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Autore: aprile12    28/06/2017    1 recensioni
Non ho mai visto un temporale così forte in tutta la mia vita.
Sono fuori dalla mia cabina e continuo a guardarmi intorno vedendo solo pioggia battere forte sul terreno e fulmini che attraversano il cielo.
"Ormai ho deciso" continuo a ripetermi mentre percorro il prato per raggiungere l’ arena...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nico/Will
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho mai visto un temporale così forte in tutta la mia vita.
Sono fuori dalla mia cabina e continuo a guardarmi intorno vedendo solo pioggia battere forte sul terreno e fulmini che attraversano il cielo.  
Ormai ho deciso continuo a ripetermi mentre percorro il prato per raggiungere l’ arena.
Non mi sono mai sentito solo come in queste ultime due settimane. Da un mese vivo al campo mezzosangue, le prime due settimane sono state forse le più belle della mia vita. Will cercava in tutti  i modi di farmi sorridere e non mi lasciva mai da solo, tutto era perfetto, avevo un amico e quello mi bastava.  Ma difficile non accorgersi che Will cercava di starmi vicino solo perché ero un suo paziente, perché sono depresso e lui da bravo aspirante medico  voleva che io stessi meglio a tutti i costi.
Così esattamente due settimane gli ho detto che non volevo la carità di nessuno, che preferivo restare da solo piuttosto che avere intorno una persona che mi sopportava solo per non fallire come medico. Non ho più visto Will Solace da  quel giorno. Ho allontanato il mio unico amico…amico di cui ero innamorato dalla prima volta che l’ avevo visto.
E cosa fa più male di un amore non corrisposto? È come una spina nel cuore, che piano piano lacera la carne sempre di più fino a ucciderti.
E adesso sono solo, e sinceramente, chi si accorgerebbe della mia mancanza nel caso scomparissi?
Non riesco più a sopportare tutta questa solitudine, tutto questo dolore, voglio solo farla finita.
Lancio un occhiata al mio fianco dov’è sempre appesa la mia spada nera, posso semplicemente trafiggermi con quella, in due secondi sarei morto. Ma almeno nei ultimi istanti della mia vita non voglio avere niente che mi ricordi di mio padre, per una volta voglio essere una persona qualunque.
A chi mancherò una volta steso inerme per terra? Forse ad alcuni, una manciata di persone che mi rimpiangerà per un giorno e poi si scorderanno di me.
Sono rimasto solo per la maggior parte della mia vita, e non vedo come questo possa cambiare.
Oramai ho raggiunto l’ arena e trovo un semplice pugnale abbandonato.
Non c’è niente di eroico in quello che sto per fare, ma infondo non sono mai stato un eroe.
Alzo la lama all’ altezza del petto e chiudo gli occhi.
“Nico! Fermo!” sento una voce che si innalza al di sopra il rumore della pioggia e subito dopo vengo scaraventato per terra da un corpo massiccio. Incredulo apro gli occhi e vedo sopra di me Will che mi guarda sconvolto.
“Cosa pensavi di fare?! Rispondi!” Il ragazzo che di solito gira raggiante per il campo, adesso sembra aver perso il controllo. Ma pure io non sono più in me, sento di dover scaricare tutte le frustrazioni, tutto il dolore adesso o mi corroderà da dentro.
“Secondo te cosa puo fare una persona sola e disperata eh? Secondo te in che altro posso liberarmi da tutto questo?” Non urlo, non alzo minimamente la voce, le parole che escono dalla mia bocca sono solo un sussurro.
Will sembra essersi calmato. Mi rendo conto solo adesso che è seduto a cavalcioni su di me tenendomi i polsi sopra la testa in una stretta.
“Nico, tu non sei solo” Dice con tono calmo, come se stesse dicendo un ovvietà.
“L’ unico che mi rivolgeva la parola eri tu, e lo facevi solo per compassione, nient’altro” sputo fuori.
Alle mie parole il biondo sgrana gli occhi, come se stessi dicendo la cosa più assurda al mondo.
“Credi davvero che passavo il mio tempo con te per compassione? Nico… “ Scuote la testa mentre pronuncia il mio nome  “quando mi hai detto tutte quelle cose due settimane fa, pensavo che tu cercassi di cacciarmi via perché mi trovavi asfissiante.  Non ho ribattuto in alcun modo  perché pensavo di…insomma…pensavo tu non mi volessi avere attorno”
Sono sconvolto come mai prima d’ora, sconvolto, triste, sorpreso e felice. Mi viene da piangere.
“Scusami Will, non ho mai pensato che uno come te potesse volermi come amico” dico con voce tremolante. Il figlio di Apollo sembra voler dire qualcosa ma alla fine mi fa alzare in piedi e mi abbraccia, con una forze e un calore con cui non sono mai stato circondato. E per la prima volta nella vita mi sento veramente al sicuro.
“Vieni, ti riporto nella tua cabina” e con queste parole Will mi appoggia un braccio intorno alle spalle e ci incamminiamo insieme, io con gli occhi bagnati da lacrime che ancora cerco di trattenere.
“Probabilmente ti sei baccato una bella influenza” Will mi fa sedere sul letto.
Abbiamo appena varcato la porta della mia cabina, sono tutto fradicio e ghiacciato ma faccio lo stesso no con la testa giusto per non dar ragione all’ amico…
Amico, è solo questo che siamo e saremo mai, eppure io credo di amarlo. Amarlo per tutto quello che fa, quei piccoli sorrisi anche nel ora più buia, le lacrime quando perde un paziente. Non ho mai incontrato una persona come lui, una che cerca di aiutare sempre tutti , una gentile, leale e divertente…e non ho potuto far altro che innamorami.
“Nico, ti devi cambiare. Io almeno mi sono preso un cappotto prima di uscire, ma tu ovviamente ai preferito uscire in maniche corte giusto per farmi preoccupare”
“non pensavo che sarei mai tornato per farti preoccupare” rispondo distogliendo lo sguardo. Sento una mano leggera sotto il mento che mi induce a tornare a guardare quel viso angelico.
“come potevi anche solo pensare che io fossi tuo amico solo per ragioni mediche?” Scruta il mio viso, mi trafigge con lo sguardo come se volesse leggermi l’anima. Non riesco a reggere il suo sguardo e cerco di girarmi di nuovo, ma questa volta mi prende il viso tra le mani costringendomi a guardarlo in faccia.
“Nico, guardami” sussurra  “ quando ti ho visto nell’ arena con un pugnale in mano, mi sono sentito mancare. Non perché come medico voglio salvare sempre tutti, ma perché tu sei davvero importante per me.  Vedendoti la prima volta avevo subito capito che non eri solo un ragazzo depresso come tutti dicevano, ma un ragazzo che ha passato tanto e dovrebbe essere riconosciuto come eroe per tutto quello che ha fatto. Nessuno di noi sarebbe qui se tu non ci avessi aiutati così tante volte, rischiando la tua stessa vita. Volevo conoscerti, e quando l’ho fatto mi sono reso conto di quanto tu sia diverso da come tutti ti ritraggono. Mantieni le persone a distanza perché hai paura di affezionarti a qualcuno, ma ti giuro che non riuscirai a fare lo stesso con me, non te lo permetterò. Io voglio esserci sempre nella tua vita”
Ispiro lentamente cercando di mantenere la calma mentre nella mia testa è il caos. E nonostante sia felice nel sentire queste parole, mi rendo conto che così Will ha solo peggiorato il dolore del mio amore non corrisposto e questo mi distrugge.
Sono un codardo, dovrei dire a Will tutto quello che provo, ma ho troppa paura della sua reazione.
“e adesso devi davvero cambiarti la maglietta o dovrai passare le prossime settimane in infermeria” dice tornando a sorridere.
E questo non mi dispiacerebbe affatto penso  mente mi libero dell’ indumento. Alzo la testa per chiedere a Will di passarmi un t-shirt dall’ armadio e i accorgo che mi sta guardando con un espressione che non saprei definire, un luccichio negli occhi mai visto prima.
Si fa sempre piu vicino con il viso, fino a sfiorare quasi il mio naso con il suo. Trattengo il fiato e non mi muovo, sono del tutto paralizzato. E poi sento le sue labbra sfiorare le mie. Leggermente, come le ali di una farfalla. Comincia a baciarmi, ma io non rispondo al bacio. Sono in uno stato di shock, non riesco a credere stia succedendo davvero. Non puo essere.
Will si scosta velocemente e mi guarda con occhi spalancati, come se si sentisse in colpa e allo stesso tempo fosse stupito di quello che ha fatto. Si alza i piedi e comincia a passarsi una mano tra i capelli nervoso e anche in panico “oddio, scusami Nico…io non volevo…non stavo pensando…scusami…so che tu non provi per me lo stesso ma io mi sono innamorato di te tempo fa...ti amo sai?...dio, ma perché ti sto dicendo tutte queste cose, possiamo fare  come se non fosse successo niente? “
Io in risposta mi alzo e prendendolo per la maglia lo attiro verso di me unendo di nuovo le nostre labbra. Will reagisce con un leggero gemito, come se fosse qualcosa che aspettava da tempo e senza preavviso mi spinge contro il muro  facendo aderire i nostri corpi. Devo stare leggermente sulle punte per raggiungerlo, colpa della mia bassa statura. Assaporo le sue labbra in un lento bacio che vorrei non finisse mai. Sento che mi mordicchia leggermente il labbro inferiore e non posso fare a meno di gemere a mia volta mentre sento la sua lingua entrare in contatto con la mia. Poi comincia a scendere piano sul mio collo, lasciando una scia di baci e mordicchiando qua e là, ansimo quando sento la sua lingua sul collo e Will in risposta si precipita di nuovo sulla mia bocca non lasciandomi il tempo di riprendere fiato, cosa di cui non mi importa molto al momento. Le sue mani esplorano la mia pelle, passando sopra le spalle fino alla schiena. Infilo le mie mani sotto la sua maglia, indugiando leggermente sull’ elastico dei boxer che spunta da sotto  jeans per risalire sentendo sotto le dita la sua pelle morbida, scorrendo sugli addominali.  E rimaniamo così a lungo, baciandoci in silenzio, esprimendo così tutti i sentimenti che non abbiamo avuto il coraggio di rivelare prima.
Questa volta sono io a scostarmi leggermente solo per poter dire :” ti amo anch’io Will” e tornare a baciarlo.
 
  
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