Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: eli_mination    22/07/2017    1 recensioni
Il Barian World è scosso da una minaccia imminente. Una divinità sconfitta millenni fa si sta per risvegliare, portando distruzione e morte. L'unica soluzione? Sette umani, ai quali è stato tramandato un potere particolare, in grado di debellarla. Riusciranno nel loro intento?
[STORIA SOSPESA]
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Sette Imperatori Bariani, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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POV: Elise

“Sono arrivati!” esclama Ivan, felice. Mi affaccio anche io e noto i volti determinati dei nostri compagni, purtroppo non al completo. Mi chiedo dove siano Nathan e gli altri… La reazione di Bella, invece, è l’esatto opposto: sa di essere spacciata, vista l’espressione tesa.

Lo scheletro gigante si avvicina a noi a grandi passi e ci rendiamo conto della distanza che ci separa solo poco prima che colpisca la muratura che resta del nostro rifugio. Vediamo il suo braccio tendersi e piegarsi, con la mano pronta a schiacciarci. All’impatto si sente un rumore di vetri in frantumi e, poco dopo, una pioggia fredda sulla nostra pelle.

“Eh, no!” esclama Juniper. “Dal soffitto di ghiaccio non passi!”

Il mostro, sentendola, si avvicina agli altri. Noi ne approfittiamo per scappare da quella trappola e raggiungerli. Nick, con una mossa abile, colpisce con uno dei suoi anelli lo scheletro in un punto in cui il braccio si collega con la spalla, con l’effetto di staccarlo dall’articolazione.

“Nick si sta specializzando nelle amputazioni!” ridacchia Vector, seguito dalla risata un po’ imbarazzata del suo protetto.

“Cosa intendi dire?” domanda Durbe, mentre Bella si avvicina volando (un po’ a fatica, data la condizione in cui si trovano le sue ali: in più parti mancano le ossa) e prova a dare un pugno a Merag, girata di spalle. A bloccarla c’è Ivan, che materializza uno scudo di roccia proprio davanti a lei. La servitrice prende, dunque, un obiettivo che la ferisce, graffiandole la mano. Ne approfitto per colpirla con una freccia che si conficca nella sua coscia. Un danno da niente, visto che fa una leggera smorfia di dolore e poi se la toglie.

“Questa bestiolina dà davvero fastidio!” dice Merag, mentre Juniper, spalla a spalla con lei, prepara delle lance di ghiaccio per colpire la servitrice.

“Dobbiamo dividerci…” propongo io. “Quattro di noi provano a distruggere quel mostro, gli altri si occupano di Bella.”

“Lasciate che noi imperatori sconfiggiamo questo dolce animaletto. Dopotutto, ci sarà pure il modo per disintegrarlo definitivamente!” dice Gilag.

“Oh, beh… In realtà ci sarebbe un modo… Ma lascio a voi scoprirlo!” ci comunica Bella. “Vi dico solo che è tutto collegato a me!”

Molto vago, ma in qualche modo potremmo capirlo… Collegato a lei…

“Bene, andiamo!” ci esorta Ivan. Tiro fuori tre frecce dalla faretra, mentre Juniper si decide a scagliare quelle lance, che provocano un'altra ferita minore sul corpo della servitrice. I vestiti sono un po’ lacerati e sono visibili dei taglietti sottili. Nick, invece, tira due dei suoi anelli, i quali provocano altre fratture sulle ali scheletriche di Bella prima di cadere a terra poco distanti da lei.

“Come mai si è piegato?” si domanda Merag, mentre il mostro si contorce su sé stesso, come se avesse ricevuto un colpo all’addome. Poco dopo, però, si riprende e ricomincia ad attaccare i bariani. Ivan, nel frattempo, salta e prende la servitrice in volo per una gamba, trascinandola al suolo. Le ali, nuovamente, si spezzano a causa dell’impatto col terreno. Resta solo una piccola struttura che, più che ali, sembrano ricordare tre tentacoli. Sarà ancora capace di volare?

“È caduto a terra? Ma come?” domanda Durbe. Mi giro e… si, effettivamente è a terra.

“Una cosa simile è successa anche prima…” mi sussurra Juniper. “Prima Nick ha fatto dei taglietti sulle ali e il mostro… è come se avesse provato dolore…”

Nick, intanto, aiuta Ivan con Bella. Dopo aver recuperato gli anelli, li usa come se fossero manette. I cerchi si restringono improvvisamente attorno ai polsi della servitrice, bloccandoli dietro la schiena.

“Ivan!” richiama l’attenzione Juniper. Il ragazzo rivolge lo sguardo a lei, la quale indica dietro la sua schiena. Lui pare non capire subito. Bella, intanto, prova a togliersi da quella posizione, ma Nick la tiene ferma.

“Accidenti…” si lamenta Juniper, così fa il gesto con le mani delle ali.

“Ho capito cosa intendi!” esclama Nick. Anche Ivan comprende. Solo io non capisco cosa può aver intes- UN MOMENTO! Me lo stava per dire!

Il ragazzo italiano afferra i residui di ali, tenendoli fermi.

“Cosa vuoi fare, eh?” domanda furiosa la servitrice, dimenandosi.

“Colpiscili!” ordina Nick a Ivan. Quest’ultimo tramuta le sue mani i martelli di roccia e frantuma uno dei tre “tentacoli”. A quel punto, Juniper si gira verso i bariani che combattono il mostro e nota che, come prima, il mostro ha sofferto il colpo che Bella gli ha inflitto.

“Allora avevo ragione!” esclama la sorella di Nathan. Ivan, rendendosi conto che il piano sta funzionando, colpisce i restanti residui di ali. Oltre a far male a Bella, che geme dal dolore, fa male anche al mostro, che cade a terra senza muoversi, come privo di sensi.

“È il momento giusto!” esorta Durbe, attaccandolo con delle sfere di luce e distruggendolo pian piano.

“Maledizione!” esclama Bella, riuscendo finalmente a liberarsi, assieme al suo potere, che ci spazza via quasi come la tempesta di prima. Siamo a terra, ma poco prima di rialzarci... Il soffitto si crepa gradualmente, fino a crollarci sopra…
 
 
“Dai, forza! Svegliati!”

Una voce disperata e impaziente mi fa aprire gli occhi.

“Finalmente, accidenti!” dice, sollevata.

Quello che vedo è Durbe in versione umana che, in ginocchio, mi tiene tra le sue braccia. Cavolo, mi fa male tutto…

“Dov’è Bella?” gli domando.

“Pare che sia stata travolta anche lei dalle macerie, ma non siamo sicuri che sia morta. Dopotutto non l’abbiamo vista dissolversi…”

Capisco. Quindi la battaglia è conclusa… O sospesa…

“Temevo che ti fossi fatta davvero molto male… Non sono riuscito a salvarti da quel crollo… Scusami…” dice lui, molto dispiaciuto.

“Non scusarti, va tutto bene… Credo di riuscire a…”

Mi blocco perché mi rendo conto di essere abbracciata a lui. Arrossisco seduta stante.

“L’importante è che tu sia viva!” mi sorride lui.

“Anche tu lo sei…” sussurro io. Senza rendermene conto, la distanza tra i nostri visi diminuisce. Siamo sempre più vicini, con gli occhi chiusi, aspettando che quella distanza che ci separa diventi nulla.

“Eccovi, finalmente! Ah, menomale che state tutti bene! È stata un’impresa trovarvi!”

Riapro gli occhi e mi volto verso la direzione da cui proviene quella voce. È Nasch, assieme agli altri. Fortunatamente stanno bene anche loro!

 
POV: Nathan

L’edificio dento il quale ci ha portati Nasch è abbastanza malandato a causa dei precedenti scontri. Una parte del soffitto è crollato e molte crepe ricoprono i muri (già rovinati da teppistelli con le bombolette spray). Fortunatamente la prima cosa che notiamo è che il resto dei nostri compagni stanno bene, a parte qualche ferita superficiale.

“Nathan!” corre mia sorella verso di me, abbracciandomi sollevata. “Menomale che state bene! Dove eravate finiti?”

“Non lo sappiamo nemmeno noi… Era una sorta di pianura, senza null’altro…” risponde Nasch. “Abbiamo cercato di ricordarci l’ultimo luogo che abbiamo visto prima di svenire e risvegliarci in quel luogo, ci siamo teletrasportati lì e poi abbiamo sentito rumori di crolli, così siamo arrivati qui…”

“Oh, ma tu guarda…” commenta improvvisamente Masumi. “Vi abbiamo interrotti?”

Guardo verso la sua direzione e noto Elise e Durbe che, da abbracciati, si sciolgono da quella posizione imbarazzati. Dunque c’è qualcosa tra loro?

“C-comunque…” balbetta lei, rossa in viso. “Dovremmo iniziare ad andarcene. Sicuramente la gente che abita qui intorno avrà sentito tutti i rumori dei vari scontri, o peggio, avrà visto…”

“Sono d’accordo! Inoltre l’edificio è abbastanza debole adesso, potrebbe crollare da un momento all’altro. Torniamo tutti a casa di Elise.” sostiene anche Nick. Decidiamo, dunque, di teletrasportarci a casa della francese. Al nostro arrivo…

“Siete tornati, finalmente! Ci stavamo preoccupando!”

Arito e Thomas si avvicinano a noi, assicurandosi che stiamo bene. I due, poi, prendono un kit di pronto soccorso e lo usano per medicare i più feriti.

“Sarà meglio non usare altro potere per farci curare. Dopotutto, sia per combattere che per teletrasportarci ne avete sprecato un bel po’.” dico io. “Per fortuna non abbiamo subito ferite gravi o altre lesioni. Sono solo dei taglietti!”

“Quale scusa vuoi tirar fuori con i nostri genitori, quando noteranno tutte queste bende?” gli domanda Juniper.

“Che… siamo caduti dalla bici…” rispondo io.

“Ma noi non usiamo mai la bicicletta…” ribatte mia sorella.

“Allora diremo che una persona in bici ci ha investito!” propongo io.

“Uhm…” mormora lei, pensando. “Sentiamo, genio… Dove avremmo preso i cerotti?”

Accidenti! Non trovo un’altra scusa per vincere questo botta e risposta!

“Per quanto ancora avreste intenzione di continuare?” ci chiede Misael. “Se proprio non volete subire l’interrogatorio di mamma e papà, perché non vi fate curare da noi le ferite più visibili? Quelle che potete nascondere ve le fate medicare, no?”

È una bella idea! Perché non ci ho pensato prima?

“Vada per questa…” mi arrendo io.

“Anche voi bariani siete feriti. Come guarite?” chiede Elise, mentre Durbe le cura un graffio molto grande sul gomito.

“Noi abbiamo un tempo di guarigione più veloce del vostro, quindi domani potremmo già essere perfettamente in forma.” le risponde Gilag.

Il resto della serata lo passiamo a curarci e a raccontare com’è andata a Thomas e Arito (ma anche a chi non ha assistito ai vari combattimenti).

“Avete trovato grande difficoltà con Cale?” domanda Thomas.

“Si, ma Elise è riuscita a farlo fuori con una freccia!” risponde Durbe, guardandola.

“Per favore… Se non ci fossi stato tu…” dice lei, cercando di non prendersi troppo il merito.

“Era davvero un’orda, quella che abbiamo affrontato…” commenta Ivan.

“E non sarà l’ultima, purtroppo… Non sappiamo bene quanti servitori siano rimasti, probabilmente ne sono spuntati di nuovi…” parla Nasch. “L’unica certezza è che dobbiamo tenerci sempre pronti. Questa sera doveva essere una normalissima serata in compagnia, invece abbiamo finito per separarci, essere affrontati ed uscirne feriti. Siamo stati colti abbastanza di sorpresa, dunque d’ora in avanti cerchiamo di rimanere sempre in guardia. Capito?”

“Si!” diciamo tutti in coro.

“Per fare ciò, dobbiamo cercare di incontrarci per allenarci insieme, come facevamo già, ma più spesso. Qualche volta dobbiamo, invece, vederci tutti insieme nel Barian World, come aveva già suggerito Nick, comprendendo anche quel servitore che pare essere dalla nostra parte. Verrete chiamati dal vostro bariano per quanto riguarda gli allenamenti. Arito, comunica anche a Juan, dicendogli anche che non manchi più a queste riunioni. In questa occasione avrebbe potuto darci una mano con quei servitori…” continua il re di Barian.

“Lo farò, Signore!” risponde Arito.

“Bene, non ho altro da dire.” dice Nasch. “Elise, stai attenta. Con tutto il caos che abbiamo fatto nella tua città potrebbero sospettare anche di te. Sicuramente non mancheranno le notizie in merito a quanto accaduto, perciò cerca di non destare ulteriori sospetti. Non ti allenare in posti molto frequentati. La stessa cosa vale anche per gli altri, ovviamente.”

Tutti annuiamo in risposta.

“Beh, non resta altro da fare… Potremmo anche tornare a casa, no?” propone Vector.

“Si, meritiamo tutti di riposare!” dice Merag. “Sarete tutti stanchissimi…”

“Yawn… In effetti…” risponde Juniper.

Dopo esserci salutati, torniamo tutti a casa. È pomeriggio nella nostra città, quindi i nostri genitori continuano a pensare che siamo stati fuori a passeggiare con degli amici. Ah, se solo ci credessero, invece di mandarci da uno psicologo…

“Forse è meglio così…” commenta mia sorella. “Altrimenti li faremmo preoccupare…”

Tornati a casa, mamma e papà ci accolgono con il sorriso, come sempre.

“Tra mezz’ora è pronta la cena!” ci avvisa nostra madre. Nel frattempo saliamo e ci buttiamo sui nostri rispettivi letti, riposandoci ma cercando di non addormentarci. Dopotutto, sono appena le sette di sera. È difficile, visto che ne abbiamo passate tante solo oggi, ma in qualche modo ci riusciamo. Sarà anche la fame da lupi a tenerci svegli…


Mamma ci chiama per mangiare, così scendiamo le scale di corsa e ci fiondiamo in cucina. Che delizia! Sulla tavola ci sono così tante cose buone che non resistiamo e divoriamo quasi tutto ad una velocità impressionante.

“Hahahaha! Eravate affamati, eh?” dice papà.

“Vi dobbiamo dire una cosa…” inizia mamma. Cosa vorranno dirci?

“Vedete, l’ultima volta vi abbiamo detto che avremmo preso appuntamento da un esperto per voi. Ecco…” dice papà.

“Ci abbiamo riflettuto e…” continua mamma. “Ci siamo resi conto che abbiamo esagerato un po’. Dopotutto, voi stavate scherzando e quello che ci avete fatto vedere era tutta una messa in scena, vero?”

Guardo mia sorella. Lei ricambia. Capisco, a quel punto, di dover mentire.

“Beh… Si…” rispondo io.

“Dopotutto era uno scherzo e volevamo vedere se ci cascavate!” aggiunge Juniper.

“Ci siamo rimasti un po’ male quando ci avete detto il fatto della psicologa…” continuo.

“Non c’è che dire, vi è riuscito bene!” commenta papà. “Vi siete fatti aiutare dai vostri amici?”

Si riferisce a Nasch e Merag.

“Si, erano complici!” risponde mia sorella prontamente.

“Come siete simpatici!” esclama papà.

Beh, menomale. Ci hanno creduto, almeno questa volta.
 
 
Angolo autrice

Rieccomi di nuovo qui, a distanza di una settimana u.u

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno recensito la scorsa volta, visto che sono vecchi recensori, ovvero CyberFinalAvatar, Misty_chan44 e ssj13 ^^

Di nuovo, fatemi sapere se avete riscontrato qualche errore (ho revisionato il testo, ma magari mi è sfuggito qualcosa xD).

Detto questo, ci vediamo la prossima settimana con un nuovo capitolo! Ciau!

eli8600
 
 
  
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