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Autore: Rox008    17/05/2017    1 recensioni
Storia completata. Sequel disponibile con il nome di "Fuoco e Ghiaccio"
La Guerra ha segnato profondamente due persone prima diversissime, che ora si ritrovano a combattere contro le stesse ferite, rendendosi conto di quanto ora siano simili, arrivando ad innamorarsi... O forse si amavano già??
Sono Draco Malfoy, il Re delle Serpi, ex Mangiamorte, ed Hermione Granger, la Mente del Golden Trio e Mezzosangue.
Storia completata anche su wattpad.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Ciaooo!
Ecco un altro capitolo, dove viene svelato un altro po' del nostro Draco, della sua vita dopo la guerra e di cosa è successo ai suoi genitori. Spero di avervi incuriosito!! 
Grazie come sempre a chi legge, segue e/o recensisce la storia, e vi ricordo l'altra mia Dramione, "Il mio miglior nemico" (link http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3655529&i=1 )
Buona lettura e alla prossimaa!!


Pov's Draco

Erano passate due settimane dall'attacco dei Fratelli sel Sole, e ancora molte cose non erano chiare.
Se ce l'avevano con me, come mai se n'erano andati una volta ferita Hermione e non erano rimasti a far fuori me? Inizialmente io non ci avevo pensato, ma poi la mattina che lei era uscita dall'infermieria, il ministro, la preside e gli Auror ci avevano convocato nell'ufficio della preside per aggiornarci sulle novità. 
Dopo lo scontro ero corso in infermieria per portare Hermione senza prestare attenzione ad altro, e a quanto pareva non avevo notato qualcosa di impoortante.

Pochi giorni prima
S:- Dunque, a differenza di quanto fatto finora, pensiamo che il loro vero obbiettivo sia la signorina Granger
Alle parole del Ministro, avevo sentito Hermione accanto a me, con il mio braccio sulle spalle, irrigidirsi e l'avevo stretta un pò più a me. Io invece serrai la mascella e respirai profondamente per calmare la rabbia che sentivo dentro di me.
D:- Cosa ve lo fa pensare? Se posso saperlo...
Ha:- Un insieme di cose, a cominciare dal nostro primo "incontro" con quell'individuo. Se ce l'avessero davvero avuta con te avrebbero preso te e non lei, oltrettutto in quel momento tu eri da solo con Blaise, quindi sarebbe stato anche più semplice. Poi nello scontro che invece c'è stato qui, con te hanno usato incantesimi abbastanza semplici, più per distrarti che per altro, mentre con lei hanno usato la maledizione Cruciatus, da cui l'ho salvata io visto che volevano colpirla alle spalle, e poi il Sectumsempra, e chi è capace di usare questi incantesimi non si sarebbe fatto problemi a ucciderci tutti. Invece una volta colpita lei se ne sono andati
S:- Uno di loro siamo riusciti a prenderlo ma si è suicidato con una dose di cianuro nascosta in un dente, una tecnica usata dalle spie babbane per non rivelare niente in caso di cattura. Tuttavia lo abbiamo riconosciuto, e penso non le piacerà sapere chi era, signor Malfoy.
D:- Mi dica
S:- Era Lucius Malfoy. Suo padre.
D:- Io non ho un padre da dopo la Guerra. Comunque credevo che fosse ad Azkaban
S:- A quanto pare quello che c'era lì era una povera guardia sotto Imperius a cui hanno somministrato litri di pozione polisucco per far credere che fosse lì, mentre il vero sotto le sembianze di quella guardia usciva tranquillamente. Ma purtroppo non è tutto. Sua madre è sparita.
D:- Cosa?? Credevo che al... lì, fosse al sicuro. Avevo chiesto che fosse messa sotto scorta!! -dissi urlando
S:- Si calmi signor Malfoy!
D:- Una coa avevo chiesto! UNA!
H:- Draco calmati! 
Solo a quel punto mi ero calmato
Ha:- Ti prometto che la ritroveremo, sana e salva
D:- Non fare promesse che non sai di poter mantenere. E poi sana purtroppo non lo è da un pò... -aggiunsi sottovoce, ma Hermione mi sentì e mi guardò con sguardo interrogativo. 
A lei non avevo detto cosa ne era stato della mia famiglia dopo la Guerra, lei aveva rispettato questo mio silenzio, ma era arrivato il momento di dirle anche questo. 

Così una volta sciolta la riunione eravamo andati nella Stanza delle Necessità e l'avevo chiesto come l'appartamento dove avevo vissuto dopo la fine della Guerra.

H:- Ma ma... è uno stereo babbano quello che vedo??
D:- Be si...
La stanza era grande ed illuminata dalle ampie finestre che davano sul Colosseo. Al centro c'era un divano in pelle nera con dei ghirigori sui braccioli argento, di fronte ad un caminetto. Nella parete dietro al divano invece c'era un tavolo in marmo bianco e ferro battuto che appoggiato al muro dal lato più corto divideva il soggiorno dalla cucina. 
H:- E quello è il Colosseo??
D:- Esatto. Siamo nella mia casa dopo la Guerra. Vedi, dopo la caduta definitiva di Voldemort, gli Auror dovettero mettere sottosequestro il Manor per una settimana, mentre io soggiornai al Dipartimento, in una camera per gli ospiti di breve durata, durante il quale venivano spesso a farmi visita per interrogarmi, ma fino a qui ti avevo detto tutto, dei metodi usati, del mio aiuto a trovare i mangiamorte in libertà e le loro proprietà. Quando poi mi lasciarono libero, non riuscì a passare una sola notte al Manor, avvertivo la costante presenza di Voldemort, o di Bellatrix, sentivo ancora le urla di chi veniva torturato, e vedevo te, su quel pavimento, sotto le grinfie di quella pazza. Così presi un appartamento nel mondo babbano, precisamente a Roma, che è dove siamo ora. Mia madre invece era stata colpita di striscio da un Cruciatus e questo le aveva causato dei danni al cervello. Dopo un mese di coma al San Mungo si era svegliata senza sapere neanche il suo nome e con frequenti crisi nervose durante le quali non controllava i suoi poteri, ha colpito anche me, ho una cicatrice sul braccio, e quindi la portarono in una zona d'isolamento con un incantesimo per bloccare i suoi poteri affinchè non facesse male ne a se ne agli altri. Pian piano recuperò la memoria ma non il controllo dei suoi poteri. Qualche mangiamorte ancora in libertà lo venne a sapere e provò ad ucciderla ma fortunatamente un Auror passava di lì e lo fermò prima che riuscisse nel suo intento, perciò feci domanda di una squadra di Auror a protezione di mia madre. Ma a quanto pare è stato tutto inutile.
H:- E tuo padre?
D:- Come ho detto prima, dopo la Guerra non l'ho più considerato tale, un padre non obbliga il proprio figlio a diventare un mostro, non lo obbliga ad assistere a certe... cose che ti giuro, non sono neanche immaginabili. E sai quando ho capito tutto questo? Quando ho visto te implorarmi aiuto con lo sguardo. Per me è stato come risvegliarmi dallo stato di trance in cui ero caduto dal momento in cui ero stato marchiato come una bestia. Da allora ho iniziato a capire quanto gli ideali che mi aveva insegnato, anzi, imposto, mio padre fossero sbagliati. La prova eri tu, il tuo sangue era uguale al mio e a quello di altri centinaia di purosangue, il tuo coraggio e la tua forza erano superiori ai miei, e a quelli di chiunque altro, forse anche a quelli di Harry Potter. 
Restammo per alcuni minuti in silenzio, tenevo lo sguardo basso mentre sentivo i suoi occhi su di me, così la guardai a mia volta e la vidi seduta sul divano con gli occhi lucidi e le guance bagnate di lacrime. Mi avvicinai a lei e le asciugai le lacrime, i nostri sguardi si incontrarono e lei mi gettò le mani al collo stringendomi a se. Mi beai del suo profumo e del suo calore e senza accorgermene piansi anch'io, sapendo che lei non lo avrebbe preso come un atto di debolezza, non mi avrebbe giudicato ne ora ne in futuro. 
Poi andai verso lo stereo, lo accesi e misi una canzone che adoravo, "Demons" degli Imagine Dragon*. Sembrava fatta per noi.

" When you feel my heat look into my eyes: 
it's where my demons hide, it's where my demons hide! 
Don't get too close, it's dark inside! 
It's where my demons hide, it's where my demons hide!"

La presi per mano e la strinsi a me, ballando un lento. Lei appoggiò la testa al mio petto, con una mano sulla mia spalla e l'altra stretta nella mia. Le feci fare una giravolta prima di stringerla di nuovo a me e baciarla.

" Don't want to let you down, but I am hell bound! 
Though this is all for you, don't want to hide the truth! 
No matter what we breed."

Restammo lì fino a sera, tornando dagli altri solo all'ora di cena sotto mio volere, perchè lei diceva di non avere fame mentre io volevo che lei mangiasse.

Tornai momentaneamente al presente, dove un' Hermione euforica mi teneva per mano mentre guardava gli addobbi natalizi che davano al castello un'aria allegra. Dalle finestre si vedeva la neve che da tre giorni scendeva ricoprendo tutto con il suo mantello bianco. 
H:- Dopo pranzo voglio andare fuori a giocare con la neve!
D:- Ma fa freddo!
H:- Per favoreee!! -mi disse facendo gli occhi dolci
D:- Facciamo così, intanto arriviamo dagli altri che ci aspettano per la colazione e gli chiediamo se vengono con noi. Dopo pranzo, se ti copri bene usciamo, ma devi coprirti bene, altrimenti niente!
H:- Va beneee papino!! 
D:- Ehi! Non prendermi in giro!!
H:- Altrimenti che fai?? Mi metti in punizione?? -Disse ridendo divertita
D:- Esatto! Quindi non giocare con il drago che dorme! 
H:- Uuuh che pauraaa!!
D:- Ok l'hai voluto tu!!
La presi in spalla a sacco di patate e le diedi delle pacche al sedere, mentre lei si divincolava
H:- Mettimi giù!! Daiii! Siamo in mezzo al corridoio ed io ho anche la gonna!!
D:- Non c'è nessun altro perchè sono tutti a mangiare, a differenza nostra che per colpa tua che sei lenta a vestirti siamo in ritardo! Quindi ti meriti le sculacciate!
H:- Daiiii!! E poi anche tu non scherzi per sistemarti i capelli!! -e me li spettinò tutti
D:- I capelliii!! Ed ecco un altro motivo per continuare a sculacciarti! Bambina cattiva!!
H:- Ehiii non sono una bambinaaa!!
D:- Si invece, sei la mia bambina!
H:- Ahahahahaha
D:- Ahahahahahaaha

Poi la poggiai delicatamente con i piedi per terra, aveva i capelli arruffati ed i vestiti stropicciati, come me. Quando entrammo in Sala Grande mi maledissi mentalmente per non essermi dato una sistemata prima di entrare.
H:- Perchè ci guardano tutti??
D:- Perchè sembra che abbiamo appena finito di fare l'amore, forse??
Lei arrossì fino alla punta dei capelli facendomi ridere a crepapelle, poi la presi e poggiandole una mano poco sopra il fondoschiena l'attirai a me per darle un bacio non proprio casto
Ha:- Potreste evitare di darmi un nipotino prima del tempo??
D:- Non dirmi che il signor Potter si scandalizza per così poco! 
Ha:- Non mi scandalizzo, ma lei resta la mia migliore amica! 
D:- Si si, certo
H:- Dai amore lascialo stare

Sentì il cuore perdere un battito a sentirmi chiamare "amore" da lei, per poi iniziare a battere talmente tanto forte che pensai che potessero sentirlo fino ai sotterranei. 
Lei sembrava sorpresa quanto me, e mi fece pensare a quando anch'io l'avevo chiamata "amore" senza accorgermene. Le sorrisi e l'abbracciai, per poi lasciarle un bacio sulla testa prima di lasciarla mangiare. 

Pov's Hermione
Come promesso, mi stavo preparando ad andare fuori a giocare con la neve.
H:- Conciata così sembro l'omino Michelin!
D:- Chi??
H:- Un omino simbolo di una casa di pneumatici per le auto babbane
D:- Aah ecco
H:- Ma se hai vissuto per un po' tra i babbani, come mai tante cose non le sai?? 
D:- Perché stavo quasi sempre in casa, quel poco che so è per merito di Blaise. Ad esempio lo stereo me lo ha regalato lui per il mio compleanno
H:- Aaah capito. Comunque torniamo al nostro discorso, io così imbacuccata non riesco nemmeno a muovermi!! 
D:- Ma almeno non ti ammalerai! 
H:- Ma nemmeno potrò divertirmi -dissi incrociando le braccia sotto al seno e mettendo il broncio
D:- Così sembri davvero una bimba, una bimba capricciosa per giunta -disse mettendo le mani sui miei fianchi e dandomi un bacio sulla fronte 
Il mio cuore fece una capriola all'indietro degno di una tuffatrice medaglia d'oro alle olimpiadi.
Da quando ero uscita dall'infermiera era ancora più dolce e protettivo del solito, facendomi battere il cuore all'impazzata e a volte arrossire completamente. Come in quel momento. 
Lui mi guardò sorridendo e mi accarezzò 
D:- La mia bimba. 
E così sul mio viso mostrò tutte le gradazioni di rosso scoperte finora e anche nuove. Rise piano e mi baciò sulla guancia
D:- Adoro quando arrossisci. 
Risi pure io e lo abbracciai.
H:- Ma lo stesso non esco conciata così
D:- Ah ah, i patti erano che ti coprivi bene altrimenti non si usciva! 
H:- Almeno la sciarpa! 
D:- No! 
H:- Una giacca meno ingombrante?
D:- No! 
Continuammo per un po', finché non lo convinsi a lasciarmi mettere almeno una giacca meno ingombrante.

La sera mi venne la febbre.
   
 
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