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Autore: Yuki002    05/08/2017    6 recensioni
Una semplice battaglia a palle di neve, può trasformarsi in un ottimo espediente per bruciare un po' d'amore?
Per Victor e Yuuri questo e altro! Non c'è niente di meglio che lasciarsi avvolgere dal manto bianco della neve e nascondere da occhi indiscreti la loro passione...
Buona lettura^^
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BATTAGLIA A PALLE DI NEVE


 
 
“Yuuri!” strepitò il russo, con una pallina di neve in mano “Giochiamo!”

“Eh? Cos-“ non finì in tempo la frase che venne colpito dalla pallina in questione, alimentando il divertimento di Victor.

“Non te l’aspettavi, eh?” continuò a ridere a crepapelle, ma qualcosa bloccò la sua ilare: una pallina molto più grande della sua gli finì in faccia, mangiandola in parte. Aveva un buon sapore.

“E che ne dici di questo, allora?” scherzò, in tono superiore il corvino, continuando a lanciare in aria un’altra pallina, formata alla velocità della luce.
Victor si tolse i guanti e li mise in tasca, scrocchiandosi le nocche mentre la neve sul viso andava man mano a sciogliersi.

“Vuoi che faccia sul serio?” chiese in tono intimidatorio.

“E me lo chiedi anche!” gli rispose subito, molleggiando con le ginocchia per far capire che era pronto.

“Allora arrivo…”
Iniziò a fare dei passi lenti e snervanti, con le mani in tasca come se stesse facendo una passeggiata tranquilla. Yuuri non si lasciò intimorire, anche se si sentiva stranamente irrequieto: era l’aura di Victor a spaventarlo così tanto?
Vacillò per un momento e il russo ne approffittò  subito: scattò in avanti, prendendo un cumulo di neve abbastanza grande lanciandoglielo subito, senza neanche dare forma alla massa fredda.
Yuuri reagì subito, schiaccindogli letteralmente la sua pallina sui capelli argentei per poi scattare il più lontano possibile dal compagno.

“Sei bravo” mormorò divertito l’albino, togliendosi i remasugli di neve dalla testa.

“Ho un buon allenatore” fece il finto tonto, come se Victor non conoscesse quell’allenatore.
Questi si abbassò per prendere un altro po’ di neve, quando notò una piccola lastra di ghiaccio riflettersi al sole. Il problema era che Yuuri stava per passarci sopra senza notarla.

“Preparati” lo provocò, mentre avanzava verso l’albino. Ma, nonostante pattinasse a livello agonistico, una piccola lastra di ghiaccio lo aveva preso alla sprovvista e, in un secondo, perse l’equilibrio.
Accadde tutto così velocemente, che Yuuri iniziò a capirci qualcosa solo quando si ritrovò a terra con Victor a cavalcioni su di lui. Collegò tutti i pezzi del puzzle e ricostruì ciò che era accaduto: Victor era scattato in avanti per prenderlo al volo, ma, a quanto pare, il ghiaccio aveva fregato pure lui ed erano caduti entrambi, assumendo quella strana posizione.

“Stai bene?” bisbigliò, espirando fuori tutta l’aria per far scorrere lo stress attraverso essa.

“Sì, grazie…” fece per rialzarsi, ma venne trattenuto a terra dal corpo del russo che lo sovrastava. Strinse dolcemente le mani fredde e rosee del compagno con le sue, altrettanto gelide.

“V-Victor??”

“Shhhh…” lo zittì, poggiandogli l’indice sulle labbra. Fece scivolare il dito per tutta la loro superficie, prima di rendersi conto che queste erano screpolate. Mise immediatamente le mani in tasca, cercando qualcosa con foga. Estrasse una scatoletta circolare, la aprì e intinse l’indice al suo interno, per poi posarlo di nuovo sulle labbra.
Ancora quel labello, Victor ne era proprio ossessionato.

“Non credo ce ne fosse il bisog-“ venne prepotentemente interrotto da un bacio. La crema non era stata assorbita appieno, il che permise alle labbra di Victor di scivolare con più facilità su quelle del compagno. Lentamente le lambì con la lingua, beandosi del suo gusto alla vaniglia.

“Vigto-“ nello stesso momento in cui aprì meglio la bocca il russovi inserì la lingua, incontrando l’impaziente compagna.
Furono dei minuti bruciati dalla passione, avvolti dal manto bianco della neve che li proteggeva da occhi indiscreti.




Note dell'autrice
E rieccomi qui! Sono davvero desolata per il mio periodo di assenza e per le mie pubblicazioni sporadiche, purtroppo ho la fantasia che sta iniziando ad avere dei problemucci ^^"
Se volete sapere se sono viva o meno (piuttosto, dovrei produrre storie), ricordo che ho un account Wattpad (Neveah02), dove sono un po' più attiva e un account Facebook (Yuki Efp), dove sono molto attiva. A volte ci scappa una drabble, i miei scleri, progetti futuri, roba random e sono molto felice quando qualcuno mi contatta privatamente per fare due chiacchere e discutere amichevolmente *-*

Questa storia, beh, non è proprio così recente: la scrissi quasi un anno fa, ma la snobbai per molto tempo visto che avevo molte altre storie che mi interessavano di più T T
Lo so, sono una persona terribile, ma adesso sono contenta di averla scritta :')
Infatti, ho deciso di non revisionarla completamente (ho corretto solo gli errori di battitura/grammaticali), visto che volevo sapere da voi se sentivate uno stile di  scrittura diverso rispetto alle altre mie storie.
Spero che la fanfiction vi sia piaciuta!
Yuki 

 
   
 
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