FARE TUTTO DA SOLI?

Ti guardi intorno nervosamente mentre tieni le braccia incrociate. Tiri un faticoso sospiro di sollievo quanto noti che il corridoio è vuoto e puoi liberamente passare.
Cammini stando contro il muro, per sorreggerti, la ferita al fianco brucia come se fosse a contatto con carboni ardenti. I tuoi capelli rossi ondeggiano al ritmo dei tuoi passi sfiorandoti la ferita, che fa sempre più male.
I tuoi occhi verdi diventano lucidi per un momento, ma sai che nonostante il dolore, non piangerai. Gli hai fatto una promessa, e tu le mantieni le promesse. Provi a legarti i capelli in una coda frettolosa, ma non riesci ad alzare il braccio sinistro per via della fitta che ti pervade. Ci rinunci, forse per la seconda volta nella tua vita, distrattamente ti ricordi che la prima volta è stata quando hai rinunciato a cercare di recuperare il tuo rapporto con tua sorella, e così ti limiti a spostare i capelli tutti a destra.
Continui a camminare portandoti addosso un senso d'impotenza che proprio non vuole andare via. Non puoi fare a meno di arrabbiarti con te stessa.
Ma davvero la colpa è tua, Lily?
 
Dopo il terzo capogiro in meno di 10 minuti, vorresti davvero sapere quale incantesimo oscuro ti ha lanciato quella serpe di Malfoy per non riuscire a far guarire la ferita con gli incantesimi curativi che sai praticare alla perfezione.
In un momento di lucidità ti chiedi se sia il caso di andare in Infermeria, consapevole che Madama Chips avviserà tutti gli insegnanti. Ma tu non vuoi questo. Non vuoi darla vinta a quegli idioti di Serpeverde.

Quando raggiungi il bivio alla fine del corridoio, ormai hai deciso: giri a sinistra e nella tua mente visualizzi tutti gli ingredienti per preparare una pozione adeguata.
Destinazione: Stanza delle Necessità.
Dopotutto, preparare pozioni è una tua specialità, e di certo non sei così stupida da andare nei Sotterranei con il rischio di incontrarli nuovamente.

Stando sempre ben attenta a non incontrare nessuno, arrivi al sesto piano, ma, dopo l'ennesimo capogiro, sei costretta a fermarti appoggiandoti al muro.
Con un certo disappunto noti che il sangue non ha mai smesso di uscire, e che il tuo respiro si è fatto piuttosto affannato. Ti passi la mano destra sulla fronte imperlata di sudore, e con un sospiro riprendi a camminare un po' più veloce di prima.

Non fai in tempo a fare più di tre passi che ti senti chiamare, sai già che è Potter anche senza girarti, lo hai riconosciuto dalla voce, e per quanto in questo periodo abbiate smesso di litigare costantemente, non vuoi farti vedere così da lui.
<< Lily! Fermati! >> ti chiama di nuovo Potter prendendoti un braccio, quello sinistro, e ti gira velocemente. Senti un'altra violenta fitta e sei costretta a sederti perché adesso neanche le gambe ti reggono più.
Vedi James che ti esamina tutto il corpo con sguardo preoccupato, ti chiede se stai bene, ma tu cerchi di sorridergli, come se si stesse preoccupando per niente, mentre provi a rialzarti nascondendogli la ferita.
Dal lampo d'ira che gli passa negli occhi, sai che ormai è troppo tardi, l'ha già vista.
In silenzio ti porge una mano per farti rialzare. Ci provi, ma per te è troppo.

Tutto è diventato troppo. Il peso di quello che hai dovuto fare, il duello contro i tre Serpeverde e il loro odio, la ferita, gli incantesimi curativi non andati a segno e cinque piani di scale, tutte quelle energie perse, ti piomba sulle spalle.

I tuoi occhi diventano nuovamente lucidi, ma James ti guarda intensamente e ti sussurra: << No, non farlo. Ricordi? Me l'hai promesso. E Lily Evans le mantiene le promesse, no? >>
Ricacci indietro le lacrime provando a sorridergli, ma percepisci che stai cadendo, e adesso non ce la fai più a lottare.
Ti abbandoni a James, che prontamente ti prende in braccio. In quel momento capisci che, forse, non devi fare sempre tutto da sola.
Socchiudi gli occhi e nella tua mente visualizzi i volti delle tue amiche, Alice, Emmeline, Mary e perché no? Anche quelli dei Malandrini.
Forse, se non ti fossi allontanata da sola con la scusa di andare in Biblioteca quando hai visto quei tre Serpeverde girare furtivamente in un corridoio poco usato, non saresti in queste condizioni ora.

L'ultima cosa che vedi sono gli occhi nocciola tremendamente espressivi di James.
L'ultima cosa che percepisci è il tocco delicato con il quale ti stringe.
L'ultima cosa che senti è il suo profumo di erba tagliata.
L'ultima cosa che riesci a pensare è che quel profumo l'hai già sentito da qualche parte. Ti sembra che fosse durante una lezione di pozioni, vero?

Non fai in tempo a bisbigliare un "grazie" che il nulla ti assale.











Eccomi qui. Con un'altra Jily. 
Io non ho davvero idea da dove sia uscita questa fanfiction (se così si può chiamare).
Più la leggo e meno trovo il senso ç.ç eppure vi assicuro che prima c'era, il senso intendo ç.ç

Questo è stato un primo tentativo di provare a scrivere in seconda persona, e non ho davvero idea di come sia uscito.. 
Pareri? Suggerimenti?
Tutto è ben accetto, se costruttivo.

Grazie a tutti se siete arrivati fino a qui, grazie a coloro che troveranno un momento per recensire, a chi metterà la fiction tra le preferite/seguite/ricordate, ma grazie anche a chi solo legge silenziosamente.


Alla prossima (?)
endy_lily95