Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: eli_mination    05/08/2017    2 recensioni
Il Barian World è scosso da una minaccia imminente. Una divinità sconfitta millenni fa si sta per risvegliare, portando distruzione e morte. L'unica soluzione? Sette umani, ai quali è stato tramandato un potere particolare, in grado di debellarla. Riusciranno nel loro intento?
[STORIA SOSPESA]
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Sette Imperatori Bariani, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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POV: Juan

… adesso capisco come mai Maria è così terrorizzata. Davanti a me c’è un viso incorniciato da capelli neri le cui punte toccano appena le spalle, occhi scuri e penetranti e un sorriso beffardo. Il ragazzo è poco più alto di me ed è vestito completamente di nero.

“Ci rivediamo…” un sussurro simile ad un sibilo esce dalla sua bocca. “Non ci siamo presentati a dovere: mi chiamo Ben.”

“Per noi non è affatto un piacere conoscerti, lurido bastardo!” sputo io. Cosa vuole ancora da Maria? Per quale motivo non è al fresco?

“Oh, che modi…” commenta lui, abbassando lo sguardo. Faccio segno a Maria di mettersi dietro di me.

“Ho paura…” mi dice, stringendo le mani sulla mia maglietta.

“Andrà tutto bene…” la rassicuro io. “L’altra volta l’ho steso. Com’è uscito dalla cella ci ritorna!”

Il malvivente, ascoltando tutto, ridacchia in modo abbastanza inquietante.

“Cosa c’è? Credi che abbia improvvisamente perso la forza che ho usato per sbaragliarti?” gli domando.

“No… hahaha… è che…” sussurra, poi alza lo sguardo verso di noi. “… sei davvero ingenuo…”

“Cos-”

Non ho il tempo nemmeno di farmi domande che un dolore assurdo mi tormenta la pancia e mi costringe a piegarmi sulle ginocchia. Mi è venuto addosso! Quando si è mosso?

“JUAN!” esclama Maria, vedendomi in quello stato. Riaprendo gli occhi, vedo Ben che cerca di afferrare il braccio di Maria. Non posso assolutamente permetterglielo! Nonostante il dolore, mi alzo e salto su di lui per allontanarlo dalla mia amica. A quanto pare con questo delinquente devo usare i miei poteri. Sembra davvero veloce! Non è una cosa normale!

Un momento… E se fosse…

“Maria, vai via! Me ne occupo io!” le dico, mentre il ragazzo prova a togliermi di dosso.

“Non voglio lasciarti di nuovo da solo…” mi dice, evidentemente terrorizzata.

“Maria, non puoi fare nulla! Devi scappare! Non voglio che anche tu venga coinvolta in tutto questo!” cerco di convincerla ancora. Intanto Ben mi colpisce con un pugno ben assestato in pieno viso. Cazzo, che dolore!

“Devo chiamare la polizia…” dice lei, prendendo il cellulare, ma io la fermo subito.

“No! Non fare nulla! Scappa!” dico ancora, quasi incapace di muovere le labbra a causa del colpo subito. “Se dovesse andarmi male non voglio che tu venga nuovamente infastidita da questo tizio! Per favore, ascoltami!”

Maria resta interdetta. Deve andarsene. Non voglio che si faccia male per colpa mia e di questo stronzo. Non voglio nemmeno che scopra il mio segreto. Se venisse coinvolta in questa faccenda potrebbe anche rischiare la vita. Potrebbe capitare di tutto!

“… d’accordo… Ti prego, Juan… Non cacciarti nei guai…”

Finalmente vedo Maria prendere la stessa strada che avevamo percorso per arrivare fin qui, correndo. Ora siamo rimasti solo io e Ben.

Con uno strattone si libera dalla mia presa e mi fa rotolare poco lontano. Mi rialzo lentamente, complice anche il forte dolore allo stomaco.

“Non devi assolutamente preoccuparti…” dice il ragazzo, quasi illeso. “Una volta che avrò finito con te, Mezzo-Bariano, tornerò a cercare la tua cara amichetta!”

Allora avevo ragione. È un servitore!

“Non te lo permetterò assolutamente!” esclamo. “Non ti perdonerò per quello che le hai fatto!”

“Oh, andiamo!” dice lui, ridacchiando. “Mi dite tutti quanti che quello che ho fatto è sbagliato! Ma non ho fatto nulla di male!”

“Hanno ragione…” lo correggo.

“Divertirsi è sbagliato?” domanda Ben, ridendo. “In che Paese di merda sono capitato per uccidere un Mezzo-Bariano?”

Comincia a farmi innervosire.

“Mi dispiace se sei capitato in un posto in cui ‘divertimento’ non è uguale a ‘stupro’… Forse nell’aldilà lo è. Che dici? Vuoi provare a dare un’occhiata lì? Ti ci manderei volentieri…”

“Sai, mi piacerebbe, ma non credo che tu abbia le capacità per farlo…” commenta lui. “Alla fine potrei essere io quello qualificato a spedirti lì!”

“Staremo a vedere!” dico nella mia testa. Con una sfera di luce cerco di colpirlo, ma nel momento esatto in cui questa lo raggiunge… lui sparisce.

“Ma come…”

“EHI! Devi stare più attento!” sento la sua voce dietro di me. Mi giro e mi arriva un altro pugno in faccia. Percepisco l’odore del sangue che esce dalle mie narici. Il dolore si fa sentire davvero tanto, ma nonostante ciò cerco di non demordere. È in gioco la mia vita, quella di Maria, dei miei amici, del Barian World.

Provo ad afferrarlo per la maglietta, ma lui, ancora una volta, scompare dalla mia vista. Mi guardo intorno, poi guardo verso l’alto e mi sposto velocemente a destra con una capriola. Voleva attaccarmi dall’alto. Lui atterra con un ginocchio a terra e un buco nel terreno. L’immagine resta fissa solo un nanosecondo, perché subito dopo si lancia su di me e mi dà un’altra ginocchiata sullo stomaco, già dolente per l’attacco di prima. La sensazione di rimanere senza fiato si fa sentire più forte di prima e per un attimo mi sembra di stare nello spazio senza l’ossigeno.

Neanche Ben vuole prendersi il tempo per respirare: dopo avermi privato del respiro, un’onda d’urto mi getta su un pilone distante qualche metro. Dopo averci sbattuto contro con la spalla sinistra, cado a terra quasi incapace di muovermi.

“Cosa c’è? Già stanco?” mi urla Ben da poco lontano. “Alzati!”

Vorrei poterlo fare, ma, anche se ha colpito alcuni punti specifici del mio corpo, è come se mi facesse male di tutto. Come se avessi ogni singolo osso dello scheletro rotto.

“Muoviti!” mi ordina quel servitore. Cerco di fare forza sulle braccia per alzarmi in piedi, ma non ce la faccio e cado a terra stremato. Se solo Arito fosse qui…

“È ancora presto, dunque dopo averti sconfitto passerò al prossimo.” sostiene lui. “Non farmi perdere tempo!”

A queste parole mi sforzo ad alzarmi. Non voglio che lui uccida me e i miei amici, tanto meno voglio che dia fastidio a Maria. Devo alzarmi. Forza…

“Come hai potuto notare, la scorsa volta non avevo usato la mia vera forza e il mio vero potere perché non credevo fossi così forte.” spiega. “Ti avevo sottovalutato…”

Mi reggo con le mani sul terreno mentre lentamente mi metto in ginocchio.

“Così ho deciso di fare sul serio, stavolta…” continua, osservandomi mentre, appoggiato al pilone, cerco di mettermi in piedi. “Questa volta, però, ti ho sopravvalutato. Non sei ancora riuscito a farmi un graffio. Deludente…”

Mi raddrizzo con la schiena. La pancia, facendo questo movimento, fa così male che mi gira la testa e vedo tutto sfocato per un paio di secondi.

“Avanti, che dopo andrò alla ricerca della tua amichetta.” dice lui con fare perverso. “Voglio concludere quello che avevo iniziato la volta scorsa, se solo tu fossi rimasto al tuo posto…”

“Oh… no, non ce la farai…” dico io, con voce rotta.

“Io non direi, sei davvero messo male. Stai tranquillo, morirai prima di sentire la tua ragazza urlare!” ridacchia lui.

Come osa…

“Smettila…” gli dico con fare rabbioso.

“Perché dovrei? Sembra così divertente…” ribatte Ben. Io, intanto, mi avvicino a testa bassa. Mi aspetto un qualunque tipo di attacco da parte del servitore, ma lui non si muove, dunque mi dà la possibilità di avvicinarmi, anche se ogni passo che faccio è una fitta in una parte del corpo differente.

“Sarebbe troppo divertente prenderla per le trecce mentre-”

“TI HO DETTO DI SMETTERLA!” gli urlo io. “Tu non devi neppure avvicinarti a lei!”

Sento uno strano calore nel mio corpo.

“Tanto da morto non riuscirai ad impartirmi ordini!” ridacchia lui, poco prima di sferrarmi un pugno. “Come…?”

Riesco a bloccare la sua offensiva riuscendo a prendere quel pugno con la mia mano. Stringo la presa, percependo la rottura di qualche dito.

“ARGH!” si lamenta lui, strizzando gli occhi.

“Cosa c’è? Ora ti lamenti per qualche piccola frattura?” lo stuzzico io, quando Ben prova a tirare un calcio basso che io schivo. Sono subito dietro di lui, così con una gomitata nel centro della schiena lo faccio crollare a terra. Lo prendo per una caviglia e lo lancio poco lontano, spedendolo su un’impalcatura che, sotto il peso dell’impatto, si distrugge.

Non ci ho messo davvero niente a mandarlo lì! È come se avessi lanciato un aeroplanino di carta, sembrava così leggero. Anche prima mi sono sentito strano, quando ho evitato quel calcio basso e mi sono spostato subito dietro di lui. Cosa diamine è successo? Mi sento più forte e più veloce di prima.

Vedo il servitore spuntare fuori da quell’ammasso di ferro un po’ ferito. Ha qualche taglio sul viso e delle lacerazioni sui vestiti. La cosa più evidente, però, è la sua espressione: prima era davvero spaventosa e sadica e incuteva timore anche solo se incrociavi lo sguardo con lui per un nanosecondo. Adesso, invece, è come se sapesse che deve stare attento, che la sua forza non basta per sconfiggermi, come inizialmente aveva creduto. È come se i ruoli si fossero invertiti: ora sono io quello cattivo e lui quello indifeso, con la sola differenza che non sono incosciente quanto lui. Dopotutto, così come io ho tirato fuori la mia forza, anche lui potrebbe uscirsene con qualche abilità di cui non sapevo nulla.

Mentre sono immerso nei miei pensieri, noto delle forme quasi trasparenti, simili a boomerang, che vengono veloci verso di me. Sono tante e sono disposte in fila. Le schivo tutte, per poi accorgermi di un’altra fila uguale. Schivo anche quelle. A quanto pare Ben sta cercando di colpirmi con delle onde d’urto dello stesso tipo di quella che mi ha spedito sul pilone.

Una raffica di quegli attacchi viene nella mia direzione. Consapevole di avere una velocità maggiore, li evito tutti e, contemporaneamente, mi avvicino al servitore.

“Ma come diavolo hai fatto?” domanda timoroso. Gli leggo la paura negli occhi.

“È una cosa normale diventare forti…” gli rispondo, prendendolo per i capelli e dandogli ripetute ginocchiate. “Ciò che non è normale è avere un comportamento come il tuo!”

Sento il ragazzo che fa versi strani, come se si fosse ritrovato improvvisamente senza fiato. Ah, adesso capisci cosa ho provato?

Dopo aver visto che il servitore non reagisce agli attacchi, mollo la presa su di lui e lo faccio cadere a terra, esanime. Gli metto un piede sul torace.

“Ti prego… basta…” dice lui, sconsolato.

“Perché dovrei?” domando io, mettendo il peso sul piede. “Hai dato fastidio a Maria, le hai fatto passare qualcosa che l’ha sconvolta! Secondo te non dovrei fare qualcosa che ti ricorderai per sempre? Anzi, non te lo ricorderai perché tra poco tirerai le cuoia. Non meriti di vivere, essendo un molestatore e un servitore.”

“Hai…” dice a fatica. “Uno dei… due occhi… rosso…”

Perfetto, sta delirando.

“Uh, iniziano le allucinazioni…” commento io.

“No… dico davvero…” risponde, tossendo.

“Beh, anche se fosse, non ha importanza ora…” dico io.

Inizio ad ansimare, come se fossi stanco. Mi sento come se le forze mi stessero abbandonando…

Intanto do un’occhiata al ragazzo, che cerca in tutti i modi di rimanere sveglio. Beh, direi che è arrivato il momento. Mi accovaccio vicino a lui e gli prendo la testa con entrambe le mani.

“Addio, stronzo.”

Con un movimento improvviso, gli giro il collo, rompendoglielo. Una pozza nera si allarga prima sotto di lui, poi sopra di lui, inghiottendolo e facendolo sparire.

È finita. Ce l’ho fatta… da solo.

Mi rimetto in piedi, ma quando lo faccio inizia improvvisamente girare la testa e le forze mi abbandonano totalmente. Mi accascio a terra mentre tutto si fa buio.

 
Angolo autrice

Salve!

Alla fine ho portato il capitolo interamente dedicato al povero cristo Juan, che non appariva nella storia da un bel po’…
Allora, perdonatemi la lunghezza del capitolo ma questa settimana ho fatto di tutto pur di portarvi il capitolo oggi. Vi prego di scusarmi <.<

Comunque, piccola notiziuola: la settimana prossima al 90% non pubblicherò perché sarò impegnata per tutta la settimana, dunque ci si vede tra due settimane. Non è escluso che io riesca a pubblicare, ma nel caso sabato non vedrete il nuovo capitolo, beh, sapete il perché xD

Ancora una volta ringrazio CyberFinalAvatar per la recensione dello scorso capitolo (ultimamente siete tutti in vacanza T.T)

Detto questo, fatemi sapere se avete trovato errori o semplicemente avete qualche suggerimento per la storia (non siate timidi^^)

Ci vediamo al prossimo capitolo!

eli8600
  
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