Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Evola Who    26/06/2017    2 recensioni
Han e Leia decidono di passare una settimana romantica su Naboo. Ma si parla sempre di Han e Leia, e di certo non sarà una settimana tranquilla....
Giorno 1: Lunedì.
Giorno 2: Martedì.
Giorno 3: Mercoledì.
Giorno 4: Giovedì.
Giorno 5: Venerdì.
Giorno 6: Sabato.
Giorno 7: Domenica.
Giorno Extra: Sorpresa!
{ Han/Leia | Raccolta One-Shot}
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Leia, Han & Co.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giorno Extra:
Sorpresa!
 
 
 
 

Un mese dopo….

Ospedale centrale di Coruscant, pomeriggio.
 
Han e Leia erano seduti nella sala d’attesa dell’ospedale, dopo aver passato la mattinata intera là dentro per fare esami fisici di tutti i tipi a Leia: da qualche settimana si comportava in un modo un po’ insolito, si addormentava in giro sulle basi, non riusciva a dormire di notte, era un po’ più irritabile del solito.
 
Han e Luke si erano preoccupati subito per quei sintomi e entrambi desideravano che Leia si facesse vedere da un medico, per escludere qualcosa di grave.
 
Lei non ne volveva sapere, pensava che si trattasse solo di qualcosa di temporaneo, dovuto ad un periodo un po’ stressante. Tuttavia, alla fine, Luke era riuscito a convincere Leia a farsi visitare, ed Han aveva voluto accompagnarla da solo.
 
“Non posso credere che abbiamo preso una mattinata intera per sentirci dire che sto bene e sono solo un po’ stanca” disse Leia, con sguardo irritato, a braccia conserte e gambe accavallate.
 
“Almeno avremo sentito direttamente da un medico che non hai nulla” rispose Han con tono paziente.
 
“Così sia io che Luke possiamo stare tranquilli, anche se non penso che sia un ‘niente’”.
 
“Sto bene, Han” disse ancora lei, con tono paziente, guardandolo “Sarà solo un po’ di stress. Sai, la ribellione da una parte, la nuova repubblica dall’atra, il matrimonio da organizzare… sarà solo un po’ di stress, visto che fra sei mesi ci sposiamo”.
 
“Beh, almeno se ti devo sposare fra sei mesi, lo voglio fare mentre tu sei viva” disse Han ironico. 
 
Leia alzò gli occhi al cielo, mentre lui rideva.
 
“Comunque” continuò Han, smettendo di ridere “Non so come ha fatto Luke a convincerti a farti visitare da un dottore”.
 
“Di certo non contro la mia volontà” lo guardò con aria torva.
 
Han si sentì offeso ed esclamò: “Io non ti ho portato dal dottore contro la tua volontà!”.
 
“Mi ero addormentata in una sala della base su Hot e mi sono svegliata dentro al Falcon, mentre tu stavi atterrando su questo pianeta!” rispose, guardandolo irritata.
 
“Ma almeno ti ho portato indietro su Hot e non ti ho trascinata allo ospedale!” rispose con lo stesso tono “E poi, ti avevo detto che ti avrei portato dal dottore su Coruscant, ma stavi dormendo”.
 
Leia sopirò con aria paziente e si girò dall’altra parte.
 
Due minuti dopo…
 
Dalla porta davanti a loro uscì il medico umano, un giovane uomo con il camice bianco, che disse, sorridendo: “Senatrice Organa, generale Solo, ho visto i risultati e mi scuso per avervi fatto attenere”.
 
“Nessun problema, dottore” rispose Leia, con tono gentile, alzandosi. Dunque entrambi seguirono il medico ed entrarono nel suo studio.
 
Si sedettero vicini, davanti alla scrivania del dottore.
 
“Bene, ho letto i vostri esami, senatrice, ho due buone notizie” disse il medico, sedendosi alla sua scrivania e sorridendo.
 
“Ah, nessuna cattiva notizia?” domandò Han, con tono ironico ma perplesso.
  
“Questa volta, le assicuro che non c’è nessuna cattiva notizia”.
 
Han era sospettoso, di solito era abituato a ricevere una buona notizia e una brutta, ed era stano, per lui, sentire due buone notizie.
 
Leia, invece, aveva lo sguardo serio e chiese con tono gentile: “Quali sono queste buone notizie?”.
 
“La prima è che lei è in buona salute, senatrice Organa” rispose il medico, sorridendo “Dai suoi risultati è risultata negativa a tutte le malattie, i suoi esami del sangue e della pressione sono nella norma, quindi, fisicamente, lei è più che in buona salute”.
 
“Allora la mia stanchezza e l’insonnia?” domandò Leia.
 
“Soprattutto qual è la seconda ‘buona’ notizia?” domandò Han, un po’ irritato. 
 
“Beh, abbiamo fatto tutti i tipi del esame del sangue, compreso quello per la gravidanza, che è risultato positivo. Per questo è così stanca, soffre di insonnia e è sempre irritata. Presto dovrebbero arrivare anche le nausee”.
 
Han e Leia si guardarono confusi per l’ultima spiegazione.
 
“Che vuol dire?” chiese Leia, un po’ intimorita.
 
“Ecco la seconda, buona notizia” disse il dottore, guardando Leia “Senatrice Leia Organa, congratulazioni, lei è incinta” continuò a sorridere.  
 
Leia aveva gli occhi spalancati e la bocca semi aperta per lo stupore. Han aveva il suo stesso sguardo e si girò verso di lei senza sapere bene cosa dire.
 
Il dottore notò che c’era un’aria tensione dopo la notizia, ma mantenne il sorriso, aspettando una reazione da parte dei due.
 
“Sono… sono incinta?” domandò Leia, incredula.
 
“Sì, di un mese, ma non si preoccupi, come ho già detto, Leia, lei è in ottima salute”.
 
Lei guardò in basso con aria decisamente preoccupata. Han lo notò, così si girò verso il medico e domandò: “Ne è sicuro?”.
 
“Beh, sicuro al 100%. I nostri esami non sbagliano mai”.
 
Han non ci voleva credere, sperava che fosse solo un sogno e che non fosse vero.
 
“Quindi… vuol dire che c’è un bambino che crescerà dentro di lei e che un giorno nascerà?” chiese, incredulo.
 
“Beh… non un ‘giorno’, generale Solo, fra otto mesi, visto che è già al primo mese” Spiegò il medico, cercando di mantenere la calma.
 
Han e Leia non volevano credere a ciò che il medico aveva detto loro e guardavano entrambi in basso.
 
Mentre il Dottore spiegò che poteva prescrivere a Leia dei metodi naturali per l’insonnia e le nausee.
 
Ma Han si sentiva soffocato, così si alzò, si scusò e uscì. Leia lo seguì immediatamente, con lo sguardo pieno di preoccupazione. 
 
“Immagino che non fosse una gravidanza programmata” disse il dottore, con lo sguardo basso, cercando di essere amichevole.
 
Lei si girò verso di lui, dicendo, a testa bassa: “Non era nemmeno mai stata pensata”.
 
Il medico capì e le disse, con tono ironico: “Non si preoccupi, è normale che il padre o la madre all’inizio non accettino l’idea di aspettare un figlio, ma si fidi, prima o poi lo fanno sempre” fece un piccolo sorriso rassicurante.
 
Leia lo ricambiò, anche se era preoccupata per la situazione e per Han.
 
Sul Falcon…
 
Han era seduto sul tavolo da gioco, bevendo del vino rosso Coleriano.
 
Stava per diventare padre. Padre, lui? Non ci voleva credere. Come era possibile che proprio lui stava per diventare padre? Ingoiò tutto in un sorso il bicchiere di un vino.
 
“Han” sentì una voce familiare che lo chiamava, si girò e vide Leia con lo sguardo in basso e serio.
 
“Ehi…” disse Han, ritornando a guardare il tavolo da gioco “Come… come ti senti?” chiese con tono un po’ impacciato. 
 
“Bene” rispose lei, sedendosi di fronte a lui, con i gomiti sopra il tavolo e le mani sulle guance.
 
“Il dottore mi ha prescritto degli integratori naturali per le nausee e l’insonnia e ogni mese dobbiamo andare da lui per i controlli”.
 
“Bene…”.
 
Rimasero in silenzio. Nessuno dei due si sarebbe aspettato una notizia così svolgente.
 
Si aspettavano di tutto, ma non che stessero aspettando un figlio, quello decisamente no. Si dovevano ancora sposare e non avevano mai pensato o parlato di diventare dei genitori.
 
“Sai? Mi aspettavo che quando mi ha detto che sono ‘incinta’ pensavo che saresti scappato via fino al pianeta più isolato dell’universo” disse Leia, con tono sarcastico.
 
“Beh, ti offenderesti se ti dicessi che ci ho pensato per un secondo?”.
 
“No, anzi, io lo avrei fatto” fece una piccola risata.
 
Han fece un breve sorriso, che si spense subito e calò di nuovo il silenzio. Non sapeva che cosa dire, ma di certo avrebbero affrontato, come sempre, la situazione.
 
Così decise di alzare lo sguardo, la osservò a lungo e disse, con tono serio: “Leia, ascolta, lo so, è una notizia che ci ha un po’ sconvolti, ma lo affronteremo! Come abbiamo sempre fatto! Insomma, abbiamo distrutto l’impero! Potremo…”.
 
“Santo cielo, Han!” lo interruppe lei, guardandolo negli occhi con sguardo arrabbiato e voce agitata. 
 
Han rimase quasi scioccato, non era la prima volta che urlava contro di lui, anzi, si erano conosciuti così. Tuttavia, così arrabbiata, con uno sguardo di fuoco, non l’aveva mai vista.
 
“Non si tratta di una missione o di una questione diplomatica! Qui si tratta di avere un figlio! Vuol dire di essere responsabili di un essere vivente per tutta la nostra vita! Dobbiamo crescerlo, insegnargli le basi della vita, a volte falliremo e un giorno ci urlerà che ci odierà! E… e…” cominciò a singhiozzare, mettendosi le mani in faccia e continuando a piangere.
 
Han si preoccupò, si avvicinò a lei e le disse: “Leia...”.
 
“Non sono ponta per questo, Han!” disse tra i singhiozzi.
 
Han era incredulo da quella scena: la leader della Ribellione che aveva tenuto a testa alta tutto il comando, con fierezza e durezza, stava piangendo, dicendo che non era ponta ad affrontare una cosa così importante.
 
 Era una cosa così surreale. Sapeva che aveva un lato umano, ma non si aspettava mai che potesse piangere in maniera così disperata.
 
“Non mi hanno mai insegnato a diventare madre!” alzò lo sguardo, con gli occhi lucidi e le guance rigate dalle lacrime.
 
“Mi hanno insegnato ad essere una principessa, una senatrice, una guerriera e una leader forte, ma con la speranza dentro di essere una futura e degna regina” fece un piccolo sorriso malinconico, che si spense quasi subito “Ma non mi hanno mai detto che sarei stata una madre! Nessuno mi ha mai detto che avrei dovuto fare un figlio. E… non so se sono ponta!” continuò a piangere.
 
Han capì il suo discorso, in fondo non avevano mia parlato di avere un figlio, nemmeno lui era proto di essere un padre.
 
Ma doveva essere forte, almeno per entrambi, mise un braccio introno alle sue spalle e le disse, con tono rassicurante: “Ascoltami, so che questa notizia ci ha sconvolti, ma se dobbiamo pensare a tutti i momenti e a tutte le notizie che abbiamo ricevuto, non è quella più drammatica. Certo, è una grossa responsabilità, ma la affronteremo insieme”.    
 
Leia lo guardò con aria inespressiva, si asciugò le lacrime con il dorso della mano e tirò su il naso.
 
“Poi, ormai aspettiamo un bambino, non possiamo farci niente” aggiunse Han.
 
“Beh…” disse Leia, con gli occhi bassi.
 
Han la guardò con aria un po’ sospetta e la ascoltò: “Il dottore mi ha detto che conosce uno specialista che può togliere questo ‘problema’ in un attimo…” disse con gli occhi tristi.
 
Lui all’Inzino non capì, ma, quando ci arrivò, esclamò indignato: “Non lo farai!”.
 
Leia alzò lo sguardo verso di lui, con l’aria di sentirsi molto in colpa.
 
“Non voglio che tu faccia una cosa nel genere! È una cosa sbagliata e andrebbe fuori dai i tuoi ideali! Non voglio che tu un giorno possa pentirti di questa scelta!” disse Han sincero e un po’ arrabbiato da quella proposta.
 
“Allora, tu vuoi questo bambino?” chiese Leia, seriamente.
 
Han ci pensò e alla fine disse convinto: “Sì, voglio questo bambino e voglio crescerlo insieme a te” poco dopo gli venne un dubbio e chiese, un po’ intimorito: “Tu non lo vuoi?” era preoccupato per la risposta che Leia avrebbe potuto dargli.
 
Lei lo guardò negli occhi, dicendo: “Sì, lo voglio. Solo che ho paura. E se fossi una pessima madre?” una lacrima le scese lungo una guancia.
Han era confuso dal discorso di Leia.
 
“Insomma… come so se potrò essere una brava madre? La gente mi ha sempre visto che una leader” lo guardò preoccupata.
 
“Leia, tu sarai un’ottima madre” la rassicurò Han, con tono sincero.
 
Lei lo guardò aria sorpresa e lo ascoltò.
 
“So che dietro alla leader c’è una persona dolce, sensibile, buona e con tanto affetto da dare. Basta vedere quanto tieni a Luke, quanto gli vuoi bene, anche quando non sapevi che eravate fratelli”.
 
“Se è per questo, mi stavo innamorando di te” aggiunse lei, sorridendo, poi rise. 
 
Anche Han rise, ma continuò: “Insegneresti a nostro figlio tante cose giuste e gli daresti una grandissima conoscenza. Forse sarai un po’ severa, ma giusta.  Soprattutto, gli o le darai tanto amore fino a soffocarlo di baci”.
 
Leia rise per le sue parole di conforto e si sentiva meglio.
 
“Forse… io dovrei avere più paura…” disse Han, guardando in basso, con tono serio.
 
Lei lo guardò confusa.
 
“Insomma, che cosa potrei insegnare io ad un figlio? Tu sei stata cresciuta in un ambiente agiato, con un’ottima istruzione e con dei genitori che ti volevano bene. Mentre io?” la guardò.
 
Leia capì che cosa voleva dire e ascoltò.
 
“Sono stato abbandonato e sono cresciuto da solo in un ambiente pieno di criminali e tizi dai grilletti facili, con regole e codici morali tutti miei e molto discutibili. Che cosa potrei mai insegnare di buono a un bambino?” aveva lo sguardo preoccupato, credeva davvero che sarebbe potuto essere un pessimo padre.   
 
“Tutto quello che hai” rispose Leia con tono dolce, mettendo la mano sopra alla sua.
 
Han alzò lo sguardo e la guardò negli occhi.
 
“Gli insegnerai come affrontare i problemi senza scappare. Gli insegnerai il valore del lavoro di squadra, a essere leale, che una persona può cambiare vita, che a volte le persone non sono quello che sembrano e gli insegnerai che se si tiene veramente ad una persona, a volte dobbiamo lasciarla andare per vederla felice” fece un sorriso.
 
Han pensò all’ultima frase e si ricordò di quella volta su Endor, quando aveva chiesto a Leia se amasse Luke e che era disposto a rinunciare a lei per la sua felicità.
Si sentì rassicurato dopo quelle frasi e si convisse che forse non sarebbe stato un padre così terribile.
 
“In più,” continuò Leia “Tu e Chewbe gli racconterete tutte le vostre avventure e sarà affascinato”.
 
“Poi, ti immagini quando ci chiederà di come ci siamo conosciuti?” aggiunse Leia, ironica.
 
Han rise, dicendo: “Sì, e gli dirò la verità, ovvero: ‘ho conosciuto tua madre insieme a tuo zio in una base spaziale della Morte Nera, dove ha cominciato a comandare e darmi ordini, mentre io ero indeciso se ucciderla’.” risero insieme.
 
Leia e Han si strinsero la mano sopra al tavolo, con aria più serena. Era strano: fino a poco prima erano devastati dalla notizia, mentre in quel momento avevano accettato la cosa ed erano più sereni, grazie al conforto reciproco che si erano donati.
 
“Ma ci sposeremo lo stesso?” domandò Han.
 
“Certamente” rispose Leia “Anzi, dovremmo anticipare tutto fra tre mesi a partire da adesso”.
 
Han la guardò con aria confusa: “Perché?”.
 
“Perché ho saputo che non dovremo dire nulla a nessuno della gravidanza prima dei tre mesi, altrimenti porta sfortuna” spiegò Leia.
 
Han rimase un po’ confuso, ma disse: “Va bene, non diremo a nessuno che siamo incinti prima dei tre mesi, ci sposeremo prima e faremo una luuunga luna di miele” fece un sorriso ironico.
 
Leia rise e poi aggiunse: “Poi, ho già il vestito, se lo metto fra sei mesi con il pancione, somiglierò a una bantha incita e non mi farebbe giustizia” continuò a ridere.
 
Han rise insieme a lei, dicendo con tono dolce: “Ma anche se fossi più grassa di una bantha, ti troverei sempre bellissima”.
 
Leia rimase stupita e intenerita dalla sua frase: “Quindi, mi amerai quando sarò una vecchia signoria, bassa, grassa e acida?” domandò, sorridendo.
 
“Ma certo” Rispose Han, ricambiando il sorriso: “E tu mi amerai quando sarò un vecchio, brutto, scorbutico e il Falcon sarà veramente un pezzo di ferraglia?”.
 
“Certo, canaglia che non sei altro” rispose ironica, guardandolo con aria sfida.
 
“Principessa altezzosa dei miei stivali” si guardarono ancora con aria di sfida, ma poi risero e si bacarono.
 
Leia si sdraiò sul divanetto, appoggiandosi sul corpo di Han, mentre lui le posò dolcemente il mento della sua testa, stringendo le mani con aria serena.
 
“Ma come spiegheremo a tutti che ci vogliamo sposare prima?”.
 
“Mi inventerò qualcosa, tipo che è più conveniente sposarci prima che dopo”.
 
“Oppure possiamo dire che abbiamo fretta di sposarci per fare la luna di miele il più fretta possibile” aggiunse ironico e risero.
 
 “Tu, invece, vuoi veramente tenere la gravidanza segreta per tre mesi?” domandò, questa volta serio.
 
“Sì, Han. Non è solo perché ‘porta sfortuna’. Non voglio sentire frasi o sentirmi dire che non dovrei fare questo o quest’atro perché sono in ‘in stato interessante’; non voglio nemmeno che tutti si comportino in un modo diverso solo per questo. Finché non si vedrà il pancione, non diremo nulla” spiegò Leia.
 
“Ma Luke non sentirà la…’presenza’ Jedi del bambino?” chiese Han, confuso.
 
Leia ci pensò, con gli occhi guardò il suo ventre dove Han aveva posato entrambe le mani.
 
“Beh, o farà finte di niente, o questo piccolo essere ci aiuterà nel nostro piano” sorrise e mise la mano intorno a quelle di Han.
 
Rimasero entrambi in silenzio, godendosi quel momento di serenità.
 
“Sai che cosa ho pensato dopo questa notizia?” domandò Han.
 
“Cosa?”.
 
“Secondo te, dove lo abbiamo concepito?”.
 
“Han!” disse Leia, ridendo per la domanda.
 
“Insomma, sei incinta da un mese… probamente durante la nostra settimana su Naboo, forse il primo giorno oppure il quarto giorno… o dopo il ballo della Luna, festeggiando come i Gungan…” disse con tono ironico e un sorriso sfacciato, portando un po’ di allegria dopo tutti i momenti drammatici di poco prima. Infatti, era contento di sentire Leia ridere.
 
“Oppure, qui su questo divanetto” disse ancora.  
 
“Sei un idiota” rispose Leia, ridendo.
 
“Lo so”.
 
Si guardarono sorridendo, si bacarono in un modo dolce e lento, quando si staccarono, posarono l’uno la propria fronte su quella dell’altra e si guardarono con amore per qualche istante.
 
“Ti amo, Han”.
 
“Anche io, Leia”.

-------------------------------
Note:
SOPRESA! :D

Un capitolo a sopresa
dopo la fine della mia terza prova!
Ed ecco la fine di questa raccolta.
Spero che vi piacciatuo questa raccorta
perchè io mi sono diverita ad scriverla!
E non sarà l'utima stroia su Han e Leia.
Anzi, dopo la fine dei esami, vi poterò una
storia un pò arracione e creando una serie! ;)
Buona inizoo settimana!
Evola.
P.s
Sì, il bambino è Ben Solo. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who