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Autore: aprile12    28/06/2017    1 recensioni
A Nico Di Angelo piacevano i fiori, il suo negozio e soprattutto l’ aria fresca proveniente dal condizionatore. Invece quello che odiava era il caldo, che quel giorno era insopportabile, e i clienti che facevano scenate. Proprio in quel momento si trovava davanti a uno di questi. Un uomo sulla quarantina si stava lamentando su quanto faccia schifo la composizione di fiori che Nico aveva appena finito di sistemare...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nico/Will
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Nico Di Angelo piacevano i fiori, il suo negozio e soprattutto l’ aria fresca proveniente dal condizionatore. Invece  quello che odiava era il caldo, che quel giorno era insopportabile, e i clienti che facevano scenate. Proprio in quel momento si trovava davanti a uno di questi. Un uomo sulla quarantina si stava lamentando su quanto faccia schifo la composizione di fiori che Nico aveva appena finito di sistemare.
-Signore, questa combinazione è venuta esattamente come lei me l’ aveva descritta l’ altro giorno- si difese il ragazzo guardando il mazzo tra le sue mani. Era bello, con una manciata di gigli gialli e un paio di altri fiori che smorzavano leggermente il colore acceso dei primi.
-No, non lo è- sputò l’ uomo diventando rosso –sono sicuro di essere chiaro sul colore dei gigli! Stupido moccioso! Se pensi che pagherò quaranta euro per questo, ti sbagli di grosso!-
Mentre il cliente sbraitava senza alcun ritegno Nico stava zitto a ripensare a tutte le volte che ha dovuto affrontare scenate del genere.  Di fatto ogni tanto si presentavano clienti che pensavano di poterlo fregare e farsi abbassare il prezzo lamentandosi di qualche difetto inesistente o altre stronzate.
-Signore, può pagarmi  la cifra prestabilita o andarsene a mani vuote.  Io di sicuro troverò qualcun altro che apprezzerà questi fiori- rispose infine con tutta la calma il giovane alzando lo sguardo per incrociare quello infuriato dell’ uomo davanti a lui. Ed è in quel momento che accadde qualcosa che Nico non si sarebbe aspettato…ricevette uno schiaffo in pieno viso. Avrebbe potuto evitarlo coprendosi con un braccio ma questo l’ avrebbe costretto a lasciar cadere a terra il mazzo di fiori.
-Se ne vada prima che chiami la polizia- ringhiò toccandosi la guancia dolorante.
 L’ uomo non se lo fece ripetere, lanciò il negozio in fretta sbattendo la porta.
Nico si girò per posare con cura il mazzo sul bancone e si sedette. Normalmente non si sarebbe lasciato tirare quello schiaffo, ma rischiare di rovinare qual mazzo… Non era il migliore che avesse mai fatto, ma per quei colori sgargianti e soprattutto il giallo acceso gli ricordava qualcuno, qualcuno che gli era molto caro. Non che fosse un sentimento reciproco, questo Nico lo sapeva bene, ma per qualche strano motivo continuava a ripensare a quei occhi azzurri anche se si rendeva conto che questi non l’ avrebbero mai guardato con un minimo sentimento. Ed è proprio qui che il ragazzo si sbagliava di grosso perché proprio in quel momento un giovane alto e biondo entrò nel suo negozio facendo suonare il campanello guardando il moro come se fosse un angelo sceso in terra.
Will Solace era da anni innamorato di Nico, probabilmente dalla prima volta che l’ aveva incontrato per strada mentre tornava dall’ università. Da quel giorno veniva quotidianamente nel suo negozio con la scusa di comprare un fiore o due, ma in verità voleva solo vedere ancora una volta quel piccolo ragazzo che con un occhiata è riuscito a rubargli il cuore.
-Ciao! Come va oggi?- chiese il biondo dirigendosi verso il bancone. Si fermò a metà strada, immobile a fissare la guancia rossa e gonfia di Nico, il labbro spaccato e il sangue che colava dalla ferita. Riprendendosi dallo shock iniziale si avvicinò in fretta e prese quel viso minuto tra le mani per ispezionarlo meglio. Il taglio sul labbro inferiore non era grave ma di sicuro doloroso.
Nico dal canto suo non si era minimamente accorto che lo schiaffo di prima gli avesse lasciato un segno e nemmeno che l’ avesse ferito. Nel momento in cui ha visto il viso di Will farsi scuro aveva pensato di averlo offeso in qualche modo, ancora prima di aprir bocca, ma quando l’ altro gli prese il viso tra le mani e gli passò il pollice sulle labbra sentì un lieve pizzichio. Non era proprio dolore, ma qualcosa di molto vicino.
-Fermo, dovrei avere un disinfettante nella borsa- disse Will per poi allontanarsi con l’ intenzione di andare a frugare nella sua borsa ma Nico lo fermò prendendolo per un braccio.
-No, non ne ho bisogno…-cominciò ma venne bruscamente interrotto dal biondo.
-E invece si che ne hai bisogno, quindi adesso ti siedi e mi lasci lavorare. Ordini del dottore- Will gli fece un occhiolino mentre prendeva un cerotto e l’ acqua ossigenata dalla borsa.
- Sei un medico?- chiese Nico stupito.
-Oh no, ma sto studiando medicina- spiego l’ altro mentre disinfettava la ferita –Potrebbe fare un po male ma cerca di resistere-
Nico sbuffo in risposta. Ha sempre avuto una soglia del dolore piuttosto alta, non si mosse di un millimetro mentre il biondo lo medicava ma quando vide il cerotto che gli stava per applicare si sottrasse velocemente.
-No! Non voglio avere quella roba in faccia- esclamò.
-Ma è l’ unico cerotto che ho, e poi non è così male- Will cercava di suonare il più convincente possibile.
- Non è male? Magari ho le allucinazioni ma è rosa ed è pieno di gattini sorridenti…-protestò debolmente Nico sapendo di dover evitare a tutti i costi di avere quel maledetto cerotto in faccia. Sarebbe morto dall’imbarazzo.
-Perfetto,  ti si addice molto - sorrise l’ altro applicandogli il medicamento dopo una breve lotta –Allora, come hai fatto a finire in questo stato?- chiese infine tornando serio.
-Sono caduto- rispose Nico guardando per terra.
-Davvero? E spiegami come hai fatto a…praticamente stamparti una mano sulla guancia?-Will fece una breve pausa –facciamo così, cambiamo domanda. Chi ti ha fatto questo?-
Nico sbuffò. Non aveva alcuna voglia di parlare di quel maledetto cliente.
-Qualcuno, non importa Will, davvero…allora, come posso aiutarti oggi?- finì con un lieve sorriso.
Il biondo si sorprese, non aveva mai visto Nico sorridere, mai. Di solito teneva una faccia neutra, senza alcuna espressione e soprattutto si teneva a distanza da tutti e da tutto. Ma in quel momento sembrava tutta un'altra persona, gli aveva permesso di medicarlo, mettergli in faccia quel adorabile cerotto e aveva perfino sorriso.
Forse è stato proprio quel  lieve sorriso ad aver convinto Will Solace a raccogliere tutto il suo coraggio e chiedere al ragazzo davanti a lui di uscire. Probabilmente è stata la decisione migliore che avesse mai preso e solo grazie a questa, esattamente tre anni dopo si ritrovava a stringere Nico tra le braccia.
-Hej, piccioncini!- urlò Percy agitando le braccia –venite a fare una partita a calcio o no?-
Will fece un brave risata mentre il ragazzo tra le sue braccia alzò gli occhi al cielo e disse –Se vuoi andare vai pure, ma io rimango all’ombra-
-Se solo tu avessi seguito il mio consiglio invece di vestirti tutto di nero ora non avresti così caldo- rispose l’ altro.
-Ragazzi!- ricominciò a urlare Percy.
-Dai, lasciali in pace! È il loro anniversario- Per la fortuna dei due Annabeth fermò il suo ragazzo per poi trascinarlo verso Piper e Jason.
Nico guardò confuso il suo fidanzato. Anniversario? No, non è possibile che me ne sia dimenticato  pensò mentre in fretta e furia cercava di ricordarsi la data della loro prima uscita…  una risata lo distolse dai suoi pensieri quando Will si alzò in piedi trascinandolo con lui.
-Tranquillo, lo so che non sei bravo  con le date- disse il biondo prima di posargli un casto bacio sulle labbra.
Nico divenne rosso e nascose la sua faccia nel petto dell’ altro mormorando qualcosa di indecifrabile.
-Diventi davvero adorabile quando sei in imbarazzo- lo stuzzicò Will prendendolo per mano –e adesso vieni, abbiamo un appuntamento-
Nico sorrise nonostante l’ imbarazzo  e si incammino mano nella mano con l‘ amore della sua vita.
-Appuntamento? E chi esattamente ti ha detto che voglio andarci con te?- disse con tono molto serio mentre attraversavano il parco per dirigersi verso la città trafficata.
-Oh, è solo un presentimento- rispose Will facendogli  l’occhiolino –Ma se mai ti dovesse venire l’idea di andare con qualcun altro informami, così saprò di doverti riconquistare-
Nico lo guardò dubitante –Lo faresti davvero? Voglio dire…sprecheresti davvero il tuo tempo solo per riconquistarmi-
Il biondo si fermò di colpo girandosi verso il suo fidanzato –Non sarebbe di sicuro uno spreco di tempo Nico, non dirlo neanche- gli prese il viso tra le mani e sorrise. Dopo così tanto anni quel adorabile ragazzo aveva ancora così tanto insicurezze…e io lo aiuterò a superarle tutte, ho tutta la vita per farlo pensò Will.
-Lo faresti davvero?- chiese il moro mordendosi un labbro.
-Certo, non dovresti neanche chiedermelo e adesso muoviti o saremo in ritardo- sorrise l’ altro. Nico si mosse, fece un veloce passo indietro e si sentì mancare il suolo sotto i piedi, si accorse solo in quel momento che stavano sul bordo del marciapiede. Non riuscì a mantenere l’ equilibrio e precipitò sulla strada, dritto sotto una punto rossa che sfrecciava a tutta velocità.
 All’ impatto non sentì niente, solo un leggero pizzichio e poi due braccia calde intorno a lui. Era Will, in lacrime a guardare il suo amore dissanguarsi tra le sue mani senza poter fare niente.
 
 
 
 
  
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