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Autore: namory superfigo    23/06/2017    3 recensioni
ATTENZIONE: Questa storia, con il consenso degli autori, è tratta liberamente da The end of whirlpool
di Xandalpon e Lullaby1992.
Il villaggio del vortice mi ha sempre affascinato,, in questa storia lo capirete!
Salve, se avete letto la storia citata, questa è una wat if nella wat if, in pratica: cosa succederebbe se Naruto andasse a vivere nel villaggio del vortice? Cosa accadrebbe se incontrasse i figli di Yuki e Nadeshiko e insieme formassero un team? Premetto che forse sarebbe meglio aver letto la storia citata qui sopra, magari alcuni punti non saranno chiari. Ringrazio anche gli autori citati qui sopra per avermi dato il permesso di usufruire del loro materiale e spero che mi seguiranno, mi farebbe piacere!
PS: avviso che stò modificando tutta la storia, aggiornerò il prima possibile.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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11)      FACCIA A FACCIA

 

 

“Salve” fece un’uomo, era molto alto e ben piazzato e metteva una certa paura, ma cio che lo rendeva più inquietante era il viso sfregiato di ustioni e cicatrici.

“Sono Ibiki morino, state seduti ai vostri posti, la prima prova stà per iniziare!”. Sasuke si sedette al suo posto, avrebbe interrogato il biondo più tardi. Intanto Sakura si stava ricordando, ricordava un biondo ragazzino che la corteggiava all’accademia e che lei evitava e picchiava, in’effetti nessuno si era chiesto perché non venisse più a scuola e lei se ne era completamente dimenticata, gli avrebbe chiesto scusa più tardi.

“Allora, spiegherò le regole una sola volta, questa prova consiste in un test scritto…” a quell’esclamazione gli sguardi di Sagiko e Midori si spostarono inevitabilmente sul compagno biondo che però sembrava abbastanza calmo, non era proprio un somaro ma tutti sapevano che non era portato per stare tra i banchi di scuola.

“è vietato copiare, gli esaminatori qui accanto a me” e qui indicò dei ninja che circondavano i banchi.

“Vi controlleranno, ogni squadra parte con dieci punti a testa, vinceranno quelli che accumuleranno più punti, se verrete sorpresi a copiare farete perdere due punti alla squadra, se quindi arriverete a zero e sarete stati scoperti per cinque volte voi e la vostra squadra sarete eliminati, se non risponderete neanche ad una domanda sarete bocciati, le domande intutto sono dieci, vi saranno consegnate prima nove e successivamente l’ultima, avete un’ora di tempo per rispondere alle nove domande da quando afferrate i fogli” terminò Ibiki.”Pronti, via!” fece Ibiki quando tutti ebbero preso il loro foglio.

 

Naruto guardò le domande, riuscì per puro miracolo a rispondere ad una di esse ma non bastava.

-Cazzo… se le faccio eliminare Sagiko e Midori me le suonano…- fece Naruto sconsolato, stava quasi per gettare la spugna quando notò con la coda dell’occhio un movimento di Sagiko. La ragazza, non vista, aveva lanciato una delle sue piume resa praticamente invisibile dal suo chakra, la piuma si andò a piantare sul foglio di uno degli allievi, poi Naruto si accorse che la ragazza teneva l’arma con un filo creato con l’ausilio del chakra del vento, con un deciso strattone del polso fece volare via il foglio che fu prontamente coperto dal chakra in modo che nessuno lo vedesse, la vittima a cui aveva sottratto le informazioni si guardò intorno sorpresa.

-E se…-

A dare conferma ai suoi sospetti fu di notare che il ninja di suna gli aveva applicato un’occhio di sabbia sulla maglia per guardare, dopo un po’ l’occhio scomparve trasformato in polvere, probabilmente aveva sperato di trovare qualche informazione.

“C-ciao…” gli sussurrò una voce alla sua destra, alzando la testa di scatto il ragazzo notò Hinata Yuga, rimase incantato a fissarla, era molto bella, lineamenti gentili e dolci, solo Sagiko aveva un viso così delicato e perfetto, ma lei gli dava un’idea di innocenza e gli faceva venire voglia di rassicurarla, aveva una chioma corvina e due occhi bianchi che lo fissavano.

-è trasparente come il vetro- pensò.

“H-hai bisogno di aiuto?” gli chiese arrossendo un po’, lo faceva con tutti e poi si era ricordata di quel ragazzo che l’aveva salvata dai bulli.

“No grazie, so fare da solo” le rispose, la ragazza sembrò un po’ abbattuta, non voleva mettere in discussione le sue capacità, anzi!

“S-scusami… e che… non volevo…” iniziò, ma il ragazzo le appoggiò due dita sulle labbra

“non preoccuparti, è solo  che non voglio che tu sia beccata a causa mia, poi io ho una tattica” le disse con un sorriso radioso che la fece arrossire come un peperone.

In’effetti Naruto aveva pronto un’asso nella manica, non era proprio una tecnica ma piuttosto avrebbe sfruttato le sue capacità nell’arte elementare, così alzò il palmo della mano verso l’alto e trasmise il suo chakra nella stanza prendendo così il controllo sui venti, per controllare il vento gli bastava spargere il chakra sull’area da controllare e la sua energia avrebbe fatto il resto, le sue compagne si accorsero di questo e sorrisero, allora non era stupido!Prendendo il controllo dei venti le sue sensazioni si acutizzavano, poteva percepire qualunque cosa disturbasse i venti come il chakra o un kunai lanciato contro di lui, anche le lievissime increspature create dai polsi della gente che scriveva, era proprio grazie a quelle increspature che il ragazzo riusciva a decifrare le lettere e così ad imitarli, decise di copiare da Sagiko, la ragazza si accorse che ogni volta che scriveva il suo polso si fermava ad ogni lettera, dedusse che fosse il suo compagno e non oppose resistenza.

 

***

 

Il tempo trascorreva inevitabile, Naruto era riuscito a copiare tutti i movimenti di Sagiko e dopo che ebbe finito ricevette dalla castana un mezzo sorriso, segno che si era accorta di lui. Intanto molti venivano squalificati, ogni volta che il biondo vedeva qualche esaminatore alzarsi pregava in silenzio.

“Tempo scaduto, ora consegnerò il decimo problema ma prima vi chiedo se siete davvero certi di voler rispondere, chi non vuole può alzarsi e riprovare l’anno successivo, sappiate solo che se decidete di rischiare e poi non ce la fate sarete bocciati e non potrete mai più ripetere l’esame, lo stesso destino avrà la vostra squadra!” fece Ibiki senza alcuna particolare inflessione nella voce che spinse molti ad alzarsi e scappare a gambe levate, Naruto era alle prese con una crisi di nervi, era sicuro di volerci provare ma se avesse fallito, non voleva condannare anche le amiche al suo destino, come fare? Poi Midori lo guardò come a dire -fallo o ti ammazzo-, quello sguardo lo incoraggiò, preso fiato il ragazzo gridò con quanto fiato aveva in gola:

“mai, non rimarrò mai un genin a vita, io devo diventare tsunamikage e nessuno mi fermerà!”.

-Che baka- fece Konan.

“Sicuro ragazzo?” chiese ancora l’uomo, ma quando incrociò il suo sguardo comprese che non si sarebbe arreso.

“Allora… tutti quelli rimasti in questa stanza sono promossi!” decretò, il ragazzo emise un sospiro di sollievo.

“Certo certo, avete superato la prima prova ma non credete che tutte le altre saranno facili come questa, la mia prova eliminerà almeno la metà di voi se siete fortunati!” gridò una donna che aveva sfondato la finestra atterrando sulla cattedra, indossava una tuta ninja aderente che metteva in’evidenza le sue forme.

“Forza, domani vi aspetta una prova difficilissima, chiedete ai vostri maestri per i dettagli, ora sparite!” ordinò.

“Possibile che tu debba essere cosi esuberante?” chiese Ibiki sospirando.

“Mi pare che non ti facesse nessun problema quando ero esuberante sotto le lenzuola…” gli rispose atona.

 

***

 

“Naruto!” fece Sasuke apparendo davanti al team sette di uzu che si fermò, Naruto tentò di defilarsi sostituendosi con un vaso che aveva adocchiato, ma l’Uchiha lo raggiunse con un balzo.

“è inutile che scappi, non sfuggirai mai alla vista dei miei occhi” lo rimproverò.

“Cosa vuoi?” chiese Naruto.

“è vero che hai il kyuubi sigillato dentro di te e che abitavi a Konoha?” gli chiese.

“Si” fece Naruto abbattuto, temeva di aver perso la sua amicizia/rivalità, non si aspettava certo che Sasuke lo comprendesse.

“Perché non me lo hai mai detto, non ti fidavi di me?” chiese Sasuke leggermente risentito, lui aveva raccontato tutti i suoi segreti al biondo, gli aveva parlato persino di quella terribile notte…

“Non è questo, non volevo che tu mi odiassi come gli abitanti di questo villaggio” disse, Sasuke gli mollò un pugno che non gli fece ne caldo ne freddo.

“Baka, sei un mio amico e il mio unico rivale, come potrei odiarti?” fece, Naruto lo guardò incredulo per poi sorridere.

“In’effetti io dovrei porgerti le mie scuse Naruto” fece Sakura.

“Confetto che chiede scusa, questa me la segno sul calendario!” fece Midori a cui non andava giu di essere ignorata e di stare zitta.

“Ti sistemo dopo bambina” le rispose atona Sakura per poi guardare Naruto:

“eri tu il ragazzino che mi corteggiava vero?” fece lei per avere conferma dei suoi sospetti, il ragazzo la fissò per qualche secondo, fino a quel momento i suoi ricordi erano stati soppressi in un’angolo del suo cervello che mai aveva deciso di scrutare probabilmente perché non voleva essere assalito dalla tristezza, ma in quel momento si ricordò che una volta era stato attratto da quella bambina e la corteggiava per attirare l’attenzione.

“ero proprio io” rispose, la ragazza lo guardò dispiaciuta.

”Non devi scusarti, stai tranquilla” la anticipò, la ragazza sorrise per poi lanciare uno sguardo a Midori, prima che potesse lanciarsi su di lei per vendicarsi del fatto che lei l’aveva chiamata confetto una donna identica alla rossa apparve in mezzo alle ragazze impedendo una strage.

“Mamma?” fecero all’unisono Midori e Sagiko guardando le donne davanti a loro.

“Midori, vieni con me, ti devo presentare una persona” fece Yuki trascinandosi dietro la figlia ignorando le sue proteste, Nadeshiko la imitò.

 

***

 

“Ma dove mi stai portando?” chiese Midori a sua madre.

“Vedrai!” fece Yuki contenta, le due ninja stavano saltando da un tetto all’altro finchè non giunsero davanti ad una casa, Yuki si premurò di bussare e poi si fece daparte.

“Parola d’ordine!” fece una voce maschile.

“Apri o ti sfondo la porta e poi la faccia!” fece Yuki spazientita. All’improvviso la porta scattò e si aprì, dall’altra parte non c’era nessuno.

“Vai avanti e sta attenta” fece la maggiore prima di dileguarsi.

“Prima mi trascina via senza un motivo apparente e poi mi lascia davanti ad una casa di non so che tizio… e se…”. Finalmente la sua mente realizzò, e se fosse stato?

Con gli occhi leggermente umidi avanzò nella casa, entrò nel salone e lo vide. Si trovava comodamente sdraiato sul divano con davanti un tavolino su cui erano posate due tazze di tè e un vassoio pieno di biscotti dall’aspetto delizioso, aria strafottente, un sembon stretto tra le labbra, fu così che Midori vide per la prima volta suo padre, senza pensarci due volte Gemma si alzò e strinse forte sua figlia, lei ricambiò l’abbraccio affondando il viso nell’incavo del suo collo e lasciandosi sfuggire qualche lacrima:

“non sai quanto aspettavo questo momento” fece la ragazza.

“Eheheh… sono richiesto a quanto vedo!” fece Gemma ricevendo solo uno sbuffo divertito dalla figlia che era troppo impegnata ad inebriarsi dell’odore di suo padre(che sapeva di alcol e fumo ma era abbastanza trascurabile, dopo tutto aveva abbracciato sua madre molte volte dopo che rientrava dallo shuriken storto, magari con anche in mano dei capi di abbigliamento altrui…).

“Prendiamo un tè, così mi racconterai di te!” fece l’uomo sedendosi sul divano, la ragazza lo seguì contenta.

“Non sapevo sapessi cucinare!” fece Midori indicando i biscotti, Gemma scoppiò in una fragorosa risata.

“è stata tua madre a farli, io non sono capace!” le rispose.

 

***

 

A differenza di Midori(che nel gruppo era probabilmente la meno sveglia, certo lei sapeva stare sui banchi a differenza di Naruto ma era molto avventata ed una baka cronica), Sagiko sapeva dove l’avrebbe portata sua madre, per questo non aveva opposto resistenza. Lei aveva pianto molto raramente ma in quel momento una lacrima di commozione le bagnò il volto.

“Su, non piangere” le fece Nadeshiko scompigliandole i capelli.

Non appena giunsero davanti al campo di allenamento Nadeshiko le disse di entrare, la ragazza obbedì. Si sarebbe aspettata un’abbraccio, mai un affondo che rischiò seriamente di tagliarla in due. Per sua fortuna la ragazza aveva i riflessi pronti e schivò con facilità il colpo per poi distendere le ali per poterli incassare meglio.

Dopo un veloce scambio di colpi il suo aggressore si fermò guardandola con un sorriso di scuse:

“Sagiko… scusami tanto, non volevo attaccarti, solo che aspettavo Hayate per un’allenamento… non volevo accoglierti così, pensavo avreste finito più tardi!” si giustificò.

“Non ti preoccupare” disse la ragazza. Sebbene il suo tono fosse apparentemente senza inflessioni le lacrime e il sorriso sul suo viso tradivano la sua felicità.

“Però vedo che i riflessi non ti mancano figlia mia” disse abbracciandola forte.

“Grazie” gli rispose la ragazza alzando il viso bagnato di lacrime.

“Be… immagino saprai che io sono Raido Namiashi, tuo padre, perché non ci prendiamo una tazza di cioccolata calda così mi parli un po’ di te?” le chiese con un’inchino che le strapò una risata, Nadeshiko le aveva raccontato della sua cortesia.

“Vedo che conosci i miei gusti in fatto di cibo papà.”.

 

Spazio autore:

Salve… vi sono mancato? Allora, immagino non vi aspettavate questo aggiornamento lampo, be domani non posso proprio aggiornare quindi lo farò oggi, poi ho gia corretto e ho deciso di farvi una sorpresa! Allora… cosa dire… penso che questo capitolo mi sia venuto una merda, ditemi voi… la prima prova… be mi sembrava d’obbligo descriverla. Poi… be… vi sembrerà strano che le ragazze incontrino i loro padri solo ora, insomma avrebbero potuto prendersi una vacanza, però… be è andata così e basta! Comunque, dato l’avvertimento oocc  volevo mettere qualcosa di diverso come una Hinata moolto più… come dire… maliziosa e molto meno timida, magari tipo una Anco oppure Ino con anche vestiti più… insomma lasciamo perdere, voi ditemi se vi sarebbe piaciuto, questa storia è ancora in lavorazione, insomma a grandi linee so  cosa deve succedere ma non mi ci vuole molto a cambiare idea! Comunque ringrazio aimo94 per la recensione, spero che ora che inizia la vera azione ci sarà qualcun altro che commenterà! PS: Scusatemi per gli errori! P.PS: Aimo94 ma cos’è, hai forse l’orologio per quando pubblico, cioè, ho pubblicato l’ultimo capitolo e dopo neanche un’ora ho ricevuto una tua recensione e ne sono moolto felice!

   
 
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