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Autore: Haiwan    05/08/2017    4 recensioni
« Non sono un eroe. Non sono come te e Chat, vedo come la gente mi guarda. Hanno paura di me »
« Ma cosa dici? Tu sei un eroe, anzi, un supereroe! E sei esattamente come me e Chat Noir e anche di più »
« Lady ha ragione, anche se in fatto di bellezza nessuno può battermi »
« CHAT!! »
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Spero vi piaccia :3
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: "Mostro"

Correvo tra i tetti di quella meravigliosa città, era una sensazione ancora più bella che andare sullo skate. Almeno da lassù avevo una vista assai migliore.
Saltai ancora un edificio quando finalmente la vidi: eccola lì, quella immonda creatura.
"Perché è risalita in pieno giorno?! Cos'avrà in mente..??" Pensai, ma non c'era tempo da perdere, dovevo fermarla!
Vidi già delle auto della polizia e degli agenti che stavano per sparare. Ma non avevano ancora capito che le pallottole non servivano a nulla??
Il mostro fece un verso stridulo che mi costrinse a tapparmi le orecchie da quanto era forte.
« Fuoco!! »
E cominciarono gli spari, ma ovviamente quando un proiettile colpiva quella... cosa, la ferita si rimarginava immediatamente come, dopotutto, mi aspettavo.
La bestia prese a correre in direzione dei poliziotti e senza alcuna difficoltà sbaragliò le loro macchine con le sue possenti e muscolose braccia, fortunatamente quegli agenti furono abbastanza intelligenti da togliersi per tempo.
A quel punto saltai nuovamente sui tetti e cominciai a seguire quella sottospecie di animale.

Era l'ultima ora di lezione quando improvvisamente il cellulare di Alya prese a vibrare, lei lo prese dalla tasca e facendo attenzione a non farsi beccare dalla prof sbloccò la schermata e andò nella sezione notizie. Sullo schermo v'era un servizio di Nadja Chamack e nel leggere i titoli sbiancai.
"Super-cattivo risale dalle fogne e attacca la città"
Dovevo subito intervenire, dovevo uscire da quell'aula!
« Uhm.. profesoressa! Posso andare in bagno? » chiesi, alzando la mano.
« Non se ne parla, Marinette! Ogni volta che ci vai poi non torni più in classe, perciò adesso ti arrangi » decretò lei con fare severo.
"Maledizione.."

« Ma perché non sta fermo?! »
Ormai stavo inseguendo quel mostro da.. mezz'ora? Avevo perso la cognizione del tempo.
Raggiungemmo una strada molto trafficata, proprio nel centro di Parigi e la creatura non ci pensò due volte ad attraversare, a quel punto non avevo scelta: dovevo scendere e passare al contrattacco.
Mi misi proprio sul bordo del tetto e mi preparai a saltare, le mie gambe scattarono verso l'alto come molle e tesi le braccia in avanti, pronta ad atterrare sopra la bestia. Questa, sentendomi arrivare, si girò di scatto ma prima che potesse agire l'ero già finita addosso. Ruzzolammo per qualche metro e l'animale riuscì a liberarsi dalla mia presa; con le zampe posteriori mi colpì l'addome e mi scaraventò via, lontano da lui. Finii proprio al centro della strada trafficata e una grossa Renault‎ si stava avvicinando con una velocità parecchio sostenuta, immediatamente mi alzai in piedi, ma la macchina era troppo vicino, allora il mio istinto prevalse e l'afferrai per il cofano e praticamente la lanciai via, senza alcuna difficoltà, ma così facendo l'auto si ribaltò e finì sul marciapiede con le ruote all'aria. Per poco non uccidevo qualcuno.
« O-oh cazzo... » imprecai, per poi fiondarmi sulla macchina. Appena mi avvicinai vidi che all'interno del veicolo v'era una famiglia: al volante c'era un uomo e accanto a lui una donna, poi dietro v'era una ragazza e accanto a lei un bambino sui sei o sette anni. Subito pensai al peggio, ma erano tutti coscienti, si muovevano ed era una buona notizia, almeno credevo...
« State bene? Siete feriti? Vi aiuto a uscire! » Dissi cercando di avvicinare, ma la voce dell'uomo mi fermò.
« NO! STAI INDIETRO!! NON TI AVVICINARE, MOSTRO!! » Urlò quest'ultimo. A quella parola mi bloccai e il tempo era come se si fosse fermato. Mi voltai lentamente e vidi il mio riflesso nello specchietto retrovisore ormai scheggiato, ma riuscivo comunque a vedermi.
Aveva ragione, ero un mostro...
Il verso stridulo della creatura mi riportò alla realtà, aveva appena tolto un coperchio di un tombino per poi saltarci dentro.
« Oh, no... non mi scappi, stavolta! » esclamai, prima di correre e inseguire la bestia all'interno delle fognature.

Finalmente la campanella dell'ultima ora suonò e riordinai in fretta e furia le mie cose dentro lo zaino. Purtroppo il mio comportamento non passò inosservato agli occhi della mia migliore amica, che cominciò a guardarmi con fare indagatore.
« Tutto a posto, Marinette? » Domandò infine, sapevo che non avrebbe trattenuto per molto la sua curiosità.
« Certo, sì! Tutto a posto, devo solo sbrigarmi ad andare a casa perché... ehm... devo... deeeevo... consegnare una torta ecco! Quindi ti saluto adesso Alya perché devo scappare, a domani! » Risposi velocemente per poi svignarmela e sparire dal suo campo visivo prima di ricevere un interrogatorio. Ormai la ragazza dai capelli mossi e castani sapeva quando mentivo o quando cercavo scuse, e sicuramente non avrebbe lasciato cadere lì l'argomento, ma me ne sarei occupata in un secondo momento.
Sgattaiolai nel bagno delle ragazze e controllai che non ci fosse nessuno.
« Perfetto » Dissi mentre aprivo la mia inseparabile borsetta con all'interno la mia dolce Kwami che uscì fuori e volò proprio di fronte al mio viso.
« Ho visto un servizio della signora Chamack dove diceva che un Super-cattivo era risalito dalle fogne! Ci sarà sicuramente lo zampino di Papillon, dobbiamo intervenire! » Esclamai, ricevendo un "Sì" deciso da parte di Tikki.
« Tikki, trasformami! »

« Non puoi uccidermi, e tu lo sai bene »
« Ci posso provare.. questi artigli serviranno a qualcosa, no? Forza, vieni qui!! »
Purtroppo da quello scontro non ne uscii vincitrice.
Dovevo ammettere che quell'essere combatteva fin troppo bene, sapeva il fatto suo riguardo a punti deboli e punti ciechi. Ogni volta che lo attaccavo quasi sempre riusciva a schivare le mie mosse, era quasi come se le prevedesse.. che nervi!
Ricevetti dei colpi ovunque, soprattutto sull'addome e sulle braccia, che erano piene di graffi e lividi. Invece sulle spalle ero ricoperta di morsi, perché quell'infame trovava sempre un modo per distrarmi e mi attaccava alle spalle, serrando le sue mandibole o sul collo o sulla zona citata prima.
Non avevo di certo avuto una bella giornata.. .
Nemmeno io seppi come riuscii a scappare e vagai per quei cunicoli stretti, umidi, bui e puzzolenti cercando un punto dove poter risalire e dopo diversi minuti lo trovai. Mi affacciai con cautela, controllando se nei dintorni v'erano ancora sbirri, ma fortunatamente non c'era nessuno e così potei uscire da quel tombino. 
« ... che schifo » Sospirai mentre guardavo le mie mani piene di quella.. roba. Non volevo nemmeno sapere che cos'era!
Improvvisamente drizzai le orecchie da lupo che captarono delle voci che stavano venendo verso di me.
"Devo andarmene da qui" Pensai e in fretta e furia feci un balzo, peccato che non ebbi nemmeno il tempo di arrivare sul tetto dell'edificio che mi scontrai contro qualcosa e precipitai nuovamente al suolo con un tonfo.

"Dov'era il luogo dove avevano visto il mostro..? Rue de Rivoli se non sbaglio"
Saltai da un tetto all'altro pregando che non fosse troppo tardi, e mentre ero assorta nei miei pensieri non mi accorsi che qualcuno si affiancò alla mia corsa.
« Buongiorno, donzella »
Solo una persona mi chiamava così.
« Salve Chat Noir, passato una bella mattinata? »
« Uhm.. direi di sì, ma adesso che ti ho vista è ancora più bella » Rispose guardandomi con aria smaliziata. Sospirai e roteai gli occhi, non era il momento per flirtare!
« Ti prego concentrati! C'è un Akumizzato in giro e il tuo comportamento non aiuta! » Lo ammonii, guardandomi in giro.
Lo sentii ridacchiare, poi accellerammo l'andatura della corsa, dovevaro aggiungere il posto il prima possibile.
Passò un po' di tempo e trovammo la zona interessata: vidimo un'auto ribaltata e dei segni sull'asfalto.
« Diamo un'occhiata » Dissi prima di saltare giù.
Parlammo con degli agenti di polizia e anche con la famiglia che era dentro quell'auto che in quel momento era seduta su un'ambulanza e un medico stava visitando il bambino che sembrava assai shockato.
« Oh Ladybug devi credermi! Ha sollevato l'auto con una sola zampa! E dopo averci scaraventati via si è pure avvicinato a noi con fare spaventoso! Fortunatamente gli ho urlato di andarsene e si è allontanato! È stato terribile! Ringhiava e mostrava i denti! Poi è saltato dentro quel tombino e dopo gli agenti ci hanno liberato! » Esclamò l'uomo che era piuttosto spaventato.
« Non si preoccupi, cattureremo questo super-cattivo glielo prometto » Dissi per rassicurarlo.
« A quanto pare i super-cattivi a sto giro sono due » Disse Chat Noir facendo segno avvicinarmi a lui, stava guardando un video caricato sul web da poco su un tablet di uno degli agenti di polizia.
« Guarda qui che roba » Mormorò passandomi l'oggetto, misi in play e non potevo credere ai miei occhi.
« Che...che cosa diavolo è quello?! » Esclamai mentre vedevo le immagini.
« Non ne ho idea, ma dobbiamo catturare l'Akuma prima che qualcun'altro ci rimetta » Disse deciso il ragazzo vestito di nero.
Ringraziammo i poliziotti, dopodiché lanciai il mio Yo-yo che si agganciò ad un camino e riprendemmo a correre e saltare sui tetti.
« Non li inseguiamo nelle fogne? » Chiese Chat con fare confuso.
« Certo che no! Combattere là dentro con la puzza e il buio? Per non parlare degli spazi angusti! No no, qui ci vuole un piano per far risalire quella creatura in superficie » Risposi mentre mi guardavo attorno in cerca di un qualche segno di quell'animale.
« E per l'altro? » Domandò ancora, riferendosi all'altra bestia umanoide che aveva ribaltato l'auto.
« Ci inventeremo qualcosa.. » Risposi con un sospiro, poi con la coda dell'occhio vidi che Chat Noir rallentò il passo e si mise dietro di me.

Stavo seguendo Ladybug ma qualcosa interruppe la mia corsa: mentre saltavo da un tetto all'altro ero talmente concentrato ad atterrare che non vidi l'enorme massa che inevitabilmente si scontrò contro di me, facendo precipitare entrambi.
Successe tutto molto, troppo in fretta, non ebbi il tempo nemmeno di vedere chi mi fosse venuto addosso, anche perché ero indolenzito e stordito dalla caduta. Riuscii solo a sentire le urla di Ladybug ancora lontane.

Improvvisamente non sentii più i passi di quel gatto malandrino dietro di me e quando mi voltai e non lo vidi immediatamente pensai il peggio. Tornai indietro e scesi dal tetto, insinuandomi in un vialetto piuttosto stretto. « Chat Noir? Dove sei?! Guarda che se è uno scherzo non è affatto divertente! » Mi diressi verso i rumori e i versi di dolore del ragazzo quando un'enorme massa passò davanti a me ad una velocità sorprendente, non capii nemmeno cosa fosse. Era un cane? No, troppo grande.. un cavallo? In città? Vidi solo della pelliccia grigia e basta. Cosa cavolo era??

Quando atterrai scossi la testa e alzai lo sguardo, ritrovandomi il muso di un canide proprio davanti al mio naso: inizialmente era confuso quanto me ma poi mosse le orecchie indietro e prese a ringhiare e a mostrarmi i denti.
« B-buono.. tranquillo.. possiamo parlarne eh? Che dici? » Mormorai ridacchiando nervosamente, poi sentii la voce della supereroina e l'animale drizzò le orecchie per poi sollevarsi e correre via.
« Chat? Sei qui?? » Chiese con fare preoccupato.
« Sì, sì sono qui » Risposi alzando il braccio, lei si avvicinò e mi tirò su. « Caspita non l'ho proprio visto arrivare! »
« Ma che è successo? E che cos'era quello? » Domandò, più confusa di me.
« Non ne ho idea, me lo sono ritrovato addosso in un secondo! Credo... credo che fosse un lupo, o almeno il muso era quello » Dissi mentre mi ripulivo dai peli grigi dell'animale.
« Un lupo enorme che può correre su due zampe? » Chiese la corvina inarcando un sopracciglio.
« Credi che sia un Lupo Mannaro? Strano, non vedo la luna piena in giro » Dissi passando le dita sotto il mento e guardando il cielo di Parigi perfettamente azzurro.
« Se è un Akumizzato non ha bisogno della luna piena » Sospirò roteando gli occhi all'ennesima mia battuta.
« Avanti dobbiamo seguirlo, non può essere lontano » Ordinò la ragazza prima di lanciare il suo Yo-yo.
« Agli ordini, Mademoiselle »

Dopo quell'incontro ravvicinato con i due supereroi parigini cercai di scappare il più velocemente possibile, non volevo di certo presentarmi in quelle condizioni!
Sapevo che mi stessero inseguendo e così feci la prima cosa che mi venne in mente: mi nascosi in un cassonetto.
Sì, lo so, non è per niente igenico ma per com'ero ridotta in quel momento poco importava della puzza.
Dopo essermi accertata che non ci fossero più i due supereroi in giro uscii dal mio bizzarro (e schifoso) nascondiglio e mi diressi verso casa.
Entrai dalla finestra e mi de-trasformai, Wolfie uscì fuori dal Miraculous e atterrò sul pavimento poi si scrollò il pelo e si voltò verso di me.
« Elise, hai assolutamente bisogno di una doccia » Disse serio mentre a stento riusciva a respirare.
« E tu di un bagno, non credere che io sia l'unica a puzzare » Puntualizzai mentre cominciavo a spogliarmi e a mettere subito la roba sporca in una bacinella, mi infilai nella doccia e mi lavai per bene.
« Cosa credevi di fare con quel mostro? » Chiese il lupo di punto in bianco.
« Volevo fermarlo, e ci sarei riuscita se non si fosse infilato nelle fogne! » Sbottai mentre mi insaponavo i capelli.
« L'hai detto anche la volta scorsa, e quella prima ancora. Peccato che come scusa hai usato 'Avevo il sole negli occhi' e 'Il pavimento era scivoloso'. Quando capirai che non puoi fare nulla senza l'aiuto di quei due? E poi, ringhiare a Chat Noir, che bella mossa! » Polemizzò il canide. Cominciavo a non sopportarlo più.
« Senti ho la situazione sotto controllo, fidati di me, e adesso mi lasceresti fare la doccia in pace? » Chiesi, cercando di essere il più gentile possibile, anche se ero tentata dal mandarlo in un posto molto conosciuto. Lui fece uno sbuffo e uscì dal bagno, lasciandomi finalmente da sola con i miei pensieri.



Tana di Haiwan

Ed eccoci di nuovo qui con il nuovo capitolo, che ho scritto un po' più a rilento, lo ammetto, succedono tante cose e alcune parti le ho cancellate e modificate più volte, e l'incontro tra i tre protagonisti non sapevo proprio come combinarlo, e alla fine è uscito questo, spero vi piaccia ^^

Un ringraziamento, come sempre, a 
GeneraleKesserling che mi ha fatto da Beta ♥

E per concludere lascio un'immagine di Ronn/Wolfie fatta con questo programma fighissimo: http://www.dolldivine.com/wolf-maker.php

Alla prossima! :3

Perdonatemi per possibili errori grammaticali

   
 
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