Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: mariannawho    19/06/2017    0 recensioni
Lo sapevate che inizialmente gli ideatori di Frozen - Il Regno di Ghiaccio volevano che Elsa fosse l'antagonista come nella fiaba originale di Hans Christian Andersen? E hanno cambiato idea dopo aver scritto la celebre canzone Let it go? Quando ho saputo questo fatto mi sono chiesta "chissà come sarebbe stata la storia..."
Così, ho deciso di scriverla io. Inoltre, oltre ad essere l'antagonista, Elsa non doveva essere sorella di Anna, e nessuna delle due dovevano essere principesse. Dato, però, che questo aspetto mi piace, ho pensato di conservarlo anche nella mia fanfiction. Sperando che possa piacervi, buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno Elsa si trovava da sola in camera sua ad immaginare il mondo esterno. Usciva veramente poco, conosceva pochissima gente, a differenza di sua sorella, che invece era sempre fuori a giocare e tutti gli abitanti la conoscevano molto bene. Elsa, a causa del suo brutto carattere, finiva col litigare sempre con qualcuno, e quindi preferiva rimanere da sola. “Così nessuno può ferirmi” pensava. Inoltre le dava fastidio dover tener nascosto il suo difetto (che lei preferiva considerarlo un potere). Di fatti, tutti gli abitanti, personale di corte compreso, pensavano che Elsa portasse i guanti e stesse spesso chiusa in casa a causa di un'allergia. I suoi genitori le avevano chiesto di non dire nulla a nessuno riguardo il fatto che lei potesse generare ghiaccio. Essendo considerato un atto di stregoneria sarebbero stati costretti a cacciarla dal regno, come hanno fatto con la strega. Quando i suoi le parlarono di lei, Elsa rimase incuriosita. “Mi piacerebbe molto conoscerla, magari soffre quanto me” pensava. Un giorno decise di allontanarsi più del solito e si diresse verso la montagna più alta. Man mano che si allontanava, aumentata la neve attorno a lei. Elsa rimase colpita da quel meraviglioso paesaggio, non ci vedeva nulla di male. Non riusciva a capire cosa poteva esserci di brutto in tutto ciò. Non fece in tempo ad arrivare in cima che in lontananza vide una donna che si stava avvicinando a lei. Elsa non ebbe paura e rimase ad aspettarla. “Vostra Altezza, come siete cresciuta. Siete bella proprio come mi immaginavo” disse la donna. “Chi siete voi? Mi conoscete?” chiese Elsa. “Ma certo! I tuoi genitori non ti hanno mai parlato di me? Non ti hanno mai parlato della donna che ti salvò la vita da morte certa?”
In quel momento Elsa capì. “Oh, ma certo! Voi siete la strega che mi gelò il cuore! Sì, mi hanno parlato di voi, ma non mi hanno mai detto che voi siete la mia salvatrice”
“Ah no!? Come pensavo, i vostri genitori non cambieranno mai. Mi vedono solo come una strega che merita solo di stare da sola. Scommetto che non l'hanno presa bene quando vi hanno vista usare i poteri di ghiaccio”
“E voi come sapete...”
“Ma è naturale, Altezza. Voi siete come me. Salvandovi vi ho anche trasmesso i miei poteri. Non poteva accadere altrimenti. Lasciate che vi spieghi... voi siete nata con una malformazione al cuore, niente vi avrebbe potuto salvare, se non la magia, la stessa magia che i vostri genitori hanno voluto nascondere da tutti quanti per paura. Vi hanno, quindi, portata da me, e io vi ho donato un cuore nuovo e, se ne sarete in grado, questo cuore farà in modo che voi viviate per sempre! E sapete perché? Perché è di ghiaccio! Il ghiaccio se si tiene al freddo rimane perenne, lo sapevate? Basta solo un attimo di calore che il vostro cuore potrebbe sciogliersi in poco tempo, e voi potreste morire con esso!”
“Che tipo di calore? D'inverno sto sempre accanto al fuoco, ma non mi sono sentita mai male”
“Non quel tipo di calore, Vostra Altezza, ma un calore molto più grande, un calore che non vi è mai stato donato del tutto”
“Non capisco”
“L'amore, Vostra Altezza, l'amore! Basterà anche solo un attimo di vero amore che voi potreste morire!”
“Mi state dicendo che amare fa male?”
“No, Altezza, di più. È letale! Dovete stare molto attenta! Dovrete provare odio per il resto della vostra vita, come sto facendo io. Da quando i vostri genitori mi hanno esiliata da Arendelle io non ho fatto altro che provare dolore e rabbia. Per colpa loro il mio cuore è diventato di ghiaccio, ma questo loro naturalmente non lo capiscono. Altezza, state attenta, mi raccomando. L'amore per voi è letale, ma l'amore falso lo è ancora di più. Voi siete diversa da tutti gli altri, un giorno i vostri genitori ve lo faranno pesare, vi faranno del male, ma voi dovrete essere pronta. Voi non meritate questo. Io vi ho dato la vita, non voglio che ve la tolgano”. In quel momento, dopo aver pronunciato quelle parole, la strega si toccò il petto. “Vi sentite male?” chiese Elsa. “Andate via! Tornate a palazzo, svelta! Avete visto e sentito fin troppo!”
“Ma io...”
“Via!” gridò la strega con tutta la voce che aveva.
Elsa scappò da lì, dritta a palazzo, mentre dietro di lei una strega, ormai anziana, si era accasciata sulla gelida neve. Con le ultime forze che le erano rimaste si girò, con gli occhi rivolti al cielo, e con l'ultimo fiato che le rimase disse: “era da tanto che non provavo così tanto amore”. Queste furono le sue ultime parole.
 
Continua...
   
 
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