Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    16/08/2017    4 recensioni
Un normale liceo italiano caratterizzato dalla vita energica di tantissimi adolescenti. L'arrivo di una nuova studentessa Judy Hopps, alunna geniale con una particolare dote investigativa, migliorerà la vita di Anna, Elsa, Kristoff, Jack, Hiccup, Merida, Rapunzel e Flynn. L'amicizia aiuterà Judy ad aprirsi e a dimenticare i traumi del passato...ma lei non sa che tutti i suoi amici sono in pericolo...per colpa sua.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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II.
UN'AMICA DELLE ARTI MARZIALI

"Allora ragazze? Come è stato questo primo giorno di scuola?" - chiese la mamma delle due sorelle mentre serviva il pranzo sui loro piatti.

"Bene è stato molto interessante anche se hanno già iniziato a metterci ansia per la maturità" - rispose Elsa versandosi dell'acqua nel bicchiere. 

"Tranquilla Elsa, vedrai che non avrai nessun problema a passare l'esame di stato. Se continui a studiare come hai sempre fatto probabilmente vedremo la Lode!" - aggiunse il padre intento a tagliare la carne.
 
"E tu principessa? Come è andata?" - domandò poi la madre notando lo strano silenzio della secondogenita.

"Ehm... si scusami mamma ero intenta a pensare. A me è andata benissimo, pare tutto molto interessante ma...non so oggi qualcosa mi ha stupita. In classe con Merida è arrivata una nuova ragazza un po' strana. Abbiamo provato a fare conoscenza, ma lei è stata troppo fredda e si è allontanata." - spiegò la fanciulla confusa. 

"E come si chiama questa nuova alunna?" - si incuriosì il padre versandosi del vino. 

"Judy Hopps"

Uno strano silenzio avvolse i presenti, in particolar modo i due coniugi che si guardarono un po' preoccupati. 

"Perché quelle facce? La conoscete?" - domandò la figlia maggiore inarcando le sopracciglia.

"Si tesoro ne abbiamo sentito parlare. È una ragazza strana è vero, ma ricordate che dietro ad ogni persona c'è sempre una storia. Io di Judy so solo che in pochissimo tempo ha dovuto trasferirsi qui. I suoi genitori sono morti qualche mese fa e la causa è ancora nascosta. Un giorno si sono allontanati in macchina e i loro corpi sono stati trovati su una strada. Si pensa sia stato un incidente d'auto, anche se l veicolo non è mai stato ritrovato." - spiegò il padre cupo tenendo lo sguardo sul piatto. 

"Probabilmente è per questo che la vedete solitaria e fredda... datele del tempo e siate sempre gentili con lei. Vedrete che con un po' di aiuto e con il vostro affetto la vita qui non le sembrerà più tanto male" - concluse la madre e il pranzo proseguì accompagnato da nuovi discorsi.
Le sorelle, però, ebbero modo di parlare di nuovo di quanto scoperto riferendolo anche alle amiche.
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“Ragazzi quest’anno, per appassionarvi di più allo studio di chimica, ho deciso di proporvi un lavoro a coppie. Avrete tempo una settimana per portarmi una relazione su una reazione chimica a vostra scelta.” - propose la professoressa di Chimica pochi secondi prima del suono della campanella e l’idea di questo lavoro coinvolse la maggior parte della classe.
 
Merida ascoltò l’indicazione con attenzione e si guardò intorno.
Ogni compagno cercava lo sguardo dell’amico del cuore sperando di poter svolgere il compito con lui. Merida decise, allora, di chiedere a Judy di collaborare. La giovane ragazza dai capelli rossi aveva scoperto la storia passata di Judy grazie al racconto delle amiche e l’attività scolastica a coppie le sembrava una buona occasione per conoscerla meglio.
Aspettò il suono della campanella e si avvicinò al suo banco. 

“Judy...” 

“Ciao Merida, sì va benissimo fare il lavoro con te mi sembri molto sveglia, rispetto a tutti i compagni. Volentieri lavoreró con te quindi come ci accordiamo?” - la anticipò Judy sistemando i quaderni nella cartella. 

Merida rimase impietrita! Come faceva a sapere che le avrebbe chiesto quello? 

“O-o-ok...ehm anche per me è una buona idea. Facciamo a casa mia? Domani pomeriggio ti va bene?” - propose lei una volta ripresa dallo shock.

“Domani è perfetto. Grazie per avermi scelta” - disse Judy abbozzando un sorriso. Per Merida fu strano vederla sorridere e le propose di uscire dalla scuola insieme.
Mentre parlavano, però, Judy notò qualcosa che la incuriosì. In fondo al corridoio vide Elsa intenta a riordinare l'armadietto, ma non era sola. Dietro di lei un ragazzo alto, dai capelli rossi le stava accarezzando i fianchi nonostante la ragazza continuasse ad allontanargli le mani.

“Ancora lui... Non ci credo! La scuola è appena iniziata e già rompe le scatole!” - si arrabbiò Merida notando per l’ennesima volta quella scena ed entrambe si avvicinarono all’amica in difficoltà.

“Dai Elsa non puoi continuare a dirmi di no! Io lo so che tu mi vuoi! Fai tanto la santarellina, ma io so che dentro di te vorresti vivere emozioni uniche con me! Io te le posso dare sai? E anche...” 

“Hey! La facciamo finita?” - domandò Judy senza il minimo timore e con una mossa pronta afferrò il braccio del ragazzo allontanandolo dal corpo di Elsa.

“Che diavolo vuoi te, sfigata?!” - chiese lui guardando la nuova giovane con occhi roventi. 

“Hans Westengard, il bullo della scuola immagino” - rispose lei incrociando le braccia senza la minima paura.
Elsa e Merida si guardarono sorprese chiedendosi che razza di fegato avesse quella ragazza. Nessuno aveva mai osato ostacolare Hans!

“Hey Hans, che c’è? Ti da fastidio la nuova arrivata?” - domandò un ragazzo altissimo con i capelli neri come la pece e pallido come la morte e, proprio per queste sue caratteristiche, veniva soprannominato Pitch Black.
Pitch era considerato il peggior bullo della scuola e non si spostava mai senza il suo branco costituito da diversi ragazzi. Il migliore amico di Pitch era sicuramente Hans e le sue guardie del corpo erano due fratelli gemelli muscolosi con i capelli rossi dai quali non si separava mai.

“Ohoh la squadra al completo! Il capo, il suo vice, i due scagnozzi e l’indifeso... Il gruppo perfetto per spaventare la scuola” - ironizzò Judy osservando il giovane alto e con i capelli di un biondo fragola e gli occhi verdi di nome Nick, silenzioso e nascosto dietro ai gemelli.
Judy comprese, solo al primo sguardo, che lui era il bullo obbligato ad essere tale. Era sicuramente il più furbo e il più vanitoso perché, per farsi notare dalle persone, girava con questi imbecilli che in realtà non reputava amici.
Tutto questo rimase celato nella mente di Judy. Probabilmente estraniare tali considerazioni avrebbe fatto surriscaldare troppo i cervellini di quei poveri ragazzi ignoranti generando delle reazioni esagerate.

“Ma si può sapere cosa vuoi te eh?! Hopps sei giusto? La new entry che ha perso i genitori? Beh sai sei molto carina in realtà! Questa mancanza che senti nel cuore sono sicuro di potertela colmare” - scherzò Pitch aggiungendo i soliti riferimenti sessuali sicuro di poter possedere, prima o poi, qualsiasi ragazza dell’Istituto. 

“Lasciatela in pace!” - urlò Merida difendendo Judy al momento destabilizzata dalle parole dette dal bullo. 

“E perchè mai? È una bella tipa e ha degli occhi vogliosi e potremmo...” - Pitch non riuscì a terminare la frase perché, appena avvicinato a Judy, fu respinto dalla sua reattività.
La ragazza, infatti, afferrò il suo braccio girandolo dietro alla schiena e spingendo poi il ragazzo violentemente contro un armadietto.
Il tonfo fu così forte che tutta la scolaresca si zittì e si mise ad osservare la scena.

“Prova ancora una volta a toccarmi o a dare fastidio a queste ragazze e ti garantisco che ti spezzo il braccio usandolo come grissino per il tonno” - ringhiò lei avvicinandosi all'orecchio dell'avversario.
Dopo qualche secondo, con un altro scossone, liberò il cattivone che, intimorito e imbarazzato per la figura appena mostrata, fece cenno ai suoi seguaci di lasciare la scuola. 

Quando i bulli si allontanarono, le nostre ragazze preferite si avvicinarono a Judy tempestandola di ringraziamenti e di domande. 
Judy non rispose.
Congedò le ragazze con un cenno della testa e si allontanò anche lei, senza che voleva rimanere sola.
 Questo episodio fece capire a molti che Judy Hopps aveva un lato tenero...ma anche un centinaio di cinture nere di karate nascoste nel cassetto.
  
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