Un filo sottile
Capitolo 9: Il passato di Cassandra
Al grido di
Cassandra lo spirito lasciò la caviglia di Kibitoshin che appena fu libero
riprese ad arrampicarsi per poi entrare nella torre. Mentre l’essere superiore
si allontanava il più possibile dalla finestra, Cassandra osservava malinconica
lo spettro che fluttuava appena fuori dalla soglia dove si trovava.
Con grande
stupore di Kibitoshin, lo spettro osservava Cassandra con gli stessi occhi
tristi della ragazza. Poi lo spettro scomparve. Svanito il pericolo Kibitoshin
si avvicinò a Cassandra che rimaneva immobile vicino alla finestra.
-Cassandra…
Va tutto bene?
-Si sto
bene…
-Perché hai
chiamato quello spirito papà?
-Non sono
affari tuoi! Ora sta zitto e muoviti!
Cassandra
si avviò per le scale seguita subito dall’essere superiore intimorito dalla
reazione scontrosa della cacciatrice alla sua domanda.
La torre
era infestata da molti mostri dall’aspetto di cadaveri femminili mutilati in
diverse parti del corpo e Cassandra non si faceva scrupoli nell’eliminarle e
non si curava se Kibitoshin rimaneva indietro, aveva troppi pensieri per la
testa.
Arrivati
nella stanza dei legami di Goten, Cassandra prelevò subito un legame
dell’essere superiore per riparare quello rotto di Goten. Il dolore fu meno
forte della prima volta ma l’essere superiore non poté fare a meno di urlare.
Quel dolore gli toglieva il respiro, e lo privava di tutte le forze. Solo dopo
qualche minuto di agonia Kibitoshin svenne sotto lo sguardo indifferente della
cacciatrice.
Nella
camera 23 dell’ospedale, tutti si erano trovati qualcosa per ammazzare il
tempo: Chichi lavorava a maglia, Crilin giocava a carte con Yamcha e Bulma, il
Maestro Muten importunava C-18, Junior meditava nel giardino dell’ospedale e le
infermiere che lo vedevano scappavano spaventate e Goku recuperava i pasti
persi. Ad un tratto Goten si alzò dal letto con lo sguardo mezzo addormentato,
si guardò intorno e si coricò di nuovo.
-Goten…?
-Ancora 5
minuti mamma… Non mi va di alzarmi…
Quando
l’essere superiore riprese conoscenza, si stupì del posto in cui era capitato.
Si era risvegliato all’ombra di un grandissimo albero alto più o meno 60 metri.
Gli sembrava di essere in un sogno, tutto intorno a lui era gigantesco, anche
il più piccolo stelo d’erba era più alto di lui. Quel posto gli avrebbe messo
paura se non fosse che il sole risplendeva nel cielo e illuminava tutta la
foresta.
-La luce
del sole… Mi ero quasi dimenticato di quanto fosse bella!
Kibitoshin
si alzò non senza difficoltà. Si sentiva distrutto, ma riusciva comunque a
stare in piedi.
-Dove sarà
Cassandra? Non è qui e non mi ha nemmeno lasciato un biglietto come l’altra
volta… Forse è meglio se vado a cercarla…
L’essere
superiore s’incamminò nel fitto della foresta, immerso nei suoi pensieri. Era
preoccupato per la reazione che la cacciatrice aveva avuto quando le aveva
chiesto di suo padre.
“E se si è
offesa con me ed ora non mi vuole più vedere?”
Kibitoshin,
troppo occupato a pensare un modo per farsi perdonare dalla cacciatrice, non
guardava la strada ed andò a sbattere.
-Ahia! Chi
a messo un palo in mezzo alla strada?
Il palo era
in realtà la zampa di una grande mantide religiosa intenta a consumare il suo
pasto e visto che aveva ancora fame, decise di mangiare l’essere superiore come
dessert.
-B-buona
mantiduccia… Non volevo disturbarti… Continua a mangiare quella bella
farfallina…
La mantide
afferrò Kibitoshin con le sue zampe e stava per iniziare il suo pasto, ma venne
colpita da un sasso e lasciò la sua preda.
Ad
attaccare la mantide era stato un uomo vestito da cowboy, con una chitarra in
spalla ed un cappello calato sugl’occhi.
-Ehi
insettino bello… Perché non te la vedi con me?
Alla vista
del misterioso individuo, la mantide fuggì spaventata.
Lo
straniero si avvicino all’essere superiore e gli diede una mano a rialzarsi.
-Tutto bene
gringo?
-Credo di
si…
Kibitoshin
guardò l’uomo che l’aveva appena salvato. Era alto quasi quanto lui, con i
capelli color paglia e una barba appena accennata sul mento. Ma ciò che
spiccava di più sul suo volto erano gli occhi: uno grigio e l’altro color
sabbia. Aveva un aria che gli ricordava molto la sua compagna di viaggio.
-Ehi amigo!
Hai visto in giro una ragazzina alta più o meno così, capelli marroni, tutta
vestita di nero e con gli occhi color ambra?
-Cassandra?
-Quindi la
conosci! Come mai? Non sarai mica il suo fidanzato…
-Certo che
no! Ci siamo incontrati in viaggio!
-Sicuro?
Allora perché sei arrossito?
-Perché la
sua domanda è imbarazzante… E poi chi è lei? Cosa vuole da Cassandra?
-Porta
rispetto gringo… La piccola Cassy ha imparato quasi tutto dal sottoscritto…
Quindi se ti ha salvato la vita lo devi a me! Il mio nome e Francis e sono lo
zio di Cassy!
-Tu sei lo
zio di Cassandra?!
-Esatto! E
ora mi puoi dire dov’è mia nipote?
-In realtà
non lo so… La stavo cercando…
-Capisco…
Ma sei proprio sicuro di non essere il suo fidanzato?
-Non sono
il suo fidanzato!
-Ok amigo…
Non ti agitare… E io mi illudevo che quella ragazza si fosse finalmente decisa
a trovarsi un buon partito…
Detto
questo Francis iniziò a camminare fischiettando una canzone.
-Quel tipo
non mi piace… È troppo presuntuoso…
-Ehi
gringo… Ti dai una mossa o vuoi aspettare che quel ragnone dietro di te ti
mangi?
-Aaaah
dove?!
-Ci sei
cascato! È ovvio che tu non puoi essere il fidanzato di mia nipote… Non si metterebbe
mai con un credulone come te!
-Grr… Stia
zitto e pensiamo a cercare Cassandra!
-Uff non
sai nemmeno stare ad uno scherzetto innocente… Ma tornando a mia nipote, come
mai viaggi insieme a lei? Di solito viaggia sempre da sola… Odia la compagnia…
-Beh lei mi
sta proteggendo da una tipa che mi dà la caccia…
-Allora
Cassy ti protegge! E scommetto che sta facendo anche un ottimo lavoro!
-Si in
effetti mi ha già salvato diverse volte…
-Eh si! Non
ti poteva capitare di meglio amigo! La mia Cassy è la migliore! Beh ovviamente
ha preso tutto da me dopo che l’ho cresciuta ed allenata…
-Come mai
ha cresciuto lei Cassandra?
Francis
guardò Kibitoshin con sguardo minaccioso.
-Ehi gringo
non sai farti gli affari tuoi?
-M-mi
scusi! Non volevo essere invadente!
-Ah ah ah!
Ma figurati! In fondo è giusto che tu lo sappia se vuoi rimanere vivo durante
il viaggio con la mia nipotina…
-Rimanere
vivo…?
-Già!
Perché se tocchi certi argomenti con Cassy potrebbe ucciderti o offrirti al
nemico rinchiuso in un pacco regalo! Quella ragazza è leggermente aggressiva…
-Ehm…
Argomenti come il padre di Cassandra?
-Come lo
sai? Non le avrai chiesto di mio fratello?!
-Si…
-E sei
ancora vivo?! Ti ho sottovalutato amigo… Devi valere un bel po’ di soldi se
Cassy non ti ha brutalmente assassinato…
-Ma perché
ha questi scatti di aggressività quando si parla di suo padre?
-È una
lunga storia… Tutto incominciò quando presentai la mia migliore amica al padre
di Cassy, mio fratello, devi sapere che la mia amica ed io eravamo i cacciatori
più esperti in attività e lei voleva sposarsi solo con qualcuno del suo
livello. Del canto suo il mio fratellone era anche più bravo di me, ma aveva un
piccolo difetto…
-Quale?
-Era troppo
legato alla sua patria. Non riusciva ad allontanarsi e a fare carriera. Sul
nostro pianeta si succedevano guerre e guerre per il territorio e mio fratello
era sempre al servizio del sovrano per difendere la popolazione da minacce
esterne. Quando il re morì andò al trono il figlio maggiore che continuò il
rapporto di amicizia che si era instaurato fra suo padre e mio fratello.
Comunque, quando parlai alla mia compagna di viaggio di mio fratello, insisté
per conoscerlo. Il loro fu amore a prima vista, divennero inseparabili e alla
fine si sposarono.
-E poi
nacque Cassandra?
-No! Prima
nacque li suo fratello cattivo che ha la mania di assassinare tutti i compagni
di viaggio di Cassy!
-Coooooooooosa?!
-Ah ah ah! Ci
sei cascato di nuovo! Certo che tu credi proprio a tutto eh?
-Umph… Può
finire di raccontarmi la storia?
-Certo
gringo… Basta che non mi scoppi a piangere… Dopo aver partorito Cassy la mia
amica morì lasciando mio fratello solo con una neonata da crescere…
-E l’ha
affidata a lei?
-No! L’ha
cresciuta fino a sette anni da solo e senza l’aiuto di nessuno! Il mio
fratellone se l’è sempre cavata bene con i bambini…
-Allora
cos’è successo?
-Che un
enorme pericolo iniziò a minacciare il nostro pianeta. La sorella del sovrano
era capace di predire il futuro ed andò da mio fratello dicendogli che
Cassandra doveva sopravvivere per fermare la furia della sorella maggiore che
si sarebbe scatenata molti anni dopo su chi causò la scomparsa del nostro
pianeta…
-Un attimo…
La sorella maggiore non sarà mica Lady Emily?!
-Hai colto
nel segno…
-M-ma è
impossibile! Se Cassandra discende dal pianeta di origine di Emily dovrebbe
avere più o meno l’età del mio amico Gohan!
-Giusto mi
sono scordato di dirti che la nostra famiglia è detta stirpe dei draghi perché
come queste creature leggendaria abbiamo una vita millenaria e una crescita
corporea molto lenta…
-Allora
Cassandra vive quanto me…
-Alla fine
mio fratello mi affidò Cassandra prima della distruzione del pianeta ed io l’ho
cresciuta ed addestrata a diventare una cacciatrice come avrebbero voluto i
suoi genitori e per far si che adempisse al suo destino.
-Quindi
Cassandra è qui per far avverare la profezia della sorella di Emily?
-Esatto! E
se tu viaggi con lei vuol dire che sei la chiave per terminare la missione!
-Capisco…
-Perché
quell’aria delusa? Forse speravi che Cassy viaggiasse con te perché gli piaci…
-No! Non è
assolutamente così!
-Ok è
ufficiale… Tu hai una cotta per mia nipote…
-Non ho una
cotta per Cassandra!
Francis si
irrigidì di colpo.
-Non ti
muovere gringo…
-Perché?
Cosa succede? Non sarà un altro dei suoi scherzi spero!
-Fa silenzio!
Non riesco ad ascoltare!
Kibitoshin
si bloccò di colpo. Quell’uomo quando era serio faceva paura. Poi un ringhio
attirò la sua attenzione. Non fece in tempo a girarsi che Francis gli aveva
afferrato un braccio e l’aveva scaraventato alle sue spalle un attimo prima che
uno dei fratelli Wildman si scaraventasse verso di lui.
-Maledizione
Fenrir ti sei fatto scoprire come un pivello!
Da un
albero a pochi metri di distanza scese Black che cercò subito di aggredire
Kibitoshin ma Francis si mise in mezzo e urlò al lupo mannaro con le braccia
incrociate a X sul petto.
-Dichiara
il tuo nome ed il tuo grado cacciatore!
-E questo
chi è fratello?
-Un altro
cacciatore rompiscatole che protegge la preda… Il mio nome è Black Wildman,
cacciatore di dodicesimo livello!
-E io sono
suo fratello Fenrir Wildman, cacciatore di undicesimo livello!
-Dodicesimo
ed undicesimo livello eh? Non male…
-E tu chi
saresti cowboy?
-Io sono
Francis Seiryu e sono un cacciatore leggendario!
Black e
Fenrir rimasero a bocca aperta sentendo quelle parole.
-T-tu sei Francis Seiryu? QUEL Francis Seiryu?!
-Il più
giovane cacciatore leggendario della storia?!
-Proprio
così…
-Scusateci
se le abbiamo mancato di rispetto signor Seiryu! Non era nostra intenzione!
-Ma
figurati… Piuttosto avete mica visto una ragazzina alta così, capelli marroni e
occhi come l’ambra?
-Si
riferisce a quella poppante di Cassandra?
-E come mai
un cacciatore importante come lei cerca una schiappa del genere?
-Sai volevo
sapere come va la vita a mia nipote…
-Cassandra
è sua nipote?!
Francis non
rispose, si limitò ad agitare le braccia in segno di saluto. Fenrir e Black si
sentirono oppressi da uno sguardo inquietante, si girarono e si trovarono
faccia a faccia con la giovane cacciatrice leggermente irritata.
-Chi
sarebbe la poppante cacciatrice di bassa lega?!
La
cacciatrice iniziò a picchiare i due fratelli con molta violenza, sotto lo
sguardo ebete ma felice dello zio che aiutava Kibitoshin ad alzarsi.
-Ahia… Un
po’ più di delicatezza non poteva usarla vero?
-La
delicatezza non è nel mio stile…
-Ma non
interviene a fermarli?
-Meglio per
te che Cassy si sfoghi su quei due… Se continua ad essere così nervosa potresti
esserci tu al posto dei lupachiotti…
Dopo pochi
minuti i fratelli Wildman furono costretti a battere la ritirata.
Solo allora
la ragazza si rivolse ai due uomini che erano rimasti a guardare fino a quel
momento, guardandoli con sguardo severo.
-Zio
Francis… Si può sapere che ci fai qui…?
-Anche io
sono contenta di vedere la mia nipotina preferita!
-Umph… E
tu? Chi ti ha dato il permesso di muoverti dal luogo dove ti ho lasciato?
-Beh ecco
io…
-Dai Cassy…
Non essere così dura col tuo amigo… in fondo si è quasi fatto mangiare da una
mantide per sapere come stavi!
-Davvero?
-Ero
preoccupato… Non mi hai lasciato nemmeno un appunto e temevo che ti fosse
accaduto qualcosa…
Cassandra
arrossì lievemente, era la prima volta che un ragazzo rischiava la vita per
lei. L’imbarazzo di Cassandra non sfuggì a Francis che subito fece per dire
qualcosa ma la nipote lo fulminò con lo sguardo.
-Stavi per
dire qualcosa zietto caro…?
-Niente mia
cara e dolce nipotina!
-Bene…
Cassandra
tornò sulla sua strada e riprese l’enorme carcassa di un insetto che trascinava
poco prima.
-Scusa
Cassandra ma che devi fare con quel coso?
-È la
nostra cena…
-La nostra
cena?!
-Awww…
Proprio un cervo volante dovevi catturare… La loro carne è insipida…
Quella
sera, dopo essere riuscita a far assaggiare a Kibitoshin lo stufato di cervo
volante che, sconfitta l’iniziale disgusto, divorò quattro porzioni prima di
crollò a dormire sfinito, Cassandra si mise a scrutare il cielo affianco allo
zio.
-Ti ricordi
di questa foresta Cassy?
-E come
potrei scordarmene? È qui che Flandre ed io venivamo sempre a giocare…
-Già…
questo fu anche il luogo in cui tuo padre chiese a tua madre di sposarlo… Io li
stavo spiando da un albero caddi a terra per lo stupore e tua madre mi picchio
per tutto il resto della serata!
-Non ne
combini mai una giusta zio…
-Ma a
proposito di matrimoni… A quando quello fra te ed il tuo amico?
-Cosa?!
Matrimonio?! Ma stai scherzando spero!
-Dai
ammettilo… Il ragazzo ti piace…
-Non mi
piace!
-È la
stessa risposta che mi ha dato lui quando gli ho chiesto se gli piacevi… Per me
siete fatti l’uno per l’altra…
-Non sono
affari tuoi!
-Come vuoi…
Credi di riuscire a terminare la missione da sola?
-Certo…
Black e Fenrir sono debolucci ed ho già una strategia per catturare Emily…
-Quindi il
mio aiuto qui non serve… Va bene…
Francis si
alzò stiracchiandosi e iniziò ad incamminarsi per il bosco…
-Dove stai
andando?
-Non hai
bisogno di me quindi vado a vedere come sta tuo zio Gorge e le tue cuginette!
Puoi raggiungerci a missione terminata!
-Ok! Ah
Francis un’ultima cosa!
-Dimmi
Cassy!
-Non dire
niente a Amy e Celeste di Kibitoshin! Lo sai che quando vedono che rivolgo
anche solo una parola ad un ragazzo si fissano che è il mio fidanzato!
-Ah questo
non te lo posso promettere! Ci vediamo nipote!
-Zio quando
ci rivediamo facciamo i conti!!!
Dopo più di
un mese di silenzio stampa sono tornata!
Scusate
l’enorme ritardo ma con l’ultimo mese di scuola il mio cervello era in ferie…
Ma ora ecco
il nuovo capitolo ed è anche bello lungo!
Vi auguro
buona lettura!
FantaRompina