aveva già rinchiuso in una prigione in attesa della morte.
Aveva lasciato cadere della strada fangosa il cesto con la spesa, ed era corso via, facendosi largo fra la folla che si era accalcata anche nelle stradine più stretta, incuriosita dalla voce che aveva cominciato a spargersi.
Si sarebbe preso tutta la colpa, era certo che il principe non avrebbe fatto fatica a credergli, dopotutto aveva aiutato l’uomo che l’aveva quasi ucciso, e Stanley sarebbe stato salvo.
Aveva un vago ricordo del bosco, si era visto attraversarlo, ma poi era arrivato al castello senza capire come. Il ricordo delle sue pietose scuse e preghiere al principe era ancora più vago, ma ricordava bene di essergli caduto ai piedi come un sacco di patate.
E l’impotenza, il senso di colpa per non essere riuscito a fare, nemmeno quella volta, qualcosa di buono: quelli invece li ricordava fin troppo bene.
<< Allora, io vado a preparare del thè. >>
Dei passi si allontanarono, una porta venne aperte e richiusa.
<< Forse è il caso di avvisare- >> cominciò una voce maschile.
<< No. >>       
<< Io vorrei essere informato di un tuo malore, Belle. >>
<< E io vorrei riposare, Adam. >>
Silenzio.
<< Va bene, in fondo hai ragione. È meglio che prima si sia calmato >> convenne il principe guardando l’uomo ancora incosciente, sdraiato sul letto. Strinse fra le mani quelle di Belle << ci pensi tu? >>
<< Sì. >>
Dei passi che si allontanavano, poi nuovamente il silenzio.
Lentamente, Lefou aprì gli occhi e si guardò attorno spaesato. La stanza in cui si trovava era immersa nella penombra, fiocamente illuminata da una luce di cui non scorgeva la fonte.
<< Lefou? >>
<< Mh- B-Belle? >>
La donna china, su di lui, sorrise.
<< Belle. . . >> fece per sollevarsi, ma una giramento di testa lo fece ricadere sulla letto. Chiuse gli occhi con forza, cercando di ignorare la stanza che gli vorticava attorno e la nausea.
<< Resta giù, hai bisogno di riposare >> gli posò una mano sulla spalla << mi hai fatto prendere un bello spavento, sai? >>
<< Che è successo? >>
<< Sei svenuto. . . mentre pregavi Adam. Ti sei svegliato mentre il medico ti stava visitando. E poi ti sei addormentato, dovevi essere molto stanco. >>
Lefou tacque, pensando alle parole della donna, cercando di ricordare cosa l’avesse portato al castello. Ricordava di aver corso come un matto per fare più in fretta possibile, ma perché? Cosa doveva fare di tanto urgente?
STANLEY!
<< Stanley!!! >>
Si mise a sedere con un movimento troppo veloce. Sentì il suo corpo fluttuare senza peso, la testa leggera e, per un lungo, terrificante momento vide tutto nero.
Stanley! Stanley! Stanley!
Come aveva potuto essere così debole? Come aveva potuto permettersi di svenire? Perché non riusciva mai a farne una giusta, almeno una; essere utile per un’unica volta nella sua misera vita sembrava davvero un’impresa impossibile.
<< Belle, Belle: ti prego >> balbettò mentre la donna cercava di impedirgli di alzarsi nuovamente, e di convincerlo a stare calmo << i-io non merito la tua comprensione, non ho nemmeno mai meritato il tuo perdono- >>
<< Lefou, per favore,- >>
<< Ti prego, ti prego: Stanley non merita di morire, lui no, è stato tutta colpa mia, tutta colpa mia. Sono io quello che deve essere punito. >>
<< No, Lefou. >>
<< Sì, sì. Tu lo sai, lo sai che sono una persona orribile, stavo sempre con Gaston, cercavo di imitarlo, volevo essere come lui. >>
Belle scosse la testa, le labbra si piegarono in un dolce sorriso << tu volevi essere con lui. Tu lo amavi, non è vero? >>
<< Sì, sì. >>
<< E ora ti sei innamorato di Stanley, qualcuno che ti meriti, qualcuno capace di amarti. >>
<< S- no, no: non mi ama, lui non mi ama >> cercò di sollevarsi, il volto pallido e la fronte sudata, ma Belle lo trattenne per le spalle << sono io l’unico colpevole, lui non ha mai ricambiato i miei sentimenti. >>
Un leggero bussare interruppe il discorso dei due. La porta della stanza si aprì, ed entrò Mrs. Potts con un vassoio in mano << ho portato una tazza di camomilla. Poggiò qui il vassoio >> ai avvicinò al tavolino accompagnata dal fruscio del suo abito.
Camomilla? Perché era così gentile con lui? Forse non sapeva? Lefou distolse lo sguardo. Certo, non c’era altra spiegazione, altrimenti gli avrebbe servito una tazza di veleno. Tenne lo sguardo verso il soffitto e sentì gli occhi diventare fastidiosamente umidi mentre un nodo gli serrava la gola: quella donna era stata così gentile con lui, quasi come una madre, non voleva neanche immaginare lo sguardo che gli avrebbe potuto rivolgere se. . .
<< Lefou? >>
La voce di Belle attivò la sua attenzione.
<< Lefou. . .? >>
<< Oh, povero caro: dev’essere davvero distrutto >> Mrs. Potts gli rivolse uno sguardo di materna preoccupazione, e lui si accorse delle lacrime che rigavano le sue guance. Lacrime di rabbia e di sofferenza, senso di colpa, inadeguatezza.
Avrebbe tanto voluto un lieto fine tutto per se, essere finalmente importante per qualcuno, amare ed essere amato: tutto ciò si era illuso di poter avere con Gaston. Forse, infondo, dopo quanto aveva fatto, si sarebbe dovuto accontentare di pagare la colpa commessa anche per il suo amante.
Eppure lui aveva davvero sperato che. . .che stupido.
 << Belle, forse è il caso di chiamare chi può calmarlo. >>
<< Sì >> la giovane padrona del castello si alzò << sì: me ne occupo subito. >>
Di chi parlava? Guardò Mrs. Potts che sorrideva cercando di nascondere un sorriso più largo, di chi la sapeva lunga << coraggio, alzatevi piano e bevete la vostra camomilla: vi farà bene. >>
<< Mrs-? >>
<< Ecco >> la donna gli porse la tazza tiepida con un sorriso.
<< Mrs. Potts, io non- non capisco, >> scosse la testa stordito << perché siete così gentili con me? E chi è che dovrebbe calmarmi? >>
<< Non è ovvio? Stanley. >>
Lefou strinse con forza la tazza sgranando gli occhi, sentì il sangue defluire. Mrs. Potts disse qualcosa, ma non riuscì a distinguere la parole.
Quando riuscì a distinguere nuovamente figure e suoni, si rese conto di essere nuovamente sdraiato. Chiuse gli occhi mentre la donna gli stringevano una mano fra le sue.
<< Oh, cielo. Forse è il caso di chiamare nuovamente il medico. Sarà pur vero che la vostra folle corsa per arrivare al castello vi ha stremato, ma qui stiamo esagerando. >>
La porta si aprì << Mrs. Potts ho- >> Belle era tornata << che succede? >>
<< Era sul punto di svenire nuovamente. >>
Se solo fosse riuscito ad addormentarsi nuovamente. . . eppure era stanco. Non abbastanza, evidentemente.
Sentì Mrs, Potts lasciargli la mano dopo avergli sussurrato di stare tranquillo, lui tenne gli occhi chiusi.
 












.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > La Bella e la Bestia / Vai alla pagina dell'autore: Rosette_Carillon