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Autore: Justice Gundam    11/08/2017    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam


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Capitolo 12 - Alan vs Narciso

"Ecco fatto, signorina. I tuoi Pokemon sono in perfetta forma."

In un Pokemon Center non troppo lonano da Luminopoli, un'infermiera Joy riconsegnò a Marin le Pokeball che le erano state affidate, e la bambina dai capelli rossi le accettò con un sorrisone smagliante. "Grazie, infermiera Joy! Sono contenta che il mio Chespie e il mio Flabebè stiano bene!" affermò. Con un gesto, Marin fece uscire il Pokemon che lei aveva da poco catturato, e il delicato Pokemon Folletto apparve in un lampo di luce accanto a lei, tenendosi ben stretto al suo fiore.

"Flabebè!" affermò, come se si stesse presentando alla sua nuova allenatrice.

"Piacere di conoscerti, Flabebè! Sono sicura che diventeremo ottimi amici!" rispose Marin, teneno delicatamente il fiore per due dei suoi petali. Poi, la rossa si guardò attorno, alla ricerca del suo compagno di viaggio. "A proposito, infermiera Joy, non ha visto per caso dov'è andato il mio amico, Alan? Accidenti, quel tipo fa sempre a modo suo..."

"Wigglytuff?" chiese il Pokemon rosato dalle lunghe orecchie che affiancava l'infermiera Joy di turno.

"Ah, il tuo amico, quel ragazzo vestito tutto di scuro?" rispose l'infermiera dai capelli rosa. "Poco fa mi ha detto di riferirti che sarebbe andato al ristorante qui vicino. Sai, è un ristorante molto rinomato, soprattutto perchè è di proprietà del famoso Narciso."

Gli occhi di Marin si trasformarono immediatamente in cuoricini rosa! "Cosa? Dice sul serio, infermiera Joy? Narciso, il famoso allenatore di Pokemon d'Acqua dei Superquattro?" esclamò entusiasta, tenendo abbracciato il suo Flabebè che la guardava con espressione dubbiosa. "Allora non possiamo mancare! Infermiera Joy, può dirci dov'è questo ristorante? Ci andiamo di corsa!"

"Fla... bebè?" chiese Flabebè. Anche lui sembrava piuttosto interdetto dai modi di fare della ragazzina...

L'infermiera Joy e il suo assistente Wigglytuff si guardarono un po' dubbiosi, prima che Joy indicasse l'uscita del Pokemon Center. "Ecco, non è molto distante da qui." affermò. "Basta che prendiate la strada da qui, proseguiate fino al secono incrocio, e poi giriate a sinistra. Troverete un grande ristorante con tanto di giardino esterno... quello è il ristorante di Narciso!"

Marin fece uscire Chespie dalla sua Pokeball, e fece cenno ai suoi Pokemon di seguirla. "Grazie delle informazioni, infermiera Joy! Chespie, Flabebè, andiamo! Non possiamo farci scappare questa occasione!" esclamò una volta che il simpatico Pokemon d'Erba fu apparso accanto a lei. Poi, Marin cominciò a correre verso la porta d'uscita, entusiasta di vedere il suo Superquattro preferito in carne ed ossa...

...con il risultato che finì per inciampare e cascare a terra di faccia, anche se non c'era nulla su cui avrebbe potuto inciampare!

"Chespin?" esclamò Chespie sgranando gli occhi, e Flabebè si mise una minuscola mano sulla fronte in segno di esasperazione. Un attimo dopo, Marin si alzò di scatto, ridendo come se non fosse successo niente, con un comico cerotto che le era apparso dal nulla sul naso!

"Sto bene, sto bene! Non mi sono fatta niente! Heheheheheee..." esclamò ridacchiando, prima di dirigersi a tutto gas fuori dal Pokemon Center, seguita a ruota dai suoi Pokemon e dagli sguardi stupefatti del resto della clientela...

 

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Il colore del cibo che raggiungeva il giusto grado di cottura.

La combinazione di aromi e profumi che aleggiavano nella cucina.

La preparazione, l'impiattamento, i precisi ed eleganti movimenti che facevano parte del lavoro di un cuoco di alta classe.

I sorrisi sui volti delle persone che provavano i piatti.

Tutto questo, per Narciso, era arte.

Un'arte certo poco convenzionale, questo doveva riconoscerlo. Quante volte si era trovato a difendere il suo lavoro dai commenti delle persone ignoranti che lo consideravano qualcosa di frivolo e poco importante. Che ne sapevano, loro? Avevano studiato come lui per tanti anni sui fornelli e sui panieri? Sapevano quanta pazienza e passione ci voleva per preparare un piatto degno di questo nome? O preferivano semplicemente buttarsi nello stomaco materia senza sapore?
Invero, il fatto che le sue opere fossero così effimere e allo stesso tempo si potessero sperimentare così intensamente, agli occhi di Narciso, rendeva la cucina una forma d'arte tutta speciale, alla pari delle lotte di Pokemon nelle quali era maestro. Era qualcosa che durava solo pochi minuti... ma quei pochi minuti erano qualcosa che riusciva a donare gioia e felicità a così tante persone.

Narciso guardò attentamente le due polpette impanate che friggevano nella pentola, e vi versò sopra una leggera salsa dal colore scuro ed intenso, con il risultato che una fiammata le avvolse per qualche istante, donando loro il colore invitante che contraddistingueva un piatto preparato con tutta la dovuta cura. Soddisfatto, il biondo Superquattro tolse la carne dal fuoco e ne provò la consistenza con una forchetta. Ancora un po', si accorse. Ci voleva ancora soltanto un po' prima che il piatto raggiungesse il grado di cottura che lui riteneva ideale. Narciso non era così stolto da credere davvero di poter raggiungere la perfezione, ma credeva fermamente nel fare ogni cosa al meglio delle proprie possibilità e di migliorarsi sempre di più. Non si finisce mai di imparare, nella vita.

Concentrato com'era sul suo lavoro e la sua passione, Narciso si accorse dell'inserviente che si stava avvicinando soltanto quando quest'ultimo era ormai a pochi passi. Distogliendo soltanto un po' la sua attenzione dal piatto, il biondo Superquattro aprì gli occhi, giusto per far capire all'uomo elegantemente vestito che lo stava ascoltando, e l'inserviente fece un cenno educato con la testa prima di riferire il messaggio che era venuto a portare.

"Perdoni il disturbo, maitre Narciso." disse a voce bassa, in modo che nessun altro dei cuochi sentisse. "Un nostro cliente, nella sala principale, desidererebbe lo speciale del giorno."

"Capisco." rispose Narciso, non proprio impressionato. Era il modo che usavano certi suoi clienti per dire che desideravano una lotta di Pokemon con lui. "Sarò da lui appena possibile."     

 

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Alan non era mai stato un amante dello sfarzo, e in un ristorante così elegante e riccamente arredato, doveva ammettere di non sentirsi del tutto a suo agio. Non era mai stato il tipo a cui interessava troppo quello che gli estranei pensavano di lui, ma si rendeva conto che in un locale così raffinato, uno come lui spiccava, con quella sua giacca nera da viaggio e quel contegno sempre così padrone di sè.

D'altronde, lui non era lì per viziarsi con qualche piatto raffinato. Anche questo faceva parte del suo compito, e Alan non era certo una persona che faceva le cose a metà.

I suoi sensi acuti lo avvertirono della persona che si avvicinava con passo lento e cadenzato - un uomo alto, con i capelli biondi ben pettinati e gli occhi azzurri e profondi, vestito di un elegante completo da cuoco di alta classe, quasi interamente bianco con un ampio cravattino a strisce verticali blu ed azzurre, pieno di risvolti e con le maniche ben ordinate, oltre che un alto e frastagliato collare bianco che gli dava un aspetto in qualche modo autorevole.

Naturale, pensò tra sè Alan con un pizzico di ironia. Dopotutto, era difficile trovare in tutta la Lega Pokemon di Kalos una figura che avesse più autorità di quell'uomo...

"Buongiorno, signore." esordì il giovane biondo con voce morbida. "Mi è stato riferito che è lei che ha chiesto lo speciale del giorno."

"E' così." rispose Alan laconico. Mosse il braccio giusto per far vedere il Mega Bracciale che portava ad un polso, e nel momento in cui gli occhi di Narciso si posarono su di esso, il maestro di cucina ebbe un breve moto di sorpresa, prima di tornare alla sua calma controllata.

"Ne sarò onorato, signore." rispose. "Ma mi sento in dovere di avvertirla che è un piatto che non molti riescono a gustare appieno."

"Non si preoccupi. Ho il palato giusto." rispose tranquillo Alan...

...e un attimo dopo, Marin e il suo Chespin apparvero dal nulla accanto al suo tavolo!

"Hey! Cosa ti è saltato in mente, Alan? Non puoi sparire così!" esclamò la bambina. Narciso la guardò stupefatto, mentre Alan restò fermo al suo posto come se a quel punto niente potesse infrangere la sua calma!

"Che, chespin!" esclamò Chespin, facendo capolino dall'ampio berretto della sua allenatrice.

Alan non si scompose nemmeno. "Tranquilla, non volevo sparire." affermò. "Sapevo che in qualche modo mi avresti trovato lo stesso."

"Scusi, signorina... potrei chiederle chi è lei, di grazia?" chiese Narciso. Giornata di sorprese, quella...

Marin si voltò di scatto verso Narciso, allegra e sorridente come niente fosse! "Ah, buongiorno, io mi chiamo Marin, e sono la compagna di viaggio del qui presente Alan..." cominciò a dire la bambina. Solo in quel momento si rese conto che stava proprio parlando con Narciso dei Superquattro, e cominciò a muovere le braccia come le ali di un colibrì! "Ah! Ma lei... lei... lei è proprio il signor Narciso, il famosissimo cuoco ed esperto di Pokemon d'Acqua, membro dei Superquattro di Kalos?"

"Sono io, signori. Per servirvi." rispose il Superquattro. "Presumo che lei vorrebbe venire ad assistere all'incontro, signorina Marin?"

"Ohsicerto! Sarebbe fantastico!" esclamò Marin con entusiasmo incontenibile! Alan non si sarebbe stupito se gli avessero detto che stava pronunciando le parole alla massima velocità che le consentiva di essere ancora comprensibile...

 

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Un quarto d'ora dopo, l'arena di combattimento era pronta: una sorta di grande stadio circondato da un canale d'acqua, circondato da delle mura e da due paia di colonne, una per ciascun angolo dell'arena, che la rendevano ancora più impressionante. Alan e Narciso avevano ognuno preso il proprio posto ai lati opposti dell'arena e avevano già fatto uscire i Pokemon con cui avrebbero affrontato quella sfida - ovviamente, Alan aveva deciso di mandare in campo il suo campione, Charizard, mentre Narciso aveva con sè un Pokemon dell'aspetto robusto ed impressionante, una testuggine bipede ricoperta di squame blu, il cui corpo era per gran parte contenuto in uno spesso guscio corazzato, con l'addome giallo e un bordo bianco sull'orlo del guscio. Un paio di enormi cannoni spuntavano dalla sua conchiglia, e la testa aveva un aspetto particolare, assomigliando quasi a quella di un lupo, con il suo sguardo acuto, le orecchie triangolari e le fauci a becco. Una corta codina azzurra spuntava dal retro del suo guscio... e, cosa che per Alan e Marin era ancora più importante, portava una specie di caschetto di cinghie di cuoio intrecciate sulla testa, nel quale era incastonata una Megapietra trasparente di forma sferica. Una guizzante fiamma azzurra e nera ardeva all'interno della pietra magica.

L'inesperta Marin, che si era messa seduta sugli spalti assieme a Chespin e a Flabebè, consultò il suo Pokedex per avere qualche informazione in più sul Pokemon mandato in campo da Narciso. "Non ho mai visto un Pokemon come quello... anche lui si può Mega evolvere, vero?" si chiese la bambina, verificando le informazioni.

"Blastoise, il Pokemon Crostaceo. Tipo Acqua. Forma evoluta di Wartortle. E'dotato di cannoni ad acqua che fuoriescono dalla corazza. I getti emessi sono così precisi da riuscire a colpire un bersaglio ad una distanza di 50 metri, e sono abbastanza forti da bucare l'acciaio. Aumenta il suo peso per poter resistere al contraccolpo dei getti d'acqua che spara."

"Senza offesa, ma sei sicuro di voler affrontare il mio Blastoise con un Charizard?" chiese Narciso, con il fare di un maestro che insegna ad un alunno promettente. Blastoise si sgranchì un braccio ruotandolo per sciogliersi le giunture, e Charizard spiegò leggermente le ali, prendendo un bel respiro e tenendosi pronto alla sfida. Questa volta, sia lui che Alan sapevano che avevano di fronte degli avversari formidabili...

"Assolutamente sicuro." rispose Alan, senza mostrare nemmeno un attimo di esitazione. "Io e Charizard ci siamo allenati assieme duramente per diventare i più forti. Non importa che tipo di avversario ci troviamo davanti, il nostro legame è così profondo da andare oltre ogni logica."

"Charizard!" grugnì il drago di fuoco, come per confermare la decisione del suo allenatore.

Narciso sembrò compiaciuto della risposta. "Splendido. Tu e il tuo Charizard mettete tutti voi stessi in una lotta. Questa è quella che io chiamo vera arte." affermò il Superquattro. "Ma ti avverto. Oggi, per vincere, tu e Charizard dovrete spingervi oltre i vostri limiti."

"Siamo qui per vedere con i nostri occhi la forza di Superquattro." replicò Alan. Il giovane allenatore alzò il braccio su cui portava il Mega Anello e toccò la Pietra Chiave con la punta di due dita. "Pietra Chiave, rispondi al mio cuore. Evoluzione... oltre l'evoluzione! MEGA EVOLUZIONE!"

Un lampo di energia iridata si sprigionò dalla Megapietra e avvolse Charizard, che lanciò un poderoso ruggito di battaglia e provò una sensazione di estasi quando il suo corpo venne attraversato da una scarica corroborante. Rapidamente, il Pokemon Fuoco/Volante assorbì l'energia e cominciò rapidamente a mutare... e pochi secondi dopo, emerse dalla crisalide di luce nella sua forma Mega!

"CHAAAARRRRRRR!" ruggì il dragone nero, scagliando un getto di fiamme azzurre dalle fauci e spalancando le sue magnifiche ali!

"Charizard, comincia subito con Dragartigli!" esclamò Alan. Il suo Pokemon aprì le braccia, e delle terrificanti lame ricurve, fatte di energia verde-azzurrina e simili a falci, si estesero dalle sue zampe anteriori a mo' di artigli... poi, con uno scatto improvviso, MegaCharizard X si scagliò verso Blastoise, che sembrava troppo grosso e pesante per potersi sottrarre all'attacco.

Narciso non si fece impressionare. "Niente male, ma non ti consiglio di sottovalutare il mio Blastoise." affermò. "Blastoise, evita quell'attacco usando Idropompa! Come ti ho insegnato!"

"BLAST!" esclamò il Pokemon Crostaceo con un ghigno di comprensione. Mentre Charizard riduceva le distanze con rapidità terrificante, Blastoise puntò i cannoni verso il suolo e sparò due getti d'acqua ad altissima pressione, con una potenza tale che il pesante Pokemon d'Acqua venne sollevato da terra dall'immane potenza dello sparo, e l'attacco Dragartigli di MegaCharizard X fendette soltanto il getto d'acqua, lacerandolo in milioni di goccioline! Blastoise si sollevò ancora per un breve tratto, poi scese giù, eseguendo un'acrobazia a mezz'aria e puntando la testa contro MegaCharizard X!

"Blastoise, usa Capocciata!" esclamò Narciso.

"Charizard, respingilo con Codadrago!" esclamò Alan. Il dragone nero inquadrò il suo bersaglio che scendeva verso di lui a velocità folle, e quando fu sicuro di colpirlo, eseguì una spettacolare giravolta su sè stesso e colpì Blastoise con la sua coda sferzante nel momento in cui sembrava sul punto di colpire! Marin e Chespie strinsero i denti impressionati quando un tremendo tonfo rimbombò nell'arena, rendendo bene l'idea di che immane potenza ci fosse dietro quei colpi...

Ma la cosa più impressionante fu che Blastoise riuscì a sopportare quel colpo senza apparente difficoltà! La testuggine alzò le braccia all'ultimo momento per parare il colpo di coda, e riuscì ad attutire il colpo, che interruppe così il suo attacco Capocciata e costrinse Blastoise ad atterrare lì vicino, un po' scosso ma illeso.

"Charizard, continua così! Usa Dragopulsar!" esclamò Alan, vedendo che si trattava di un'occasione perfetta per sferrare un colpo significativo. MegaCharizard X spalancò le fauci, e una fiammata multicolore guizzò tra i suoi denti per un secondo, prima che dalla sua bocca prorompesse una enorme palla di fuoco blu-violaceo che sfrecciò verso Blastoise, assumendo durante il volo la forma della testa di un drago ruggente. La testuggine restò ad aspettare il colpo, e Narciso fece un gesto sommesso con la testa, riconoscendo l'occasione giusta...

"Blastoise, usa Specchiovelo." ordinò pacatamente il biondo chef. Il guscio del Pokemon Crostaceo si illuminò per un attimo, risplendendo di vari colori... e la palla di fuoco magico scagliata da MegaCharizard X andò a segno, infliggendo qualche danno e costringendo Blastoise ad indietreggiare... ma una frazione di secondo dopo, un'ondata di energia si sprigionò dal corpo del Pokemon tartaruga e raggiunse MegaCharizard X, strappandogli un grugnito e facendolo a sua volta indietreggiare.

"Splendido. Davvero splendido. Finalmente sembra che io abbia trovato un avversario alla mia altezza." commentò Narciso, vedendo con piacere che MegaCharizard X aveva resistito al contrattacco abbastanza bene, e si stava già rimettendo in guardia. Le fiamme blu che ardevano agli angoli della sua bocca si innalzarono fieramente, e il dragone nero fece cenno con una mano al suo avversario.

"Io e Charizard ci siamo scaldati abbastanza." affermò Alan, e per un attimo, Marin fu sicura di averlo visto sorridere lievemente. "Se lo chef è d'accordo, passeremmo al piatto principale."

Sul cravattino di Narciso, una Pietra Chiave di forma romboidale brillò per un attimo, e il biondo Superquattro la toccò con le punte di due dita. "Non chiedo di meglio. Ma ti avverto, questa ricetta non è per tutti i palati. E' il momento di fare sul serio, Blastoise! Mega Evoluzione!"

La testuggine emise un grugnito di assenso e mosse la testa come per dire di sì... una frazione di secondo prima che una scarica di energia proveniente dalla Pietra Chiave di Narciso la investisse e la avvolgesse in un bozzolo di colori sgargianti! MegaCharizard X serrò gli occhi, ripetendo a sè stesso che presto sarebbe stato il momento di dare tutto sè stesso... mentre sugli spalti, Marin e Chespie osservavano con stupore ogni singola scena. Erano quasi increduli del fatto che a loro, due completi principianti, fosse stato concesso di assistere ad uno scontro a così alto livello...
Finalmente, dopo pochi secondi che erano sembrati durare molto di più, Blastoise riapparve dal bozzolo di luce colorata, rivelando la sua Mega Evoluzione: sembrava in qualche modo essere diventata ancora più robusto e tozzo di prima, con muscoli guizzanti e una placca di squame rinforzate sulla fronte, e i due cannoni che spuntavano dal suo guscio si erano fusi in un unico enorme cannone protetto da una placca corazzata che si estendeva dal guscio. Due cannoni più piccoli erano apparsi sui polsi della forma Mega di Blastoise, assicurati alle braccia da un paio di gusci di tartaruga intagliati in modo da fare da polsiere. Non era più alto della sua forma normale, ma certamente MegaBlastoise sembrava molto più robusto e combattivo!

"Era proprio questo quello che volevamo..." riflettè ad alta voce un soddisfatto Alan. "Avanti, Charizard! Adesso è il momento di dare tutti noi stessi! Attacca con Tuonopugno!"

Ruggendo con determinazione, MegaCharizard X sollevò il pugno destro, avvolgendolo di una potente scarica elettrica, e si scagliò contro MegaBlastoise, sferrando un potente colpo... ma la testuggine gigante, dando ancora prova di essere un avversario agile e veloce nonostante la mole, schivò l'attacco e fece in modo che il pugno elettrificato di MegaCharizard X colpisse il terreno, aprendovi un grosso squarcio dai bordi anneriti! Allarmato, il Pokemon Mega di tipo Fuoco/Drago saltò indietro, cercando di tenersi pronto all'attacco successivo, ma MegaBlastoise aveva già puntato contro di lui il suo cannone e aveva aperto il fuoco.

"Idropulsar!" esclamò Narciso. Una tenue luce azzurrina si accese all'interno del cannone, e una frazione di secondo dopo, una raffica di anelli d'acqua crepitanti di pura energia e risplendenti dei colori dell'arcobaleno scaturì da esso, centrando in pieno MegaCharizard X con abbastanza potente da costringerlo ad indietreggiare con un grugnito di dolore. Il dragone nero crollò a terra in mezzo ad un folto polverone, ma si rialzò poco dopo scuotendo la testa, e Alan tirò mentalmente un sospiro di sollievo nel vedere che l'attacco non era riuscito a confondere il suo Pokemon più forte. Ma era evidente che c'era bisogno di un'altra strategia. Non poteva sperare di sconfiggere MegaBlastoise con una serie di attacchi diretti.

"Quella che hai appena sperimentato è l'abilità Megalancio di MegaBlastoise. Rende il suo attacco Idropulsar molto più potente." spiegò Narciso. "Sono impressionato che il tuo Charizard sia ancora in piedi."

"Charizard, usa un attacco Turbofuoco! Dobbiamo cercare di intrappolare quel MegaBlastoise!" esclamò Alan. Il suo Pokemon serrò gli occhi, e la fiamma blu che ardeva sulla punta della sua coda aumentò di intensità, prima che il dragone nero scagliasse dalle fauci un getto di fuoco che atterrò davanti a MegaBlastoise. Rapidamente, come se stesse seguendo una scia di benzina lasciata sul terreno, le fiamme si propagarono formando una sorta di mortale cerchio attorno a MegaBlastoise, e poi si innalzarono, creando un vortice di fuoco che intrappolò al suo interno il Pokemon di Narciso. MegaBlastoise grugnì e cercò di proteggersi con le braccia, mentre una tremenda ondata di calore investiva gli spalti, gli allenatori e gli spettatori!

"Che... che potenza!" esclamò Marin, cominciando a sudate sia per il calore che per l'impressione. "Credi che ce l'abbia fatta, Chespie?"

"Che... spin!" esclamò il simpatico Pokemon Erba, per nulla convinto che un attacco simile sarebbe bastato a sistemare MegaBlastoise.

"Hm. Non male come tattica, ma servirà soltanto a rallentarci." commentò Narciso. "Blastoise, usa un attacco Surf e Rapigiro al tempo stesso."

MegaBlastoise si concentrò per un attimo, poi cominciò a girare su sè stesso come una trottola, e il cannone montato sulla sua schiena emise un rombo assordante e scagliò un potente getto d'acqua che cominciò ad estinguere l'attacco Turbofuoco di MegaCharizard X. Con un sibilo, le fiamme si spensero, e MegaBlastoise si guardò attorno per vedere dove si fosse spostato l'avversario.

Ma Alan e il suo campione non avevano attaccato direttamente - si erano aspettati che Narciso e MegaBlastoise avessero una strategia per contrattaccare, e avevano sfruttato il tempo che avevano guadagnato per riposizionarsi. Nel momento in cui MegaBlastoise terminò di girare su sè stesso, MegaCharizard X si era già spostato ai suoi fianchi, e si era lanciato contro di lui con un altro attacco Tuonopugno... e questa volta, MegaBlastoise non fu abbastanza veloce da scansare l'attacco,  che si abbattè su di lui centrandolo al torace! Un tremendo rumore di scariche elettriche pervase l'aria, e MegaBlastoise ruggì di dolore mentre l'attacco di MegaCharizard X lo spingeva via, fino quasi a sbatterlo di schiena contro le pareti dell'arena!

"Alan ce l'ha fatta!" esclamò Marin alzandosi di scatto dal suo posto.

Ma la bambina aveva parlato troppo presto. MegaBlastoise era stato quasi costretto con le spalle al muro, ma riuscì a puntare a terra i suoi piedi artigliati e a bloccare MegaCharizard X, il cui Tuonopugno si esaurì di colpo. Il dragone nero emise un grugnito di sorpresa e cercò di sottrarsi al contrattacco che non tardò ad arrivare.

"Una buona tattica, amico mio. Ma ancora non basta." affermò Narciso. "Blastoise, colpisci con Dragopulsar!"

MegaBlastoise caricò il cannone montato sulla sua schiena e sparò un devastante attacco, sotto forma di un proiettile energetico dai colori sgargianti che travolse MegaCharizard X, provocando un terremoto che scosse quasi tutta l'arena e fece ballare i gradini sui quali sedevano Marin e Chespie, facendoli quasi cadere a terra! Ma era MegaCharizard X il più vicino, e fu lui a subire gli effetti dell'attacco - il terreno sembrò quasi sollevarsi per colpirlo, e il dragone nero ringhiò di rabbia e dolore quando la terrificante onda di energia a forma di drago lo investì. Vedendo che il suo avversario resisteva ancora, MegaBlastoise tirò indietro il braccio libero e sferrò un attacco Megapugno con tutte le sue forze, scaraventando a terra l'avversario, che rotolò per un breve tratto prima di fermarsi accanto ad un allarmato Alan.

Con grande sollievo del giovane allenatore, MegaCharizard X riuscì a rialzarsi, per quanto fosse stato seriamente indebolito da quell'ultima mossa. Si voltò verso Alan, scambiandosi con lui uno sguardo di intesa, e il ragazzo ritrovò la sua normale espessione concentrata e stoica, e fece un cenno di assenso verso il suo campione. Era il momento di giocarsi il tutto per tutto.

"Charizard, dobbiamo mettere a segno un colpo decisivo." affermò Alan. "Adesso usa Volo."

"CHARRRRR!" ringhiò il dragone, aprendo le sue magnifiche ali e spiccando il volo. Si mise a volteggiare in cerchio sopra l'arena, mentre MegaBlastoise si fermava a guardare, e puntava il suo cannone verso di lui, quasi cercasse di prendere la mira. Ma sia lui che Narciso sapevano bene che non era il caso di rischiare - MegaCharizard X si muoveva troppo velocemente, e non era possibile inquadrarlo come si deve...

"Attento, Blastoise. Tra non molto, sono sicuro che arriverà un attacco davvero impressionante." affermò Narciso. "Heh, stupefacente. Era da tanto che non mi capitava un avversario così."

Alan riconobbe che era il momento giusto per sferrare il suo attacco. "Molto bene... Charizard, adesso usa il tuo attacco Giornodisole!" esclamò. MegaCharizard X fu più che lieto di eseguire l'ordine, avvolgendo il proprio corpo di una dirompente luce che illuminò l'intera arena, costringendo MegaBlastoise a coprirsi gli occhi per non essere abbagliato! Il Pokemon Fuoco/Drago si concentrò, in modo da creare una luminosità quanto più grande possibile... e una volta che fu sicuro di avere la posizione di vantaggio, si caricò quanto più poteva per scagliare il suo attacco finale contro MegaBlastoise.

"Forza, Alan! Forza, Charizard! So che ce la potete fare!" esclamò Marin, alzandosi e usando le mani come un megafono per incitare i suoi due nuovi amici.

"Charizard! Ora usa il tuo attacco Solarraggio!" esclamò il ragazzo. MegaCharizard X spalancò le ali e assorbì quanta più energia solare poteva, poi prese la mira verso MegaBlastoise, spalancò le fauci, e scagliò contro di lui un dirompente raggio di energia solare che spazzò il pavimento dell'arena, avvicinandosi alla testuggine gigante con tale rapidità da non lasciargli il tempo di reagire!

Narciso strinse gli occhi, ma non fece cenno di perdere la calma. Attese il momento giusto, un istante prima che il Solarraggio potesse investire MegaBlastoise... e poi, fece la sua mossa.

"Blastoise, prego... usa Protezione!" affermò il Superquattro. Quando il raggio di energia solare era ormai a pochi centimetri da lui, la testuggine gigante illuminò i suoi occhi di luce argentata, e uno scudo invisibile di pura energia si accese attorno al suo corpo! Alan non potè fare altro che guardare con disappunto il Solarraggio del suo MegaCharizard X che si fermava di botto a pochi centimetri di distanza dal bersaglio, martellando su quel muro invisibile senza riuscire più ad avanzare. In breve tempo, il Solarraggio perse forza e si esaurì del tutto... e MegaCharizard X restò sospeso in aria a riprendere fiato, guardando quasi incredulo MegaBlastoise ancora in piedi come niente fosse.

"Niente male davvero, ragazzo." affermò Narciso. "Ma ora è giunto il momento di mettere il tocco finale a questa opera d'arte. Blastoise, usa Idrocannone."

"BLAAAAAAST!" esclamò la testuggine gigante. Con un ruggito profondo e terrificante, il Pokemon Crostaceo caricò il suo cannone... e con un tremendo rombo di acqua che sfondava gli argini, un poderoso getto d'acqua sfrecciò verso MegaCharizard X come un fiume in piena, investendo in pieno il Pokemon Fuoco/Drago, che era ormai troppo stanco per schivare il colpo. Il dragone lanciò un lungo ruggito e venne sballottato via dalla potenza del getto d'acqua, e dopo qualche istante venne sbattuto a terra, dove si mise a brillare per un attimo e tornò ad essere il Charizard che era prima. I suoi occhi trasformati in spirali non lasciarono alcun dubbio su chi avesse vinto quella battaglia...

"Alan... ha perso?" commentò Marin, sinceramente dispiaciuta per il suo amico. "Quasi non riesco a crederci... il signor Narciso è troppo forte anche per Alan."

Dopo un attimo di sbalordimento, Alan accettò la sconfitta con grazia, per quanto desse comunque l'impressione di essere deluso dal risultato dello scontro. Si avvicinò al suo Charizard sconfitto e lo accarezzò sulla testa, complimentandosi con lui prima di richiamarlo nella sua sfera. "Hai fatto del tuo meglio, Charizard. Non te la prendere." affermò Alan. Rimise a posto la Pokeball del suo campione e si rivolse a Narciso facendo un breve ma rispettoso inchino. "Non possiamo ancora competere con un Superquattro."

"Non te la prendere, ragazzo. Per essere arrivato a farmi impegnare tanto nonostante lo svantaggio del tipo, vuol dire che sei un allenatore davvero straordinario. E' valsa la pena di accettare la tua sfida, e sarò pronto a darti la rivincita in qualsiasi momento tu la chieda." affermò Narciso rispettosamente.

Alan aiutò il suo Charizard a rialzarsi, e fece un altro inchino al biondo Superquattro, accettando con umiltà i suoi complimenti...

 

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Era una mattinata piena di entusiasmo e di voglia di scoprire per il gruppetto di Ash, che aveva da poco ripreso il viaggio attraverso Kalos, partendo da Novartopoli e seguendo le indicazioni che il giovane Lem stava dando. Anche se Vera si era separata dal gruppo, tornando verso Borgo Acquerello per ritrovarsi con suo fratello e i suoi compagni di viaggio, il numero dei viaggiatori non era calato... grazie al fatto che Serena si era unita a loro, e si stava rivelando una compagna di viaggio gradevole e simpatica. Lei ed Ash avevano passato già diverso tempo a parlare delle loro vicende, recuperando il più possibile gli anni in cui si erano persi di vista; Misty, una volta vinta la sua iniziale diffidenza, aveva presto fatto amicizia con la ragazza di Kalos, e anche Lem e Clem erano stati più che contenti di accogliere Serena nel loro gruppo. Clem, in particolare, sembrava già considerare Serena una sorta di sorella maggiore, e le stava vicino per gran parte del tempo.

"E così, ho pensato di tornare a Kalos, vedere come fossero cambiate le cose da quando ero partita... e non immaginavo certo che avrei incontrato di nuovo Ash!" stava dicendo in quel momento Serena, aggiustandosi il cappello mentre dava un'occhiata agli splendidi giardini nei quali stavano passeggiando, poco fuori da Novartopoli. Le siepi erano state accuratamente potate, e le aiole erano piene di bellissimi fiori dai colori sgargianti, tra i quali svolazzavano Pokemon di vari tipi. Un gruppo di Ledyba stava divertendosi a volare da un fiore all'altro, mantenendosi in una elegante formazione a V, mentre poco più in là alcuni Flabebè si esibivano in una bellissima danza sotto i raggi del sole, facendo fluttuare tutt'attorno petali multicolore. Anche alcune persone giravano là attorno, in particolare alcuni gruppi di pattinatori che si divertivano ad eseguire delle spericolate acrobazie tra il verde. Misty vide due di loro, un ragazzo e una ragazza, tenersi per mano mentre descrivevano una figura ad otto sul piazzale dei giardini, vicino ad una stupenda fontana.

"Sembra proprio che sia stato un caso pilotato dal destino... anche se io a certe cose non credo!" affermò Lem con un sorriso divertito. "Comunque, sono contento che vi siate ritrovati... adesso, però, cos'hai intenzione di fare, Serena? Vuoi provare a partecipare al torneo di Pokemon di Kalos di quest'anno, o magari provare qualcos'altro?"    

"Sì, in realtà era proprio perchè volevo fare qualcosa di diverso che sono tornata. Ho partecipato a diversi tornei di Pokemon in altre regioni, e devo dire che sono stata soddisfatta dei miei piazzamenti, ma credo che la mia passione sia altrove." rispose Serena. Da dietro di lei apparve, con un verso di saluto, una dei suoi Pokemon - la sua graziosa Sylveon, che l'aveva accompagnata a Novartopoli. "Oh... vi pesento una dei miei Pokemon, Sylveon! E' un po' timida, ma una volta che si riesce a rompere il ghiaccio con lei diventa una compagnia davvero simpatica!"

"Eon..." mormorò Sylveon, muovendo uno dei suoi fiocchetti in segno di saluto. Ash la guardò, ricordando con un pizzico di nostalgia il continente di Unima, dove aveva visto quel Pokemon per la prima volta nella squadra di Virgil, il giovane Pokemon Ranger appassionato di Eevolution. Questa Sylveon non dava esattamente l'impressione di essere sicura di sè come quello di Virgil, ma Ash non era certo il tipo di persona che giudicava un Pokemon dalle apparenze.

"Pika pikachu!" Pikachu si fece avanti, salutando Sylveon con una zampetta e attirando immediatamente l'attenzione della leggiadra Eevolution di tipo Folletto, che puntò verso di lui i suoi grandi occhi azzurri, osservandolo con curiosità. "Pika!"

"Sylveon..." mormorò Sylveon, facendo qualche passo in avanti ed estendendo verso Pikachu uno dei suoi nastrini, in un gesto che voleva esprimere il desiderio di fare conoscenza. Il Marill di Misty si fece avanti a sua volta e salutò Sylveon, muovendo vivacemente la sua codina a forma di boa.

"Marill!"

"Eon, eon..." mormorò la Pokemon Legame, sentendosi un po' intimorita per il fatto che ci fossero già due Pokemon che le venivano incontro. Tuttavia, fece uno sforzo per vincere la sua naturale timidezza e allungò una zampetta verso Marill, scambiandosi con lui l'equivalente Pokemon di una stretta di mano.

"Però, mi sembra che stiano già facendo amicizia..." cominciò a dire Serena, prima che una delle sue Pokeball si aprisse di scatto, facendole fare un salto in aria per la sorpresa! Una luce rossa scaturì dalla sfera e atterrò vicino a Sylveon, che sbattè gli occhi interdetta quando la luce prese forma e si rivelò per il Pokemon che era: un gigantesco panda alto più di due metri, con una folta pelliccia ribelle di colore principalmente nero, e una grossa linea zigzagante bianca sul ventre, un'espressione rabbiosa e decisa sul volto, e due lunghi ciuffi di pelliccia che scendevano lungo la schiena e si estendevano per un breve tratto dietro il corpo del Pokemon, dando quasi l'impressione degli strascichi di una giacca sdrucita. Il Pokemon teneva tra i denti un lungo filo d'erba, masticandolo di tanto in tanto e facendolo roteare con aria annoiata, ma si vedeva subito che era un Pokemon davvero forte, e che sotto quella pelliccia arruffata si nascondevano dei muscoli poderosi!

"Goroooo..." grugnì il Pokemon simile ad un panda, tenendo le braccia conserte sul petto e squadrando severamente Pikachu e Marill, che si fecero piccoli piccoli e ridacchiarono nervosamente davanti a quel colosso, con tanto di righine blu della paura che gli apparivano sopra la testa! Ash e i suoi compagni, colti di sorpresa dall'apparizione di quell'enorme Pokemon, indietreggiarono con delle comiche espressioni di spavento... tranne Serena che, dopo un primo momento di sorpresa, assunse un'espressione rassegnata e sospirò. Evidentemente, aveva già fatto questa cosa molte volte, in passato...

"Pangoro, perchè devi sempre essere così sospettoso verso gli stranieri?" chiese la giovane allenatrice. "Pikachu e Marill volevano solo conoscere meglio Sylveon, non c'è bisogno di fargli paura!"

"Goro?" rispose il Pokemon di nome Pangoro, voltando la testa verso la sua allenatrice senza mai cambiare l'espressione truce sul suo volto. Sylveon, dopo un attimo di esitazione, confermò al Pokemon panda quello che Serena aveva detto, e Serena ne approfittò per presentare ai suoi compagni di viaggio anche quest'altro suo Pokemon.

"Lui è il mio Pangoro... è un po' protettivo nei confronti degli altri miei Pokemon. Ma state tranquilli, non farebbe davvero del male a nessuno!" spiegò. Pangoro fece un cenno affermativo con la testa, e i ragazzi si avvicinarono prudentemente a lui e a Sylveon.

"Ehm... piacere di conoscerti, Pangoro!" affermò Ash con un pizzico di nervosismo. Tra le dimensioni, i muscoli impressionanti e l'espressione arrabbiata che sembrava essere permanentemente congelata sul volto del Pokemon, non era molto facile avvicinarsi a lui senza provare almeno un po' di timore.

"Spero... che potremo essere amici... heheheee..." disse Misty. La ragazza dai capelli arancioni decise di correre un rischio e accarezzò la schiena del Pokemon panda, che glielo permise senza tanti problemi... e la piccola Clem, che era sempre la più entusiasta quando si trattava di conoscere nuovi Pokemon, si avvicinò a lui e si accoccolò sul suo ventre prominente. Immediatamente, l'espressione minacciosa di Pangoro si fece più tranquilla... e quasi imbarazzata!

"State tranquilli, amici! Serena ha ragione, Pangoro è un bonaccione!" disse la bambina bionda, per poi rivolgere la sua attenzione a Sylveon e accarezzarla sulla testa. "Ciao, Sylveon, sei molto carina anche tu!"

"Eon! Sylveon!" esclamò la Eevolution rosata.

"Scusa, Serena... posso dare un'occhiata al tuo Pokedex?" chiese Ash alla sua amica d'infanzia. "Non ho ancora avuto modo di aggiornare il mio, e non sono ancora in grado di vedere le informazioni sui Pokemon di Kalos."

"Certo, Ash, guarda pure." disse Serena. La ragazza tirò fuori il suo Pokedex, un modello particolarmente compatto, grande come un telefonino, racchiuso in un guscio rosso apribile e decorato con un disegno di una Pokeball stilizzata. Serena premette un tasto sulla decorazione, e le due ante del guscio protettivo si aprirono di scatto, rivelando uno schermo a cristalli liquidi di ultima generazione, sul quale apparvero in sequenza le immagini di Sylveon e di Pangoro.

"Sylveon, il Pokemon Legame. Tipo Folletto. Forma evoluta di Eevee. Le sue antenne simili a fiocchetti emettono onde dagli effetti rilassanti, grazie alle quali fa cessare le lotte. Se si affeziona particolarmente al suo Allenatore, lo accompagna circondandogli amorevolmente il braccio con le sue antenne a forma di fiocchetto."

"Pangoro, il Pokemon Occhiotruce. Tipo Buio/Lotta. Forma evoluta di Pancham. Quando lotta, avanza impetuosamente senza curarsi dei colpi nemici. Le sue braccia sono talmente forti che potrebbe spezzare in due un palo della luce. Ha un carattere focoso e attaccabrighe, ma non sopporta chi maltratta i più deboli. Usa la foglia che tiene in bocca per prevedere i movimenti dei nemici."

"Goro." grugnì il panda lottatore, come per avvertire i suoi compagni di viaggio di non dimenticarsene.

"Sono dei Pokemon davvero interessanti... e Sylveon è davvero molto carino!" affermò Misty, chinandosi per accarezzare la graziosa Pokemon Folletto sulla testa. Sylveon agitò lentamente i suoi nastrini e strusciò la testa contro la mano di Misty in segno di gratitudine. Marill si avvicinò a sua volta alla sua allenatrice, e non volendo farlo sentire escluso, Misty fece un po' di coccole anche al suo Pokemon, che emise uno squittio compiaciuto. "Adesso che ci penso... Lem mi aveva già detto che qui a Kalos non ci sono moltissimi Pokemon d'Acqua, però mi aveva accennato ad un luogo dove se ne poteva trovare un certo numero."

"Sì, ci sono due città sulla costa di Kalos che potrebbero interessare un'esperta di Pokemon d'Acqua come te, Misty." affermò Lem. "Sto parlando di Altoripoli e Petroglifari, sulla costa ovest. Petroglifari è diventata abbastanza famosa per il suo acquario e per il suo laboratorio di ricerca sui Pokemon fossili."

"Invece, ad Altoripoli, ci sono delle grandi piste da ciclismo, e la Palestra di Lino, un abile scalatore, oltre che allenatore di Pokemon Roccia." continuò Serena. "Se stai cercando di collezionare le Medaglie di Kalos, Ash... credo proprio che dovrebbe essere quella la tua prossima meta."

"Pikachu..." disse Pikachu, contento dell'idea ma un po' dubbioso. Non gli risultava che Ash avesse dei Pokemon di tipo Roccia. Questo era un problema che andava risolto, se voleva affrontare quella Palestra secondo la sua sfida autoimposta.

"Penso che si possa fare. Così, non soltanto possiamo allenare i nostri Pokemon, ma potremo anche cercare qualche altro Pokemon d'Acqua. Ti va bene come idea, Misty?" chiese Ash alla sua fidanzata, che tuttavia pensò fosse il caso di avvertire Ash dello stesso problema di cui si era accorto Pikachu.

"Sì, mi piace come idea... ma tu, Ash, dovrai catturare ad allenare qualche Pokemon di Roccia, perchè non mi risulta che tu ne abbia, in squadra." affermò la rossa.

Ash non sembrò troppo preoccupato. "Sì, me ne sono accorto, Misty... ma non penso che sarà un problema. Penso che ci sarà l'opportunità di addestrare qualche Pokemon di tipo Roccia lungo la strada per Altoripoli." affermò il ragazzo. "Così troveremo anche qualche nuovo amico per Pikachu e i nostri Pokemon, non credete anche voi? Sarà anche un'occasione per allenare Froakie e Fletchling."

"Denne!" esclamò il piccolo Dedenne di Clem, in piedi sulla testa della bambina con i baffi dritti in segno di vivacità.

"Bene, allora credo di potervi portare a Petroglifari seguendo la strada più breve." affermò Lem con un cenno sicuro della testa. "Certo, per farlo dovremo tornare a Luminopoli, seguendo la stessa strada che abbiamo percorso prima, ma non credo vi dispiacerà più di tanto, vero?"

"Per niente! Anzi, sarà un bel modo di vedere Kalos!" affermò Misty. Man mano che i ragazzi avanzavano lungo il viale costeggiato di siepi e aiole fiorite, si avvicinavano ad un monumentale arco di trionfo che separava la regione di Novartopoli dalle lande selvagge appena fuori di essa... e dopo essere passati sotto la galleria, Ash, Pikachu e i loro compagni ripresero il loro viaggio, ansosi di riscoprire le meraviglie di Luminopoli e di scoprire quali altre sorprese avrebbe riservato loro il continente di Kalos...

 

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"Aspettami, Alan! Aspetta, non te ne andare così... uah!"

"Ches, chespin!"

Alan sospirò e alzò gli occhi al cielo. A giudicare dalla vocetta acuta e dall'inequivocabile suono di una faccia che andava a schiantarsi a terra, non era difficile capire chi lo stesse seguendo.
Il ragazzo, rassegnato all'idea che avrebbe avuto un'inaspettata compagna per il resto del suo viaggio, si fermò e andò a dare una mano a Marin. "Non sai proprio quando arrenderti tu, vero?" chiese sarcastico.

Marin scattò in piedi come un grillo. "Ormai ho deciso e basta!" esclamò. "Io voglio imparare la Megaevoluzione!"

"Guarda che sono i Pokemon che si Mega evolvono, non tu." ribattè Alan senza battere ciglio.   

"Sì, grazie, questo lo sapevo anch'io!" rispose prontamente la bambina dai capelli rossi. "Un giorno troverò anch'io una Megapietra, ma ci riuscirò soltanto se seguirò te e imparerò da te!"

"Fai un po' come ti pare." concluse Alan. Il ragazzo si voltò e riprese la sua strada, lasciandosi dietro una stupita Marin che esitò per qualche istante... prima di correre a tutta velocità dietro al suo nuovo idolo!

"Dove vai? Aspetti, Alan... wah!" esclamò Marin, prima di inciampare in chissà cosa per l'ennesima volta!

"Chespin..." mormorò Chespie scuotendo la testa.
        

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CONTINUA...

Note dell'autore: Un capitolo dedicato per lo più ad Alan e a Marin... e in particolare, alla sfida tra Alan e Narciso. In effetti, non è capitato nulla che non si fosse già visto nell'anime, ma questo capitolo mi serviva per tenere d'occhio, diciamo così, anche questi due co-protagonisti di XY.
 

Nel prossimo capitolo, invece, continueremo a seguire Ash e i suoi compagni... e non solo, dal momento che torneremo a dare un'occhiata a Vera e al suo gruppetto di amici molto presto. Per chi se lo chiedesse... sì, farò in modo che Ash catturi anche dei Pokemon di tipo Roccia, Psico e Ghiaccio, oltre che Folletto. Certo, devo ammettere che non mi aspettavo che questa mia idea avrebbe finito per darmi certe complicazioni, ma non importa. Sarà un modo per arricchire un po' la squadra di Ash con dei Pokemon che non credevamo di vedere nella sua squadra.
 

Da domani sarò in vacanza nei Paesi Bassi, e tornerò il 21 di questo mese. Spero di riuscire ad aggiornare le mie storie quanto prima non appena sarò tornato. Grazie della vostra attenzione... e a presto!
          
    

 

 
 
           

      

  
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