Film > Le 5 Leggende
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Autore: kamy    16/08/2017    0 recensioni
Elsa è da sola nel suo castello di ghiaccio. Jack è stato solo per tutta la vita, da quando se lo ricorda. Queste due anime sole s'incontreranno e forse non saranno più così sole.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

 

Cap.13 Il vero amore come centro

 

Sand-ma sgranò gli occhi e sorrise, riconoscendo Jack in groppa a Sven. Diresse la nuvoletta verso il gruppetto e saltò davanti a Kristoff.

“Sand-man!” gridò Calmoniglio, saltando fuori dalla casacca del venditore di ghiaccio.

“Cosa ci fai qui?” domandò Jack, sporgendosi per vederlo. Il suo viso era latteo e le sue labbra viola-bluastre.

“È un amico vostro?” chiese Anna.

“È un altro guardino” rispose Calmoniglio.

“Anche quelli?” domandò Kristoff, indicando i cavalli neri che correvano nella loro direzione.

“Proprio no!” gridò Calmoniglio. Anna gridò e prese la chitarra legata al fianco di Sven, sciogliendola dai nodi che la tenevano ferma, legata alla sella.

Jack si alzò in piedi sulla renna e impallidì, vedendo in lontananza le sagome di Pitch e Elsa, intenti a duellare. Le loro figure erano in parte nascoste dalla tempesta. Saltò giù e si mise a correre, verso di loro.

“Aspetta!” gridò Kristoff. Cercò di afferrare Jack per la spalla, ma un cavallo nero lo travolse.

Anna colpì la bestia al muso con un colpo di chitarra, spaccandola in mille pezzi, mentre la creatura diveniva polvere.

Anna allungò la mano verso Kristoff, che la prese. Anna lo aiutò a rimettersi in piedi, Kristoff la guardò arrossendo. Raggiunse con un pugno il cavallo successivo, Sand-man cercò di trasformare in sabbia dorata uno dei cavalli, ma anche la sabbia nelle sue mani divenne nere. Le dimenò e si nascose dietro Olaf.

“Ti proteggo io!” gridò il pupazzo di neve. Un cavallo cercò di aggredirlo con un morso, ma fu raggiunto dai colpi degli zoccoli davanti di Sven. La renna si era messa ritta su due zampe e riatterrò su quattro, vedendo l’avversario diventare polvere.

Calmoniglio saltò in testa a un cavallo, ma questo dimenò il capo, lo fece scivolare e lo raggiunse con una testata, facendolo finire a terra incosciente.

Anna corse e lo prese, gridò vedendo l’ultimo cavallo rimasto impennarsi per colpirla con un calcio al viso.

Kristoff le si mise davanti a prese il colpo in pieno petto, perdendo i sensi.

“T-ti ha salvata…” biascicò Calmoniglio. Anna strisciò indietro, poggiò a terra il coniglio pasquale e prese un badile. Lo abbatté sulla testa del cavallo nero, tramutandolo nuovamente in sabbia.

Anna corse da Kristoff e lo abbracciò.

“Mi dispiace. È tutta colpa mia” gemette.

Kristoff mugolò dolorante e socchiuse un occhio, la vide stretta al suo petto e le appoggiò la mano sulla testa.

“C-calma-ti… sto bene” la rassicurò con voce tremante.

< Spero che quel ragazzo non sia morto nella tempesta > pensò.

“T-torneranno, vero?” domandò Olaf, abbracciando Sand-man.

 

**************

 

Elsa cadde in ginocchio, ansimando, i resti della sua spada di ghiaccio giacevano in frammenti intorno a lei.

“È la tua fine!” disse Pitch. Alzò la falce e la calò verso di lei.

Nooo!” gridò Jack mettendosi davanti, con il braccio alzato. I suoi capelli erano completamente candidi e una serie di fiocchi di neve si erano disegnati sul suo corpo pallidissimo. Si tramutò di ghiaccio, la lama di cristallo nero si frantumò andando a sbattere contro le sue dita tramutate e dal suo corpo venne emanato del vento magico.

Pitch cadde a terra, sbalzato via dall’energia scaturita dal corpo del giovane.

La tempesta cessò ed Elsa gridò, abbracciando la statua di ghiaccio in cui si era mutato Jack. Scoppiò a piangere, venendo scossa dai singhiozzi, le lacrime le rigarono il viso.

Pitch scoppiò a ridere e si rialzò in piedi, allargando le braccia.

“Oh, che fortuna insperata. Lo hai ucciso proprio tu” si esaltò.

Kristoff e il resto del gruppetto si avvicinò, insieme ad alcuni uomini e bambini del villaggio.

“Cosa sta succedendo?” domandò un fornaio.

“È diventato di ghiaccio” disse una donna, stringendo il proprio figlio al petto.

“Lui era Jack Frost” disse Calmoniglio. I bambini si voltarono verso di lui.

< Per ora mi vedono ancora, ma presto, scomparirò anche ai loro occhi > pensò.

“Jack… Frost…” ripeté il bambino in braccio alla madre.

“Non esiste” disse la donna.

“Non dovrebbero esistere nemmeno le streghe, eppure siamo qui” ringhiò.

“Uccidiamo la strega!” disse un altro uomo.

“Mia sorella non è una strega! E non vedete che ha perso una persona a cui teneva?!” gridò Anna, mettendosi davanti alla sorella con le braccia aperte.

Pitch rideva sempre più fragorosamente.

“Quello chi è?” domandò il fornaio.

< Presto vedrete sciocchi villici! > pensò Pitch, sgranando gli occhi.

“Io lo amo” gemette Elsa, mentre le sue lacrime scivolavano sul corpo congelato di Jack.

“… L’amore… Eccolo!” gridò Kristoff.

“Cosa?” chiese Pitch. Il corpo di Jack si sciolse e il giovane crollò incosciente tra le braccia di Elsa, le sue gote nivee si tinsero di un leggero rosa e i suoi capelli tornarono argentei.

“No! Non può essere!” sbraitò Pitch.

“Presto, credete in Jack Frost. Tutti!” gridò Kristoff.

Sven abbatté i suoi zoccoli sul terreno ghiacciato, che man mano si stava sciogliendo.

“Guardate, l’inverno sta cessando!” disse un bambino, indicando la neve che si scioglieva.

“Non permetterò che tutto finisca bene!” gridò Pitch. I cavalli neri iniziarono a correre verso i paesani, che strillarono.

“Credete nell’esistenza di Frost o ci ucciderà tutti!” sbraitò Olaf.

“Se i pupazzi di neve parlano, può esistere, mamma” disse il bambino in braccio alla donna. Quest’ultima annuì.

< Tanto peggio… ci credo… > pensò il fornaio. Parecchi altri e i bambini iniziarono a bisbigliare: “Io credo in Jack Frost”.

I cavalli esplosero, divenendo di sabbia dorata, Sand-man ridacchiò, mentre la sabbia si andava ad addensare sotto di lui, creando una nuvola sempre più grande.

“No, no, no!” gridò Pitch.

Jack sciolse l’abbraccio con Elsa e la baciò delicatamente, la regina arrossì.

Jack si voltò verso Pitch, che indietreggiava.

“Ora chi è che ha paura?” domandò.

Pitch cadde in ginocchio, sotto di lui si aprì una voragine oscura e vi precipitò.

Calmoniglio avanzò, mentre la sua stazza aumentava sempre di più e diventava alto più di Kristoff.

“Finalmente ce lo siamo tolto dai piedi” esultò.

Sven iniziò a scalciare a fare versi rochi, mentre il sole illuminava il mare nuovamente sciolto e il prato verde intorno a loro.

Kristoff si voltò verso di loro e impallidì.

“Olaf si sta squagliando!” gridò.

Jack guardò in viso Elsa.

“Mia regina, ora potete controllare i vostri poteri. Il vostro centro era l’amore” disse gentilmente.

Elsa annuì e creò una nuvoletta nera, da cui iniziò a nevicare, che si andò a posare sopra Olaf, che si rigenerò completamente.

“Evviva!” gridò, dimenando le braccia rami.

Elsa si voltò verso Anna e le sorrise.

“Perdonami, sorellina” disse.

Anna negò con il capo e le sorrise a sua volta.

“Perdonami tu” sussurrò.

“Come avete visto, la vostra regina non è una strega. Tutto il male che si è verificato era colpa di un principe invasore e del mostro che avete visto” mentì a metà Calmoniglio.

“Evviva la regina che ci ha salvato! Evviva!” gridò Jack.

< Tanto vale reggergli il gioco > pensò Kristoff, iniziando ad applaudire.

I bambini scoppiarono a ridere, correndo intorno a Sand-man, intento a fargli apparire stelline di sabbia dorata.

“Evviva la regina!” fecero eco i popolani riuniti intorno a loro.

 

*************

 

Anna giocherellò con la propria ciocca candida.

“Ti piace la slitta nuova? Te l’avevo promessa” disse.

Kristoff si massaggiò il collo.

“Èbellissima, ma sono più felice al pensiero che Elsa abbia mandato via Hans.

Non avrei mai immaginato potessero esserci persone ignobile come quel principe” borbottò.

“Ammetto che mi aveva proprio ingannata” sussurrò Anna.

“Avevo ragione. Non si può decidere di sposarmi con qualcuno che hai conosciuto da poco.

Anche tua sorella te l’aveva detto, a quanto pare. Quel pazzo avrebbe potuto ucciderti…”. Iniziò a dire Kristoff.

Anna gli camminò intorno, ondeggiando, con le braccia dietro la schiena.

“Quindi neanche fidanzarsi?” domandò.

“Beh, iniziare a frequentarsi pian piano è un altro conto” ribatté.

Anna si sporse e gli mise il viso a distanza di un dito dal suo, quasi sfiorandogli il naso a patata con il proprio all’insù.

“E se volessi iniziare a vedermi con te?” domandò.

Kristoff boccheggiò, arrossendo e avvertì il proprio battito cardiaco accelerare.

“P-potrei… essere d’accordo… visto che mi piace… e…” biascicò, avvertendo la gola secca.

Anna lo baciò, Kristoff le afferrò i fianchi sollevandola e ricambiò il bacio con foga.

Anna chiuse gli occhi, sollevando le gambe e continuarono a baciarsi, mozzandosi il fiato a vicenda.

Calmoniglio sbuffò, guardandolo, scosse il capo facendo ondeggiare le orecchie e si allontanò. Si mise una mano sul fianco, sopra la cintura a cui erano sistemati il boomerang e le uova decorate esplosive.

Superò Olaf che saltellava su Sven, con la nuvoletta sopra di sé intenta a nevicare. Il pupazzo di neve rideva e dimenava le braccia, mentre la renna leccava i fiocchetti di neve.

Calmoniglio raggiunse Sand-man.

“Ci conviene iniziare a muoversi. Nord ci starà aspettando” ordinò secco.

Sopra Sand-man apparve un cuore e l’omino indicò la finestra, oltre la quale Jack e Elsa si stavano baciando.

Calmoniglio sospirò pesantemente.

“Non diremo all’omino oltre la luna che lo abbiamo visto. Penso che preferisca rimanere un Guardiano fuggitivo per starle accanto.

Il solito scapestrato” borbottò.

Sand-man sorrise e applaudì, saltandogli sulla spalla.

Calmoniglio batté un paio di volte la zampa sul terreno, si aprì una voragine collegata a un tunnel spazio-dimensionale e vi saltò dentro.

  
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