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Autore: Panna01    19/08/2017    1 recensioni
In un pomeriggio di tranquillità per i Cappello di Paglia, finalmente il nostro marimo capisce i suoi sentimenti per la bella archeologa, e grazie al piccolo aiuto di Sanji qualcosa accade fra i due. Paring principale Zorobin con accenni Sana
Tratto dalla storia:
(...)
-Maledizione, certo che non hai veramente nulla in quella testa al posto del cervello- ora Sanji abbassò la voce per farsi sentire solo dall'uomo davanti a lui -Pensavo che quello che ti ho appena detto potesse aiutarti a capire i tuoi sentimenti verso Robin-chan, ma sei veramente un idiota, quindi dovremmo fare in un altro modo- Sanji si passò una mano sul viso. Davvero non capiva cosa ci trovasse l'archeologa in un coglione del genere.
-Oi marimo, girati- ecco l'idea, finalmente. Se questa non avesse funzionato non avrebbe più saputo cosa fare con un caso d'idiota simile.
-Ah? Perché diamine dovrei girarmi?-
-Secondo te? Una certa persona dagli occhi azzurri ti sta fissando più che bene il culo- (...)
Ok, so che faccio pena a scrivere le intro ma spero di avervi attirato almeno un po, quindi passate a dare un'occhiata e magari recensire :D
Baci, Panna :3
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LAUNDRY
 
Era un pomeriggio relativamente tranquillo sulla Sunny; Franky era al timone, Brook stava suonando una canzone rilassante, Luffy, Chopper e Usopp stavano pescando qualcosa per farsi cucinare un delizioso pasto da Sanji, che già pregustavano con la bava alla bocca. Il suddetto cuoco e lo spadaccino erano invece introvabili, probabilmente uno era in cucina e l'altro in palestra ad allenarsi, mentre le ragazze stavano sedute sotto l'albero maestro a piegare i vestiti freschi di bucato.
Stranamente i due si trovarono entrambi in cucina, probabilmente perché Zoro si era addormentato nella panca dopo mangiato e nessuno si era preso la briga di svegliarlo.
-Oi marimo, svegliati- Sanji richiamò lo spadaccino.
-Mm? Che vuoi dannato cuoco?- Zoro aprì l'unico occhio che gli rimaneva, guardando seccato il biondo per essere stato interrotto.
-Va dalle ragazze a chiedere cosa vogliono da bere- neanche si girò per parlargli, troppo occupato con quello che stava preparando.
-Ah? Perché diavolo devo andarci io? Non puoi andare tu come sempre?- Zoro era veramente seccato per essere stato svegliato per una cazzata del genere.
-Ci andrei volentieri, ma al momento sono occupato qui, quindi muovi il culo prima che inizi a prendertelo a calci! Vai da Nami-san e Robin-chan a chiedere cosa vogliono da bere- Zoro era tentato di iniziare il combattimento, ma non aveva le sue spade con se, quindi un eventuale litigio lo avrebbe portato in svantaggio, nonostante non volesse ammetterlo apertamente.
-Tsk. Ora vado- si alzò riluttante da quella panca accogliente ed uscì dalla cucina, appoggiandosi alla ringhiera li vicina, non prima di aver sbadigliato quasi come un animale appena uscito dal letargo.
-Oi, Robin, Nami, il maledetto cuoco vuole sapere cosa volete da bere- le ragazze distolsero l'attenzione da quello che stavano facendo e alzarono gli occhi per guardarlo.
-Per me succo d'arancia- Nami tornò in fretta al suo lavoro, desiderosa di tornare alle sue cartine.
-Io invece gradirei del thè, grazie- Robin al contrario della rossa non distolse subito lo sguardo, tenendolo anzi fisso in quello dello spadaccino.
Rimasero in quello stato per qualche minuto, persi uno nello sguardo dell'altra, cercando di capire i pensieri dell'altro, questo finché la voce di Sanji non li distolse da quel gioco, richiamando a gran voce lo spadaccino.
Dopo un'ultima occhiata, Zoro tornò dentro lasciando le ragazze al loro lavoro.
Zoro rimase dentro ad aspettare che il cuoco finisse di preparare tutto, più per noia che effettiva gentilezza. Lo osservava lavorare con ogni genere di utensile, ma presto si perse nei suoi pensieri. Tornò indietro a quei minuti passati ad osservare Robin, cercando di leggerle dentro, cosa che non era mai riuscito a fare non andando più in profondità di quello sguardo sempre gentile ma che sapeva bene nascondere un passato solitario e oscuro. Ella lo intrigavano ogni giorno di più, però non riusciva a spiegarsi quelle emozioni sapendo solo che voleva passare sempre più tempo con la bella archeologa... sbagliava o aveva appena definito Robin bella? Bhe non che non lo fosse, al contrario anzi, solo che non aveva mai pensato a lei in quel modo, ma ora che lo stava facendo molte cose iniziavano ad andare al loro posto.
Lo spadaccino interruppe le sue riflessioni quando vide Sanji prendere i vassoi ed avvicinarsi alla porta, così si affrettò a seguirlo, ma si fermò incuriosito quando il suddetto cuoco si girò leggermente verso di lui -Finalmente hai smesso di fantasticare su Robin-chan?- Zoro si sentì arrossire. Come diavolo lo aveva capito? -Avanti marimo, non fare quella faccia, mi hai appena dato conferma di quello che pensavo, e nel caso ti chiedessi come lo ho capito, bhe... diciamo che ultimamente tu e lei state a guardarvi un po' troppo spesso e troppo a lungo per essere normali amici... Ah! la mia povera Robin-chan è sprecata con un maledetto marimo come te, ma che posso farci?- Sanji sospirò un'ultima volta prima di uscire definitivamente dalla cucina, lasciandosi dietro di se uno Zoro più confuso che mai.
Lo spadaccino rimase ancora qualche minuto cercando di capire cosa volesse intendere il biondo con quelle parole, ma non riuscì ad arrivare a nulla di fatto decidendo così di chiedere al diretto interessato. Uscì dalla cucina e si precipitò giù per le scale, rischiando di investire il povero Chopper che si stava gustando beato il suo gelato alla panna e nutella appena servitogli. Il verde individuò in fretta Sanji, che si stava dirigendo come a suo solito verso le ragazze con tanto di cuoricini attorno a lui e occhi della stessa forma. Seriamente, certe volte si chiedeva come potesse essere possibile che una persona del genere fosse uno dei migliori della ciurma. Riuscì a raggiungerlo in men che non si dica mettendosi fra lui e Robin quasi a fare da barriera. Le ragazze comunque ignorarono i due, ormai abituate ai battibecchi quotidiani che avvenivano anche per i motivi più futili.
-Che volevi dire prima? Che cosa avresti capito?- ringhiò lo spadaccino.
-Maledizione, certo che non hai veramente nulla in quella testa al posto del cervello- ora Sanji abbassò la voce per farsi sentire solo dall'uomo davanti a lui -Pensavo che quello che ti ho appena detto potesse aiutarti a capire i tuoi sentimenti verso Robin-chan, ma sei veramente un idiota, quindi dovremmo fare in un altro modo- Sanji si passò una mano sul viso. Davvero non capiva cosa ci trovasse l'archeologa in un coglione del genere.
-Oi marimo, girati- ecco l'idea, finalmente. Se questa non avesse funzionato non avrebbe più saputo cosa fare con un caso d'idiota simile.
-Ah? Perché diamine dovrei girarmi?-
-Secondo te? Una certa persona dagli occhi azzurri ti sta fissando più che bene il culo- a quelle parole Zoro arrossì di colpo e alle sue spalle sentirono Nami ridere, probabilmente per una battuta di Robin.
Comunque lo spadaccino fece come detto e si voltò con lentezza, ma stranamente rimase quasi deluso quando vide che Robin non lo stava guardando sul serio. Certo, ora che ci pensava non era affatto da lei guardare il culo dei ragazzi, ma... hei! poteva sempre esserci una prima volta, no?
Una volta che si fu completamente girato capì che qualcosa non andava: perché diamine lo aveva fatto voltare? -Oi, cuoco di merda, che diavolo stai progettando?-
Quello neanche si degnò di rispondergli, preferendo invece lasciar parlare i fatti. Lo vide con la coda dell'occhio mentre alzava il piede e lo posava sulla sua schiena, iniziando a spingerlo verso Robin.
"Oioi, che diavolo vuoi fare, cuoco?"
Il loro siparietto ormai aveva attirato anche le ragazze. Vide Robin stringersi al petto una camicia, non capendo cosa stesse succedendo mentre si allontanava impercettibilmente da lui e intanto Nami li guardava incuriosita. Il momento decisivo si ebbe quando Zoro riportò la sua attenzione sull'archeloga e in particolare sulle sue labbra carnose e delineate, non appena le guardò infatti la spinta di Sanji si fece insostenibile. Con quell'equilibrio precario, presto si ritrovò con quelle labbra che aveva appena ammirato sulle sue e con il suo stesso corpo steso su di lei, le sue curve femminili che premevano sul suo petto allenato. Con il suo peso aveva spinto Robin a stendersi a sua volta sulle gambe di Nami che li guardava incredula.
Dopo qualche secondo erano ancora fermi, pietrificati a guardarsi negli occhi sbarrati dell'altro, cercando di capire cosa fosse successo.
-Adesso hai capito marimo? E nel caso tu sia talmente con la testa bacata te lo spiego subito: sei innamorato di Robin-chan- a quelle parola le guance di Zoro bruciarono ancor di più. Non voleva ammetterlo, ma anche lui poco prima era arrivato alla conclusione che si, forse poteva essersi innamorato di Robin. Forse aveva avuto bisogno dell'aiuto di quel cuoco maledetto per esserne certo, ma non in un modo del genere. Decisamente no. Doveva vendicarsi della figura di merda che gli aveva fatto fare.
Si alzo quindi riluttante ad interrompere quel bacio, anche se forzato, ma alzandosi non aveva tolto gli occhi dal viso di Robin per cercare una qualsiasi traccia di emozione, e la sua risposta arrivò ben presto con un rossore alle guance e un leggero sorriso appena accennato a corniciarle il viso. Bhe, se le cose erano così, aveva già in mente cosa fare con lei, ovviamente dopo averle suonate a quel dannato cuoco, s'intende.
Si voltò verso il biondo e subito innescarono una lotta a suon di calci e pugni data l'assenza delle sue spade. Alla fine Zoro riuscì ad afferrare una gamba di Sanji e lanciarlo dall'altro lato della barca, peccato che Nami si fosse inavvertitamente messa nella sua traiettoria di lancio e si vide arrivare addosso a tutta velocità un Sanji preoccupato -Nami-saan, spostati subito!- ma la rossa non sarebbe mai riuscita a farcela in tempo, così si preparò all'impatto. Per sua fortuna il biondo era riuscito ad afferrarla senza fare troppo male ad entrambi ed iniziarono a rotolare a terra per un paio di metri.
Quando finalmente si fermarono, Sanji si preoccupò subito della sua Nami-swan che in quel momento era appoggiata al suo petto stringendogli la giacca nera mentre lui l'abbracciava, stando ben attento a non toccarla in certi punti dove avrebbe sicuramente scatenato la sua ira -Tutto bene? Non ti fatta nulla, vero? Nami-san?- non si sarebbe mai perdonato se l'avesse innavertitamente ferita solo per colpa di quel dannato marimo che lo aveva lanciato in giro per la nave.
-Sì... sì, sto bene. Grazie, Sanji-kun- diamine se non era carina mentre lo guardava così... era in momenti come questo che la voglia di baciarla saliva a livelli inimmaginabili, e così anche i suoi filmini mentali, infatti stava già iniziando a sentire il sangue colargli dal naso. Cercò quindi di distrarsi cercando con lo sguardo lo spadaccino per maledirlo per bene.
-Oi, spadaccino da strapazzo! Ti sembrano questi i modi? Avrei potuto sul serio far male a Nami-san! Ora torna qui che te le suono per bene!- mentre diceva questo aveva iniziato ad alzarsi e vide Nami fare altrettanto. Quando si voltò per osservare il verde rimase sorpreso dalla scena che aveva davanti. Zoro si stava allontanando verso le stanze femminili con Robin sulle spalle quasi fosse un sacco di patate, che in quel momento li stava fissando con un sorrisetto compiaciuto, nonostante l'espressione sorpresa per la posizione in cui si era trovata.
Improvvisamente Sanji si sentì voltare verso Nami. Non fece tempo a capire cosa stesse succedendo che venne baciato dalla ragazza.
Questo non se l'aspettava decisamente! Che qualche dio avesse ascoltato le sue preghiere? Bhe, qualsiasi cosa fosse successa decise di ricambiare il bacio, che presto divenne decisamente profondo. Quando si staccarono avevano entrambi il fiatone e Nami era rossa come un pomodoro -Robiin!- ecco risolto il mistero, era stata l'archelologa a farlo, sia a girarlo che, probabilmente, spingere Nami a baciarlo. Provò a scusarsi per aver ricambiato il bacio ma la rossa non lo lasciò nemmeno iniziare a parlare che gli diede un altro bacio -Sanji-kun, sta zitto adesso, ok?- il biondo non se lo fece ripetere due volte.
  
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