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Autore: Jist    25/08/2017    2 recensioni
Dal capitolo uno:
"Ma quello scenario non avrà facile continuazione, poiché la fine è solo un’illusione, un miraggio che cela un infinito susseguirsi di eventi altrettanto oscuri."
Si lo so, è una vita che non mi faccio viva, ma dopo la delusione della terza serie, ho "abbandonato" temporaneamente il mondo di Huntik. Circa un mese fa mi è capitato di rivederlo tutto e la mia passione è tornata in auge. Ho dunque deciso di proporvi una mia visione sul futuro che attende i cercatori, inoltre ho notato che questo fandom si sta un po' spegnendo purtroppo. Non nascondo che mi piacerebbe ricevere vostri pareri, perciò fatevi sentire! Buona lettura.
Genere: Avventura, Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il silenzio regnava sovrano ogni volta che Metz, capo del Consiglio Huntik, prendeva parola. La faccenda sembrava più seria del previsto, fattore che avrebbe spiegato la cupezza di quella riunione. – Abbiamo perso i contatti con Montehue e la sua squadra circa tredici ore fa. La loro missione era raccogliere materiali e informazioni utili sul marchio della spirale, una passeggiata per cercatori di quel calibro. Tuttavia ora non conosciamo il loro stato di salute, né la causa della loro scomparsa. Abbiamo dunque deciso di inviare Lok e il suo team in esplorazione, con l’ausilio della signorina Byrne.- A quell’affermazione la corvina tentò di nascondere una smorfia di disapprovazione, che non sfuggì al rosso. – Tu invece Zhalia dovrai recarti a Gimsøya, un’isola appartenete alle Lofoten, in Norvegia, e recuperare il titano Frigg. - Ma prima che Metz potesse finire, Dante balzò in piedi con disapprovazione – Non vorrai mica che vada da sola ad affrontare una tale missione?- Il mentore lo guardò stranito, per poi chiedergli di rimanere seduto e di lasciarlo proseguire. – Stavo dicendo- si schiarì la voce – secondo la mitologia norrena, Frigg è la moglie di Odino, padre degli Dei; questo ci da’ motivo di credere che il suo potere sia immenso. Pensiamo che possa trattarsi di un titano leggendario e per questo motivo dobbiamo recuperarlo al più presto, prima che chiunque altro possa accorgersi della sua presenza. - Zhalia guardò Dante, che con occhi imploranti e preoccupati la osservava, ma poi si girò verso Metz e senza dire nulla, annuì. La riunione si concluse dopo due intense ore e quando tutti furono usciti, Metz richiamò Dante. – Non avresti dovuto interrompere prima, sei appena entrato nel Consiglio! Non lasciare che gli altri membri dubitino della tua lucidità. Impara a controllare le tue emozioni quando sei qui.- Il tono che utilizzò fu severo, quanto premuroso: sapeva bene che il suo protetto aveva a cuore quella ragazza. – Mi dispiace Metz, ma non posso permettere che si spinga in quest’impresa da sola, è troppo pericoloso! Ti prego, fammi andare con lei.- - Se fossi in te, sarei più preoccupato per Lok e gli altri, loro corrono un rischio più grande.- - Lok e Sophie sanno badare a loro stessi.- - Perché, Zhalia non ne è in grado?- Dante conosceva la risposta, ma nonostante questo aveva paura, molta paura. Uscì dalla stanza con i pugni chiusi e si appoggiò al muro freddo, portandosi una mano sul viso e passandola sopra gli occhi, come per cogliere qualcosa che aveva iniziato a cadere. Da un angolo spuntò insicura la corvina, che oltrepassò il rosso senza nemmeno guardarlo. – Mi cercava signor Metz?- - Si Zhalia, vieni pure. Volevo discutere sui particolari di questa missione, anzitutto ti chiedo ti chiedo ti ritieni alla portata di tale incarico.- - Certo, non è poi così complicato, ho affrontato problemi peggiori.- Disse con una punta di malinconia. – Ottimo allora. Devi partire immediatamente, portati tutti i titani, per sicurezza, ma utilizzali son in caso di necessità: non vi siete ancora del tutto ripresi dallo scontro con la spirale.- Dante nel mentre ascoltava da dietro la porta, che Zhalia si era lasciata chiudere alle spalle. Sarebbe voluto entrare, tuttavia quel gesto della corvina l’aveva portato a riflettere. Dopo un’altra manciata di minuti Zhalia e Metz uscirono. – Cosa fai qui Dante? Pensavo fossi ad aiutare Lok con i preparativi.- - Beh, abbiamo terminato Metz.- Sapeva che non gli avrebbe creduto.- In realtà cercavo Zhalia.- - Sta per partire, se vuoi accompagnala alla pista dei jet.- Il mentore si congedò e cambiò strada, lasciando i due soli, in silenzio. Angolo autrice: Scusate il ritardo! E inoltre non riesco ( non ho idea del perchè ) a inserire correttamente il codice html. Detesto il modo in cui presenta il testo. Sto provando da una vita a correggerlo, spero di riuscire. Buona lettura e recensite!
   
 
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