CAPITOLO 8
Stranamente non vidi mio padre per tutto il giorno. Beh se era vero quello che mi aveva detto, è molto probabile che non avrà fatto solo un pisolino ma una colossale dormita.
Però c’è qualcosa di strano, ho un brutto presentimento, percepisco che c’è qualcosa che non va…e questo non mi piace per niente.
Mentre aspettavo che lui si svegliasse, girai per la Tardis. È enorme. La mamma non scherzava quando diceva che era di dimensioni galattiche. Visitai più stanze possibili: la piscina, la cabina armadio, la sala cinema, la sala videogiochi, andai a trovare la mamma al Tempio…ed infine andai alla sala biblioteca. Era enorme, stracolma di libri, con un bellissimo caminetto, delle comodissime poltrone e divani.
Fu davanti al caminetto che trovai mio padre, fissava imponente e freddo il fuoco che bruciava.
Non so perché ma avevo paura di lui. Questo suo porsi così autoritario e minaccioso mi inquietava tantissimo.
“Papà?” – provai a dire con un timoroso sussurro.
Lui si voltò ed io meccanicamente feci un passo indietro. I suoi occhi erano freddi, come se…come se…
“Orion. Stavo giusto per venirti a cercare.” – disse con un certo distacco.
“Sono qui. Se ho commesso un errore girando per la Tardis, beh mi dispiace davvero tanto.” – dissi intimorito.
“Non hai commesso nessun errore, Orion. Volevo solo parlarti di una cosa importante.”
“Ok…dimmi pure.” -
“Ho riflettuto attentamente e ritengo sia meglio per te se ti riporto a casa tua sulla Terra. Manterrò la promessa che feci a tua madre, ma non potrò mai essere il padre che meriti. Non ne sono capace.”
“Mi…mi stai scaricando? Mi stai abbandonando come hai fatto con la mamma?” – il mio tono passò da incredulo ad alterato.
“No. Ti sto solo dando la possibilità di continuare normalmente la tua vita, come hai fatto in questi 18 anni. Sarò il tuo angelo custode, il tuo consigliere ed il tuo supporto morale…ma non potrò essere il padre che non sono mai stato. Il tuo posto è sulla Terra…non qui con me nella Tardis.”
“Sei un bastardo.” – riuscì solo a dire con cattiveria.
“Come scusa?” – mi guardò confuso.
“Avevo ragione quando dissi alla mamma che tu eri solo un egoista bastardo. Ed io sono solo il risultato di un colossale errore di valutazione che ha fatto la mamma.”
“Orion…” – cercò di dire il Dottore.
“Stai zitto. Sei solo un bastardo ed io non ti voglio come padre.” – gli urlai con rabbia.
Ci fu un momento di silenzio carico di una miriade di emozioni.
Replicai la sua postura di prima e continuai – “Ho solo due richieste.”
“Quali?” – chiese lui titubante.
“Vorrei, se possibile, che spostassi il Tempio e la mamma nel cimitero, sulla Terra, non lontano da casa mia.”
“E la seconda?”
“Stai lontano da me. Non voglio più avere nulla a che fare con te. D’ora in poi tu per me sarai solo un conoscente. Puoi proteggermi da lontano se desideri, dopotutto l’hai promesso alla mamma, ma non voglio vederti mai più. Tu non sei mai stato mio padre…e non lo sarai mai.” – mi voltai e mi diressi verso la porta, prima di uscire mi fermai e dissi – “Sarò in camera mia, avvisami quando hai fatto tutto.” – e me n’andai lasciandolo da solo.
Arrivato in camera mia mi buttai sul letto e scoppiai a piangere. Faceva davvero malissimo. Ora ero davvero solo. Una rabbia accecante si impossessò di me ed iniziai a distruggere tutto ciò che potevo, ma nulla riusciva a placare il dolore che provavo.
Mi ero fidato e sono stato tradito…ora so come si era
sentita la mamma quando quel bastardo l’aveva lasciata.
******
Il Dottore rimase paralizzato…devastato dalla reazione del figlio. Era come se tutto fosse andato distrutto sotto i suoi occhi, i suoi cuori strappati dal petto e ridotti in cenere. Non si era accorto di essersi inginocchiato al suolo e di essersi portato le mani al petto. Non s’immaginava tale reazione da parte del figlio, era stato devastante.
E come colpo di grazia…la Tardis gli inviò telepaticamente il pensiero di Orion. Era troppo anche per lui. L’odio ed il disgusto provati dal figlio nei suoi confronti era la peggiore delle morti possibili. Ma se lo meritava, dopotutto era stato lui ad allontanare il figlio, proprio come aveva fatto molti anni prima con la madre.
Ma questa volta la Tardis non gli rispose, lo abbandonò al suo tormento chiudendo la comunicazione telepatica. Il Dottore sapeva che da quel momento lei avrebbe sempre interferito sulle sue azione, non avrebbe più collaborato con lui…perché lei aveva amato Luna e adorava Orion, avrebbe spalleggiato il ragazzo e si sarebbe messa contro il suo pilota.
Con questa consapevolezza, non gli rimase che fissare svuotato il pavimento e piangere in silenzio ciò che aveva appena perso. Ora era da solo…come mai prima d’ora.
…Continua…
NOTA DELL’AUTRICE:
Come promesso…squillino le trombe, suonino i tamburi…signore e signori…onoriamo il contributo di SAYMAN e CHRISTINE_HEART…per i suggerimenti.
Ma ho un ma..
Però ho voluto omaggiarli comunque…mi sembrava
doveroso!!! XD
Grazie ragazzi per il sostegno!! XD
Alla prossima!! ;-D