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Autore: fenris    05/06/2017    4 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco come siamo arrivati all'inizio

Kenichi si stava mangiando le mani dall'ansia e dalla frustrazione. Avevano corso a rotta di collo fino al villaggio di Kaede per un giorno intero e ora Kanata si stava prendendo cura di Kenshiro e Kikyo insieme a Miu. Lui aveva provato ad aiutare premendo i punti di pressione nel modo migliore possibile, ma non era mai stato un vero guaritore e nel peggiore dei casi aveva solo complicato la loro situazione. Lì intorno tutti gli altri aspettavano pazientemente o cercavano di tenersi occupati, tranne Naraku, che semplicemente faceva del suo meglio per ignorare le occhiatacce degli abitanti del villaggio e di Kaede.

“ Ehi, stai bene?”, Miu era uscita e gli sedette accanto. Kenichi si limitò a grugnire e si mise le mani alla testa, per poi portare un pugno al terreno con rabbia, spaccandolo per due metri buoni.

“ Col cazzo che sto bene, Miu. Mio padre, il mio maestro, il mio idolo da quando ero bambino è lì dentro e non posso fare niente per aiutarlo....e per di più con lui c'è anche un'altra vita che poteva benissimo essere risparmiata. Tutto perchè io ero troppo debole.”. La ragazza lo abbracciò e mise un po' di ki nelle mani, scaldandolo sperando di calmarlo un po'.

“ Non è stata colpa tua, testone. C'eravamo tutti, la colpa non è di nessuno, se non di quell'angelo fuori di testa, che pensa solo a sé stesso e che non ascolta ragioni. E non la passerà franca, te lo giuro... poi sono certo che anche lui sarebbe d'accordo.”. Kenichi alzò d'istinto lo sguardo e vide che il “lui” a cui si riferiva Miu era quel cazzone di Gatsu, che sembrava aver fatto una corsa ancora più lunga della loro e aveva un fiatone incredibile.

“ Cosa...anf...è... successo...anf ? Ho sentito il ki del maestro esplodere, e poi abbassarsi all'improvviso... anf. E ho pure dovuto mollare Sesshomaru contro un demone della morte che parlava troppo.”. Miu e Maka gli spiegarono il quadro della situazione, e lo spadaccino sentì il desiderio di fare harakiri dalla disperazione.

“ UN GENERALE CELESTE?! MA CHE CAZZO SI E' FUMATO LUCIFERO?!”. Maka gli tappò la bocca con nunchaku.

“ Primo, abbassa il tono. Secondo, purtroppo quel tipo non è sotto l'autorità di Lucifero, almeno non quello di quest'epoca. Sembra che sia venuto qui attraverso il pozzo mangia ossa e tornerà al suo tempo sempre con quello. Ah, e sembra che i tuoi amichetti siano arrivati.”. Infatti in quel preciso momento scesero dal cielo Sesshomaru, Kagura e Ah- Hun, che portava in groppa il resto del gruppo. I due demoni si accorsero della presenza di Naraku e Kagura tirò fuori il suo ventaglio con la chiara intenzione di usarlo, anche se il suo vecchio aguzzino sembrava non farci caso.

“ Cosa ci fa LUI qui?!”. Un leggero vortice di vento l'avvolse mentre si avvicinò a Naraku e alzò il ventaglio, ma Inuyasha le bloccò il polso e scosse la testa.

“ Rimandiamo a dopo, l'ultima cosa che ci serve in questo momento è ammazzarci a vicenda.”. Kagura normalmente non avrebbe dato la minima retta a Inuyasha, ma gli doveva la vita e decise di stare al gioco per un po'.

“ Va bene, ma conclusa questo incubo, avrò il piacere di strappargli il cuore dal petto mentre batte.”. Naraku sembrò non sentire niente, abbassò semplicemente il capo e strinse i pugni.

“ Se ti va puoi farlo anche ora, tanto tra poco non avrà più motivo per battere...a parte forse la vendetta.”. La demonessa del vento dovette usare ogni briciolo di volontà per non cedere alla tentazione e si unì a Sesshomaru e Kohaku nel sentire le spiegazioni di Maka su quanto successo. Il demone cane era semplicemente scioccato, seppur avesse incontrato Kenshiro solo per poco, aveva percepito che era immensamente più potente di chiunque avesse conosciuto in secoli di vita, compreso Inu no Taisho. Non riusciva a capacitarsi che esistesse qualcuno capace di ridurlo in fin di vita, eppure proprio allora il combattente umano uscì dalla capanna di Kaede fasciato da capo a piedi.

“ Inuyasha, Kagome, Naraku. Kikyo vuole vedervi, dopo dovremmo parlare di come prendere la sfera a Dumah, e in fretta.”. I tre entrarono nella capanna col cuore in gola e videro Kanata e Kaede che cercavano di curare la sacerdotessa, il primo che metteva tutta la sua energia sulla ferita provando a chiuderla e la seconda che sfruttava tutte le sue conoscenze mediche. Ma era tutto inutile, era un miracolo che Kikyo fosse ancora nel mondo dei vivi. La donna fece cenno a Inuyasha di avvicinarsi e il mezzodemone avrebbe voluto essere dappertutto, tranne che lì.

“ Kikyo, perdonami, io...”, la sacerdotessa lo bloccò.

“ Oh, sta zitto, per una volta. Tanto è stata tutta colpa mia, l'ho capito solo negli ultimi tempi. Anni fa non avrei dovuto obbligarti a diventare umano, forse ora certe cose sarebbero andate diversamente.”. Inuyasha strinse i pugni e trattenne delle lacrime, desiderando solo di strapparsi le orecchie e non dover più ascoltare.

“ Ora fammi un piacere...strappa le ali di quel bastardo anche da parte mia e fa felice Kagome, l'hai già fatta soffrire troppo.”. Tossì un po' di sangue e il mezzodemone provò ad aiutarla, ma lei gli fece cenno di lasciar perdere e chiamò Naraku, che provò un intenso desiderio di cavarsi gli occhi, per non dover più vedere la ferita della donna.

“ Naraku, sappi che ti perdono che ciò che hai fatto, sono sicuro che riuscirai a rimediare i tuoi errori e a trovare un posto nel mondo per te. Voglio dirti anche che...”, tossì di nuovo del sangue, ma si sforzò di tenere il busto alzato e continuò a parlare.

“..... voglio dirti che non ti incolpo di niente e che in queste ultime settimane, nonostante tutto mi sono divertita come non mai. Sei stato il miglior nemico che avessi mai potuto desiderare.”. Naraku battè il pugno a terra e due lacrime gli caddero sul volto , ma solo la morente se ne accorse.

“ Anche tu, sei stata la migliore nemica che potessi desiderare. Ora ho un lavoro da fare.”. Uscì dalla capanna nonostante le proteste di Inuyasha e Kikyo chiamò Kagome. La ragazza avrebbe preferito andare a nascondersi sotto a un deserto, ma purtroppo il destino la voleva in quella capanna proprio quella notte.

“ Kagome, da quanto quest'incubo è iniziato tu sei quella che ha sofferto più di tutti. E io non ho fatto niente di serio per aiutarti, ho solo peggiorato la situazione come se tu non fossi una mia responsabilità, ma solo un fastidio inutile. Tempo fa un'entità superiore mi ha fatto comprendere che avevo torto e mi ha ordinato di aiutarti...ed è ciò che farò, dammi la mano.”. Kagome cercò di ritrarla, non per ribrezzo o paura, ma per vergogna, in ogni caso Kikyo la prese e la strinse. Un bagliore immenso illuminò tutto il villaggio e il corpo della sacerdotessa cominciò a scomporsi in tante particelle di colore bianco azzurra.

“ Non opporti. Io e te una volta eravamo una cosa sola e non ci saremmo mai dovute dividere, ora riunirò quello che è stato spezzato e di darò tutto quello che ho imparato in questi mesi. Usalo per proteggere questo mondo da qualunque male possa sorgere per minacciare questo mondo.”.Tutte le particelle di luce entrarono una a una nel corpo di Kagome , che vide prima di perdere per un momento i sensi l'ultimo sorriso della sua rivale. Quando si risvegliò un minuto dopo, sentì la testa in fiamme, mentre tutti i ricordi di Kikyo le invadevano il cervello e Kaede l'aiutò a rialzarsi. La ragazza cercò di fare un po' di pace nella sua mente, ma delle urla là fuori le complicavano ulteriormente la cosa. Uscì per capire cosa stava succedendo e vide Inuyasha che bloccava il passo di Naraku.

“ Fammi passare, botolo ringhioso.”, ringhiò il nemico di sempre, tenendo Akai no Kiba a mezzo centimetro dalla gola dell'altro, ma Inuyasha sapeva benissimo di non avere nulla da temere da quell'arma.

“ Sai benissimo di non avere una singola speranza. Non faresti altro che offrire un'altra vittima a quel figlio di puttana.”. Kenshiro annuì, d'accordo con l'allievo del figlio e si avvicinò.

“ E c'è di peggio. Dumah nella sua cieca sete di potere rischia di rilasciare un male molto peggiore di lui e avremmo bisogno di tutti gli uomini e le donne disponibili per combatterlo. Se vuoi andare, almeno non lo farai da solo.”. Naraku lo guardò infastidito ( e anche un po' impaurito, ma non lo avrebbe mai ammesso ad anima viva o morta) e disattivò la sua spada spirituale.

“ Oppure potrei uccidervi tutti e andare comunque da solo. Tanto in ogni caso non ho interesse a vivere ancora.”. La reazione che ottenne non fu quella che si aspettava, perchè quasi tutti (a parte Goshinki e Sesshomaru) si misero a ridere, una risata che però sapeva solo di disperazione.

“ Come se potessi. Se non l'hai capito, Naraku, siamo cambiati tutti e ormai siamo alla pari con te. E anche tu sei cambiato, che ti piaccia o no, sei diventato qualcos'altro.”, disse Sango e il mezzodemone ringhiò incazzato.

“ E cosa sarei diventato?!”, urlò il mezzodemone, desideroso solo di andare a prendere la testa di Dumah per metterla sulla tomba di Kikyo.... o morire provandoci.

“ SEI DIVENTATO ME!”, fu la risposta di Inuyasha, che non sembrava per niente contento della cosa. Alcuni sembravano inorriditi da quello che aveva detto il mezzodemone, altri non batterono un ciglio, probabilmente perchè l'avevano già capitò.

“ COSA?!”, urlò Naraku.

“ Non te ne sei accorto? E' da quanto abbiamo ottenute queste cose- indicò le due metà di Hakai no Kiba- che hai iniziato sempre più a parlare come me, a pensare come me, a combattere come me. E devo dire che l'idea fa piuttosto schifo.” Naraku gli colpì la fronte con una testata, ma non mosse un muscolo.

“ Cosa credi, Inuyasha? Pensi di essere stato l'unico la cui vita è stata rovinata da un pazzo o per il semplice fatto di essere un mezzodemone? La mia è stata crudele quanto la tua già da ben prima di diventare quello che sono!”. I due si sarebbero volentieri ammazzati a vicenda e porre fine alla loro faida una buona volta, ma Kenshiro e Kenichi si misero in mezzo.

“ Adesso basta. Io non sono in condizione di combattere e quindi avrete bisogno di tutte le mani disponibili, vi ucciderete un'altra volta.”. Tutti annuirono, volenti o meno, col guerriero più anziano e cominciarono a escogitare una strategia per prendere la sfera da Dumah. Nel frattempo il suddetto serafino si dondolava sul bordo del pozzo rigirandosi la sfera tra le mani e sbeffeggiando silenziosamente la cosa che vi si era infiltrata, sicuro che non sarebbe stato un problema sbarazzarsene. Poi sentì qualcosa di familiare e saltò a terra, schrocchiando il colllo.

“ Guardate che lo so che siete qui, per chi mi avete preso?”. Inuyasha e Kagome scesero dagli alberi visibilmente seccati, seguiti da Sango e Naraku. I due mezzodemoni puntarono la spada contro l'avversario.

“ Pagherai per ciò che hai fatto.”. Dumah agitò una mano in aria come a dire ' chi se ne frega'.

“ Oh, non fate tante storie, tanto il fato di quella donna era segnato mesi e non ci voleva un genio per capirlo. E non ci vuole neanche per capire che questa è la trappola più stupida di sempre.”. Si voltò e vide dietro di sé un colosso alto cinque metri formato da enormi pezzi di metallo a forma di armatura samurai, dentro al quale c'era un vortice di vento. Gli bastò toccarlo con un dito per farlo esplodere e Kenichi venne scaraventato contro un albero. Maka in un secondo uscì dal nulla e attaccò Dumah nella sua forma demoniaca, ma lui si limitò a scartare i colpi di tonfa con un paio di calci e poi la scagliò in aria con un colpo di telecinesi.

“ Uno, colpirmi con l'elemento che so usare meglio non è mai una buona idea. Due, non attaccare se il tuo partner è finito al tappeto, cerca di prendere tempo.”. Proprio in quel momento un'esplosioni di fulmini lo prese in pieno, ma anche questa volta ne uscì senza un graffio e dal buio si udirono le imprecazioni di Miroku e Kanata.

“ Che cosa ho appena detto? Non attatemi con gli elementi che uso meglio. La magia esorcista si basa sulla luce e di rado ha effetto sulla mia specie.”. Alzò un attimo lo sguardo al cielo e vide Goshinki e Jinenji che saltavano su di lui, ma in un secondo saltò in aria e li sistemò con un calcio a testa. Inuyasha digrignò i denti e provò a sparare un Kongosoha, che però venne riflesso verso il cielo e riprovò con una serie di kaze no kizu, che fecero però la stessa fine, fino a quando Dumah non dovette difendersi da un calcio proveniente da dietro, portato da Sesshomaru.

“ Oh, guarda chi si rivede... Cerberus. Ero certo di essermi liberato di te dopo quella piccola esplosione, ma a quanto pare il destino continua a volerci insieme.”. Il demone cane non aveva la minima idea di cosa quel mostro stesse parlando, ma non si fece confondere e tirò fuori Tenseiga spedendogli contro il Meidou Zangetsuha più grosso che avesse mai creato. Ma quando il varco per l'aldilà scomparve l'angelo era ancora lì con delle particelle di luce in mano.

“ Non male come attacco spazio temporale. Forse un dei più potenti che abbia mai visto, ma terribilmente instabile e privo di eleganza. Basta qualche conoscenza base di matematica e calcoli magici perchè non rappresenti una minaccia.”. Il fratello di Inuyasha venne quindi scaraventato a terra da un'onda d'urto e si trovò schiacciato al terreno, mentre Kagura uscì allo scoperto e provò ad attaccare, ma anche i suoi colpi non fecero il minimo effetto, venendo parati con una mano. Ma almeno il nemico di turno aveva incarcato un sopracciglio.

“ Ok, ammetto che ora la sfida comincia a farsi interessante. In tutta sincerità questo scontro potrebbe essere difficile anche per me, forse è meglio se mi prendo solo i combattenti che davvero mi interessano.”. Unì le mani e venne ricoperto da una luce bianca a dir poco rovente, che avvolse tutta la radura e Kanata cominciò a sudare.

“ Oh, merda. Dobbiamo fermarlo, prima che....”. Purtroppo non fece in tempo a lanciare il suo avvertimento e dopo un'immenso lampo di luce buona parte dei presenti erano spariti nel nulla. Inuyasha, Kagome, Sango, Miroku, Kirara, Naraku, Sesshomaru e Kagura erano spariti e perfino Kohaku, Koga e Ayame che aspettavano ancora il momento giusto per intervenire. Kenichi si guardò intorno impaurito.

“ Kanata, dove sono finiti?”. Il monaco abbassò lo sguardo e indicò il pozzo. “ Dove non possiamo aiutarli.”.

                                                                                                                            *********

Kagome si alzò massaggiandosi la testa ( ancora rintronata dopo aver assorbito l'anima di Kikyo) e si guardò intorno, capendo con orrore dov'erano finito lei e gli altri, che si stavano rialzando da terra. Il cielo era color cianotico e percorso da correnti elettriche, ma erano senza alcun dubbio nel parco di Tokyo, nel suo tempo e Dumah era a una trentina di metri da loro giocherellando con la sfera come fosse una pallina di tennis.

“ Ben svegliati. Ora avete due scelte: potete lasciarmi prendere questa cosa e farmici fare quello che voglio, dopo che vi avrò riportato al vostro tempo oppure potrete provare a ostacolarmi e non potrò garantire sul vostro destino.”. Inuyasha, Naraku, Koga e Sesshomaru ringhiarono e presero le armi.

“ NON CI ARRENDEREMO MAI A TE!”. L'angelo ghignò e si portò in un istante davanti ai quattro, scagliando via Koga con un cenno. Il demone lupo attraversò tre alberi e riuscì a malapena a frenare l'impatto attaccandosi al terreno con la sua arma, mentre gli altri tre sfortunati attaccarono contemporaneamente il nemico con le loro spade in un vortice di fendenti, ma lui si limitò a prendere una delle sue piume e usandola come una spada, rispondendo colpo su colpo. Dopo un minuto buono di scontro uno contro tre afferrò Naraku per la testa e lo sbatte a terrà, poi colpì Sesshomaru nello stomaco e infine colpì Inuyasha con un laser. Kagome e Sango prepararono le armi e ringraziarono che Shippo e Kirara fossero rimasti al villaggio, se fossero stati presenti sarebbe stato un disastro. La sterminatrice ricoprì entrambe le sue armi di veleno puro e partì all'attacco, mentre Kagome offriva come distrazione un'offensiva di colpi magici e frecce, che riuscirono almeno apparentemente a impensierire Dumah, che si beccò un graffio avvelenato su una guancia. A quel punto esplose.

“ Voi osate ferirmi?! Già una volta alcuni dei vostri discepoli mi hanno insultato, e finalmente capisco da chi hanno preso....bene, non avrò pietà.”. Afferrò la spada di Sango a mani nude e la scagliò insieme alla sua proprietaria a più di cento metri di distanza. Miroku urlò di rabbia e aprì il suo vortice per risucchiare Dumah, ma lui fece una serie di segni luminosi in aria e il vortice si chiuse, quindi un laser aprì un foro nello stomaco del monaco. Koga, Ayame e Kagura provarono a contraccare contemporaneamente con un misto di foglie, vento e fendenti energetici, ma anche questa volta l'attacco venne sbalzato via come niente.

“ Quando capirete che non potete battermi? Se volete sconfiggermi, dovreste arrivare per lo meno al rango divino.”. Adesso l'angelo era ricoperto da una corazza color platino intarsiata con diversi simboli e l'unica cosa visibile erano gli occhi. Kagome incoccò una freccia e gliela puntò, cercando di smettere di tremare.

“ Rango divino, di cosa stai parlando?”. Dumah rise sadicamente e cominciò a girare intorno.

“ E così Kenshiro e gli altri non vi hanno detto niente? Bhe, non spetta certo a me illuminarvi.”. Con un gesto della sua mano la freccia di Kagome cambiò direzione e si infilò nella spalla della sua proprietaria. Inuyasha e Naraku urlarono di rabbia, assumendo le loro forme demoniache e lanciando contro l'angelo folle i loro attacchi più potenti, seguiti da Sesshomaru e Kagura, rinchiudendo Dumah in un fuoco incrociato. Questa volta si ritrovò davvero in difficoltà e dovette usare una gran quantità di forza spirituale per proteggersi da quell'inferno, ma una volta messosi al sicuro in aria provocò un'onda d'urto a dir poco devastante, che spedì tutti gli avversari a terra e li ricoprì di ferite, a parte Inuyasha, protettosi appena in tempo con Tessaiga. Il mezzodemone provò a saltare istintivamente e a tagliarlo in due con la spada, ma venne bloccata, quindi si attaccò a Dumah e cominciò a prenderlo a graffi, per poi afferrare la sfera, ma un pugno ben centrato lo rispedì a terra. Si guardò intorno e vide tutti suoi compagni ridotti in uno stato pietoso, ognuno ferite che sanguinavano copiosamente e alcuni erano in preda agli spasmi. Fissò infuriato Dumah, che scese e guardò tutti con uno sguardo di sufficienza.

” Inuyasha, amico mio, credo che ormai sia ora di smetterla. Tu e i tuoi compagni non siete riusciti a farmi un graffio e con tutta probabilità persino gli esseri umani saranno danneggiati in qualche modo da questa lotta se io dovessi fare sul serio. Vuoi essere il responsabile di Hiroshima 2? Dammi quella fottuta sfera.”. Il mezzodemone non aveva la minima intenzione di continuare ad ascoltarlo, sebbene non avesse la minima idea di cosa fosse Hiroshima. Riattivò la sua forma demoniaca, insieme a Hakai no Kiba (che per fortuna sembrava obbedire) e alle fiamme di Tessaiga, poi si buttò armi in pugno, ma entrambe vennero bloccate a mani nude e produssero giusto un po' di fumo.

“ Ti credevo più intelligente, Inuyasha. Beh, in ogni caso non avevo nessuna intenzione di lasciarvi vivi.”. Spiegò le sue ali, bianche come la neve, e il suo elmo si aprì rivelando il volto contratto in una smorfia crudele.

“ SALUTAMI I TUOI ANTENATI, INUYASHA!”. Il suo corpo cominciò a illuminarsi e l'eroico mezzodemone usò tutta la sua forza per liberarsi dalla presa dell'avversario, ma fu inutile potè solo guardare il raggio di luce ultraconcentrata che fece per abbattersi su di lui....fino a quando qualcosa non lo afferrò per una spalla, scansadolo via e spedì in aria Dumah con un calcio. Inuyasha guardò il suo improvviso salvatore e vide una figura umanoide vestita con un camice bianco e sei ali simili a foglia, e poi al suo fianco atterrò un altro angelo con sei ali blu. Dumah si stabilizzò in volo e guardò i due sputando i loro nomi.

“ VALEFOR?! RAZIEL?! COME OSATE IMPICCIARVI NEI MIEI AFFARI?!”. L'angelo del mistero si fece avanti e formo una spada spirituale in mano, puntandola contro il collega.

“ Rimedio all'errore che ho fatto, consigliandoti di venire qui. E tutti e due stiamo facendo un favore a un vecchio amico.”. Gli occhi dell'altro angelo si ridussero a due fessure e lui si guardò intorno infuriato.

“ E così anche lui è qui, eh? Mi sarei dovuto aspettare che non avrebbe mai lasciato i suoi amici nelle mie mani, ma alterare il tempo? Neanche lui è così pazzo.”. Valefor scrocchiò il collo e nella sua mano cominciarono a vorticare quelli che sembravano semi multicolori.

“ La tua arroganza ti acceca come sempre, Dumah. Sei stato tu ad alterare il continuum, devi essere fermato e soprattutto quella sfera disgustosa non ti appartiene.”. L'angelo strinse i pugni e formò dei fili di luce tra le mani.

“ E' qui che ti sbagli.”. Uno dei fili si infilò nella veste di Inuyasha e afferrò la sfera, riportandola nelle mani di Dumah, ma appena arrivata si frantumò sotto gli occhi esterrefatti di tutti. Dopo qualche secondo un fumo grigio apparve dal nulla e circondò Dumah, cominciando a entrare in tutti i suoi pori, in preda a urla indicibili e quando fu libero sghignazzo a tutta voce, una risata perfida e maligna che nulla aveva di umano.

“ Finalmente, era da quanto avevo avvertito la sua presenza che volevo prendermi il suo corpo. Ora il potere di uno dei più forti generali del paradiso è a mia disposizione, peccato non poterla usare in quest'epoca, ma distruggere un'universo spaccando la sua linea temporale è sempre stato uno dei miei sogni. Signori, addio!”. Si trasformò in un globo di luce grigio spento e corse via, sfuggendo ai tentativi di Raziel e Valefor di prenderlo, e quando scomparve il demone di legno si voltò verso gli alberi.

“ Sei contento ora, Shippo? Abbiamo svolto il nostro ruolo e ora l'intero universo è in pericolo. Con questo ti sei giocato definitivamente la carica di generale infernale.”. Il demone volpe uscì dagli alberi con aria attrita, non sembrava per niente contento di quanto accaduto e guardò Inuyasha, svenuto dopo aver visto Dumah posseduto da quella cosa.

“ Sai meglio di me che tutto questo doveva accadere, come probabilmente è già accaduto infinite volte, non sono io a decidere come vanno le cose. E poi non me ne è mai fregato niente di quel ruolo. Forza, portiamo Inuyasha e gli altri in un posto sicuro.”. Schioccò le dita e ognugno dei feriti svarì in un varco nero, poi posò un'ultima volta lo sguardo su Inuyasha. “ Perdonami, amico mio, perdonami se puoi.”.

                                                                                                         ********

Naraku si svegliò in preda a un mal di testa atroce. Si guardò intorno e vide di essere in una stanza totalmente nera, era sdraiato su un letto dello stesso colore e accanto a lui c'erano Koga, ancora svenuto, e Sesshomaru, che sembrava essersi svegliato qualche minuto prima e si guardarono negli occhi.

“ Stai bene?”. L'aveva chiesto per pura formalità, ma bastò a far impazzire il mezzodemone, che ovviamente non stava affatto bene. Aveva giurato di fare a pezzi con le sue mani quell'essere disgustoso, invece erano stati tutti fregati come niente e ora erano chissà dove. Stava per chiedere al compagno di sventura dove si trovassero, ma proprio in quel momento una porta si aprì e ne uscì Valefor.

“ Signori, spero che siate in condizioni di sostenere una discussione, abbiamo molto di cui parlare.”.

Buonasera a tutti, scusate per l'attesa, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Nel prossimo ci saranno molte rivelazioni, compresa la natura della cosa che si è impossessata di Dumah. Ringrazio i recensori(soprattutto Hikari Sengoku e Alextintura) a auguro a tutti una buona estate, e per chi li ha buoni esami.
  
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