Anime & Manga > Yuri on Ice
Ricorda la storia  |      
Autore: EiryCrows    29/05/2017    2 recensioni

Yuuri pattinava osservando le ferite che silenzioso infliggeva al ghiaccio.
Superficiali alcune, più profonde altre, eppure sapeva che però quelle cicatrici non erano abbastanza; non sarebbero mai riuscite a spezzare la superficie cristallina.
Non qui per lo meno, non quella distesa finita.
Non c'era nessun pericolo, lì.
Cionondimeno, Yuuri ne era consapevole, se la superficie fosse stata più sottile avrebbe potuto farlo; rompersi, sbriciolarsi sotto i suoi piedi, inghiottirlo, facendolo precipitare nell' oscurità.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Minako, Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ice

~ Ice ~



Il ghiaccio scivolava lento sotto i pattini di Yuuri.

Strano come qualcosa di così forte potesse essere graffiato così duramente dalle lame.

Yuuri pattinava osservando le ferite che silenzioso infliggeva al ghiaccio.
Superficiali alcune, più profonde altre.
Yuuri sapeva che però quelle cicatrici non erano abbastanza; non sarebbero mai riuscite a spezzare la superficie cristallina.
Non qui per lo meno, non quella distesa finita.

Nel palazzetto la temperatura e la densità del ghiaccio era sempre tenuta sotto controllo.
Non c'era nessun pericolo, lì.
Cionondimeno, Yuuri ne era consapevole, se la superficie fosse stata più sottile avrebbe potuto farlo; rompersi, sbriciolarsi sotto i suoi piedi, inghiottirlo, facendolo precipitare nell' oscurità.

Gli occhi castani del giapponese vagarono in quella vastità desertica; non tanto per cercare qualcosa, visto che senza occhiali era praticamente cieco, più che altro per una sua curiosità abituale.

Il silenzio di quel posto era una strana melodia che lui ascoltava con piacere dopo lo strepitìo della folla, le urla di chi lo incitava, di chi lo deriva, di chi esultava con lui e di chi invece, si esaltava per ogni suo piccolo errore.
Il corvino fece una sequenza di passi a serpentina per riscaldarsi un po'.
Chiuse gli occhi ascoltando il silenzio mentre la brezza del movimento gli sfiorava il viso.

Yuuri non era mai stato come il ghiaccio.
Duro, forte… freddo.

Eppure c'erano stati giorni in cui aveva sentito con esso un' affinità, quasi una sintonia, come quelle che si hanno con le vecchie amicizie o sarebbe meglio dire, quella che si instaura con un vecchio nemico, nel rispetto di un rivale.

Si fermò al centro della pista, indeciso se provare o meno uno dei numerosi salti che aveva in programma.
Probabilmente se Viktor l' avesse saputo lo avrebbe ammazzato.

Stava provando un quadruplo quando era caduto rovinosamente, ricoprendosi interamente di lividi che facevano male solo a guardarli.
Non era di certo la prima volta, ma il russo aveva deciso instantaneamente di proibirgli di pattinare.

Almeno quella settimana.
Almeno in quei giorni.
Gli aveva chiesto gentilmente di stare alla larga dal ghiaccio.

" Non voglio che tu ti faccia male " gli aveva detto guardandolo con quei meravigliosi oceani in tempesta " Non adesso che siamo così vicini." Lo prese dalle spalle tenendolo saldamente.
" Voglio che tu sia perfetto, come lo sei adesso; come lo sei sempre."


Yuuri era arrossito e aveva annuito frettolosamente, vedendo la preoccupazione nel viso del compagno. Più di una volta avevano dovuto rimandare, questa sarebbe stata quella buona.

Si piegò in avanti dandosi la spinta necessaria per eseguire una trottola, alzò la gamba sinistra mentre la velocità della angelo gli offuscava momentaneamente la vista.

"Viktor, dopo la finale…chiudiamola qui."

I lembi della giacca chiara svolazzarono seguendo la corrente e si fermarono solo quando il ragazzo smise di pattinare.

Quel giorno era impresso nella sua memoria come se fosse fuoco.
Era sicuro delle sue parole, era sicuro che nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea.
Invece Viktor era riuscito a spiazzarlo.
Aveva pianto.
Lasciando scorrere le lacrime, come chi non era affatto abituato a piangere.

Yuuri abbassò lo sguardo sulla superficie martoriata.
Era ancora turbato da quella scena, vedere Viktor in quella condizione per colpa sua gli aveva provocato un dolore quasi fisico.

Ricominciò a scivolare lungo il ghiaccio mantenendo una distaccata attenzione, concentrato com'era sul ricordo di Viktor.

Allungò la mano su di lui, scostando il ciuffo di capelli argentei.
"Non ti ho mai visto piangere"
Viktor allontanò bruscamente la sua mano.
I lineamenti del viso distorti in un'espressione di pura rabbia.
"Sono arrabbiato, okay? "
Gli occhi di Yuuri si incatenarono a quelli di Viktor.
" Tu hai ancora bisogno di me "
Il giapponese non aveva saputo ribattere.
Fu allora che vide un lampo negli occhi di Viktor, durò un solo secondo.
" Non ti lascerò andare, Yuuri. "


Yuuri si portò vicino al parapetto per poi allontanarsi di scatto.
Un solo salto.
Un singolo.
Viktor non l' avrebbe mai saputo.

Si preparò ad eseguire un Salchow, allargando le braccia e le gambe, prendendo la giusta velocità per eseguirne uno, uno solo.
Ma non lo fece.

Si prese del tempo aggiustando il bacino e le spalle, voltandosi in avanti.
Fu un Axel quello che eseguì, uno triplo per giunta.
Tuttavia non si fermò.

Allargò nuovamente le braccia preparandosi nuovamente.
Flip.
E di nuovo, un' altra volta.
Quadruplo flip.

Era così concentrato che sobbalzò non appena udì un applauso rimbombare nella pista desertica.

- Era perfetto. - la voce di Minako si librò nell' aria, echeggiando lieve.
Yuuri si affrettò ad avvicinarsi alla donna.
- Non dirlo a Viktor - fu la prima cosa che le chiese, rilassandosi solo quando ella abbassò la testa per annuire.

Yuuri uscì dalla pista, sistemandosi su una delle panche, nervoso come non mai.
Adesso che la sua quiete era stata interrotta, era stato trascinato brutalmente alla realtà.
- Come sapevi che ero qui? - sistemò i coprilame e si slacciò i pattini.
- Il ghiaccio è la tua casa - Minako incrociò le braccia al petto - Sapevo che saresti stato nervoso e pattinare ti rilassa -

Yuuri abbassò lo sguardo su pavimento.
Dire che era nervoso era poco.
Al solo pensiero di quello che stava per fare sentiva il cuore battere all'impazzata, il corpo tremare e le gambe cedere.
Fortuna che era seduto.

Minako percepì il disagio e l' ansia assalire il ragazzo.
Appoggiò le mani sulle sue spalle, richiamandolo.
- Almeno sei già vestito e hai tirato i capelli indietro - sospirò.
Yuuri sorrise timidamente.

" Non ti lascerò andare, Yuuri."
Viktor si era alzato

"Dopo la finale, se riuscirai a salire sul podio, ti farò mio. "
Eccola, la determinazione che aveva visto per un fugace istante.
Non una domanda, ma quasi un ordine.
" Ti sposerò e ti farò mio. "


Minako stirò le labbra, rispondendo al sorriso.
- Forza, ti stanno aspettando tutti e devi finire di prepararti -
Toccò al giovane annuire.
Si alzò lisciandosi la giacca bianca.
Era terrorizzato ed eccitato al tempo stesso.
- Precedimi - disse soltanto.

La donna scrollò le spalle ma esaudì la richiesta, lasciandolo solo.
Yuuri fece un lungo sospiro, tormentandosi le labbra con i denti.
Si avviò lungo l'uscita, dando un ultimo sguardo alla distesa sconfinata.

Mai come adesso avrebbe voluto essere simile al ghiaccio.
Forte. Deciso.

Il ragazzo scosse la testa uscendo dalla struttura.
Ispirò a pieni polmoni l'aria fresca, posando lo sguardo sulla città innevata.
La città che lo aveva visto nascere, crescere, che aveva assistito ai suoi fallimenti e alle sue vittorie.
Presto, avrebbe iniziato una nuova vita.

Yuuri dimenticò per un attimo le sue incertezze.

Viktor lo stava aspettando.




" There's a place you just can't reach unless you
 have a dream too large to bear alone.
We call everything on the ice
love"









Angolo dell'autrice:


Un saluto a voi tutti :D

Inizio con il dire che questa os è in assoluto la prima ff che scrivo per questo fandom.
In progetto ne avevo molte altre, ma il mio grandissimo, enorme, immenso problema è che mi manca da un paio di giorni ( settimane e mesi più che altro ) l'ispirazione; quindi quando questa storia è nata ho dovuto approfittarne.

Sentivo il bisogno impellente di buttare giù queste righe.
Non c'è una trama nè un intreccio ben definito, è soltanto un modo per esternare un malessere interiore.

All'inizio, infatti, doveva essere un po' angst e malinconica (anche se la nostra amata Viktuuri non se lo merita) ma alla fine ho preferito un happyending e, tuttavia, poichè non volevo fermare il flusso di parole che si era soffermato sulla pagina, non me la sono sentita di modificare troppo la storia.

Fa schifo?
Pazienza. ;)

Mi importa davvero della vostra opinione, ma per favore che le critiche siano costruttive, oppure non avremmo concluso nulla.

Ora vi lascio o finirò con lo scrivere una nota più lunga della fanfiction ;)
Vostra

EiryCrows

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: EiryCrows