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Autore: Christine_Heart    18/06/2017    0 recensioni
Acheron lo guardò stranito, come se le parole appena dette non avevano senso.
Sorrise contento e disse:
«Papà icino!» esclamò il bimbo felice, portandosi le manine sul cuore, una sopra l'altra.
Papà! Non mi ha mai chiamato Dottore o Smith o in qualsiasi altro modo. Non ha mai chiesto il mio vero nome, il mio vero essere. Da quando ha iniziato a parlare, non si è mai rivolto a me con quel nome che adotto con tutti, con quel nome che di solito per me significa tanto, per lui sono solo papà, sono il suo papà.
«Empre!!!» disse alla fine formando un piccolo arco con le braccia.
Il Dottore sorrise intenerito mentre dentro sentiva piangere per la commozione.
«Il papà ti starà vicino in ogni momento non temere.» gli sussurrò con gentilezza, accarezzandogli con affetto la guancia.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 1, Doctor - 10, Doctor - 11, Nuovo personaggio, Sorpresa, TARDIS
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Papà Dottore'
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Capitolo 22: Vecchi ricordi

 

Il giorno dopo i due passarono tutto il giorno al letto. Il Dottore aiutò suo figlio a cambiarsi e a lavarsi, e poi si misero giù, uno accanto all'altro a ricordare gli anni passati. Se ne stavano lì distesi, senza pensare ad altro o ad altri, ridendo di loro e di ciò che era stato, quasi come se uno dei due sapesse che presto quell'atmosfera piacevole si sarebbe distrutta.
«Ti ricordi la prima volta che hai visto la neve?!?» chiese il Dottore divertito.
«Sì, non potevo credere ai miei occhi!» esclamò felice Ash.
«Abbiamo giocato tutto il giorno, e mi hai detto che la terra aveva preso freddo ecco perchè era così bianca, e poi che era raffreddata, che aveva un raffreddore terribile, e per questo gocciolava così tanto dagli alberi.» rispose sereno.
«Già, ti avevo detto che la terra si era ammalata, e che per farla stare meglio dovevamo divertirci, con pupazzi e angeli di neve.» disse il Dottore con un sorriso solare.
«Sì, il mio angelo era carinissimamente storto.» rise Ash felice.
«E poi io non volevo andarmene, e abbiamo mangiato accanto alla neve, ed io ero così imbacuccato che non andavo bene.» rise divertito.
«E' vero...e avevi le guanciotte rosse rosse.» sorrise il Dottore.
«E ti ricordi la prima volta che ho visto un cane?!?» chiese Ash con meraviglia.
«Sì, quanto avevi 1 o 2 anni?!? Non ricordo bene, ma eri piccolo, e te ne stavi nel tuo passeggino tranquillo ad esplorare il mondo, poi hai visto quel cucciolo avvicinarsi a te, e subito hai allungato la mano.» disse il Dottore imitando il gesto che allora aveva fatto il piccolo.
«Volevo capire che cos'era, era così piccolo, veloce, e carino.» si giustificò Ash.
«Sì certo!» esclamò il Dottore facendo l'occhiolino al figlio.
« E quando hai toccato per un attimo il suo pelo morbido, hai iniziato a gridare felice, e volevi toccarlo di nuovo e quel piccolo continuava ad avvicinarsi a te tutto curioso, e non smetteva di scodinzolare un attimo...tanto ha fatto che alla fine è riuscito a leccarti il viso.» rise.
«Sì, ed io non riuscivo a capire, mi era piaciuto, ma non capivo che cos'era stato.» cercò di spiegarsi Ash con leggero imbarazzo.
«Ti sei ammutolito di colpo, ed io mi avvicinato a te, per spigarti cos'era successo.» ricordò il Dottore annuendo sereno.
 
«Che cosa è successo piccolo, eh?!?» chiese il Dottore chinandosi sul figlio, che perplesso continuava a fissare quel batuffoletto di pelo biondo, che dimenava la coda felice, e mostrava la sua bella lingua rosa, felice del gesto che aveva appena compiuto.
Il piccolo si voltò verso il padre, che con un sorriso solare e un fazzoletto di carta stava pulendo la guancia bagnata del figlio. Il bambino fissò ancora una volta il cagnolino, poi il padre, poi di nuovo il cagnolino che tirava per avvicinarsi al piccolo, e infine di nuovo il padre. E in un attimo i suoi occhioni si riempirono di lacrime anche se non sapeva il perchè.
«No, non fare così. Non è stato niente.» gli disse il Dottore, accarezzandogli la testa.
« Il cagnolino ti ha solo dimostrato il suo affetto, ti ha dato un bacio.» gli disse ancora, allungando la mano verso il cagnetto, che felice si gettò in un'attimo su di lui.
«Guarda?!» disse il Dottore al figlio, e in pochi secondi s'inginocchiò per terra e allungò la mano con un sorriso complice in volto.
«Sì, ma sei bellissimo!!! Un bellissimo cucciolo, che ama farsi coccolare!!!» esclamò felice il Dottore accarezzandolo senza sosta.
«Sì, ma quanto sarai bello, eh?!?» esclamò di nuovo, grattandogli sotto il mento.
«Visto!» disse contento il Dottore, mentre solleticava l'orecchio dell'amico a quattro zampe.
«E' un cucciolo affettuoso e giocherellone.» rise di gusto, mentre l'animaletto, gli leccava felice il palmo della mano.
Poi guardò suo figlio, che meravigliato osservava la scena.
«Vieni, facciamogli altri due coccole, che ne dici?!?» chiese il Dottore prendendo la mano del piccolo, e poggiandola sulla testa del cucciolo.
«Ma piano eh, senza fargli male.» gli spiegò aiutandolo ad accarezzare il cagnetto.
«Così, bravo!» esclamò felice il Dottore, lasciando la mano del bimbo.
E il piccolo Ash rise divertito con le dita sparse tra i peli biondi di quel cucciolo tanto dolce.
 
«Mi piacerebbe avere un cane.» confessò alla fine Ash.
«Non è una cattiva idea sai.» disse il Dottore annuendo.
«Tanto di spazio ne abbiamo.» rise ancora divertito l'uomo seguito da suo figlio.
«Papà...» chiamò poi piano.
«Sì.» sussurrò il Dottore voltandosi verso di lui.
«...tutto ciò che mi hai detto su chi potevo essere, su chi potevo diventare...era vero?!? Tu avevi visto, hai visto il mio futuro non è così?!?» cercò di capire il bambino.
Il Dottore sospirò amareggiato, sapeva che il figlio prima o poi gli avrebbe fatto quella domanda, ma sperava che non fosse adesso.
«Non ho visto il tuo futuro, ho visto una parte del tuo futuro, anzi ad essere precisi piccolo istanti, frammenti, delle due vite che protesti avere.» rispose lentamente.
«Spiegati meglio?!» disse Ash leggermente confuso dalla spiegazione del padre.
«E' così che vedo il tempo, passato, presente e futuro, e ci sono eventi che non posso cambiare perchè fissi nel tempo, ma non con te...con te...tutto era diverso.» rispose il Dottore senza emozione nella voce e senza espressione sul volto.
«Davvero?!?» chiese Ash, come per capire meglio.
«Hai due scelte o rimanere con me, e viaggiare per sempre al mio fianco...o...» non riuscì a finire, il pensiero era doloroso, ma pronunciare quella verità voleva dire accettarla.
«Vivere con mio fratello.» disse Ash con un semi sorriso.
«Esatto...o vivere la tua vita, in tutto e per tutto.» pronunciò il Dottore con fatica.
 
Continua...
  
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