Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Sara Garcia    12/06/2017    0 recensioni
Russia, anno 1601. Una giovane nobile mette in salvo le sue figlie da una grave minaccia, che dopo oltre 500 anni tornerà a presentarsi. Chi è il misterioso nemico che ha aggredito la famiglia Meekhiv nel 1600, e pare essere tornato nell'anno 2016, dopo 416 anni? In tutto questo, che cosa c'entreranno Giada e Natasha, due sorelle bolognesi e con una vita apparentemente normale? Qual'è il loro destino? Se vi ho incuriositi vi invito a leggere e recensire, ci tengo molto! Buona lettura a tutti
Dalla storia:
Una nuova esplosione fa però sussultare entrambe, e la dama piange.
“ ci sono riusciti! Sono entrati! “. Trema, mentre la sua signora si gira di scatto.
“ Evitha! Natasha! Lena! “. Chiama tre nomi, evidentemente quelli delle sue bimbe. Ma non fa in tempo a raggiungerle, perché qualcuno le si parà davanti. È una figura incappucciata quella che si è palesata, accompagnata da alcuni esseri dalle sembianze umane ma dalle grandi ali nere. Lei indietreggia, come se lo riconoscesse.
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Russia, città di Mosca. Anno 1574.

Irina Petrova entra a palazzo Meekhiv, dove oramai non entrava da quasi quattro anni. Precisamente da quando scoprì di essere incinta ed il suo signore la licenziò, con la scusa che non eseguiva bene il suo lavoro. Ma la realtà è tutt'altra, ed è una cosa che si è sempre tenuta per sè: non osa immaginare cosa accadrebbe se suo marito lo venisse a sapere, sicuramente si sarebbe scontrato con il suo signore e l'esito sarebbe stato a suo sfavore. Perchè lo sa, nessun nemico di Petr Meekhiv esce vivo da uno scontro diretto con lui. Dei passi la ridestano però dai suoi pensieri, e la donna si volta di scatto e si trova di fronte colui per il quale è venuta a palazzo: capelli castani ed occhi di ghiaccio, che tiene puntati sulla donna come a volerla mettere in soggezione. Tiene per mano una bimba, che notando un'altra persona nel salone si nasconde dietro di lui, che si limita a guardarla in modo quasi freddo. " Non ti preoccupare, Katjusha. Non c'è niente di cui preoccuparsi, vai in camera tua con i tuoi fratelli e tua sorella. Qui ci penso io ". Suona come un ordine, ed Irina riflette: quella bimba deve essere senza dubbio Katjusha Meekhiva, terzogenita di Petr ed Evitha. La bimba abbassa lo sguardo, per poi annuire senza dire una sola parola. Si allontana da suo padre e si avvia verso le scale, mantenendo sempre quello sguardo basso e triste. Irina sente una morsa al cuore: anche se non l'ha picchiata, ha sentito la freddezza con cui Petr ha trattato la piccola, ma con che coraggio lo fa? E' sangue del suo sangue! " E' proprio una bambina disobbediente: le avevo detto di stare in camera, ma mi ha voluto seguire a tutti i costi ". Commenta semplicemente il capofamiglia dei Meekhiv, mentre Irina stringe i pugni: non è cambiato, pensa. E' il soliuto bastardo presuntuoso di qualche anno prima, quando non esitò a licenziarla pur sapendo che era incinta ed aveva bisogno di lavorare. " A volte le figlie femmine sono delle vere lagne, vero Irina? Lo dovresti sapere, dato che so che anche tu hai avuto una femmina. Christine, vero? ". La prende in giro, mentre lei è incapace di tacere di fronte a quelle parole.

" I figli non sono mai una tortura, non azzardatevi a ripeterlo in mia presenza! ". Risponde a tono la giovane donna, alterata. Petr la guarda, mentre il suo ghigno si tramuta in un'espressione seria e decisamente poco cordiale.

" Non venirmi a dare lezioni su come devo considerare i miei figli. Tu, che sei solo una volgare popolana ". La schernisce, come a ricordarle che da quando l'ha licenziata non è altro che una popolana senza arte nè parte. Irina deglutisce, trattenendosi dal rispondere ancora una volta per le rime: non è venuta per litigare.

" Sono qui per chiedervi un favore ". Commenta solamente la mora, abbassando lo sguardo per la vergogna e per l'umiliazione di dover chiedere aiuto proprio a colui che le ha fatto tanto male. Petr si accorge subito dello stato d'animo della donna, ma non contento decide di umiliarla ancora di più.

" Perchè? Tu credi che un signore come me farebbe un favore ad una stracciona come te? ". Chiede, mentre lei rimane a sguardo basso.

" Farò tutto quello che volete, ma per favore, ridate il lavoro a mio marito! Non possiamo crescere nostra figlia senza dei guadagni, e da quando siamo stati sbattuti fuori da palazzo ci avete fatto terra bruciata intorno. Più nessuno ci vuole al proprio servizio ". Ammette con sincerità Irina: le fa male dover sottostare a quello che, a conti fatti, sarebbe un ricatto. Ma che altro può fare se non questo? Come fare a convincere Petr a ridare il lavoro a Danilo? A quella frase da parte della sua ex cameriera, il capofamiglia dei Meekhiv sembra cambiare opinione su quanto detto precedentemente. Si avvicina lentamente, per poi afferrare la mora per un braccio e tirarla a sè.

" Hai detto... tutto? ". le chiede, scostandole una ciocca di capelli, sfuggita dalla sua acconciatura, dietro l'orecchio. Lei trema, ma annuisce ed abbassa nuovamente lo sguardo. Suo marito si infurierà quando lo saprà, forse lo perderà. Ma non ha alternative, se non obbedire.

" Tutto... ". Mormora solamente, in un sussurro che quasi non è udibile.


Italia, città di Bologna. Anno 2017.

Theresa è a terra, colpita da una violenta emicrania. Lukas è immobile, non ha approfittato per attaccarla. Boris sta tenendo lontana la demone che, pochi momenti prima, si era confrontata con Alice in un breve dialogo, mentre Giada e Natasha, ancora incredule da quanto visto, corrono a soccorrere l'amica. " Theresa! Theresa, che cos'hai?! ". Chiedono, ma la luce blu impedisce loro di toccare la ragazza. Viktor decide di avvicinarsi a ocloro che a conti fatti sono le sue figlie, fermandosi un passo avanti a loro.

" Lasciatela respirare, così la stiamo soffocando ". Sussurra, e le due ragazze si allontanano, come fossero state messe in soggezione. Il giovane nobile osserva la ragazza a terra, senza proferire parola: avverte in lei qualcosa, una cosa che si è risvegliata anche se solo parzialmente. Theresa riapre gli occhi dopo diversi minuti. Si siede a terra, e smarrita si guarda attorno. Poi il suo sguardo torna direttamente sul nemico, come se nella stanza vi fosse solo lui. Si alza come se non fosse successo nulla, la sua emicrania è totalmente scomparsa. I suoi occhi brillano di un intenso blu, e Lukas sogghigna.

" Lo sapevo... ". Sibila, mentre il demone di fianco a lui lo guarda senza comprendere esattamente il senso di quella frase. Theresa si alza in piedi, per poi fare dei passi sino a raggiungere Lukas. Giada fa per andare a fermarla, ma Viktor la trattiene.

" Lasciala fare... ". Le dice, e lei non capisce.

" Ma la ucciderà. Theresa è umana, lui un demone spietato ". Fa in ansia. Viktor non le risponde, mentre l'amica di Giada e Natasha fissa il nemico senza paura.

" Privet, brat ( salve, fratello) ". Sta parlando in russo senza alcun dubbio, ma come può essere? Giada rimane sconvolta: come ami la sua amica sa una lingua straniera che mai ha studiato? In oltre, cosa sta dicendo?

" Privet moya sestra ( salve, sorella mia ) ". Risponde Lukas con un ghigno, rispondendo al saluto della sorella. Perchè si, ormai non ha dubbi: quella donna è la reincarnazione della sua amata sorella gemella. " Posle 417 let, my vstretimsya snova ( dopo 417 anni, ci incontriamo di nuovo) ". Conclude in fine lui. Giada e Natasha non comprendono, ma Viktor capisce perfettamente, così come Dimitri. Il ragazzo si avvicina a lui.

" Signore... avevate ragione, dunque ". Lui fa un cenno affermativo, ma non parla: vuole vedere cosa succede. Il dialogo dei due fratelli prosegue.

" Ya predskazal, chto uplotneniye, kotoryy Opekuny postavil on budet razbit kogda-nibud'( avevo previsto che il sigillo messo dai Guardiani si sarebbe spezzato, un giorno ) ". Continua la rediviva Christine, mentre Lukas risponde alla sua affermazione, avvicinandosi a lei con noncuranza. Le prende il viso tra le mani, arrivando ad un millimetro da lei.

" Poydem so mnoy, moya printsessa. ( Vieni con me, mia principessa ) ". Le sussurra all'orecchio, mentre la giovane fa cenno di no con il capo.

" kogda-libo ( mai ) ". Risponde semplicemente la ragazza. Lukas lo avverte: il potere di quella giovane sta aumentando, ora non ha dubbi: è la sua Christine. Senza troppe cerimonie la afferra per il polso, cercando di costringerla a seguirlo. Per lo spavento, il potere di Christine si attiva nuovamente: la luce blu la protegge di nuovo. Riesce ad allontanare da sè Lukas e lui, colto di sorpresa, finisce contro il muro. Il demone che sin ora era rimasto in disparte fa una mossa, e va a soccorrerlo.

" Otets, poydem! Eta devushka slishkom sil'na ( Padre, andiamocene! Quella ragazza è troppo forte! ) ". Gli sussurra, ed ha ragione: l'attacco di Christine, seppur involontario, ha indebolito Lukas, i cui poteri non sono stabili al cento per cento: è stato troppo precipitoso ad attaccare in quel momento, avrebbe dovuto aspettare. Fa per seguire il ragazzo, ma Viktor sente chiaramente ciò che questi ha detto. Rimane interdetto un istante, per poi guardarlo.

" Adrian? ". Chiede solamente, come se lo conoscesse. Il ragazzo ricambia lo sguardo: gli stessi identici occhi di Lukas, se lo guarda bene. Il ragazzo annuisce, come a confermare la sua tesi.

" Do svidaniya ". Sogghigna solamente, senza togliere il cappuccio e sparendo in una ventata di piume nere, seguito a ruota dagli altri demoni. La demone osserva Alice con odio.

" Ci rivedremo presto, noi due. E a quel punto, non sarai così fortunata ". La minaccia, per poi seguire i compagni. Theresa pare stordita: i suoi occhi sono normali ora, eppure ricorda tutto quello che è successo.

" dannazione, ci è scappato! ". Si innervosisce Boris, ma Dimitri cerca di calmarlo.

" Signore, non eravamo pronti ad uno scontro con il Corvo ora. In oltre, pare che ci sia anche Adrian con lui. Suppongo ricordiate chi era, o sbaglio? ". Chiede. Boris annuisce, ma in seguito indica Viktor e Theresa. I due non hanno smesso di guardarsi nemmeno per un istante: è come se la loro anima gli stesse dicendo qualcosa, come se antichi sentimenti fossero riemersi solo ora in modo definitivo.

" Guarda, Dimitri! Si sono ritrovati dopo 417 anni. Quella ragazza... è lei! ". Fa semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv, mentre Theresa si avvicina al maggiore. Lui le prende la mano, mentre lei posa l'altra sul suo viso.

" Sono io, amore mio... alla fine, abbiamo mantenuto la promessa e ci siamo ritrovati ". Piange, ma non è triste: piange di gioia. Lui annuisce: pur volendo parlare, le parole si bloccano prima di uscire dalle sue labbra. Riesce solo a pronunciare un nome: quello della sua amata.

" Christine... ". Sussurra, e Theresa, o meglio Christine annuisce: ora ricorda. Ricorda cosa le successe quella terribile notte di 417 anni fa, di come fu uccisa dal suo gemello follemente ossessionato da lei. Ricorda che giurò di tornare al fianco del suo amato, un giorno. Ed ora, quel giorno è arrivato.

" Si! Si, sono io ". Risponde lei, mentre lui la attira a sè e la abbraccia. Ah, quanto ha aspettato questo momento! Giada e Natasha osservano la scena, e pare che anche in loro si sia finalmente smosso qualcosa.

Salve a tutti! Eccomi qua con il diciannovesimo capitolo! Allora, abbiamo visto Irina chiedere un favore a Petr Meekhiv, il diabolico zio di Viktor. Lui ha accettato, ma cos'avrà voluto in cambio dalla donna? Nel frattempo, nel 2017 abbiamo assistito al risveglio di Christine, che ve ne pare? Ora che si è riunita al suo amato, cosa farà? E come reagirà il Corvo adesso che la sorella è ritornata? Giada e Natasha avranno ricordato qualcosa dal passato? Coraggio! Aspetto pareri e recensioni, io intanto vado a scrivere il capitolo 20! Un bacio

Sara Garcia
   
 
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