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Autore: Justice Gundam    24/07/2017    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam


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Capitolo 11 - Ash e Serena

"Beh, non è stato un incontro facilissimo... ma siamo riusciti a vincere la Medaglia Scarabeo!" disse Ash con orgoglio, mostrando la sua Medaglia a Butterfree e ad Heracross prima di voltarsi verso i suoi compagni di viaggio. Il Pokemon Farfalla svolazzò agilmente in una figura ad otto per esprimere la sua contentezza, mentre Heracross fece il segno dell'okay con una delle sue zampe, prima di essere abbracciato da un'entusiasta Clem!

"Sei grande, Heracross!" esclamò la bambina bionda, accoccolandosi sul gigantesco scarabeo rinoceronte come se fosse stato un peluche e facendolo sentire terribilmente in imbarazzo! "Quando diventerò un'allenatrice, voglio anch'io avere un Pokemon come te!"

"Heracross..." commentò Heracross massaggiandosi la nuca.

"Beh, siete stati bravi come sempre, ragazzi. E... credo che i nostri nuovi amici qui siano rimasti davvero impressionati!" affermò Vera, mentre il gruppetto si incamminava verso l'uscita della Palestra, accompagnati dai tre allenatori novizi. Shana, Tierno e Trovato non avevano mai visto una battaglia a così alto livello, effettivamente, e non potevano nascondere il loro entusiasmo.

"E' stato entusiasmante!" esclamò la bambina dalla pelle scura. "Tutte quelle mosse e contromosse, e poi i trucchi che avete usato!"

"C'era solo da aspettarselo, da un allenatore in gamba come Ash!" commentò Tierno.

Pikachu ridacchiò nervosamente, e una goccia di sudore gli scese dalla nuca. "Pikachu..." affermò il topolino elettrico, mentre si guardava attorno. Molti degli spettatori erano rimasti lì per congratularsi con Ash e i suoi Pokemon... e anche se il suo allenatore era sembrato, all'inizio, molto contento di come fosse andata, doveva ammettere di provare un certo imbarazzo per il fatto che tutti lì sembravano idolatrarlo.

"Ehm... grazie... grazie mille!" affermò Ash, dando la mano ad alcuni ragazzini che avevano assistito all'incontro con Violetta. Anche Misty cominciava a sentirsi un po' a disagio, in quella ressa - neanche a lei dispiacevano le luci della ribalta, ma aveva come l'impressione che tutte quelle persone stessero mettendo Ash su un piedistallo...    

Un po' in disparte, la Capopalestra Violetta e sua sorella maggiore Alexia guardavano il giovane sfidante e i suoi compagni che cercavano in qualche modo di districarsi da quella folla... e la bionda fotografa, dopo aver permesso ad una delle sue Vivillon di atterrarle sulla spalla, tirò un piccolo sospiro. "Beh, sorellona, mi avevi chiesto di darti la mia opinione su quel ragazzo, Ash Ketchum." affermò. "Non c'è che dire, la sua tecnica è formidabile. Gli manca ancora qualcosa, ma sono convinta che nel giro di qualche anno potrà anche diventare un Campione."

"Ma?" chiese Alexia, intuendo che la sorella voleva dire qualcos'altro dal tono della sua voce.

Violetta sorrise garbatamente. "Mi conosci troppo bene, vero, Alexia?" affermò. "Sì, in effetti c'era qualcosa che vorrei aggiungere. Quello che volevo dire era che... quel ragazzo ha davvero un grande talento per la sua età. Mi hai detto che al suo primo campionato è arrivato già ad un buon piazzamento... è già un notevole risultato ottenere tutte le Medaglie di una Lega nel primo anno da allenatori. E poi, ho saputo che è rimasto coinvolto in molte vicende importanti, e in più di un'occasione ha aiutato ad evitare qualche disastro."

Alexia disse di sì con la testa. "Certo. Ma non capisco dove vuoi arrivare." affermò. "Con questo, cosa vorresti intendere?"

"Semplicemente che ho visto molte persone con un grande potenziale come lui... perdersi." rispose Violetta. "Dimenticare quello che li ha spinti davvero ad iniziare il loro viaggio. Non vorrei che ad Ash succedesse la stessa cosa."

Alexia annuì, ora che le appariva chiaro cosa volesse dire Violetta. Aveva fiducia che ad Ash non sarebbe successo, ma da lì in poi... poteva soltanto fare al giovane aspirante Pokemon Master i suoi migliori auguri, e non sarebbe stata lì a tenerlo d'occhio.

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Misty e Marill si sentirono di colpo più leggeri quando furono finalmente in grado di uscire dalla Palestra e svincolarsi dalla ressa. Ash, Pikachu, Heracross e Butterfree arrancarono rapidamente dietro di loro, seguiti da Vera, Lem, Clem e il piccolo Dedenne, e poi dal terzetto di allenatori di Borgo Bozzetto. Finalmente, quando tutti si trovarono all'esterno della Palestra, in un punto in cui potevano tirare il fiato, Misty controllò che nella calca non si fosse perso nessuno.

"Phew... bene o male, siamo riusciti ad uscire di lì! Accidenti, la fama non mi dispiace, ma essere troppo ammirati può essere antipatico!" affermò Ash.

"Pikachu..." affermò il topolino elettrico, mentre si rimetteva a posto la pelliccia meglio che poteva.

"Immagino che per oggi non ci saranno più sfidanti." disse Tierno guardando la gente che cominciava ad allontanarsi dalla Palestra di Violetta. Alcuni salutavano ancora Ash e i suoi compagni mentre si allontanavano, e il giovane allenatore mosse una mano per ricambiare, sorridendo garbatamente. "Una sfida del genere, alla signorina Violetta, basta e avanza per tutta la giornata."

"Ma guardare Ash in azione è stato spettacolare! E mi ha fatto venire già un bel po' di idee per quando sfideremo di nuovo questa Palestra!" rispose Shana, raggiungendo Ash e facendo un vivace inchino. "Grazie mille per averci mostrato la tua abilità, Ash!"

"Ah, di niente!" rispose Ash con un sorriso di sicurezza. "Piuttosto, mi fa piacere esservi stato utile! E spero che avrete maggior fortuna nel vostro prossimo incontro con Violetta."

"Come potete vedere, non è solo questione di conoscere i punti deboli di un Pokemon, o sapere che mosse usa." spiegò Lem, volendo anche lui fare un po' di sfoggio della sua conoscenza. "A seconda dell'abilità di un allenatore, un Pokemon può fare uso di mosse anche molto comuni ed apparentemente inutili in maniera inaspettata. I fattori che possono decidere una battaglia di Pokemon sono così tanti, che ci vorrebbe un computer di ultimissima generazione per tenerli tutti in memoria."

"Sarebbe un altro trionfo della scienza, eh, fratellone?" disse Clem, in parte scherzando e in parte no.

Lem si aggiustò gli occhiali, le cui lenti avevano cominciato a scintillare come facevano di solito quando il giovane inventore aveva qualche idea folgorante! "Perchè no, potrebbe essere un'idea! Una macchina che in base ai fattori che riceve - tempo atmosferico, esperienza, improvvisazione... - possa dare un responso su quale Pokemon è più probabile che vinca una battaglia. Immaginate che cosa si potrebbe fare con un computer simile?"

"Ecco... non sarebbe un po' barare?" chiese Ash con un grosso gocciolone di sudore sulla nuca.

I ragazzi fecero una risata di gruppo, prima che Vera si schiarisse la voce e prendesse la parola. "Beh... è stato divertente, amici, ma tra un po' dovrò riprendere la strada per andare a Borgo Acquerello." affermò. "Max, Drew ed Hitomi mi stanno aspettando, e abbiamo anche noi i nostri motivi per trovarci qui a Kalos. Ma questo non vuol dire che non ci vedremo ancora! Conto di vederle, queste gare di Pokemon di cui si parla tanto!"

"Bene! Allora per quando verrai a vederci, io e i miei Pokemon avremo fatto in modo di perfezionare i nostri passi di ballo!" affermò Tierno. "Spero proprio che vi lasceremo tutti di stucco!"

"Già... Tierno si appassiona sempre molto quando si parla di musica e danza!" rispose Trovato. Avrebbe aggiunto altro se non avesse visto arrivare altre due persone che sembravano stare avvicinandosi proprio per parlare con Ash e i suoi compagni... un ragazzino dalla pelle scura e con i capelli smeraldini, vestito in maniera piuttosto sbarazzina...

E una ragazza della stessa età di Ash, con lunghi e ondulati capelli biondi scuri vestita di nero, con una graziosa gonna rossa e un cappellino rosso dalla larghe falde. Per un attimo, Ash non ci fece più di tanto caso... ma ad una seconda occhiata, ebbe come l'impressione di averla già vista prima, da qualche parte, anche se non era per niente sicuro di dove, esattamente...

"E' bello avere delle passioni in fondo! Scusate se intervengo così..." affermò il ragazzino dalla pelle scura. Quando vide che la maggior parte dei compagni di Ash lo stava osservando, fece un inchino  si presentò. "Buongiorno a tutti. Il mio nome è Sandro... e anch'io sono un allenatore di Pokemon esordiente! Ho cominciato il mio viaggio solo da pochi giorni... ma quando ho saputo che era venuto un allenatore esperto da un altro paese per sfidare Violetta, non ho potuto resistere al desiderio di venire a vedere!"

"Ah... piacere di conoscerti, Sandro!" affermò Misty, pensando tra sè che quella era proprio la giornata delle nuove conoscenze.

"Piacere nostro... e grazie per le lodi!" continuò Ash, prima di rivolgere tutta la sua attenzione alla ragazza che accompagnava Sandro. "Ehm... scusa, ma... ci siamo già visti, prima d'ora? Scusa se te lo chiedo, ma... hai qualcosa che mi è familiare. Scusa se lo dico..."

"Ash?" chiese Vera perplessa, guardando la nuova arrivata. Così, sulle prime non le diceva niente...

Serena, da parte sua, provò un brivido di emozione. Erano passati tanti anni da quando lei ed Ash si erano visti per l'ultima volta, che non si stupiva affatto che lui non si ricordasse di lei. Anche lei doveva riconoscere che era cambiato molto, da quando vivevano a Biancavilla...

Ma forse, sentendo il suo nome, si sarebbe ricordato qualcosa.

La ragazzina bionda sorrise gentilmente e si aggiustò il berretto sulla testa, cercando di non mostrarsi troppo badanzosa. Era un momento speciale, e non voleva che qualche sua insicurezza lo rovinasse. "Sì, Ash, ci siamo già visti." rispose con un sorriso accomodante. "Ti ricordi tutti i pomeriggi che abbiamo passato insieme a Biancavilla a guardare i Pokemon del professor Oak? Io sono Serena, la vicina di casa tua e di Gary!"

Quel nome fu, nella mente di Ash, come una rivelazione, e il ragazzo spalancò gli occhi e restò a bocca aperta, senza trovare le parole per diversi secondi. Pikachu alzò lo sguardo verso il suo allenatore e migliore amico, tirandogli una gamba dei pantaloni per scuoterlo dal suo momento di stupore... e anche Vera, Lem e Clem rimasero stupiti a guardare Serena che restava in piedi davanti ad Ash, felice ed imbarazzata al tempo stesso. Anche Sandro si era reso conto che c'era qualcosa di particolare tra quei due, e si tirò un po' indietro per fare loro spazio, sentendosi all'improvviso come un terzo incomodo.

"Quella... quella non è... Serena?" chiese Shana ad occhi spalancati. "Ma la ricordo... anni fa, è partita per il suo viaggio, e si è già fatta una discreta fama come allenatrice!"

"Già, me lo ricordo bene anch'io!" rispose Trovato. "Ha gareggiato anche in Leghe Pokemon che su Kalos sono sconosciute... e adesso è tornata qui a Kalos!"

Tierno si sfregò il mento. "Ma... com'è che conosce Ash? Da... da prima che si trasferissse qui a Kalos, mi sembra di aver capito." affermò.

Solo Misty e Pikachu sembravano avere un'idea più chiara di come stessero le cose - di tutti coloro che erano lì, erano gli unici a cui Ash avesse parlato di quella ragazza. Misty sbattè gli occhi, provando una sensazione strana e un po' sgradevole... aveva quasi l'impressione che Ash e Serena fossero un po' più vicini di quanto a lei piacesse, ma cercò di scacciare questo pensiero - non era giusto nei confronti nè di Ash nè di Serena, in fondo erano due amici che si incontravano dopo tanti anni.

"Serena..." mormorò Ash, sentendosi a sua volta sopraffatto da un turbine di sentimenti e sensazioni. Aveva sentito la sua mancanza per così tanto tempo... aveva anche cercato di tenersi in contatto con lei, e per i primi mesi ci era riuscito... ma poi, si erano persi di vista. E adesso, per qualche incredibile gioco del destino, erano di nuovo lì, l'uno di fronte all'altra, sentendosi come se stessero tornando indietro nel tempo...

Finalmente, Ash vinse ogni esitazione e si fece avanti. Lui e Serena si abbracciarono, esprimendo in questo modo la sensazione di gioia derivante da quel ritrovo inaspettato. Era un lieto momento per entrambi loro... dopo tanti anni, finalmente si erano ritrovati.

Certo, per Misty non era altrettanto lieto. Da una parte era contenta per Ash e Serena... ma dall'altra, vedere un'altra ragazza che abbracciava Ash in questo modo le dava non poco fastidio.

"A-aspettate... quindi, Ash e quella ragazza si conoscevano da bambini!" esclamò stupito Lem aggiustandosi gli occhiali.

Clem, dopo un primo momento di stupore, congiunse le mani e guardò i due amici d'infanzia con gli occhioni luccicanti! "Awww, non sono adorabili quei due?"

"Terribilmente..." mormorò Misty, storcendo il naso. "Forse anche troppo..."

Dopo alcuni  secondi passati ad abbracciarsi con gioia, Ash e Serena si separarono, guardandosi dritti negli occhi, cercando di esprimere tutta la loro contentezza per quell'incontro. "E' passato tanto tempo, Serena... ti vedo davvero bene!" esordì finalmente Ash, senza riuscire a trattenere l'emozione. "Accidenti... adesso non mi viene neanche più in mente nulla da dire! Sono... sono troppo stupito per pensarci!"

Serena ridacchiò, sbattendo le palpebre nella speranza che non si vedesse che le luccicavano gli occhi per la commozione. "Anch'io, Ash... non immaginavo che ci saremmo rivisti così!" affermò. "Ho sentito però parlare dei tuoi viaggi... e delle avveture che hai vissuto! Hai vinto il Torneo di Pokemon di Sinnoh, e hai aiutato a risolvere la crisi che si è verificata ad Unima con il Team Plasma! Ho pensato spesso a te..."

"Pikachu! Pika pikachu!" squittì Pikachu, agitanfo una zampetta per salutare Serena, che abbassò rapidamente lo sguardo e osservò con fare un po' stupito il simpatico topolino giallo mentre quest'ultimo drizzava le orecchie. "Pika!"

"Ah... scusa, Pikachu, non ti ho neanche presentato!" rispose rapidamente Ash, riconducendosi finalmente alla realtà. "Serena... lui è il mio starter, Pikachu! Pikachu... lei è la mia amica, Serena!"

"Ciao, Pikachu! Piacere di conoscerti!" rispose Serena, chinandosi verso il simpatico topolino elettrico ed accarezzandolo sulla testa. Pikachu squittì e drizzò le orecchie in segno di apprezzamento, mentre Serena continuava il suo discorso. "E' il tuo starter, Ash? Pensavo che a Kanto dessero Charmander, Squirtle o Bulbasaur come Pokemon iniziali."

Ash fece una faccia imbarazzata. "Beh... sì, di solito è così!" affermò il ragazzo, ricordando con una risatina nervosa quella poco promettente mattinata di quasi cinque anni prima. "Il fatto è che, beh... quella mattina mi sono svegliato tardi, e sono andato al laboratorio del professor Oak quando ormai tutti gli starter erano stati consegnati! Il professore aveva da parte questo Pikachu ribelle, e mi ha proposto di prenderlo con me e iniziare con lui il mio viaggio... anche se mi ha avvertito che sarebbe stato un po' difficile andare d'accordo con lui!"

"Pikachu..." rispose Pikachu, che a tanti anni di distanza da quel giorno, ancora provava un po' di rimorso per essere stato così testardo e per aver messo a rischio la vita del suo allenatore con i suoi modi di fare.

"Hehehee... sì, posso immaginarlo! Un Pikachu non è esattamente il Pokemon che si darebbe ad un principiante..." affermò Serena. "Senza offesa, Ash."

"Nessuna offesa, Serena... in fondo, avevo appena iniziato, quel giorno! Ma... lascia che ti presenti i miei amici. Anche tu, Sandro!" affermò Ash, rivolgendosi poi al ragazzino con la pelle scura in modo che non si sentisse escluso. Serena annuì e fece a sua volta cenno a Sandro di venire a conoscere gli amici di Ash. Immediatamente, Misty e il resto del gruppo di Ash si rivolsero a lei, con Misty che cercava di mostrarsi gentile e disponibile. "Ragazzi... vi presento Serena Yvonne Gabena! Quand'eravamo bambini eravamo vicini di casa, a Biancavilla... lei e Gary erano i miei migliori amici!"

"Sì, mi ricordo! Mi avevi parlato di lei!" affermò Misty, facendo per prima un passo in avanti per tendere la mano a Serena. "Piacere, Serena, io mi chiamo Misty... Misty Waterflower, e vengo da Celestopoli! Sono un'allenatrice di Pokemon d'Acqua... e lui è il mio Marill!" Provò un certo sollievo nel vedere che Serena non sembrava intimorita o spiazzata, il che voleva probabilmente dire che si stava mostrando abbastanza amichevole. L'ultima cosa che voleva, in quel momento, era rovinare ad Ash quel momento così importante. "Io ed Ash siamo... ottimi amici!"

"Accidenti, perchè le dico questo e non invece che io ed Ash siamo fidanzati?" pensò tra sè con acredine. "Complimenti, Misty, sei davvero una gran furbona!"

"Piacere mio, Misty!" rispose Serena, stringendo la mano alla ragazza dai capelli rossi. "Ciao, Marill! Lo sai che sei davvero carino?"  

"Marill!" esclamò Marill, agitando una delle sue corte braccia verso la ragazza di Kalos.

"Ah... e così, Serena era tua vicina di casa a Biancavilla, Ash? Questa non la sapevo proprio!" rispose Vera, presentandosi a sua volta e dando la mano a Serena. "Piacere, io mi chiamo Vera Maple, e sono una coordinatrice di Pokemon... vengo da Petalipoli, nel continente di Hoenn, e sono qui in viaggio per scoprire qualcosa di più sulla Mega Evoluzione... e anche per imparare qualche tecnica in più per le gare a cui parteciperò!"

"Il mio nome è Lem... e lei è la mia sorellina, Clem." affermò il giovane inventore, facendosi avanti a sua volta e presentando anche la sorella minore, che rivolse a Serena e a Sandro un sorriso smagliante. "Sono... il nuovo Capopalestra di Luminopoli dopo che mio padre ha rinunciato alla posizione, e Clem mi dà una mano a gestire la Palestra."

"Accidenti, vedo che Ash ha un bel po' di compagni..." commentò Sandro, guardando stupefatto Serena che andava qua e là a stringere le mani ai compagni di viaggio di Ash. "Accidenti, adesso mi sembra quasi di essere piombato come un ospite indesiderato."

Ash, per fortuna, non era il tipo da dimenticare nessuno per la strada. "Ah... scusa, Sandro, ero talmente preso dall'emozione che per un attimo mi sono dimenticato... Beh, sì, devo dire che in effetti ho incontrato molti amici nel corso dei miei viaggi... hai visto anche tu il mio Pikachu, vero? E anche il mio Butterfree e il mio Heracross..."

"Free, free! Butterfree!" esclamò il Pokemon Farfalla, fluttuando lentamente verso Sandro e tendendogli la mano in segno di amicizia. Heracross si avvicinò di colpo e abbracciò Sandro con gioia, facendolo trasalire per la sorpresa e facendo sgranare gli occhi a Butterfree per la sorpresa! "Free?"

"Heracross!" esclamò allegramente lo scarabeo rinoceronte, tenendo stretto il giovane allenatore, sl cui viso apparve una buffa espressione di sorpresa!

"Credo che... lo Heracross di Ash abbia qualcosa da imparare per quanto riguarda contenere il suo affetto..." affermò Trovato, guardando con stupore il Pokemon Coleottero/Lotta che faceva girare il malcapitato Sandro come una trottola, prima di appoggiarlo a terra come niente fosse!

"Woooow, che trasporto..." mormorò Sandro, con una buffa espressione di disorientamento sul viso! Il ragazzino si prese la testa tra le mani e attese che il mondo smettesse di girargli attorno, poi sfoderò un sorriso smagliante e si mise le mani sulle anche! "Sto bene, sto bene! Non preoccupatevi, non è niente per me!"

"Oooookay..." affermò Serena. Heracross chiuse gli occhi e sorrise allegramente a sua volta... probabilmente non si era nemmeno reso conto che i suoi abbracci fossero così poderosi!

"Pikachu..." Pikachu aprì le mani e scosse la testa, sorridendo rassegnato...

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"Ma guarda che combinazione... quindi, Sandro, anche tu sei di Hoenn?" chiese Vera rivolta al ragazzino dalla pelle scura. Il gruppo era tornato al Pokemon Center di Novartopoli, in modo che i Pokemon della squadra di Ash potessero riposarsi un po' dopo il duro scontro con la Vivillon e il Pinsir di Violetta... e tra un discorso e l'altro, era saltato fuori che in effetti Sandro era un compatriota di Vera, e per l'esattezza proveniva da Porto Selcepoli, e aveva ricevuto il suo starter, un Treecko, soltanto pochi mesi prima.

"Sì... ho cominciato ad allenare Pokemon solo da pochi mesi, ma ho già diversi Pokemon in squadra." affermò Sandro, non nascondendo il suo orgoglio pur rendendosi conto di essere in mezzo a persone molto più esperte di lui in questo campo. Detto questo, Ash e i suoi compagni erano stati molto affabili, e non lo stavano trattando con sufficienza solo perchè era un principiante, cosa che Sandro aveva molto apprezzato. Aveva un po' il timore che la sua inesperienza lo avrebbe fatto passare in secondo piano, per non parlare del ritrovo tra Ash e Serena...

"Ho già cominciato a collezionare alcune Medaglie di Hoenn..." continuò Sandro, mostrando la sua collezione, che comprendeva la Medaglia Pietra, la Medaglia Pugno e la Medaglia Dinamo, ben conservate in un astuccio apposito. "Poi però ho sentito parlare molto del continente di Kalos, da certi marinai le cui navi erano in transito nel porto della mia città, e ho pensato di fare un salto da queste parti. Non per vantarmi, ma sono sempre stato uno a cui piace imparare."

Ash fece un cenno con la testa, approvando il modo di fare di Sandro. "Mi fa piacere... in fondo, il mondo in cui viviamo è così grande e bello, che conoscerlo il meglio possibile è un'avventura! E io... beh, sono sempre stato un tipo avventuroso!" affermò. "Da quando io e Pikachu abbiamo iniziato il nostro viaggio, abbiamo visto tante di quelle cose... e per gran parte di questo tempo, abbiamo viaggiato con la mia fidanzata, Misty!"
"Ash!" esclamò Misty arrossendo di colpo. "C'era proprio bisogno di dirlo così, davanti a tutti?"

"Pika..." squittì Pikachu, incrociando le zampe sul petto e dicendo di sì con la testa. Misty avrebbe giurato che quel furbastro d'un topo elettrico si divertiva a vederla stare un po' sulle spine.

Ash ridacchiò scherzosamente. "Che c'è di male, Misty? Dici sempre che ti metto in imbarazzo, no? E allora perchè non tenere fede alla mia fama? Heheheheeee..." affermò, strappando un po' di risate a tutti... tranne che a Clem, che restò a guardare la scena con un sorriso allegro sul viso, ma pensando tra sè che ci fosse qualcosa che non le piaceva, in tutto questo. Guardò Misty che abbassava il berretto sulla testa di Ash in modo che il frontino gli oscurasse gli occhi. e Ash che sghignazzava come niente fosse.

"Quand'è che ti deciderai a crescere, Ash Ketchum?" borbottò Misty. "Iris ha ragione a dire che sei un ragazzino."

"Beh, ho quattrodici anni, quindi... sì, sono un ragazzino!" rispose prontamente Ash. Lui e Pikachu si scambiarono uno sguardo di intesa, e il topolino giallo fece il segno dell'okay!

"Dì la verità, Misty, questa volta ti ha proprio presa in contropiede!" scherzò Serena. "Comunque... sono un po' sorpresa che voi siate fidanzati, se devo dire la verità. Ash non mi era mai sembrato il tipo romantico..."

Ash strizzò un occhio. Ecco, adesso era lui che non aveva difese... mentre Misty e Vera colsero al volo l'occasione per dire la loro!

"Fino a poco tempo fa, Ash non avrebbe saputo cos'è un innamoramento se ne fosse dipesa la sua vita! Non negarlo, Ash, che è così!" disse Vera, dando al suo mentore una piccola gomitata in segno di presa in giro.

Misty sorrise argutamente. "Vero, vero! Se non altro, un po' di tempo fa si è svegliato, e adesso... beh, adesso io e lui siamo fidanzati!" affermò. "E anche se non è ancora il ragazzo più sveglio del mondo in certe cose... ci troviamo bene assieme, e ci diamo una mano a raggiungere i nostri obiettivi!"

"Mi fa molto piacere! Vi faccio i miei migliori auguri, Misty!" affermò Serena. "A proposito, qual è il tuo sogno?"

"Vorrei diventare la più abile allenatrice di Pokemon d'Acqua del mondo." rispose prontamente Misty, prendendo in braccio il suo Marill, che salutò agitando un braccio. "La mia famiglia ha una lunga tradizione come Capipalestra di Celestopoli, lì a Kanto... ma io vorrei fare un bel passo in più!"

"E' un passo piuttosto lungo, Misty, e lo sai, vero?" chiese retoricamente Lem. "Ma se vuoi ti posso dare una mano. Qui a Kalos non ci sono proprio moltissimi Pokemon d'Acqua, ma quelli che ci sono... per un'intenditrice come te, saranno sicuramente molto interessanti!"

"Certo che... in tutti questi anni in cui non ci siamo visti, ce ne sono accadute molte, di cose che dobbiamo dirci!" affermò Serena, assumendo un'espressione un po' malinconica al pensiero di quanto a lungo avesse perso di vista Ash e Gary. "A proposito, adesso Gary dov'è? Avevo sentito dire che aveva deciso di non essere più un allenatore, e diventare un ricercatore come il professor Oak."

"Sì, e per un po' è andata anche così." affermò Ash. "Ma tra una cosa e l'altra, poi Gary ha deciso di rispolverare un po' le sue abilità come allenatore, e adesso... beh, adesso dovrebbe essere in viaggio nel continente di Vesrin. Anche lui ha una fidanzatina, lo sai?"

Serena fece una breve risata. "Hahahaa! Ma dai, Ash! Dici davvero? Ha trovato una ragazza che riesce a sopportarlo con tutte le arie che si da?"

"Adesso si è un po' calmato..." rispose Misty ridendo. "Ma... hai ragione, una volta si dava talmente tante arie che mi sorprende che non sia scoppiato! Sì, adesso anche lui ha una fidanzatina... una coordinatrice di Sinnoh di nome Lucinda. Adesso sono tutti e due a Vesrin, e mi sembra che con loro viaggino anche un gruppo di amici di Lucinda."

"Accidenti, ne sono accadute tante, di cose..." affermò Serena, gettando uno sguardo a Shana, Tierno e Trovato. "Anche qui a Kalos, mentre ero via... mi ricordo ancora di voi tre, quando vivevo a Borgo Bozzetto prima di ricevere la mia Fennekin! E adesso anche voi siete partiti per il vostro viaggio..."

"Già... Tierno vorrebbe partecipare ai Varietà Pokemon per mostrare la sua abilità nel ballo, e Shana sta cercando di partecipare al torneo di Pokemon di Kalos di quest'anno." spiegò Trovato. "Io, invece... sono più interessato a sapere di più sui Pokemon, e sto cercando di studiarli. Il mio sogno sarebbe quello di poter aggiungere qualche informazione ai Pokedex delle varie Leghe Pokemon."

"Ah, quindi anche tu sei uno a cui piace imparare, eh?" chiese Sandro entusiasta. "Sentite... Shana, Tierno e Trovato, vero? Non vi darebbe disturbo se viaggiassi un po' con voi, vero? Magari potrei darvi una mano! Ho un po' di esperienza con i Pokemon di Hoenn, quindi..."

"Davvero? Beh, più siamo, meglio è, non credete anche voi, ragazzi?" esclamò Shana. Tierno e Trovato si dissero d'accordo, e la bambina dalla pelle scura raggiunse Sandro e gli scosse la mano con entusiasmo! "Allora benvenuto in squadra, Sandro! Che ne dite, dobbiamo trovare un nome per il nostro nuovo amico, no? Tierno, Trovi, voi cosa suggerite? Serena, Ash, non ci date anche voi il vostro parere?"

"Pikachu..." mormorò Pikachu davanti all'entusiasmo contagioso della bambina.

Tierno e Trovato si guardarono, cercando di pensare a qualche idea. "Un... soprannome vuoi dire, Shana? Beh, sarebbe un bel modo per rompere il ghiaccio!" affermò il ragazzo più grande. "Che ne dici, Sandro? Qualcosa come... Mister S?"

Pronunciò il nomignolo come se fosse stato qualcosa di stupefacente ed inatteso, ma riuscì soltanto a farlo sembrare comico, e un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste dei presenti. "Mister S?" si chiese Lem. "Ehm... non posso dire di intendermi molto di soprannomi, ma... non è un po' poco fantasioso?"

"Sono d'accordo con Lem!" esclamò Shana, alzandosi in piedi come se dovesse fare qualche importante proclama. "Ci vuole qualcoa di tosto! Qualcosa come... come... ah, sì! Ci sono! Super S!"

In tutto questo, era proprio Sandro quello che si sentiva più stupito. "Ehm... non è per fare il difficile, ragazzi... ma è proprio necessario un soprannome?"

Senza dare alcuna indicazione di aver sentito quello che Sandro aveva appena detto, Shana si voltò verso Trovato, inchiodandolo con lo sguardo! "E tu, Trovi? Che ne dici? Che sorannome sta bene al nostro nuovo amico Sandro?" esclamò.

"Eeeeeh? Ma... ma se ci siamo appena conosciuti! Shana, così, all'improvviso, facendomi questa domanda... mi metti in difficoltà!" esclamò il ragazzino dai voluminosi capelli arancioni. "C-comunque, se proprio devo... che ne dite di Magico S?"

"Non so se devo sentirmi onorato o intimorito..." affermò Sandro.

Serena intervenne a portare un po' di ordine in quel caos. Con un gesto accomodante delle mani, la biondina richiamò l'attenzione e si schiarì la voce. "Su, su, non è il caso di litigare per questo..." disse bonariamente. "Perchè non lasciamo decidere al diretto interessato? Che ne dici, Sandro? A te quale nome andrebbe bene?"

"Se posso scegliere io... allora preferirei chiamarmi Sandro e basta!" rispose il ragazzino di Hoenn, ringraziando tra sè l'allenatrice più esperta per averlo tirato fuori da una situazione che lo metteva un po' a disagio. "Sapete, io non sono mai stato un tipo da nomignoli o cose del genere..."

"Ma così non c'è gusto..." borbottò Shana facendo una buffa espressione di disappunto.

Trovato, da parte sua, non vide nulla di strano nell'idea di Sandro. "Beh, se Sandro preferisce così, per me non c'è nessun problema... anzi, mi viene più naturale chiamarti Sandro e basta! Che ne dici?" chiese, voltandosi poi verso il diretto interessato.

Sandro rispose tendendo la mano verso i tre esordienti, e sfoderando il suo sorriso cordiale. "Certamente! Mi fa piacere essere vostro amico!" affermò, e diede la mano prima a Trovto, e poi agli altri due.

"Stupendo! Vedrai quanto ci divertiremo!" esclamò Shana, che ora sembrava essersi messa via la questione del soprannome  senza tante storie.
La chiaccherata tra amici era durata abbastanza, e quasi tutti avevano un po' perso la cognizione del tempo, col risultato che Ash rimase un po' sorpreso quando l'Infermiera Joy di turno al Pokemon Center raggiunse il tavolo a cui erano seduti per riconsegnare loro i Pokemon a lei affidati.

"Scusate, ragazzi... Ash, ho rimesso in forze sia il tuo Butterfree che il tuo Heracross." disse l'infermiera dai capelli rosa, accompagnata da una graziosa Wigglytuff vestita in maniera simile a lei. "E... complimenti per come li hai allenati! Si vede che sei un allenatore in gamba!"

"Grazie, infermiera Joy... cerco di fare del mio meglio!" rispose Ash, ricevendo le Pokeball e poi facendo uscire i due Pokemon Coleottero, in modo da dare loro la possibilità di sgranchirsi un po'. "Okay, ragazzi, venite fuori... anche voi avete il diritto di divertirvi con noi!"

"Heracross!" esclamò soddisfatto lo scarabeo rinoceronte, e Butterfree si levò allegramente in volo, posandosi poi accanto a Pikachu e a Marill.

"Com'è che le infermiere Joy di Kalos assomigliano così tanto a quelle di Hoenn, a proposito?" si chiese Sandro, quasi con nonchalance, notando che in effetti, a parte qualche caratteristica di poco conto, sia le uniformi, sia la pettinatura e persino l'aspetto fisico in generale erano identici alle infermiere Joy che aveva visto lui nella sua terra d'origine. "Giuro, sembra quasi che siano fotocopiate..."

"E' uno di quei misteri che non si sono mai svelati..." affermò Misty. "A furia di vederne tante identiche, ho smesso di chiedermelo."

Vera alzò le spalle e ridacchiò tra sè. "Brock riesce a distinguerle tutte tra loro, ma come faccia... anche quello è un enigma!"

"Non è un enigma, Vera... Brock è un caso a sè!" rispose Misty.

"Comunque è vero... dovunque io sia andata, anch'io ho sempre trovato infiermiere Joy ed ufficiali Jenny molto simili tra loro!" commentò Serena a sua volta. "E' una cosa a cui prima o poi si fa l'abitudine, immagino."

"Cross..." commentò Heracross alzando le spalle.

La giornata era stata piacevole, ma ormai cominciava a farsi tardi, e per qualcuno era venuto il momento di congedarsi. Vera per prima diede un'occhiata all'orologio appeso ad una parete del Pokemon Center, e vide che segnava già le sei del pomeriggio. "Bene... mi è piaciuto molto stare in vostra compagnia, ma temo che adesso devo andare. I miei compagni di viaggio e mio fratello mi aspettano a Borgo Acquerello, e credo di averli già fatti aspettare abbastanza." disse la castana. "Comunque, ci teniamo in contatto, va bene? Anch'io resterò qui ad Hoenn per un po'."

"Ah... va bene, Vera. Spero che ci rivedremo presto." rispose Ash. "E ricorda che se hai bisogno di una mano, puoi sempre rivolgerti a noi."

"E spero che tu scopra qualcosa in più sulla Mega Evoluzione." aggiunse Misty. "E' una cosa di cui noi abbiamo sentito molto parlare, ma neanche noi sappiamo molto."

"Certamente. Se verrò a scoprire qualcosa in più, vi farò sapere." rispose Vera strizzando un occhio in segno di intesa.

"Mi raccomando, Vera, fatti sentire!" disse la piccola Clem, piazzandosi vicino a Vera con il suo Dedenne in braccio. Il Pokemon criceto squittì il proprio nome e mosse una mano per salutare.

"Spero che ci rivedremo presto... e a proposito, se vuoi sapere qualcosa in più sulla Mega Evoluzione, ti consiglierei di fare visita a Yantaropoli, alla Torre Maestra." volle aggiungere Lem. "La famiglia di Ornella, la Capopalestra locale, può darti tutte le informazioni che ti servono. Certo, potresti dover dare prova di te in una battaglia."

"Beh, allora penso di avere delle discrete possibilità!" affermò Vera, ripensando con orgoglio al suo Blaziken - era stato lui, più di ogni altro dei suoi Pokemon, a permetterle di sbaragliare il Team Meteora una volta per tutte grazie alla sua potente Mega Evoluzione... "Va bene... allora ci salutiamo qui, per adesso. Mi raccomando, buona fortuna, e buon proseguimento!"

"Anche a te, Vera! Ci vediamo!" rispose Serena. I ragazzi accompagnarono Vera fino all'uscita del Pokemon Center, e restarono sulla porta a salutarla per un po', almeno finchè Vera, dopo essersi voltata un ultima volta e aver agitato allegramente la mano verso di loro, non prese il sentiero che portava verso Borgo Acquerello.

Incamminandosi verso la foresta che separava Novartopoli dalla sua destinazione, Vera sorrise tra sè, contenta di aver incontrato tante persone e aver passato una giornata in spensieratezza. Incontrare di nuovo Ash e Misty era stato già di per sè una gran bella cosa, ma del resto, dopo il periodo pieno di tensione e difficoltà che aveva vissuto nel continente di Reborn, essere di nuovo in un paese dove poteva muoversi in tutta sicurezza era sicuramente una sensazione che le mancava a prescindere.

"Okay, Vera... meglio cominciare a camminare, ci vorrà un po' di tempo per raggiungere Borgo Acquerello." disse tra sè la giovane coordinatrice. Dopo aver controllato le sue Pokeball, Vera diede un'ultima occhiata a Novartopoli e riprese il cammino. "Speriamo di non essere mancata troppo a quella canaglia di Drew. Fa tanto lo scostante, ma anche lui si preoccupa! Heheheeee... devo ringraziare Hitomi che mi fa queste soffiate!"

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La mattina dopo, nel Pokemon Center di Novartopoli...

"Allora, avete deciso di restare un po' qui di allenarvi, giusto?" chiese Misty al quartetto di allenatori più giovani, mentre lei e i suoi compagni raccoglievano i loro effetti personali e si preparavano a riprendere il cammino.

"Abbiamo ancora una Medaglia da vincere, e per quanto mi riguarda, ho intenzione di provare qualche strategia che mi è venuta in mente." affermò Trovato.

Sandro prese la parola. "Comunque adesso siamo in quattro. Più siamo, meglio è!" affermò, rivolto ad Ash e ai suoi compagni. "Visto che io sono ancora un allenatore alle prime armi, non vorrei esservi di peso venendo con voi."

"Non sarebbe affatto un peso per noi..." affermò Ash con una piccola goccia di sufore sulla tempia. "Dopotutto, ho fatto anche da insegnante per molti giovani allenatori come voi. Però, se preferite andare per conto vostro, non sarò certo io ad impedirvelo. Anzi, trovo che sia giusto che voi sviluppiate la vostra tecnica personale come allenatori."

"Grazie per la comprensione, Ash! Quando sarò diventato più bravo, spero che vorrai accettare la mia sfida." rispose Sandro, calmo e al tempo stesso entusiasta.

E chiaramente, Ash non era il tipo da rifiutare una proposta simile. "Sarà un piacere, Sandro!" affermò, e i due allenatori si diedero un cinque."Quando vuoi, io e Pikachu saremo disponibili!"

"Pikachu! Pika pika chu!" rispose Pikachu, augurando a modo suo buona fortuna a Sandro.

"Grazie a tutti! Ci vediamo presto, mi raccomando! Intanto noi andiamo ad allenarci un po'!" esclamò Shana, e uno alla volta, i ragazzi di Borgo Bozzetto salutarono il gruppo degli allenatori più esperti, e uscivano dal Pokemon Center, entusiasti di riprendere la loro avventura.

"Per quanto riguarda noi... che ne dite, ragazzi, pensate che possa venire con noi anche Serena?" chiese Clem, rivolgendo la sua attenzione all'amica d'infanzia di Ash quando il quartetto ebbe lasciato il Pokemon Center. Dava l'impressione che Serena le fosse piaciuta all'istante, ancora più di Ash, Pikachu e Misty. "Hai detto che vorresti provare qualcosa di nuovo, vero? Se viaggi con noi, possiamo darti una mano a cercarlo, Serena!"
La proposta, per quanto gradita, sembrò un po' inaspettata a Serena, che sbattè gli occhi stupita. "Ah? Dici... dici davvero, piccola Clem?" chiese. "Certo, a me piacerebbe molto, ma non vorrei essere di troppo!"

"A dire la verità, Serena, piacerebbe molto anche a noi che tu ti unissi alla compagnia!" rispose prontamente Misty. "Tu e Ash avrete molte cose da dirvi, di questi ultimi tempi. E poi, anche a noi piacerebbe molto la tua compagnia!"

"Marill..." disse il topolino azzurro, guardando la sua allenatrice con espressione non troppo convinta. Gli dava come l'impressione che l'offerta di Misty, per quanto sincera, fosse motivata da qualcosa di più che semplice amicizia. Si ripromise che avrebbe chiesto alla sua allenatrice il perchè del suo modo di fare, ma ad ogni modo, non poteva dire che gli dispiacesse viaggiare con Serena.

"Io non ho obiezioni. Anzi, fa molto piacere anche a me." rispose Lem. "E tu, Ash, che ne dici?"

"Pikachu!" fu la pronta risposta di Pikachu.

"E me lo chiedi, Lem? Certo che Serena può venire con noi!" concluse con quel suo sorriso entusiasta e contagioso, poi si voltò verso la sua amica d'infanzia e annuì. "Mi farà molto piacere viaggiare anche con te, Serena! Sarà un modo per recuperare il tempo che abbiamo perduto, non trovi?"
Dopo un attimo di esitazione data dallo stupore, Serena sorrise con gioia e disse di sì con la testa, quasi illuminandosi in viso. "Ne sarò felice, Ash! Va bene! Grazie per avermi fatto questa proposta!"

"Stupendo! Sono sicura che ci divertiremo un sacco!" esclamò Clem, facendo un salto di gioia e abbracciando il fratello maggiore con trasporto. "E con questo siamo in otto!"

"Dedenne!" esclamò divertito il piccolo Dedenne. Pikachu fece un cenno di intesa al criceto elettrico, ma notò che Marill non era convinto al cento per cento, e volle chiedergli il perchè.

"Pika pikachu?" chiese il topolino elettrico.

Marill guardò verso Misty, che dava l'impressione di essere partecipe della contentezza dei suoi compagni. "Mar... marill, marill..." affermò il topolino blu. "Marill..."

"Pikachu...?" si chiese infine Pikachu, e Dedenne guardò incuriosito verso di loro. E così, Serena si era unita al gruppo, ma Marill non era del tutto sicuro che la navigazione sarebbe stata del tutto tranquilla...

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CONTINUA...

Note dell'autore: E così, abbiamo conosciuto un po' di personaggi, e Serena adesso fa ufficialmente parte del gruppo, mentre Vera è di ritorno a Borgo Acquerello per il rendez-vous con i suoi compagni, Sandro ha deciso di unirsi a . Per adesso, la situazione è tranquilla, ma non è detto che lo resterà per sempre...

A questo proposito... beh, diciamoci la verità, dopo aver vissuto per qualche anno lontana da Ash, non sarebbe stato realistico che Serena fosse innamorata di lui. Pr questo la mia versione di Serena non ha visto di mal occhio che Ash e Misty fossero già fidanzati. Misty ha avuto un comprensibile attacco di gelosia, del quale si sente un po' in colpa... ma questo, ovviamente, non vuol dire che le cose non potranno diventare più complicate in futuro.

Questo è quanto per adesso... a presto! Se potete lasciarmi una recensione, ve ne arei molto grato! ^_^          

          
    
 

 
 
           

      

  
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