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Autore: Cara_Sconosciuta    15/06/2009    7 recensioni
Una raccolta un po'particolare presa in prestito da una scritta nella sezione Harry Potter da Nonna Minerva.
Dieci drabble, diec canzoni, dieci momenti dell'amicizia tra Kevin e Christian.
A voi il giudizio!
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kevin Jonas, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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10 songs challenge

-Kevin & Christian friendship-
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Ho trovato questo giochino nella sezione Harry Potter, proposto da Nonna Minerva...e ho deciso, con il suo permesso, di provarci anche io. Qui di seguito potete trovare le regole.

 

  1. Scegli un personaggio, una coppia o un fandom
  2. Apri la tua cartella di musica, seleziona la modalità riproduzione casuale e fai partire
  3. Scrivi una drabble-flashfic collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per finire la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata sia la tua drabble.
  4. Scrivine dieci, poi pubblicale.

A voi la lettura, fatemi sapere che ne pensate!!

Temperance

 

I - Honey Honey  (ABBA)

 

Chris guardò, divertito, il suo college che si cimentava nell’inutile tentativo di aprire un barattolo di miele.

“Ti... serve una mano, Kevin?”

Kevin scosse il capo, risoluto, mentre la classe lo guardava in silenzio, cercando in ogni modo di soffocare le risatine che sorgevano spontanee.

“Ehm... Kev... tra poco suona la fine dell’ora, sai com’è....”

“Chris, vorresti cortesemente lasciarmi in pace?”

Il biondo si strinse nelle spalle e si sedette su un banco vuoto della prima fila, accavallando le gambe.

Che diavolo era saltato in mente a Kev di proporre ai suoi alunni una merenda tutti insieme per festeggiare il Natale... o, meglio, di proporre una cosa del genere senza portarsi dietro un apriscatole.

Eppure era così, così divertente guardarlo mentre non riusciva a fare una cosa tanto semplice... affascinante.

 

II - Io posso dire la mia sugli uomini (Fiorella Mannoia)

 

Lui ne sapeva di cose sugli uomini.

Li amava, li odiava, li trovava dannatamente attraenti e, allo stesso tempo, dannatamente idioti.

Aveva conosciuto tanti, tanti uomini... alcuni erano stati innamorati di lui, altri lo avevano odiato a prescindere, semplicemente per come era, per come amava.

Erano tutti diversi, a volte strani, a volte fin troppo comuni, eppure era sempre, sempre riuscito a classificarli al primo colpo.

Tutti.

Ma non lui.

Lui era diverso, era un’altra cosa.

Lui non era un amante né un nemico... era qualcosa di semplice, qualcosa che, tuttavia, lui non aveva provato mai.

Lui era un amico.

E non capiva che cosa provava nei suoi confronti... non sapeva chi era per lui Kevin Jonas.

Speciale, questo sì che era certo.

Ma oltre a questo... beh, oltre a questo Kevin Jonas per lui non era altro che un mistero.

Un mistero che, per quanto esperto di uomini lui fosse, sospettava non avrebbe capito mai.

 

III - Io ti aspetterò (i Pooh)

 

“Mi mancherai...” Mormorò Kevin, stringendo Christian in un abbraccio fortissimo, gli occhi pieni di lacrime.

“Anche tu.” Rispose l’altro, soffocando un singhiozzo nel collo dell’amico. “Anche tu...”

“Quando tornerai?” Domandò il moro, separandosi appena da lui.

Chris si strinse nelle spalle.

“Quando mia madre non avrà più bisogno di me, suppongo... sei il miglior amico che si possa sognare, Kevin, vorrei davvero non dover partire.”

Kevin sorrise, dandogli una pacca giocosa sulla spalla.

“Tua madre è malata e le servi più che a me. E poi io sono qui, non vado da nessuna parte.”

“Amici?”

“Per sempre!”

 

IV - Vivere per amare (Riccardo Cocciante)

 

“Chris, mangia qualcosa...”

Il biondo professore scosse il capo, affondando di più il volto nel cuscino del divano di casa Jonas.

Kevin sospirò, accarezzandogli piano i capelli chiari.

“Non puoi andare avanti così...”

Nessuna risposta.

Lo aveva lasciato. Dopo più di due anni la storia più bella della sua vita era finita e lui non sapeva cosa fare per dargli indietro un po’di quell’allegria che lo contraddistingueva.

Se solo gli fosse capitato tra le mani l’idiota che lo aveva ridotto in quello stato... come era possibile non vedere che, per Christian, l’amore era tutto, quanto di più importante esistesse per lui?.

Aveva detto che non si poteva andare avanti così, che erano diventati troppo diversi... sciocchezze.

Tutti cambiano e in una storia bisogna essere pronti ad adattarsi anche ai cambiamenti dell’altro.

Quello non lo meritava.

Ma lui c’era, lui c’era sempre.

Perché se qualcosa per Chris era più importante dell’amore, quel qualcosa era la loro amicizia. E quella ci sarebbe stata sempre.

“Dai, guardiamo un film...”

 

V - Il cielo (Renato Zero)

 

“Non è affatto da scemi!” Esclamò Christian, afferrando il polso di Kevin e trascinando l’amico sul prato accanto a sé. “Non hai mai giocato a cercare le costellazioni, da bambino?”

“Da bambino, appunto.” Chiarì il moro, tentando senza risultati di tornare a sedere. “Ora non ci vedo proprio niente di speciale in un ammasso di pallini luminosi su fondo nero. Ci sono quadri, decisamente più intriganti!”

“Certo, puoi vederla così...” Replicò l’altro, tracciando con un dito le linee che formavano il Piccolo Carro. “Oppure puoi immaginare che il cielo stesso sia un quadro... un quadro meraviglioso, al quale tutti gli altri sono ispirati, un quadro che è l’origine di tutti noi. Un quadro che...”

“Che stella è quella?” Domandò Kevin, forse solo per zittirlo, o forse davvero interessato.

“La stella polare.” Rispose il biondo, soddisfatto.

“Brilla più di qualsiasi cosa abbia mai visto.”

“Già...lei è il centro.”

“Il centro di cosa?”

“Di tutto.”

 

VI - Pretty Woman (Roy  Orbison)

 

“É carina...”

Christian annuì, effettivamente più interessato nel proprio frappe al cioccolato che nella ragazza che aveva tanto attirato l’attenzione di Kevin.

“Chiedile di uscire.”

“Sì, certo, mi presento lì e dico ciao, tu non mi conosci, ma ti trovo molto carina, non è che ti va di uscire? Andiamo!”

Chris si strinse nelle spalle.

“Se vuoi lo faccio io.”

“Come no.” Replicò l’altro scettico.

Ma Chris non scherzava, non scherzava affatto.

Quattro passi veloci per raggiungerla, un gesticolare rapido, un saluto e un bacio sulla guancia e poi eccolo di ritorno.

Con un biglietto.

“Si chiama Hannah. Qui ci sono cellulare e numero di telefono. Vi vedete questa sera al ristorante italiano in centro.” Occhiolino alla sua faccia basita. “Non ringraziarmi, è stato un piacere.”

 

VII - Un ragazzo di strada (i Pooh)

 

“Lascia stare, non puoi capire.” Mormorò Christian, piuttosto arrabbiato, gettando un paio di monete nel piattino dell’ennesimo mendicante.

“Cosa non posso capire? Come mai tu voglia sperperare mezzo stipendio offrendolo a nullafacenti come questi? Beh, hai ragione, non lo capisco.”

“Beh, io preferisco dare i miei soldi ad un finto povero che lasciarne uno vero a marcire per strada senza la possibilità di comprare un pezzo di pane!” Esclamò il biondo, rivoltandosi come un gatto.

“Non saranno i tuoi cinque dollari a fare la differenza.”

“Tutto può fare la differenza, Kevin... ma tu non lo sai. Tu sei nato ricco, non hai mai dovuto davvero lottare per sopravvivere, vero?”

“Io...”

“Non è colpa tua... ma prova a non arrivare alla fine del mese, provaci, una volta sola, e allora potrai criticarmi. Prova a sopravvivere ad anni come i primi che ho passato in America e poi mi dirai.”

“Non sapevo che...”

Chris sorrise, scuotendo appena il capo.

“Te l’ho già detto, non è colpa tua... siamo diversi e hai ancora molto su di me da imparare. Ma non criticare quel che non conosci, professore...non lo fare mai.”

 

VIII - Adesso che ci siete voi (Matteo Branciamore)

 

“Passa, Christian!”

Il biondo professore dribblò un paio di avversari della squadra degli alunni e tirò la palla in direzione di Kevin, che la colpì di testa, segnando una bellissima rete a favore della squadra degli insegnanti.

“E con questo sono quattro a zero! Quante ne volete prendere ancora, eh?” Esclamò il professore di musica, facendo una linguaccia ai ragazzi dell’ultimo anno, che stavano perdendo clamorosamente.

Chris rise, asciugandosi la fronte con un lembo della maglietta: non si era mai divertito tanto ad un torneo alunni contro professori... molto probabilmente perché i suoi colleghi non lo avevano mai voluto in squadra.

Da quando Kevin era lì, invece, era cambiato tutto e non avrebbe potuto farlo nel modo migliore.

Non che fosse un talento, il migliore della squadra, ma almeno aveva la possibilità di giocare, no?

“Io direi che ancora uno o due possiamo farglieli, o no, prof?” Domandò, battendo il cinque sulla mano alzata di Kevin.

“Ma anche tre o quattro se ci tieni!”

E poi via, di nuovo a giocare, solo per un giorno ancora bambini.

 

IX - The Cowboy in Me (Tim McGraw)

 

Gita.

Se mai gli fosse capitato tra le mani l’inventore delle gite scolastiche di certo lo avrebbe scorticato vivo.

E, come se non fossero bastate cinque classi di bambini da curare, anche il suo collega ci si metteva a rompere le scatole.

“Dai, Kev, non lo fai un giro sul cavallo?”

Occhi al cielo.

“Chris, mi sento un po’cresciuto per queste cose.”

“Cresciuto per salire su un cavallo?”

“Esattamente.”

Non avrebbe mai dovuto dirlo.

 

“E... e quello che sarebbe?” Domandò Kevin, deglutendo rumorosamente, mentre gli alunni alle sue spalle già cominciavano a fare il tifo per lui.

“Un toro.” Rispose Christian, come se stesse spiegando qualcosa di molto molto difficile ad un bambino molto molto stupido. “Dato che il cavallo ti sembra da bambini, ho pensato che una lezione di rodeo potesse essere più adatta a te!”

 

X - Ave Maria Pagana (Riccardo Cocciante)

 

“Io non credo, sai, Maria?” Disse Christian, inginocchiato sulla panca proprio di fronte alla statua della Madonna. “Non penso che tu, tuo figlio e tutta la compagnia esistiate davvero... è un dono che non ho avuto, la fede, e non credo nemmeno che lo vorrei. Troppe complicazioni, troppe illusioni che poi lasciano l’amaro in bocca. Però sai, Kevin ci crede... ci crede tanto perché suo padre lavora per te e ora lui sta vivendo davvero un brutto periodo... sono quasi quattro anni che chiede un aiuto a voi lassù, ma io di risultati non ne ho ancora visti. A parte che non ho nemmeno capito perché abbiate ucciso suo fratello... ma potreste almeno sforzarvi di farlo star meglio, no? Dopotutto, siete voi, voi di Paradiso, gli unici che lo potete aiutare ma, dato che non lo avete mai ascoltato, ho pensato che forse una voce diversa vi avrebbe convinti... Mandategli qualcuno che lo possa far stare meglio... una donna che l’ami, magari, perché così avanti proprio non si va.” *

 

*questa in particolare è legata a As if we were brothers

   
 
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