Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.13
Il vero amore come centro
Sand-ma
sgranò gli occhi e sorrise, riconoscendo Jack
in groppa a Sven. Diresse la nuvoletta verso il gruppetto e
saltò davanti a
Kristoff.
“Sand-man!”
gridò Calmoniglio, saltando fuori dalla
casacca del venditore di ghiaccio.
“Cosa
ci fai qui?” domandò Jack, sporgendosi per
vederlo. Il suo viso era latteo e le sue labbra viola-bluastre.
“È
un amico vostro?” chiese Anna.
“È
un altro guardino” rispose Calmoniglio.
“Anche
quelli?” domandò Kristoff, indicando i cavalli
neri che correvano nella loro direzione.
“Proprio
no!” gridò Calmoniglio. Anna gridò e
prese la
chitarra legata al fianco di Sven, sciogliendola dai nodi che la
tenevano
ferma, legata alla sella.
Jack
si alzò in piedi sulla renna e impallidì, vedendo
in lontananza le sagome di Pitch e Elsa, intenti a duellare. Le loro
figure
erano in parte nascoste dalla tempesta. Saltò giù
e si mise a correre, verso di
loro.
“Aspetta!”
gridò Kristoff. Cercò di afferrare Jack per
la spalla, ma un cavallo nero lo travolse.
Anna
colpì la bestia al muso con un colpo di chitarra,
spaccandola in mille pezzi, mentre la creatura diveniva polvere.
Anna
allungò la mano verso Kristoff, che la prese.
Anna lo aiutò a rimettersi in piedi, Kristoff la
guardò arrossendo. Raggiunse
con un pugno il cavallo successivo, Sand-man cercò di
trasformare in sabbia
dorata uno dei cavalli, ma anche la sabbia nelle sue mani divenne nere.
Le
dimenò e si nascose dietro Olaf.
“Ti
proteggo io!” gridò il pupazzo di neve. Un cavallo
cercò di aggredirlo con un morso, ma fu raggiunto dai colpi
degli zoccoli
davanti di Sven. La renna si era messa ritta su due zampe e
riatterrò su
quattro, vedendo l’avversario diventare polvere.
Calmoniglio
saltò in testa a un cavallo, ma questo
dimenò il capo, lo fece scivolare e lo raggiunse con una
testata, facendolo
finire a terra incosciente.
Anna
corse e lo prese, gridò vedendo l’ultimo cavallo
rimasto impennarsi per colpirla con un calcio al viso.
Kristoff
le si mise davanti a prese il colpo in pieno
petto, perdendo i sensi.
“T-ti
ha salvata…” biascicò Calmoniglio. Anna
strisciò
indietro, poggiò a terra il coniglio pasquale e prese un
badile. Lo abbatté
sulla testa del cavallo nero, tramutandolo nuovamente in sabbia.
Anna
corse da Kristoff e lo abbracciò.
“Mi
dispiace. È tutta colpa mia” gemette.
Kristoff
mugolò dolorante e socchiuse un occhio, la
vide stretta al suo petto e le appoggiò la mano sulla testa.
“C-calma-ti…
sto bene” la rassicurò con voce tremante.
<
Spero che quel ragazzo non sia morto nella
tempesta > pensò.
“T-torneranno,
vero?” domandò Olaf, abbracciando
Sand-man.
**************
Elsa
cadde in ginocchio, ansimando, i resti della sua
spada di ghiaccio giacevano in frammenti intorno a lei.
“È
la tua fine!” disse Pitch. Alzò la falce e la
calò
verso di lei.
“Nooo!”
gridò Jack mettendosi davanti, con il braccio alzato. I suoi
capelli erano
completamente candidi e una serie di fiocchi di neve si erano disegnati
sul suo
corpo pallidissimo. Si tramutò di ghiaccio, la lama di
cristallo nero si
frantumò andando a sbattere contro le sue dita tramutate e
dal suo corpo venne
emanato del vento magico.
Pitch
cadde a terra, sbalzato via dall’energia
scaturita dal corpo del giovane.
La
tempesta cessò ed Elsa gridò, abbracciando la
statua di ghiaccio in cui si era mutato Jack. Scoppiò a
piangere, venendo
scossa dai singhiozzi, le lacrime le rigarono il viso.
Pitch
scoppiò a ridere e si rialzò in piedi,
allargando le braccia.
“Oh,
che fortuna insperata. Lo hai ucciso proprio tu”
si esaltò.
Kristoff
e il resto del gruppetto si avvicinò, insieme
ad alcuni uomini e bambini del villaggio.
“Cosa
sta succedendo?” domandò un fornaio.
“È
diventato di ghiaccio” disse una donna, stringendo
il proprio figlio al petto.
“Lui
era Jack Frost” disse Calmoniglio. I bambini si
voltarono verso di lui.
<
Per ora mi vedono ancora, ma presto, scomparirò
anche ai loro occhi > pensò.
“Jack…
Frost…” ripeté il bambino in braccio
alla
madre.
“Non
esiste” disse la donna.
“Non
dovrebbero esistere nemmeno le streghe, eppure
siamo qui” ringhiò.
“Uccidiamo
la strega!” disse un altro uomo.
“Mia
sorella non è una strega! E non vedete che ha
perso una persona a cui teneva?!” gridò Anna,
mettendosi davanti alla sorella
con le braccia aperte.
Pitch
rideva sempre più fragorosamente.
“Quello
chi è?” domandò il fornaio.
<
Presto vedrete sciocchi villici! > pensò
Pitch, sgranando gli occhi.
“Io
lo amo” gemette Elsa, mentre le sue lacrime
scivolavano sul corpo congelato di Jack.
“…
L’amore… Eccolo!” gridò
Kristoff.
“Cosa?”
chiese Pitch. Il corpo di Jack si sciolse e il
giovane crollò incosciente tra le braccia di Elsa, le sue
gote nivee si tinsero
di un leggero rosa e i suoi capelli tornarono argentei.
“No!
Non può essere!” sbraitò Pitch.
“Presto,
credete in Jack Frost. Tutti!” gridò
Kristoff.
Sven
abbatté i suoi zoccoli sul terreno ghiacciato,
che man mano si stava sciogliendo.
“Guardate,
l’inverno sta cessando!” disse un bambino,
indicando la neve che si scioglieva.
“Non
permetterò che tutto finisca bene!”
gridò Pitch.
I cavalli neri iniziarono a correre verso i paesani, che strillarono.
“Credete
nell’esistenza di Frost o ci ucciderà
tutti!”
sbraitò Olaf.
“Se
i pupazzi di neve parlano, può esistere, mamma”
disse il bambino in braccio alla donna. Quest’ultima
annuì.
<
Tanto peggio… ci credo… > pensò
il fornaio.
Parecchi altri e i bambini iniziarono a bisbigliare: “Io
credo in Jack Frost”.
I
cavalli esplosero, divenendo di sabbia dorata,
Sand-man ridacchiò, mentre la sabbia si andava ad addensare
sotto di lui,
creando una nuvola sempre più grande.
“No,
no, no!” gridò Pitch.
Jack
sciolse l’abbraccio con Elsa e la baciò
delicatamente, la regina arrossì.
Jack
si voltò verso Pitch, che indietreggiava.
“Ora
chi è che ha paura?” domandò.
Pitch
cadde in ginocchio, sotto di lui si aprì una
voragine oscura e vi precipitò.
Calmoniglio
avanzò, mentre la sua stazza aumentava
sempre di più e diventava alto più di Kristoff.
“Finalmente
ce lo siamo tolto dai piedi” esultò.
Sven
iniziò a scalciare a fare versi rochi, mentre il
sole illuminava il mare nuovamente sciolto e il prato verde intorno a
loro.
Kristoff
si voltò verso di loro e impallidì.
“Olaf
si sta squagliando!” gridò.
Jack
guardò in viso Elsa.
“Mia
regina, ora potete controllare i vostri poteri.
Il vostro centro era l’amore” disse gentilmente.
Elsa
annuì e creò una nuvoletta nera, da cui
iniziò a
nevicare, che si andò a posare sopra Olaf, che si
rigenerò completamente.
“Evviva!”
gridò, dimenando le braccia rami.
Elsa
si voltò verso Anna e le sorrise.
“Perdonami,
sorellina” disse.
Anna
negò con il capo e le sorrise a sua volta.
“Perdonami
tu” sussurrò.
“Come
avete visto, la vostra regina non è una strega.
Tutto il male che si è verificato era colpa di un principe
invasore e del
mostro che avete visto” mentì a metà
Calmoniglio.
“Evviva
la regina che ci ha salvato! Evviva!” gridò
Jack.
<
Tanto vale reggergli il gioco > pensò
Kristoff, iniziando ad applaudire.
I
bambini scoppiarono a ridere, correndo intorno a
Sand-man, intento a fargli apparire stelline di sabbia dorata.
“Evviva
la regina!” fecero eco i popolani riuniti
intorno a loro.
*************
Anna
giocherellò con la propria ciocca candida.
“Ti
piace la slitta nuova? Te l’avevo promessa” disse.
Kristoff
si massaggiò il collo.
“Èbellissima,
ma sono più felice al pensiero che Elsa
abbia mandato via Hans.
Non
avrei mai immaginato potessero esserci persone
ignobile come quel principe” borbottò.
“Ammetto
che mi aveva proprio ingannata” sussurrò
Anna.
“Avevo
ragione. Non si può decidere di sposarmi con
qualcuno che hai conosciuto da poco.
Anche
tua sorella te l’aveva detto, a quanto pare.
Quel pazzo avrebbe potuto ucciderti…”.
Iniziò a dire Kristoff.
Anna
gli camminò intorno, ondeggiando, con le braccia
dietro la schiena.
“Quindi
neanche fidanzarsi?” domandò.
“Beh,
iniziare a frequentarsi pian piano è un altro
conto” ribatté.
Anna
si sporse e gli mise il viso a distanza di un
dito dal suo, quasi sfiorandogli il naso a patata con il proprio
all’insù.
“E
se volessi iniziare a vedermi con te?” domandò.
Kristoff
boccheggiò, arrossendo e avvertì il proprio
battito cardiaco accelerare.
“P-potrei…
essere d’accordo… visto che mi piace…
e…”
biascicò, avvertendo la gola secca.
Anna
lo baciò, Kristoff le afferrò i fianchi
sollevandola e ricambiò il bacio con foga.
Anna
chiuse gli occhi, sollevando le gambe e
continuarono a baciarsi, mozzandosi il fiato a vicenda.
Calmoniglio
sbuffò, guardandolo, scosse il capo
facendo ondeggiare le orecchie e si allontanò. Si mise una
mano sul fianco,
sopra la cintura a cui erano sistemati il boomerang e le uova decorate
esplosive.
Superò
Olaf che saltellava su Sven, con la nuvoletta
sopra di sé intenta a nevicare. Il pupazzo di neve rideva e
dimenava le braccia,
mentre la renna leccava i fiocchetti di neve.
Calmoniglio
raggiunse Sand-man.
“Ci
conviene iniziare a muoversi. Nord ci starà
aspettando” ordinò secco.
Sopra
Sand-man apparve un cuore e l’omino indicò la
finestra, oltre la quale Jack e Elsa si stavano baciando.
Calmoniglio
sospirò pesantemente.
“Non
diremo all’omino oltre la luna che lo abbiamo
visto. Penso che preferisca rimanere un Guardiano fuggitivo per starle
accanto.
Il
solito scapestrato” borbottò.
Sand-man
sorrise e applaudì, saltandogli sulla spalla.
Calmoniglio
batté un paio di volte la zampa sul
terreno, si aprì una voragine collegata a un tunnel
spazio-dimensionale e vi
saltò dentro.