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Autore: la ladra di libri    25/07/2017    7 recensioni
-INTERATTIVA ISCRIZIONI CHIUSE-
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Cassie osservava il paesaggio fuori dalla sua cameretta, sul balcone che dava sul boschetto accanto casa sua; l'indomani sarebbe partita per il castello di Hogwarts, e anche se era notte fonda non riusciva a dormire, perchè da quell'anno sarebbe arrivata a studiare anche la maggior parte dei suoi cugini.
"Speriamo che la McGrannit non abbia un malore"
Mormorò divertita mentre le punte dei patelli diventavano viola per l'emozione
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Terza generazione
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corvonero, Maghi, fanfiction, interattive, Serpeverde, Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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SMISTAMENTI (Parte2)
“Perfetto, ora inizierò a chiamarvi per ordine alfabetico” disse la professoressa McGrannit (o forse è meglio chiamarla preside? Oh, non mi sono ancora abituata a questo cambiamento) “Voi verrete verso di me, vi accomoderete su questo sgabello e…oh, il nostro Cappello Parlante farà tutto da sé”
Dopo aver detto ciò abbozzò un sorriso incoraggiante per i primini, ma che Ed trovava solo profondamente stanco. “Chissà quante cose ha da fare…” mormorò infatti a bassa voce, e Nope in tutta risposta alzò le spalle.
“Perfetto” esordì la McGrannit per attirare l’attenzione di tutti, che era stata distratta, oltre che dalla pausa, anche dal languorino dei loro stomaci che stavano ormai richiedendo attenzioni.
“La prima è… Oh, no. Il primo è…” disse la prof, guardando tutti con un occhiata truce per la risatina scaturitasi dal suo sbaglio –Ed pensò che fosse veramente troppo stanca- “David Robert Ashton!”
Il diretto interessato sospirò pesantemente, ed avanzò verso il Cappello. Aveva sognato quella scena innumerevoli volte, l’aveva messa per iscritto, immaginato così bene tutti i dettagli che quasi ebbe paura che tutto ciò che sarebbe accaduto realmente, lo avrebbe deluso.
-Fervida immaginazione, vedo-
Quasi cadde dalle sgabello per lo spavento; non era abituato ad avere voci nella testa
-Oh, attento giovincello! - gli sembrò sentire il Cappello ridacchiare…possono farlo, i cappelli?
-Eppure… no, non staresti bene in corvonero, sono tutti troppo…asociali, per così dire. Non ti troveresti a tuo agio…sei leale, sai? -
Davie quasi sorrise a sentire quella parola: leale. Era più bella di ingenuo, era più reale.
“TASSOROSSO” esclamò il Cappello, facendolo sobbalzare.
La tavola sopracitata esplose in un boato, e Cassie sospirò “Peccato, sembrava simpatico…” mormorò, e Enrich le tirò una leggera spallata “Ti stai rammollendo, Piccoletta?” lei in tutta risposta gli tirò una spallata molto meno gentile “Zitto o ti schianto, Idiota”
“Ha un’aria simpatica in effetti” mormorò Ed, inclinando appena la schiena per arrivare a farsi sentire dalle serpi “E Cassie raramente sbaglia di chi fidarsi” La diretta interessata sfoderò un ghigno, e i capelli le diventarono azzurri “Ho sbagliato solo con te, Enrich” “Guastafeste…”
La piccola Lupin infatti aveva fiuto su questo fatto, ve lo posso assicurare. Entrambi i fratelli sapevano scegliere accuratamente i loro alleati, e di questo andavano particolarmente fieri, sebbene in modi diversi. Nope andava d’accordo con tutti, impossibile non farsi piacere un tale esemplare di scimmia sociale (lo ammetto, penso che la maggior parte del buon sangue Veela della madre sia confluito in lui), ma solo pochi avevano la sua completa fiducia. La piccoletta piaceva a pochi e per questo riconosceva chi era suo amico. Il fascino Veela infatti lo avevano nel sangue entrambi, ma non sempre era una cosa positiva.
“Silenzio!” tuonò la Preside, con il solito tono autoritario che la contraddistingueva.
“Perfetto, ora che mi degnate di attenzione possiamo continuare… Il prossimo è… Bakewell Corinne!”
La ragazza dalla pelle olivastra attraversò con fiera andatura il tratto dalla sua postazione al Cappello, che in pochi secondi la smistò in serpeverde; nessuno fu sorpreso, era una Bakewell, imparentata con i Greengrass.
“Tocca a Jacqueline Canon!”
Jackie avanzò fino al cappello quasi saltellando, felice che fosse arrivato il suo turno: non stava più nella pelle!
“Buonasera Signor Cappello” pensò lei appena il diretto interessato le venne posato sul capo “Oh, cara ragazza, quanta gentilezza!”
La ragazzina si lasciò scappare un sorriso, e appena dopo il Cappello esclamò “GRIFONDORO!”
Naturalmente i suoi parenti gioirono tutti, e Max corse ad abbracciarla: sarebbero stati insieme, e avrebbero potuto far scherzi, divertirsi e dar fastidio ai serpeverde come a casa!
Ed sospirò “Almeno non rischio di venire picchiato di notte!” Nope lo guardò confuso, ma non fece domande: era troppo impegnato!
“Bene, ora… Eivindóttir Artemisia Lyn”
La ragazza, dai capelli multicolore e gli zigomi alti arrivò con passo sicuro fino allo sgabello, sul quale si sedette quasi sul bordo.
Le voci nella Sala si abbassarono, ma continuarono a farsi sentire; chi commentava il cognome, chi la statura della ragazza, chi il fatto che fosse una metamorphmagus… Cassiopea si sentì osservata, e decise che quella ragazza le sarebbe stata simpatica.
-Uh, ma chi abbiamo qui? - non sobbalzò, non ebbe alcuna reazione, solo il colore dei suoi capelli sfarfallò appena
-Decisa, determinata… ambiziosa, eh? E decisa, con un passato tormentato…- lei a questo elencò alzò gli occhi al cielo sospirando: sapeva chi era, sapeva tutto ciò che avrebbe detto quel Cappello
-Quanta grazia- mormorò sarcastico il Cappello –SERPEVERDE! - esclamò a voce alta subito dopo.
Arya sospirò “Potrei averla in camera” mormorò guardando la ragazzina sedersi all’estremità del tavolo
“Arya, sii gentile!” esclamò il fratello mentre lei lo fulminò con lo sguardo
“Non dirmi cosa devo fare, Edward. So cavarmela da sola, e lo sai, non mi serve la balia”
Lui sospirò (a quanto pare è una caratteristica di famiglia, sospirare), e tornò a prestare attenzione allo smistamento.
“Andiamo avanti!” esclamò la professoressa, leggendo la pergamena che teneva in mano
“Tocca a… Tiberius Chevalier”
Il ragazzo, pallido come un cencio, si ritrovò a Corvonero e dopo altri nomi, risuonò nella Sala quello di “Jonathan Gilbert!”
Il ragazzino, tutto tremante, si sedette sullo sgabello tenendone i bordi con le mani, quasi sapesse che se non l’avesse fatto sarebbe caduto davanti a tutto il Castello.
Ancor prima che il Cappello venisse posato sul suo capo, quello esclamò “TAASSOROSSO!”
Erano tutti stupiti da questo fatto, e John restò un attimo sullo sgabello con aria frastornata; solo dopo un minuto si alzò per andare al proprio tavolo, con grandi applausi dai componenti della sua casata.
Lo smistamento procedeva tranquillamente, ma i professori facevano sempre più fatica a tenere buoni i propri alunni, che un po’ per la fame e un po’ per la stanchezza, non riuscivano a stare calmi.
“Ancora un attimo di attenzione, ragazzi!” esclamò la Professoressa McGrannit “Abbiamo quasi finito!”
Venne poi chiamato il nome di Shana Noyes, e Cassiopea si allungò sulla panca fino a raggiungere la schiena del fratello “Nope, è lei che mi fissava come se fossi un’Animale Fantastico, alla stazione!
Il ragazzo sospirò: la sorella era proprio negata a leggere le persone: “Genio, è una nata babbana: ovvio che non ha mai visto nessuno cambiare colore degli occhi a proprio piacimento!”
La diretta interessata, nel frattempo, era seduta sullo sgabello con gli occhi che sarebbero usciti dalle orbite da quanto guardava in su, cercando di vedere il Cappello.
“Oh, cara, non ho nulla di dirti…” lei lo guardò un po’ sconcertata, finché non sentì “CORVONERO!”
Scese felice, e quasi si commosse quando vide quanto i suoi nuovi compagni di casa erano felici di averla con loro.
… “Felicity Aline Potter!” disse la Preside, con fare ormai stanco.
La ragazza si sedette emozionata, con le guance quasi rosse dall’emozione
“Un’altra…CORVONERO!”
Esclamò il cappello, anche lui stanco ormai (sempre se i cappelli possono essere stanchi)
Ty-Ty scese e saltellò felice fino al suo tavolo, andando ad abbracciare Ed che per poco non morì, stretto dalle braccia della piccola ma forte ragazzina.
 
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Mi scuso per l’enorme ritardo, spero che non vi siate dimenticati di me! (Non ve ne farei una colpa)
Pensavo di avere molto più tempo per scrivere durante le vacanze, invece è estenuante stare dietro a tutti gli impegni!
Spero che non rimaniate delusi dalla brevità di questo capitolo, dopotutto non è nulla di che… spero di poter aggiornare più velocemente la prossima volta!
So che non sono presenti tutti i personaggi, e alcuni lo sono più di altri... nei prossimi capitoli cercherò di fare del mio meglio!
La ladra
P.S
Vorrei scusarmi con la creatrice di Arya per aver scritto, nel precedente capitolo, che doveva fare il primo anno… che imbarazzo. Scusa tantissimo!
  
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