Scritta sentendo:https://www.youtube.com/watch?v=yXZJAESl3zM
Partecipa a 'I prompt del lunedì' di Il giardino di Efp.
Prompt:
Sirius/Lily
Oh, sì, il passato può fare male. Ma a mio modo di vedere dal passato puoi scappare... Oppure imparare qualcosa.
La melodia del cane nero
La melodia del pianoforte risuonava
nella stanza, mentre le
dita di Sirius si muovevano leggere o scattavano sui tasti.
Lily ascoltava la musica farsi sempre
più rapida, le note
incalzanti la facevano rabbrividire. Le sue iridi verse smeraldo
brillavano,
illuminate dalla luce che filtrava dalla finestra, attraverso la tenda
candida.
Sirius teneva il capo chino, i
capelli mori gli ondeggiavano
intorno al viso.
Lily sorrise, guardando le spalle
massicce di lui e si
grattò la guancia pallida, spruzzata di efelidi.
La melodia si fece più
lente, leggermente ripetitiva e
cambiò di ottava.
Sirius strinse le labbra fino a farle
sbiancare, i suoi
occhi scattavano seguendo lo spartito. La melodia che proveniva dal
pianoforte
a coda diventava più alta o più bassa, alle volte
anche più lunga, a seguito
dei pedali che Black premeva con le scarpe di vernice nera.
Lily accarezzò il
bracciolo della poltrona, la stoffa era
decorata da delle raffigurazioni di roselline rosa in sboccio. Si diede
la
spinta, alzandosi, il vestito azzurro quasi bianco che indossava le
aderiva al
corpo sinuoso. Avanzò, raggiunse la finestra e
scostò completamente la tenda,
la luce solare invase completamente la stanza, dissolvendo la penombra
che
circondava Black.
Lily si deterse le labbra sottili con
la lingua,
inumidendole e aprì l’infisso, il vento la
investì, le ciocche ondulate dei
chiari capelli vermigli le sferzarono il viso ovale.
Sirius smise di suonare e si
voltò verso di lei, le gote
della ragazza erano rosate.
“Non smettere. Amo come
suoni” disse Lily gentilmente.
Sirius avvertì una fitta
al petto.
“Era da anni che non
suonavo. Mia madre mi aveva fatto
impartire le lezioni a suon di colpi di bacchetta sulle dita, ma so che
tu ami
la musica. Volevo farti sentire qualcosa, ci tenevo” ammise.
Lily lo raggiunse, facendo scivolare
le scarpe infradito che
indossava sul pavimento liscio di marmo.
“Non dovresti smettere di
suonare. È qualcosa che deve
rimanere a te, un’arte che ti deve esaltare. Sei bravo,
trasmetti molto”
rispose.
Sirius chinò il capo.
“Suonare e pensare a mia
madre mi fa male” ammise.
< Come i sensi di colpa per
aver rubato un simile angelo
al mio migliore amico. Mi dispiace James, ma lei è tutto
quello che avrei mai
potuto desiderare. Forse sono malvagio come il resto della mia famiglia
>
pensò.
Le mani tiepide della ragazza si
posarono sulle sue guance e
lo obbligarono ad alzare il capo.
“Oh, sì, il
passato può fare male; ma, a mio modo di vedere,
dal passato puoi scappare… oppure imparare qualcosa. Tuo
fratello si è
dimostrato un eroe ed il tuo affetto per lui è rinato come
un fiore nel
deserto. Ora permetti anche al meglio di ciò che sei stato,
di rinascere.
Supera il dolore e torna a far vibrare le corde dei cuori degli altri
con la
tua musica” lo pregò Lily.
Sirius le sorrise, gli occhi liquidi.
“Lo farò, mia
adorata. Io te lo prometto” sussurrò con voce
rauca.
Lily gli sorrise, il suo sorriso era
candido ed incorniciato
dalle sue labbra.