Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: _DarkFate_    23/04/2017    3 recensioni
-Quella sciarpa ha visto giorni migliori... Se ne trovo una nuova tra gli approvvigionamenti, te la compro.- le disse poi, osservando quanto si fosse effettivamente rovinato il tessuto rosso che la giovane era solita mettersi attorno al collo.
Cosa sarebbe successo se -dopo queste parole- Armin non fosse piombato nella stanza per avvertire i suoi due amici dell'irruzione dei Giganti nel Wall Rose?
(Una What If? costruita in base a una scena ripresa dalla prima puntata della seconda stagione di SnK)
EreMika | Canon!Verse | What If?
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eren Jaeger, Mikasa Ackerman
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Du bist meine Familie."

 
-Ehi, Eren...-
Sua madre ne notò la presenza, proprio mentre si stava apprestando a stendere il bucato.
-Ti sei nuovamente azzuffato con qualcuno?- gli domandò, non appena il suo sguardo ricadde sul viso del ragazzino, osservando degli evidenti lividi riportati su di esso.
-Sono stati quelli ad iniziare! Avrei dovuto lasciarli fare?!- rispose Eren, accigliato.
No, Eren Jaeger non era decisamente una persona tollerante.
In compenso era molto impulsivo.
Anche troppo, a detta di sua madre.
Difatti, questo suo caratterino così caparbio e cocciuto lo faceva spesso finire nei guai, proprio come in quel caso.
-E poi, Mikasa è venuta ancora una volta ad aiutarti, non è così?- riprese sua madre.
Già, Mikasa...
Da quando l'aveva salvata, la ragazza non aveva fatto altro che preoccuparsi per lui, in una maniera che poteva quasi  definirsi materna.
"Tu sei la mia famiglia."
 Era così che Mikasa gli rispondeva, non appena lui le domandava il perché di tanta preoccupazione nei suoi confronti.
Ma questo atteggiamento Eren non poteva accettarlo.
Era lui che l'aveva salvata per la prima volta. Era lui che avrebbe dovuto prendersi cura di lei.
Non il contrario.
-Eren- la voce di sua madre interruppe il flusso dei suoi pensieri. -Non importa quanto sia cattivo o detestabile chi hai di fronte, non puoi partire alla carica! Sei un uomo!- continuò lei, prendendogli il viso tra le mani e cominciando a ripulirlo dai lividi procuratosi nella zuffa di poco fa.
-Devi saper sopportare, e proteggere Mikasa!-
 
***
 
Quando Eren aprì gli occhi, provò un senso di smarrimento.
Il sogno appena fatto era rimasto così vivido nella sua mente che quasi ci rimase male quando capì di non trovarsi a casa, con la sua famiglia.
Perché in quel momento lui era in tutt'altro luogo.
Se solo quei mostri non avessero fatto irruzione nelle mura, la sua famiglia non sarebbe stata distrutta, come invece era successo.
Una leggera brezza gli accarezzò poi il viso e, l'avvertire la testa pulsargli in un modo quasi insopportabile, riportò Eren alla realtà.
Si mise seduto sul letto nel quale giaceva e un senso di calore gli pervase il corpo quando notò la presenza di lei nella stanza.
Mikasa era accanto a lui. Proprio dove ricordava di averla vista l'ultima volta. Precisamente, seduta su di una panca, posta vicino al suo letto.
Eren si concesse qualche secondo per osservarla.
Mikasa stava dormendo. Il capo abbassato e il volto nascosto da quei capelli color dell'ebano, che ricadevano dolcemente su di esso.
In grembo teneva la sciarpa che le aveva regalato lui stesso.
Una mano della ragazza era posata su quel pezzo di stoffa rossa, quasi come se avesse voluto tenerlo al sicuro.
L'attenzione di Eren fu poi catturata dalla finestra posta accanto al suo letto.
Decise di alzarsi e di avvicinarvisi, ritrovandosi un magnifico tramonto di fronte agli occhi.
Un fruscio lo fece voltare in direzione della mora e notò che la sciarpa le era caduta a terra.
La raccolse e si fermò a guardarla per qualche secondo, facendo riaffiorare alla mente i ricordi del passato.
-Quella...- cominciò una voce alle sue spalle.
Eren si voltò e i suoi occhi verdi si ritrovarono a fronteggiare quelli grigi di Mikasa.
-Era caduta.- le disse, porgendogliela. -Sarai stanca.- continuò poi. -Vai a riposare in camera...- concluse, preoccupandosi per la ragazza, la quale non aveva fatto altro che stare al suo fianco per tutto quel tempo.
-Scusa. Sto bene.- mormorò lei, sorridendo appena.
Eren la osservò accarezzare il tessuto che aveva tra le mani, senza smettere di esibire quel sorriso carico di affetto, che metteva in mostra soltanto per lui.
-Quella sciarpa ha visto giorni migliori... Se ne trovo una nuova tra gli approvvigionamenti, te la compro.- le disse poi, osservando quanto si fosse effettivamente rovinato il tessuto rosso che la giovane era solita mettersi attorno al collo.
Mikasa sospirò, poi si voltò a guardarlo.
-A me piace così com'è.- replicò lei col suo solito tono pacato, mentre continuava a rigirarsi quella sciarpa tra le mani, come a volerla contemplare.
Poi la mora tornò a guardarlo.
-Dovresti rimetterti a letto, Eren...-
Lo aveva fatto di nuovo.
Continuava a preoccuparsi per lui, prima di pensare a se stessa.
Eren sbuffò.
-Mikasa... Fidati, non è di me che dovresti preoccuparti in questo momento.-
La ragazza lo guardò interrogativa, senza capire a cosa si riferisse.
-Dovresti davvero riposarti...- concluse il ragazzo, serio.
Doveva smetterla di metterlo sempre al primo posto rispetto a qualsiasi cosa.
Doveva smetterla di rischiare la vita nel tentativo di salvarlo.
Sì, perché Eren odiava saperla in pericolo per colpa sua.
Perché era lui quello che avrebbe dovuto proteggerla.
Perché lei era ormai la sua unica famiglia.
Perché lei era sua sorella.
No. Quella era una grande stronzata.
Eren era perfettamente cosciente del fatto che entrambi non avessero realmente alcun legame di sangue.
Ma fin dal primo momento in cui Mikasa era entrata a far parte della loro famiglia, si era imposto di considerarla come tale.
Tuttavia -ora che era cresciuto- non riusciva più a vederla in quel modo; non come una semplice sorella.
Mikasa era molto di più per lui.
Se prima respingeva le sue attenzioni perché la definiva troppo appiccicosa, da quando erano entrambi entrati nel Corpo di Ricerca, la respingeva soltanto perché aveva paura che prima o poi l'avrebbe persa, magari nel tentativo di salvarlo.
Sapeva perfettamente che lei sarebbe stata in grado di fare qualsiasi cosa pur di proteggerlo, persino morire.
Eren continuò a fissare la ragazza di fronte a sé e, vedendo che questa non accennava a muoversi, ritentò:
-Mikasa... Non credo che qui io sia in pericolo di vita. Quindi ora smettila di preoccuparti per me e vai a riposare. Ne hai bisogno.- sentenziò, forse in maniera un po' rude.
-Se non ti dispiace, mi piacerebbe rimanere qui.- rispose atona.
-Dannazione, Mikasa! Io sto benissimo, non ho bisogno che tu mi faccia da balia!- sbottò infine Eren, avvertendo una venetta sulla sua tempia cominciare a pulsare intensamente, tutto a causa del nervosismo accumulato.
La ragazza sgranò gli occhi.
Eren poteva vedere quelle due sfere grigie -che lo fissavano- cominciare ad inumidirsi.
Che era stato uno stronzo, era dire poco.
La vide alzarsi di scatto e guardarsi intorno, come spaesata, mormorando uno "scusami tanto" mentre gli passava accanto.
"Merda" pensò Eren.
Possibile che non riuscisse a possedere un po' più di tatto?!
Il ragazzo si voltò in direzione della mora e le afferrò il polso, fermandola.
-Mikasa, fermati.-
Si avvicinò a lei, le poggiò entrambe le mani sulle spalle e la fece voltare in sua direzione.
Prima che la ragazza avesse potuto fare o dire qualcosa, Eren la attirò a sé, circondandone la figura con le sue forti braccia.
-Perdonami... Non avrei voluto essere così duro con te.- le sussurrò contro i capelli, mentre la stringeva ancora più forte. -Perdonami- ripeté.
-Eren...- mormorò lei, circondando a sua volta la vita del giovane, mentre dai suoi occhi faceva fuoriuscire le lacrime che fino a poco fa era riuscita a trattenere.
-Mikasa... Tu sei la mia famiglia.-
La ragazza si irrigidì, sorpresa.
Quella frase era solita uscire dalle sue labbra, perciò non si sarebbe mai aspettata di sentirla pronunciare da Eren.
-Voglio essere sincero con te.- continuò poi il giovane, guardando Mikasa dritto negli occhi. -Io non voglio più dipendere da te.- queste parole la colpirono al petto più di quelle di prima.
-Eren... Ma perché? Io...-
-Voglio essere io a proteggerti.- la interruppe lui. -Perché non riesco a vederti rischiare la vita per me. Insomma... Come pensi che mi sentirei se ti succedesse qualcosa per colpa mia?-
Mikasa non sapeva più cosa pensare. Continuava ad osservare Eren, visibilmente sconvolta.
-Tra l'altro, se proprio devo essere sincero su tutto... Ho smesso di vederti come una semplice sorella già da parecchio tempo.- le sussurrò, accarezzandole il viso con il suo respiro.
-C-cosa?- balbettò Mikasa.
-Mikasa... Mi piaci.- le disse a fior di labbra, prima di catturare quelle della giovane tra le sue in un contatto davvero breve.
Quando Eren si allontanò da lei, gli occhi di Mikasa si riempirono nuovamente di lacrime.
-Eren...- riuscì soltanto a sussurrare.
Il ragazzo le afferrò il mento con due dita e si avvicinò ancora una volta al suo viso, ma stavolta senza alcuna fretta.
Quando la baciò una seconda volta lo fece in un modo lento e dolce, come se avesse voluto assaporarsi ogni istante.
Quando poi, il bacio sembrò farsi più deciso, Eren portò la sua mano destra dietro la nuca della ragazza, intrecciando le dita tra i suoi capelli neri.
-Adesso vieni a riposare.- le sussurrò lui infine, una volta staccatosi dalle sue labbra per riprendere fiato.
Fu così che Eren prese Mikasa per mano e la diresse verso il suo letto dove -una volta distesi-  la accolse tra le proprie braccia, stringendola a sé, e trasmettendole finalmente quel senso di protezione che le aveva promesso.
Perché sì, lui l'avrebbe protetta da chiunque.

Angolo autrice:

Ehilà!
Eccomi qui con un' EreMika!
Adoro troppo questa coppia e ci tenevo a scrivere qualcosa su di loro!
Spero sia di vostro gradimento, nonostante Eren e Mikasa inseme non piacciano a molti...

In particolare ci tengo a dedicare questa One-Shot ad Alysia Moon, perché so quanto invece lei ami vederli assieme!
Spero davvero di aver fatto un bel lavoro e che questo mio piccolo pensierino, ti piaccia!


Infine, ci tengo a ringraziare chiunque leggerà, con la speranza di non deludervi!



[indirizzo immagine: http://68.media.tumblr.com/4cc6b81ab1ebd7c7cd36afbe2d6aa469/tumblr_ni7i7ffDxa1qiptbjo1_500.jpg / indirizzo pagina tumblr dalla quale ho reperito l'immagine: http://iamthefooliseek.tumblr.com/post/108150134482]
 
   
 
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