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Autore: Melinda Hastings    13/07/2017    2 recensioni
[Sterek / Sciam/ Tematiche Delicate ] [I personaggi non mi appartengono]
[dal prologo]
“Sono stufo essere quello che risolve sempre tutto, perché i vostri piani fanno letteralmente schifo, sono stufo di essere quello intelligente del gruppo, stufo di farne parte solamente per questo motivo.” Dissi io alzandomi dal letto ed andando davanti al Hale che mi stava guardando sorpreso per la mia reazione
[dal primo capitolo]
“Cosa?”
“Cosa?” ripeté lui
“Cosa?!”
“Cosa!” mi guardò confuso ancora più di prima
“Che?”
“Smettila di dire cosa!” esclamò infine incazzato
“Cosa!” dissi io
[Dal secondo capitolo]
“E’ proprietà privata” dissi a loro due che si stavano guardando in torno, forse erano loro i licantropi… però la ragazza bionda aveva uno strano odore, diverso da quella della castana.
“Scusa, non lo sapevamo, siamo di passaggio” dice la bionda
“eravamo nei dintorni e abbiamo pensato di fare un giro nel bosco”
[dal terzo capitolo]
“Stagli lontano” ordina Scott
“non gli farò del male… almeno, non questa sera… è stato così coraggio a venire fino qui nel bel mezzo della notte…”
“…che fine ha fatto il tuo caro lupo mannaro compagno?”
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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*Scott


“Scott?”

“Si?”

“Devi venire subito al loft, è urgente”

“ora?”

“si, ora, è importante…”
“cosa è successo?” domando prendendo le chiavi dell’auto di mia madre

“Stiles ha congelato Lydia! E nel vero senso della parola, credo che stia per andare in ipotermia!”

“Cosa? Stiles ha fatto cosa?” domando io confuso

Ha trovato il suo potere quindi…

“arrivo immediatamente”

Impiego ad arrivare a casa di Derek nemmeno in una decina di minuti, parcheggio l’auto sotto la casa, e vedo nel frattempo l’auto della jeep di Stiles andare via, prendo l’ascensore e schiaccio l’ultimo pulsante poi dopo che le porte siano aperte, esco e mi dirigo verso l’ingresso della casa, dove noto che è tutto congelato, entro dentro e vedo Derek fare avanti ed indietro e quindi poi sposto lo sguardo sul resto del piano della casa e vedo che è tutto congelato e anche Lydia, cavolo Lydia è congelata, ma come diamine avrà fatto? Va bene che una volta ha saputo controllare la pirocinesi, se dovesse farlo anche adesso sarebbe meglio

“Der…” lo chiamo

Lui si volta e mi guarda spaventato e confuso

“come cavolo è successo?”

“non lo so”

“dov’è?”
“è scappato via in preda alla paura”

Sospiro

“ha fatto così anche l’altra volta…”
“non mi ha spiegato cosa è successo nei minimi dettagli…”
“C’è una cosa che non sai… sai quella cicatrice che ha sull’avambraccio?”

Lo vedo annuire

“una sera, quella dopo la luna piena, non riusciva a controllare il potere della pirocinesi, e ha avuto un crollo, ha bruciato sia parte della foresta e si stava anche per bruciare lui, Hailey ed io lo abbiamo fermato in tempo, ma lui ha detto che voleva morire piuttosto che restare vivo e controllare il potere del fuoco…”

Mi guarda sconvolto

“PERCHE’ CAZZO NON SO NIENTE DI TUTTO QUESTO?” urla lui domandandolo

“Derek…”

“Scongeliamo Lydia ed andiamo a cercarlo, prima chiama gli altri… tutti quanti” ordina

Annuisco

Mando un messaggio sul gruppo dicendo di presentarsi tutti quanti al loft in meno di cinque minuti, e nel frattempo cerco di capire dove sia Stiles

“Ha detto che doveva andare a casa di Hailey stamattina…” dice Derek lasciando la frase in sospeso

“non credo sia andato la…”

“perché?” domanda

Il mio cellulare suona, è Hailey

“ecco perché!”

 

“pronto?” rispondo

“dov’è Stiles? Non è arrivato…” dice lasciando la frase in sospeso

“c’è stato un problema”
“del genere?”

“Ha congelato una nostra amica”

“cosa?” chiede lei

“dove ti trovi?” domanda ancora

 

Gli do l’indirizzo di casa Hale e poi vedo gli altri arrivare

“Che cosa diamine è successo alla mia ragazza?” domanda Jackson infuriato

“Stiles”

“Stiles?” domanda lui confuso

“Che cazzo ha fatto?”
“Stiles ha congelato Lydia”
“Stiles non può congelare Lydia”
“Stiles può congelare…”

“da quando?”

“Scott…” mi richiama Derek incrociando le braccia

 

 

Mi tocca raccontare tutto al resto del branco, non oso vedere come mi guardano, ometto la parte del tentato “suicidio” di Stiles, di quella notte. Ad un certo punto si aprono le porte del loft e vediamo Hailey entrare di fretta e furia

“Quindi sarebbe questa l’altra?” domanda Malia guardandola male

“tu chi saresti, carina?” domanda a sua volta guardandola malissimo calcando la parola carina

“state buone voi due” ordina Derek guardandole male entrambe

“dov’è?”
“saperlo…” bisbiglia qualcuno

Rimaniamo in silenzio per qualche tempo, poi qualche minuto dopo

“se la riscaldiamo?” domanda Hailey guardandola

“con cosa?”
“delle coperte calde?”

“se la faccio cadere, si spezza?” domanda scherzando Isaac provando a farla cadere

“non ci provare” dice Jackson

“altrimenti?”
“ti sbrano”

“che paura…”

 

Alla fine optammo che: Liam, Hailey, Derek, Isaac e io andiamo a cercare Stiles mentre Malia, Jackson, Danny (che aveva da poco scoperto il nostro segreto), Peter (arrivato da poco) e Chris Argent rimasero al loft

 

Siamo tutti nella auto di mia madre, Liam, al mio fianco, dietro di me c’è Isaac, al centro Derek e alla sua destra c’è Hailey

“fammi capire tu sei un licantropo?” domanda Isaac

“si…” rispose lei

“ha per caso telefonato ai Salvatore?” domanda rivolta verso di me o Derek

Che lo vedo annuire dallo specchietto e dire che dovrebbero arrivare domani

“dove potrebbe essere?” domanda Derek

“perché ti preoccupa così tanto?”

“taci cane” dice rivolto verso Isaac che sbuffa

“prova alla vecchia casa dei Salvatore…” bisbiglia Hailey

“…magari è li…”

“perché pensi sia li?” chiede Liam

“l’ultima volta era andato li…”
“l’ultima volta?” domanda Isaac

“non ci hai detto tutta la storia vero?” chiede Liam voltandosi verso di me

Annuii semplicemente

Gli racconto del tentato “suicidio” di Stiles e del fatto che anche per questo abbiamo litigato così da coinvolgere tutti del fatto che volevo dirlo all’intero gruppo

Ci rimangono sconvolti ed increduli del gesto di quest’ultimo. Durante il resto del tragitto, che dobbiamo andare a casa Salvatore, che sta nel bosco, che parcheggio l’auto al limitare del bosco e poi percorriamo il resto del viaggio a piedi, in testa al gruppo c’eravamo Hailey ed io che sapevamo dove andare

Arriviamo davanti all’enorme villa, che al buio sembra cupa e deserta e messa male e altro… okay basta la smetto…

Però fa davvero paura…

Ci guardiamo intorno, Liam è vicino a me, mi sento più sicuro averlo al mio fianco e credo sia lo stesso anche per lui, guardo in alto

“ehm…forse l’ho trovato…” dico lasciando la frase in sospeso

La sua espressione è a dir poco furente, le sue emozioni: sono ampliate, odio puro da tutto il suo corpo

“Stiles, SCENDI GIU!” urla Derek

Lo ignora

“SUBITO!”

Sembra di nuovo da quando era stato posseduto

“Ci ignora”

“idioti…” sentiamo dire da lui

“LO SARAI TE!” urla Isaac in risposta

È seduto sopra ad un ramo di un albero, non so come ci sia salito lassù, anche perché è fin troppo in alto

“SCENDI” urla Derek ancora

Lo ignora

“Non puoi stare sempre li” dice normalmente Hailey

“si, che posso” risponde lui

“ehi, come me ci parla”

“se vuoi non parlo nemmeno più con te” dice Stiles

“ecco brava…” risponde Isaac guardandola male

“perché hai congelato Lydia?” domanda Derek

“perché?”

Annuiamo tutti quanti

“ha fatto tutto da solo…”

“che cosa?” domanda Hailey confusa

“lo sai che cosa…”

 

La sua spalla si illumina, così come la mia caviglia e il polso destro di Hailey, e una luce accecante invade tutta l’oscurità.

Liam, Isaac e Derek sono confusi, non c’è la luna piena com’è possibile?

 

Deglutisco, sto incominciando ad avere paura, non è mai successo prima d’ora che le triscele si illuminassero tutte insieme.

Quando la luce scompare, la prima cosa che faccio è vedere se Liam è ancora al mio fianco, per fortuna è così, lo vedo annuire per dire che sta bene e poi sposto lo sguardo su Isaac, Derek e Hailey che annuiscono

Alzo lo sguardo e vedo che Stiles non è più seduto sopra l’albero

“dov’è andato?” domando

“stai cercando me, per caso?” domanda lui comparendomi da dietro

Indietreggio, inciampo, gli altri non sanno che cosa fare

“Stiles, ti prego…” incomincia a dire Derek facendo un passo indietro

Stiles lo fulmina con lo sguardo

“andate via, ORA!” urla infine

 

Rabbia, solitudine, depressione, tristezza, malinconia… Stiles che ti succede?!

Voglio aiutarti. Anche se non mi consideri più tuo amico, voglio davvero aiutarti, perché io… ora come ora, ti sto considerando mio amico e mi manchi… Stiles, ti prego… dovevo capire già da subito che non andava qualcosa, chiederti scusa già da subito… ma non ne sono stato in grado, non sono stato in grado di proteggerti o saperti ascoltare, amico…

 

Nell’aria c’è paura, odio, confusione, tristezza, amore, protezione… sentimenti che in un unico gruppo possono essere una cosa sola

“torna a casa con noi” bisbiglia Derek

Non l’ho mai visto così… dico agli altri di andare a casa, e di lasciarli da soli per un po’, magari Derek riesce a farlo persuadere e farlo tornare a casa.

 


*Derek

 

“torna a casa con noi..” bisbiglio

Non ne posso più di questa situazione, rivoglio avere indietro il mio Stiles, il mio compagno, la mia salvezza, la mia anima gemella per il resto della vita, il mio amico, il mio amante, lo rivoglio avere indietro, non lo voglio così… voglio che sia tutto come prima, anche se dovessimo tornare indietro nel tempo e cercare di salvargli la vita così, farei di tutto per farlo innamorare di nuovo di me, e lui credo lo stesso.

Sento gli altri andarsene e lasciarmi da solo con lui, vedo Stiles abbassare gli occhi.

“vorrei tornare a casa” dice

“tornaci allora…”
“non posso…”
“perché mai?” chiedo guardandolo

Sta piangendo

“lui non me lo lascia fare, anche l’altra volta ha fatto così… ma eravamo solo Scott, Hailey ed io e nessun’altro… sono riusciti a farmi tornare normale, ma… come ti hanno detto, stavo cercando di “suicidarmi”…” inizia a raccontare

“amore…”
“NO!” urla lui

“Non ti azzardare a chiamarmi così… non ora”

Sento spezzarsi qualcosa, è il mio cuore quello che si sta spezzando.

“Stiles, tu vieni a casa con me…”
“vi servo solo per scongelare Lydia non è vero?” domanda

“no, ci servi, sei nostro amico e ognuno di noi, ti ama in modo diverso…”
“amore… si… come no”

Stiles… ma che ti succede?!

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo

“cosa hai intenzione di fare?” domando con lo sguardo rivolto al terreno erboso non ho il coraggio di guardarlo negli occhi

Qualche minuto dopo si sente il mio cellulare emettere uno specie di trillo, è arrivato un messaggio

“non lo leggi?” domanda indicando il cellulare nella tasca

 

Di malavoglia prendo il cellulare dalla tasca dei jeans neri e dopo aver inserito il codice (la data di nascita di Stiles più che altro), vedo che è Scott con scritto

 

“Hanno riuscito a scongelare Lydia, una bella coperta calda e dell’acqua bollente è tornata di nuovo in forma, c’è Dalton che la sta visitando per sapere se è tutto okay, cerca di convincere Stiles a tornare a casa, se non vi vedo verrò fra un’ora a prendervi… SM”

 

Non risposi al messaggio

 

“hanno scongelato Lydia… torniamo a casa per favore…”

“No, non ci vengo… chiederò scusa a Lydia, ma sto qua”

“fa freddo di notte…”
“…non m’importa”

“Stiles, ti supplico!”

 

 

“No, no, no, Derek, no”

“tuo padre starà in pensiero per te”
“non credo, gli ho inviato un messaggio dicendo che avrei dormito da te” risponde

“cosa posso fare per portarti a casa? Sono uno schifo senza di te…”
“ora, ed io quando non mi degnavi di uno sguardo prima?” chiede lui

Deglutisco, dove vuole arrivare?!

“Senti, so che è difficile… ma… prima o poi tornerò a casa, ho bisogno di stare per conto mio…”
“NO!” urlo infine

“c-cosa?”

“Ho detto di no!” dico ancora guardandolo negli occhi

“tu sei mio, sei di mia proprietà, sei il mio compagno, sei il mio quello che vuoi, sei mio, non ti farò andare via, anche per via di quella stupida ed idiota triscele… troveremo il modo di toglierla… ti prego, torna a casa con me, Stiles… ti supplico…”
 

 

*Stiles

 

Quello che dice è un colpo al cuore, si sta un pochino rimettendo in sesto…

“se vengo con te…” incomincio a dire

“… andiamo a casa mia, non voglio andare al loft” annuncio

Lo vedo annuire felice e contento. Forse Derek è la cosa migliore che mi sia capitata in un momento abbastanza delicato…

Mi porge la mano per far segno di andare con lui, senza esitare la prendo, è così calda e morbida, le sue dita stringono le mie e le nostre si intrecciano le une con le altre, sorrido, il mio stomaco brontola e lui si mettere a ridere come mai l’avrei visto fare

“grazie di esistere” dico solamente mettendomi al suo fianco

“grazie a te” risponde

 

Arriviamo a casa Stilinski in meno di mezz’ora, l’auto di mio padre non è nel vialetto di casa, deve essere al distretto…

Scendo dalla Camaro di Derek e quindi anche lui fa lo stesso, prendo le chiavi di casa dalla tasca della felpa e le inserisco nella serratura, facendole per girare la maniglia per aprirla, poi faccio entrare Derek e la richiudo

“l’altra volta…” dico

“…ci hanno messo tre giorni a farmi tornare me stesso…”

Mi passa una mano sulla spalla destra per farmi sapere che è con lui

“posso… posso… posso…” dico non riuscendo ad andare avanti “… baciarti?”

“non lo devi nemmeno chiedere”

Mi avvicino lentamente a lui, è a pochi centimetri da me, avvicino le mie labbra alle sue, si toccano, poi gli mordo il labbro inferiore, lui resta fermo, poi le nostre labbra diventano le una con le altre, si toccano, sono perfettamente attaccate, Derek ricambia il mio bacio, le nostre lingue si toccano, la mia cerca la sua e viceversa, metto le mie mani sotto la felpa di Derek, sento i suoi muscoli, sento le sue mani muoversi sicure nella mia folta chioma disastrosa, lo spingo contro la parete della casa e il bacio si fa sempre più intenso.

 

*Derek

 

Mi sbatte contro il muro di casa sua, non l’ho mai visto comportarsi come si comporta oggi, però… mi piace… sento le sue mani fredde sotto alla mia felpa, per un momento penso, perché no… ma poi lo spingo via malamente.

Mi guarda confuso, abbiamo tutte e due il fiatone, mi guarda, e io guardo lui

“Scusami” dice lui salendo le scale per andare in camera sua e chiudere la porta sbattendola

Cerco di riprendermi, poi rispondo al messaggio di Scott, per non farlo trovare qui…

 

“Stiles è a casa, siamo a casa sua, non vuole vedere nessuno. Lydia se vuole può stare al loft”

 

 

Pochi secondi dopo ricevo una risposta, poi sento i battiti del cuore di Stiles, stanno tornando alla normalità. Quando si calma vado da lui

 

“Okay, ti ringrazio… Lydia ha detto che va a casa sua… la accompagna Jackson”

 

Non risposi a questo messaggi, andai direttamente nella camera di Stiles.

Bussai e poi apro la porta della camera, lo vedo seduto sul letto, sta guardando fuori dalla finestra

“ehi…” lo chiamo

Non si volta

“so che questa situazione è difficile…”
“non lo sai…”

“si, è vero, non lo so. Ma voglio darti una mano” rispondo

Sono ancora in piedi davanti alla porta della stanza, che ho chiuso nel frattempo, il cellulare in tasca

“so che è difficile questo periodo…”
“tu non lo sai” dice lui alzandosi e puntandomi l’indice verso di me

Lo lascio parlare, si deve sfogare, almeno spero che serva a qualcosa

“non sai un bel niente”

 

 

 

 

 

 

 

*Scott

 

Sono tornato a casa, ho lasciato Liam ha casa sua, mi ha detto che i suoi genitori sono via per lavoro e gli ho proposto di stare qui da me per qualche giorno. Ha detto che la vicina lo va a controllare al mattino e alla sera per vedere se ha qualche problema o cose del genere.

Sento la porta di casa aprirsi, è mia madre, forse tornata per una pausa, sono sul divano al buio

 

“Oddio, Scott!” esclama lei mettendosi una mano sul cuore per riprendersi dallo spavento che le ho procurato, sorrido

“non stare più così al buio, per favore”

“scusa mamma”
“sei solo in casa?” dice riferendosi ad Isaac

Annuisco

“volevo ordinare del cinese, è quasi ora di cena…”

“credo che gli vada bene il cinese”

Annuisco

“Mamma può restare per un po’ Liam, qui?” chiedo

Mia madre conosce Liam.

“i suoi genitori sono via per lavoro”

“e quando tornano?”
“tra una settimana”
“cercate di non distruggere casa”

Annuisco solamente

 

Mando un messaggio a Liam, per sapere se va tutto bene

 

“tutto ok”

“sicuro? Guarda che puoi venire a stare da me…”
“ci penserò…”

“ok…”

 

 

“a proposito, ho saputo che è tornata Hailey a casa” dice lei prendendosi un bicchiere d’acqua

“si, è tornata ieri…” dico solamente

“Stiles lo sa?”

Annuisco

“quando farete pace?”
la guardo male e lei sospira

“chiamo il cinese” annuncio alzandomi dal divano e prendendo il cellulare dalla tasca e comporre il numero del solito ristorante cinese da asporto

La porta di casa si apre e si vede Isaac ha una faccia

“c’è qualcosa che non va?”

“ho trovato lui davanti alla porta” dice indicando una figura, che riconosco come quella di Stiles

“ho capito, vi lascio da soli” dice mia madre andando al piano di sopra

 

Stiles è seduto sul divano, Isaac e io siamo seduti sulle sedie che ci sono vicine quella della zona isola della cucina.

“Come mai sei qui?” chiedo

“volevo scusarmi, lo farò anche con Lydia, domani” risponde lui

“siamo noi che dobbiamo scusare con te…” dice Isaac guardandolo

“tutti dobbiamo delle scuse a tutti…” continua

È imbarazzato… e parecchio, credo che diventerebbe rosso come un pomodoro se volesse ora, ma sentiamo i suoi battiti accelerare…

Guardo Isaac, che Isaac mi guarda e annuisce e poi guarda lui che tiene gli occhi a terra

“Stiles…?” lo chiamo

“sotterriamo l’ascia di guerra per questa sera?” chiede Isaac capendo le mie intenzioni

Lui alza lo sguardo e poi qualche secondo dopo annuisce

“solo per questa sera…” risponde lui

“ma.. dov’eri?” chiedo

“A casa… ehm… ho litigato con Derek...”
“mi fa strano…” dice Isaac alzandosi dalla sedia su cui era seduto per andare ad aprire la porta di casa

“ecco, fanno venti dollari” sentiamo dire dalla voce di una ragazza

“Scott?” chiede

“Cosa?”

“niente…” scuote la testa in segno di negazione

Se non si apre, non riuscirà mai a confidarsi con qualcuno

Poi ridice

“dopo devo parlarli…”

Annuisco solamente

 

 

Isaac ritorna con in mano le buste del cinese, mia madre scende giù

“ti fermi a cena?” chiede Melissa

“oh… io…”
“si, si ferma”

“ottimo… e chiedilo anche a Liam, hai comprato roba per un esercito intero…” dice mia madre

Stiles mi guarda… e poi annuisco, scrivo solo un messaggio a Liam.

 

 

 

Un’ora dopo, Stiles ed io siamo andati fuori a fare due passi, lasciando Liam e Isaac con mia madre.

“voglio trovare una soluzione a rimuovere la triscele, se sono riuscito a fare quello stasera… pensa a quando entro in panico…  mi aiuterai?” domanda

“so… che non siamo amici più come prima…”
“non dire cazzate, tu rimarrai sempre mio fratello, sappilo… devo… vorrei non aver detto quello che ti dissi…”

“Scott…”

“voglio toglierla anche io, ti aiuto… però, mi fa strano non parlare più come prima…”

“… a chi lo dici…” dice sospirando
“ci sono cose che non ho detto a nessuno… o almeno lo hanno scoperto…e…”

Annuisce.

Senza rendermene conto incomincio a piangere, come un perfetto idiota, mi guarda spaesato, poi mi abbraccia, sorpreso, qualche secondo dopo ricambio l’abbraccio e quindi lo sento piangere anche lui

“voglio tornare ad essere tuo amico, ma mi hai ferito”

Gli accarezzo la schiena

“lo voglio davvero, mi manchi, ma è più forte di me…”

“voglio anche io tornare essere tuo amico”
ci stacchiamo dall’abbraccio, lo guardo negli occhi rossi per il pianto

“amici di nuovo?” domando con qualche esitazione

Esita un momento per rispondere alla domanda, poi annuisce e dice

“amici di nuovo… sappi solamente che ti devi far perdonare per quella volta”

“lo farò” risposi io felice

“e… il resto del gruppo?”
“li facciamo stare in ansia ancora un po’?” chiede lui ghignando

Ghigno pure io

“fingiamo?”

 

 

Ritorno a casa, dopo aver accompagnato a casa sua Stiles, mi ha detto che domani andrà a trovare Lydia per chiederle scusa e raccontare tutto… beh, non proprio tutto.

Mia madre è uscita per andare al lavoro, Isaac sento che non è in casa, molto probabilmente sarà uscito, poi guardo dove sarà Liam, ma non c’è, sento che si sta facendo una doccia nel bagno degli ospiti che c’è nella stanza al piano superiore.

Vado in camera mia, e mi butto sul letto. Guardo il soffitto, perché si deve complicare tutto?!

Chiudo gli occhi per un momento, poi vado da Liam, apro la stanza ed è simile a quella delle altre stanze che c’è qui, a parte un letto matrimoniale e le pareti bianchi.

Mi siedo sul letto morbido, aspettando che esca dal bagno. Esce dieci minuti dopo vestito e lavato con i capelli ancora bagnati. Le goccioline dell’acqua scendono sul corpo, vanno sul collo e poi passano da sotto la felpa che ha addosso.

Mi alzo e mi avvicino a lui, lo guardo negli occhi e vedo che ricambia il mio sguardo, poi.. lui mi bacia, sorprendendomi, ricambio il bacio qualche secondo dopo, poi sorrido e lo abbraccio

“grazie di esistere” dico

Sento il suo cuore accelerare impazzito del tutto.

Si stringe più forte al mio abbraccio.

“Mi… mi ha telefonato mia madre…” dice lui staccandosi dall’abbraccio e guardandomi negli occhi

Resto in silenzio

“vuole che vado a vivere con lei a Bruxelles…”

Sgrano gli occhi.

Non so nemmeno che cosa dire… dall’altra parte del mondo… non so nemmeno resistere un minuto senza di lui, figuriamoci mesi…

“io… le ho detto che ci devo pensare…”

Annuisco solamente.

“Scott, per favore, di qualcosa…” dice lui cercando di farmi parlare

Rimango in silenzio… abbasso gli occhi e poi esco dalla stanza per dirigermi verso la mia.

 

Perché proprio ora quando abbiamo appena incominciato la nostra… ehm… relazione? Da quando ci siamo appena messi assieme…?! Perché?! Se va via, come farò?

 

 

*Liam

 

Esco dalla stanza di casa McCall, e vado a prendermi un bicchiere d’acqua, dalla stanza di Scott sento qualcosa cadere per terra, mi fa male, pensare solamente di lasciarlo qui, non voglio trasferirmi, non voglio andarmene via, lasciandolo da solo… soprattutto ora che stiamo insieme da poco… lui è il mio compagno, il mio Alpha, io lo amo… si lo amo…

Scendo in cucina e dopo aver preso un bicchiere con dell’acqua dentro, mi siedo sul divano, mi metto le mani nei capelli bagnati e incomincio a piangere, solo la luce della luna illumina la stanza.

Non so che fare… se non avessi conosciuto Scott, a quest’ora andrei direttamente a Bruxelles, ma ora come ora…

Decido di uscire fuori, ho bisogno di prendere dell’aria.

 

 

 

 

 

 

*Isaac

 

Sono arrivato davanti alla casa di McCall, vedo Liam uscire fuori con gli occhi rossi e gonfi, credo abbia appena pianto. E’ seduto sul gradino della casa e mi siedo vicino a lui. Amo Scott, farei di tutto per farli allontanare… ma… voglio che lui a venire da me…

Mi guarda e poi indica la strada, forse vuole dirmi che c’è Scott in casa e che non vuole che senta quello che diciamo, così andiamo a farci un giro.

 

Passiamo diversi isolati e senza accorgercene ci ritroviamo davanti alla casa di Stiles, c’è qualcuno che sta parlando con Stiles…

 

Guardo Liam, che mi ha spiegato il motivo per cui è così. Poi lui guarda Stiles. Cerchiamo di sentire che cosa dicono i due

 

“sicuro che possiamo rimanere? Tuo padre non ci spara contro?” domanda la voce maschile

“puoi restare… casa tua è un completo disasto…”
“è solo impolverata… a quest’ora Damon starà pulendo costretto da Bonnie…” dice il ragazzo biondo ridendo

“dovevate arrivare domani”
“il volo è durato meno del previsto…”
Stiles annuisce

“Caroline arriverà tra poco con Liz e Josie, non credo che loro in mezzo alla polvere…”

“abbiamo una stanza in più…” dice Stiles

 

Caroline? Liz? Josie? Chi sono? E chi è quel ragazzo?!

 

“Se rientrerà stasera, mio padre al massimo vi punterà il fucile addosso”

 

poi vediamo un auto bianca, un suv, arrivare nel parcheggio del vialetto. Liam ed io ci siamo nascosti dietro a degli alberi. Vediamo uscire dall’auto una ragazza di diciassette anni, coi capelli biondi e mossi e gli occhi chiari e due bambine identiche.

 

“Grazie per l’ospitalità Stiles” dice la ragazza

“figurati... mi ha ospitato molte volte a Mystic Falls” dice Stiles in risposta indicando il biondo

“quella villa puzza” dice la bambina

“non puzza è solo polvere, Josie”

“ma mamma, puzza…”
“beh… si un pochino puzza, ma poco poco”

“poco?” domanda il biondo

“ehm… un tantino, Damon la sta pulendo…”
ma chi è Damon?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo di S.N

 

 

Ciao a tutti!
 Spero che vi sia piaciuto il capitolo. Aspetto le vostre recensioni. Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia nelle seguite 18 persone, non me lo aspettavo. Grazie ancora. E ringrazio anche per le persone che l’hanno messa nelle preferite e ricordate.

Ringrazio anche solamente chi legge.

 

A presto.

 

 

S.N

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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