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Autore: ellephedre    29/06/2017    9 recensioni
Storia fortemente integrata nella mia saga di Sailor Moon.
Primo capitolo: Cosa succede se i protagonisti maschili della storia si ritrovano gettati tutti insieme in un sogno al limite dell'assurdo? E se devono rispondere a domande molto personali, condividendo le risposte?
Tra chi impazzisce, chi picchia e chi si scopre, l'esperienza sarà rivelatoria per tutti.
Secondo capitolo: e ora tocca alle ragazze, al tempo in cui sono ancora spensierate quattordicenni. Cosa chiederebbero con davanti un foglio in grado di dare loro qualunque risposta sul loro futuro?
Terzo capitolo: torno a parlare dei personaggi maschili. Questa volta c'è anche Haruka.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Inner Senshi, Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny, Yuichiro/Yuri | Coppie: Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie, Dopo la fine
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Divertissement

 

 

Divertissement

 

Autore: ellephedre

 

Disclaimer: i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.

 


 

Divertissement - Nel trentesimo secolo, i figli delle Sailor

     

Nota importante: ho scritto questa storia in risposta a una sfida che ho lanciato l'altro giorno nel gruppo Facebook.

L'idea che ha vinto è quella di Francesca, che chiedeva 'E se i figli del futuro guardassero un po' il passato?'

Mi è venuto in mente che potevano farlo tramite la visione degli episodi onirici che avevo già creato. Ho dovuto inventarmi dei nomi per questi figli, ma non tutti sono ancora fissi (in particolare, il nome delle figlie di Rei e Minako). Alla fine troverete dei link con le spiegazioni sui nomi che ho scelto e sul carattere di questi nuovi personaggi.

Per ora buona lettura :)

     

     

«Hai trovato quello che cercavamo?»

Adonis si fece apparire in mano il supporto digitale in vetro che aveva rubato a sua madre. «Successo!»

Sua sorella Nike, la nuova Venere, gli strappò di mano il prezioso reperto. «Siamo tutti d'accordo? Non deve uscire una parola di quello che vedremo stasera!»

Per la nuova Marte non era un problema, d'altronde lei sapeva tenere la bocca chiusa.

Eve aveva già la mano tesa. «Datemelo. Facciamo partire i video!» Era la più curiosa tra loro. Voleva sapere se davvero sua madre Ami da giovane fosse stata così timida e ritrosa.

Hera si sentiva ancora in colpa. «Potevamo convincerli a darci questi filmati...»

Adonis roteò gli occhi al cielo. «Maddài! Se non volevano nemmeno che sapessimo della loro esistenza!»

«Magari parlano di cose che dei figli non dovrebbero sentire!»

Nike non riusciva a credere a tanto pudore. «Hera, ma il tuo nome non richiama la dea madre della fertilità e del matrimonio? Dovresti sapere che a letto i tuoi genitori non si limitano a dormire.»

A venticinque anni Hera era la più matura tra la presenti, ma la sfacciataggine degli eredi di Venere raggiungeva vette che lei non era mai riuscita a toccare. Quei ragazzi dovevano essere domati. «Se iniziano a parlare di sesso, spegniamo tutto.»

Fu travolta da un coro di proteste.

Si udì una voce alla porta. «Perché gridate?»

Oh, no. Suo fratello minore, Raiden, li aveva scoperti. Lui aveva solo quattordici anni e non era possibile accordargli fiducia su un segreto.

«Raidi!» Adonis lo accolse a braccia aperte. «Unisciti a noi!»

Raiden ubbidì subito. Il giovane Titano aveva troppa influenza sul suo fratellino. A diciotto anni il figlio di Venere era uno scapestrato rubacuori, un modello da imitare per il nuovo impressionabile Ganimede.

«Preferirei che non fosse qui» puntualizzò Hera. «Raiden è troppo onesto, non sa mentire.»

«Lo sottovaluti» minimizzò Eve, la nuova Mercurio. Stava diventando impaziente. «Comunque non ho intenzione di aspettare oltre, potrebbero accorgersi di quello che ha fatto Adonis.»

Al solo pensiero Hera tremava. «Appunto per questo, non sarebbe meglio-»

Leda - o Marcie, come la chiamava affettuosamente lei, dal nome del suo pianeta - scosse la testa. «Sei un po' troppo codarda. Che punizione vuoi che ci diano?»

Potevano perdere la fiducia dei loro genitori, pensò Hera, oltre che la dignità. Ricorrere a trucchetti simili solo per avere materiale di cui spettegolare...

Eve si era impossessata del supporto digitale e aveva fatto partire il file. «Ecco.» Con uno schiocco di dita spense le luci della stanza. Il filmato venne proiettato sulla parete.

Adonis studiò ogni dettaglio del video. Sapeva che era il primo di una serie di sogni che i loro genitori avevano organizzato con l'aiuto della guardiana del Tempo. In quell'episodio onirico le loro madri si ritrovavano tutte attorno a un kotatsu giapponese.

«Quanto erano piccole!» esclamò Nike.

Anche Hera era sorpresa. Le loro madri avevano volti da bambine. «Sembrano adolescenti, come Raiden.»

E si comportavano come tali: fu straordinario vedere la Regina della Terra e la potente Marte, Rei Hino, che battibeccavano tra loro.

Leda si stava coprendo gli occhi per la vergogna.

«Invidio Usagi» commentò Eve. «Lei ha potuto conoscerle tutte quando avevano questa età.»

«Le avrebbe fatto piacere rivederle con queste facce. Perché non l'hai invitata?»

«Be', non so se ci avrebbe approvato. Non ho voluto rischiare.»

Tra Eve e Usagi c'era troppa differenza di età perché la nuova Mercurio capisse quanto la loro principessa era alla mano su simili faccende. Hera aveva vissuto Usagi come una cugina grande che l'aveva incoraggiata in tutte le sue marachelle.

"AHHH!"

Nel video la giovane Venere, Minako Aino, aveva urlato, spaventando le sue amiche. Presto si scoprì che era stata tutta una finta per creare suspence.

Adonis puntò le immagini. «Lo dicevo io che mamma era una commediante! Altro che persona seria!»

«Shh» lo redarguì sua sorella Nike. «Lasciami ascoltare.»

Nel video le loro madri si riunivano attorno a un foglio bianco, che parlava tramite scritte. Rei Hino fu la prima a litigarci.

Sua figlia scuoteva la testa. «Mia madre era proprio una testa calda.»

Dopo aver seguito qualche altro secondo di dialoghi, Nike non trattenne un commento. «Ma che tenere! Vogliono sapere che ne sarà del loro futuro in amore!»

Hera si sporse in avanti. Era curiosa di scoprire cosa avesse pensato sua madre di suo padre Gen.

Nel video la prima a sbilanciarsi con le domande al foglio fu la madre di Nike e Adonis. Chiese persino un disegno della faccia del proprio futuro marito, ottenendolo. Quando Minako Aino iniziò a baciare l'immagine, nella stanza tutti scoppiarono a ridere.

«Mi rassegno!» dichiarò Nike. «Concupiva papà ancora prima di conoscerlo!»

Adonis era sempre più profondamente convinto del legame spirituale tra lui e sua madre: il loro carattere era identico!

Nel video fu la volta della prima Marte. A quanto pareva lei aveva già avuto dei contatti con Yuichiro Kumada, l'uomo che sarebbe stato il suo compagno di vita, ma non era ancora scoccata la scintilla tra loro.

«Certo che lui non le piaceva proprio» commentò Adonis, girandosi per guardare Leda.

Lei si mordeva le labbra. «Mi avevano detto che non era stato un colpo di fulmine, ma...»

Nel video, scoprendo con chi si sarebbe sposata, Rei Hino svenne.

«Esagerata!» proruppe Leda. Si sentiva offesa al posto di suo padre.

Anche le domande della giovane Makoto Kino non furono molto illuminate.

"Il mio futuro marito sarà più alto di me?"

A Hera uscì un sospiro di tenerezza.

Eve se la stava spassando. «Le vostri madri erano delle sagome.»

Leda non ci stava a essere presa in giro. «Aspettiamo di vedere come reagisce la tua sapendo con chi si sposerà.»

«Come vuoi che reagisca? Mio padre è uno degli uomini più belli che siano mai vissuti sul pianeta Terra.»

Leda roteò gli occhi al cielo. «E ru sei modesta come lui.»

Nel video, la giovane Ami Mizuno li deluse tutti.

"Signor Foglio del futuro..." domandò. "Tra vent'anni i popoli della Terra raggiungeranno un equilibrio economico-sociale?"

Eve volle sprofondare. La secchionaggine di sua madre aveva attraversato i secoli dei secoli per giungere sino a lei.

Nel video Rei Hino aveva ripreso a parlare e ad Adonis venne voglia di infierire. Si rivolse a Leda. «L'idea di tuo padre proprio non le va giù.»

«Sono sicura che in uno dei prossimi filmati avrà cambiato idea.»

Quello in proiezione era quasi finito e poiché non aveva rivelato nulla di troppo scandaloso, Nike e Adonis stavano già litigando su quale far partire per secondo. Avevano avuto accesso a una sezione apparentemente segreta del supporto elettronico ed era apparsa una lunga lista di nomi.

«Secondo voi cosa vuol dire 'Quaglia'?»

«Non è un uccello?» rammentò Eve, pescando nella memoria.

Adonis sollevò in coppia le sopracciglia. «Certo che tu prendi in giro tua madre, poi ti ricordi il nome di uno sconosciuto volatile del ventunesimo secolo.»

Eve ringhiò internamente, ma sapeva far finta di nulla. Scrollò le spalle. «Non posso spegnere il mio cervello.»

Nike non la stava più ascoltando. «Questa cosa dell'uccello mi ispira. Facciamo partire uno di questi video.»

Il titolo completo era 'Quaglia d'oro Awards' e quando il proiettore mostrò un palco, Adonis seppe che avevano scelto bene. «Voglio dei popcorn!»

Nike era troppo concentrata per badargli. «Non te li do se non hai ancora imparato a farteli da solo.»

«Oh, ti prego, sorella mia! Ti prego!»

Nike sapeva di essere dotata dello stesso sguardo irresistibile, ma che poteva dire? Era succube del fascino della sua stessa famiglia.

«Okay, basta che stai zitto.» Materializzò tra le mani di lui un vassoio di pop-corn.

«Grazie!»

Leda scuoteva la testa. «Come lo vizia» mormorò.

Hera si trattenne dal ricordare a Marcie che lei coccolava il proprio fratellino di nove anni a ogni occasione.

Adonis sgranocchiava felice i suoi snack. «Mamma è una presentatrice nata! Wow, ci sono anche le zie!»

Haruka Tenou e Michiru Kaiou erano in grande confidenza con tutti i figli delle loro amiche Sailor.

«Cazzute anche da giovani!»

«Shh!» lo redarguì Eve, ridendo. I suoi occhi erano tutti per suo padre, che incatenato a un divano le appariva più giovane e ingenuo che mai.

«Io voglio capire qual è il tema di questo evento» meditò tra sé Nike.

Minako Aino li erudì tutti: si erano riuniti per ricevere una valutazione sui loro momenti di intimità.

«Yeah!!» esultò Adonis. «Si renderanno ridicoli, me lo sento!»

Sua sorella era confusa. «Perché mamma dice che ci sono persone che leggono di loro?»

Adonis sospirò. «Non capisci che è un trucco? L'universo alternativo di cui parlano è questo futuro. I nostri genitori hanno preso in giro loro stessi!» A quel proposito, come mai nel filmato non c'era ancora suo padre?

Hera si era precipitata a fermare il video. «Mi riferivo a questo! I momenti di intimità sono privati!»

Leda non era così d'accordo. «Se fossero informazioni tanto personali non vi avrebbero fatto uno show a tema. Non agitarti.»

Raiden se ne stava zitto in silenzio dietro Adonis, sperando che sua sorella non si ricordasse della sua presenza. Voleva tantissimo vedere i suoi genitori da giovani, inoltre era abbastanza grande per sentir parlare d questioni sessuali.

Hera fu ferma. «Mettiamo dei paletti. Alla prima menzione di termini anatomici....»

Solo perché la rispettava, Adonis coprì le orecchie di Raiden. «Intendi tette, pene, clito, cazz-»

«Quelli!» Hera lo incenerì con gli occhi. «Se questo episodio diventa anche solo vagamente pornografico, la serata finisce qui!»

Eve non sopportava di essere trattata come una bambina. Coi suoi vent'anni ne aveva solo sei meno di Hera. «Puoi andartene se vuoi. Noi rimaniamo.»

A Hera non piacque il tono di sfida. «Non provocarmi.»

Eve era stufa di evitare il confronto con lei. «Non puoi ordinarci di fare niente. Sai adoperare molto meglio di noi il tuo potere, ma non sei così brava a combattere. Io, Leda e Nike possiamo tranquillamente tenerti a bada.»

Leda non capì come fossero arrivati a quel punto. «Ragazze, siamo qui per divertirci. Hera, rispettiamo anche noi i nostri genitori. Non siamo più dei bambini, sappiamo regolarci.»

Hera non ne era così convinta, ma tornò risentita al proprio posto. Eve ormai era simpatica con tutti tranne che con lei. Nike e Leda le erano più vicine di età e nonostante fossero nate prima di Eve, tendevano a seguire il suo carisma quando si trattava di fare gruppo. Una volta quel ruolo era stato di Hera, ma da quando Eve era cresciuta pareva che fossero entrate in competizione. Per Hera era una sofferenza: era vero che tendeva a comandare le altre ragazze, ma non aspirava al ruolo di leader. Si sentiva un po' come una sorella maggiore per loro e voleva che ci fosse solidarietà nel piccolo gruppo che avevano formato. Soprattutto, desiderava che Eve tornasse a volerle bene come un tempo. Forse doveva moderarsi per renderlo possibile.

Eve le dava le spalle e sembrava pentita per come l'aveva trattata. «Allora ricominciamo.» Fece ripartire il filmato.

Minako Aino continuava a fare da presentatrice e presto fu chiaro che durante la serata sarebbero stati trasmessi dei video dal contenuto altamente erotico.

Leda alzò un dito, perplessa. «Forse è il caso di-»

Ma non videro nulla. Nel passato i loro genitori stavano guardando un piccolo film che ritraeva un momento molto personale tra le potenti Uranus e Neptune, ma a quanto pareva la visione di quegli istanti era preclusa a tutti nel futuro. Leda ne fu felice: in quel modo potevano godersi il siparietto di Venere che commentava la scena.

"Dopo una festa, Michiru si lascia ammirare dalla sua amata. Il vestito di lei cade lentamente, così come i pantaloni di Haruka. Le nostre non resistono: in un attimo scappano in camera, sdraiandosi sul letto morbido. Le mani di Haruka accarezzano le cosce aperte di Michiru..."

Forse il racconto era un po' troppo spinto per un ragazzino di quattordici anni.

Hera ci aveva già pensato e con le sue capacità aveva creato una bolla di silenzio attorno alla testa di Raiden.

«Non vale!» gridava lui.

A bocca aperta, Adonis aveva smesso di sgranocchiare i pop-corn.

Nel frattempo nel video la prima Venere stava terrorizzando i loro genitori, paventando di un'entità superiore che avrebbe potuto tenerli lontani dalle persone di cui si era innamorati. Fu così che Eve scoprì dell'esistenza di un ex di sua madre. Ryo Urawa? Le fece molta tenerezza vedere suo padre geloso. Nel presente era così tranquillo con riguardo a sua madre: rideva persino quando qualcuno le si avvicinava.

Nel fimato, Minako Aino continuava a parlare. "Haruka è fiera di aver fatto vedere quanto è brava a letto con Michiru. Michiru, tu sei una vanesia che ha ammirato da sola la propria beltà mentre fa sesso."

Cominciavano a essere informazioni troppo personali.

"Rei sta pregustando il momento in cui vincerà lei la coppa della passione per quest'anno e Yuichiro, si sta chiedendo perché Rei abbia guardato con tanto interesse il filmato di due ragazze. L'idea lo sta stuzzicando."

Leda bloccò di prepotenza il video. «Non ho bisogno di sapere che i miei hanno considerato una cosa a tre!»

Adonis stava già sognando: due ragazze, tra cui una uguale a Leda? Zio Yu era fortunato.

A Nike spiaceva molto ammetterlo, ma il video non era per i loro occhi. «Scegliamo un altro filmato.»

Adonis voleva piangere, ma era circondato da donne e sapeva di non poterla avere vinta. Ma tanto...

Nike gli lesse nel pensiero. «Non vedrai questa roba una prossima volta, da solo. La nasconderò io e ci apporrò sopra un'altra protezione.»

«Mi vendicherò!»

Eve stava armeggiando coi contenuti dei file. «Torniamo a quelli più tranquilli, dal titolo 'Divertissement'.»

Hera era felice che almeno le ragazze avessero riacquistato la ragione. Sbloccò la bolla di Raiden. Suo fratello scattò in piedi e impettito fece per andarsene.

«Tu mi consideri ancora un bambino!»

Se si comportava come tale.... Prima che potesse rispondergli, Leda intercettò con un braccio il cammino di lui. «Dove stai andando?»

Raiden cercò di passare per il furbo che non era. «Se continuate a trattarmi, male potrei andare a dire a tutti cosa state facendo.»

Gli occhi viola di Leda brillarono nella penombra. «Tesoro, io non sono tua sorella. Fallo e ti manderò degli incubi così terrificanti che bagnerai il lettino come quando avevi tre anni. Inovcherò gli spiriti dell'oltretomba affinché si nascondano negli angoli oscuri di qualunque luogo frequenterai. Non avrai mai più la certezza di essere solo e alla fine...»

«Marcie!» la interruppe Hera.

Raiden era sbiancato e tremava.

Leda fece spallucce. «Dicevo per dire.»

Hera aprì la porta per suo fratello. «Vai a giocare alla virtual-reality.»

«Pazza!» lo sentì bofonchiare in direzione di Leda, mentre scappava.

Adonis si era voltato sulla propria sedia. «Ti amo, Leda!»

«Tu ami la mia malvagità e qualunque donna tra i quindici e i novecentonovantanove anni. Vogliamo riprendere con questi video?»

Eve se la stava spassando. «E 'Divertissement' sia!» ordinò al proiettore magico.

Il filmato che scelsero fu illuminante. Scoprirono che i loro padri non erano stati affatto amici da principio. Fu stranissimo per Eve assistere alla particolare rivalità tra il primo Ganimede e suo padre Alexander: da che era nata la grande complicità tra loro era stata una costante della sua vita.

Adonis cominciò a battere le mani su un tavolo immaginario. «Hahahahaha! Zio Mamoru ha dato il suo primo bacio a diciassette anni?!»

Al pari di Eve, anche Hera se la prese nel sentire con quante ragazze fosse stato suo padre. Ventitré - anzi, ventiquattro, perché a quanto pare lui non aveva tenuto nemmeno bene il conto. Per fortuna che le aveva sempre detto che le relazioni era cose speciali, importanti.

Anche Leda ebbe la sua sorpresa. «Zio Mamoru è uscito assieme a mia madre?!» Ma il bello non l'aveva ancora sentito. Saltò in piedi. «È uscita anche con vostro padre?!»

Nike non ne aveva saputo nulla. «Ma guarda questi! Peggio di una novela!»

Adonis non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione. «Vedi, Leda? Dobbiamo seguire la tradizione e uscire insieme anche noi!»

Leda appiccò un piccolo fuoco al retro dei suoi pantaloni.

«AHIA!»

«È sufficiente come risposta?»

Nike si era distratta. Nel filmato stavano parlando di sua zia Asuka, che aveva perso la vita più di nove secoli fa. Mentre vedeva la tristezza nel volto di suo padre, seppe che doveva far vedere quei momenti a sua sorella Arimi. Erano così rari i ricordi della madre biologica di lei.

Adonis nel frattempo si era ripreso e doveva commentare ciò che stava vedendo. «Okay, zio Yu si è fatto nostra zia Asuka, che era la sorella di nostro padre, che a sua volta voleva farsi zia Rei, che è uscita con zio Mamoru... Siamo una grande famiglia!»

Nike aveva un commentino cattivo. «Oppure era la prima Marte che voleva farsi un po' tutti i maschi della compagnia.»

«Vuoi un po' di fuoco anche tu?» le domandò Leda.

Nike alzò le mani. «Dicevo per dire.»

Ad Hera uscì un ansito. «Ragazzi! Sta arrivando qualcuno!»

Fecero sparire le sedie e il proiettore magico. L'unica cosa che restò nelle loro mai fu il supporto digitale che conteneva i video. Nike e Eve se lo rimpallarono a vicenda finché Adonis non lo prese e lo nascose in una tasca dimensionale.

La Regina della Terra e della Luna, maestosa Neo Queen Serenity, entrò nella stanza. «Ciao, ragazzi.»

«Zia Usagi» le risposero tutti in coro, un po' troppo ossequiosamente. Adonis accennò persino un piccolo inchino, beccandosi un calcetto laterale da sua sorella Nike.

«Stavate giocando? O facendo qualcosa che non dovevate?» La Regina scrutò i loro occhi. «Oh, non fermatevi! Voglio unirmi a voi! Sarà il nostro piccolo segreto!»

«Ehm....» Hera non sapeva che scusa inventare.

Lo sguardo di zia Usagi era supplicante. «Per favore! Da quando i miei figli non sono più dei bambini non so più con chi divertirmi!»

Ottenendo altro silenzio, se la prese. «Adonis.»

Lui divenne rigido come una tavola. «Sì?»

«Non sono sempre stata buona con te? Fammi un po' vedere cosa stai nascondendo.» Con una manovra mentale sfilò dalla tasca dimensionale l'oggetto che lui aveva cercato di celarle. Portando il supporto in vetro davanti agli occhi, lo riconobbe subito dal titolo. «OH! La nostra gioventù!»

Eve volle prendersi le proprie responsabilità. «L'idea è stata mia1»

«Ed è splendida! Vogliamo guardarlo tutti insieme? Chiamerò vostra madre, ragazzi.»

«No!» urlarono insieme Nike e Adonis.

Usagi sventolò il supporto per aria. «È l'unica che si godrà quanto me questo tuffo nel passato. Ah, Eve?»

Eve tremò. «Sì, zia?»

«Non lo dirò ai tuoi genitori, ma dovrai lavorare per una settimana alla ristrutturazione delle dighe asiatiche, okay?»

Eve chinò la testa, contrita. «Va bene.»

«Come regina devo insegnarti che ogni azione ha le sue conseguenze. Come zia...» Si avvicinò a lei e le stampò un bacio sulla fronte. «Se solo tua madre fosse stata come te!»

Eve sorrise come una bambina.

Leda e Hera si erano rilassate troppo presto. «Ragazze» le chiamò Usagi. «Voi invece dovrete lavorare per due settimane nei laboratori nutritivi africani.»

Leda spalancò la bocca. Erano i più faticosi di tutti!

Provò a ragionare con sua zia. «Non sembrerà strano che due Eredi come noi facciano un lavoro così umile?»

Usagi sorrideva serafica. «Oh, direte che lo fate per beneficenza e per mostrare l'umiltà delle nostre nobili famiglie. Sarà anche la versione per i vostri genitori, a meno che non vogliate dire loro la verità. Scelta vostra. A me basta che una prossima volta vi prendiate la responsabilità di ciò che fate.»

Mentre Hera si vergognava come una ladra, Leda cercava ancora una scappatoia. «Qui eravamo solo delle invitate.»

A Usagi la sua testardaggine ricordò troppo quella di Rei. «Ma avete visto i video e stavate lasciando che Eve si prendesse da sola la colpa. Coraggio, almeno potrete guardare qualche altro filmato. Ne verrà la pena!»

Usagi materializzò delle poltrone per tutti loro e iniziò ad accomodarsi.

Nike prese il coraggio a due mani. «Cosa dobbiamo fare io e Adonis per farci perdonare?»

Il sorriso di Usagi fu ancora più splendente. «Lascerò decidere a vostra madre. La stavo giusto chiamando mentalmente.»

In preda al terrore, Nike e Adonis ebbero voglia di abbracciarsi.

«Quante storie! Ho in mente il filmato giusto per farvi capire quanto lei fosse peggio di voi. Lo vedrà anche vostra madre e sarà costretta a essere clemente.»

Nike volle piangere. Quando si trattava dei suoi figli, l'idea di clemenza della potente Venere equivaleva a un mese di assistenza nella risoluzione delle diatribe legali più noiose del globo. Le sceglieva personalmente, una ad una. L'ultima volta che Nike si era addormentata in aula, le era stata aggiunta una settimana di pena.

Adonis si stava facendo forza. «È meglio che i prossimi video siano grandiosi!»

«Sceglierò i migliori!» lo rassicurò Usagi. «Forza, ragazzi. Riprendiamo la visione!»

 


Divertissement - Nel trentesimo secolo, i figli delle Sailor - FINE

 


 

 

Note: Mi sono divertita! Grazie a chi ha votato questa idea!

Che ne pensate di questi ragazzi? E delle punizioni di Usagi? :)

Ecco una spiegazione su come ho scelto i nomi (Leda e Nike sono quelli su cui non sono ancora completamente sicura).

Ah, penso che l'idea di Francesca sia nata in seguito ai post sul gruppo 'Lo spoilerone di Elle' in cui descrivevo i caratteri che mi sono immaginata per questa generazione del trentesimo secolo. Se volete saperne di più...

- i figli di Ami e Alexander

- i figli di Rei e Yuichiro

- i figli di Makoto e Gen

- i figli di Minako e Shun

- i figli di Haruka e Michiru

Su Chibiusa sapete già tutto. Sul secondo figlio di Usagi e Mamoru ho scritto questo post.


Elle


P.S. Per chi non lo conosce, ecco il gruppo facebook dedicato alle mie storie: Sailor Moon, Verso l'alba e oltre...

E il gruppo chiuso (Lo Spoilerone di Elle) che contiene lunghe e dettagliate anticipazioni su quello che voglio raccontare in Zenit, il sequel di Verso l'alba.

 

 

 

 

   
 
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