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Autore: ladyT    17/06/2009    3 recensioni
In un paesino circondato di campi e da piccole casette un pò trascurate vivevano due giovani promessi sposi. Dovranno superare molte difficoltà a causa di una nuova presenza che ostacolerà il loro rapporto. Sta a voi vivere questa avventura e... Presenza anche di un'immagine che rappresenta questa fanfiction.
Genere: Malinconico, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Greg House, Lisa Cuddy
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo!!!
Premetto che questo capitolo è solo di transizione e spero che vi piaccia almeno un pochino.

CAPITOLO QUARTO



Era una tiepida giornata di sole, i suoi raggi riscaldavano le persone intenti a lavorare nei campi e illuminavano il bel paesaggio rendendolo affascinante agli occhi di tutti.
La giornata trascorreva tranquillamente. Lisa stava passeggiando lungo le vie del paesino con un’espressione confusa e triste. Il pensiero che fra sei giorni sarebbe diventata moglie di Manuel, la rattristava. Non capiva il perché eppure con lui era a proprio agio, condivideva i segreti e sogni, si sentiva protetta. Però gli voleva semplicemente bene come un fratello e non si sentiva pronta a regalargli la propria anima.
< Signorina Lisa! >
Qualcuno stava correndo cercando di attirare la sua attenzione.
Lisa si fermò un attimo e sorrise nel vedere due signore che correvano.
Le donne presero fiato e, senza perdere tempo, cominciarono a proferire parola:
< Lisa devi correre in clinica perché tua madre ha avuto un malore! >
La giovine rimase scioccata a quella terribile notizia e si mise a correre a tutto gas verso la clinica.
Arrivò all’ospedale, chiese informazioni ad un’infermiera e si diresse verso la stanza dov’era ricoverata la madre. Si fermò di fronte alla stanza e vide il padre seduto su una sedia con la schiena piegata in avanti e le mani che tenevano la testa.
< Padre! Padre, cosa è successo? >
Domandò preoccupata la figlia.
Nel vederla, si alzò e l’abbracciò forte.
I due si staccarono e si sedettero. Il padre si fece coraggio e le raccontò l’accaduto.
< Stamattina tua madre ed io abbiamo lavorato nei campi. Tutto era tranquillo e sereno. Improvvisamente tua madre si ferma e si appoggia su una di quelle staccionate e con una mano comincia a premere il cuore. Mi accorgo subito che qualcosa la turba. Il suo viso diventò pallido, il respiro sempre più affannoso e i battiti del cuore accelerarono sempre di più. Mi avvicino a lei e non faccio in tempo ad afferrarla per il braccio che lei cade svenuta terreno.
Di corsa, i miei amici ed io l’abbiamo portata in clinica. Il medico ha detto che le sue condizioni sono gravi, poiché ha avuto un attacco cardiaco e che ora è in prognosi riservata. >
Il volto della giovine fu segnato dalle lacrime e abbracciò il padre.
I due si staccarono, il padre le diede un bacetto sulla fronte e con coraggio si avviò verso il lavoro.
La giornata diventò molto lunga per Lisa che non sapeva cosa fare. Aveva una gran voglia di piangere, piangere e piangere.
Ogni tanto entrava nella stanza dove c’era la madre distesa sul letto e si metteva a raccontarle qualcosa. Era senza forze, senza difese e si sentiva svenire. Voleva fare qualcosa di utile per riavere la madre con sé. Si alzò con fatica, uscì da quella camera e si avviò verso una chiesetta nella clinica.
Entrò, fece il segno della croce e si mise a sedere su una di quelle panchine di legno. Cominciò a pregare sperando che la Divina Provvidenza prendesse a cuore il desiderio di far guarire la madre.
In quell’istante entrò una donna con un vestito nero e un copricapo. Aveva un viso molto giovanile, qualche ciocca di capelli fuori posto e gli occhi grandi color blu.
La monaca si sedette vicino alla ragazza. I due si guardarono in silenzio e Lisa non riuscì a trattenere le lacrime e si mise a piangere. La monaca la strinse a sé e la consolò.
< Su, andrà tutto bene! Il Signore è con noi e farà tutto il possibile per esaudire il vostro desiderio! >
La ragazza asciugò il volto e, a stento, tirò un sorriso.
< Grazie. Avevo bisogno di sfogarmi e neanche vi conosco! Perdonatemi! >
Disse con voce flebile.
La suora sorrise e si presentò:
< Sono Suor Allison Cameron e mi occupo della clinica! Non preoccuparti, è più facile sfogarsi con gli estranei. >
Le accarezzò la mano facendole capire di non essere sola.
< Lei è molto gentile! Mi chiamo Lisa Cuddy e sono qui perché mia madre ha avuto un infarto e adesso è in rianimazione. Ho così tanta paura di perderla! >
Suor Cameron voleva allontanare i pensieri tristi che incombevano la sua testa e decise di distrarla un po’.
< Venite con me! Vi voglio far vedere la mia clinica. >
I due si alzarono, fecero il segno della croce e uscirono da quel posto. Girarono per tutta la clinica e si fermarono al Pronto Soccorso.
C’era un gran brusio in quel reparto. Medici che andavano avanti e indietro, infermieri che seguivano i medici portando le medicine, paramedici che conducevano i feriti alle loro rispettive camere.
Nel vedere un uomo, su una sessantina d’anni, ferito ad una gamba e che attendeva un medico per la medicazione, Lisa si avvicinò a lui e si fece guidare dall’istinto di curare la sua ferita.
Vide che nella ferita c’era un vetro e cercò di toglierlo delicatamente. Prese una pinza, della garza e del tessuto per fasciare le ferite. Estrasse il vetro e tamponò la ferita per fermare la fuoriuscita del sangue. Bagnò la garza con un disinfettante e lo mise sulla ferita accarezzandola delicatamente. Finito tutto, fasciò la ferita e sorrise al paziente.
La suora aveva assistito a quella scena e capì che la ragazza aveva un gran dono. Si avvicinò a lei e, contemporaneamente, arrivò il medico di turno.
< Ma cosa avete fatto? Credevate di essere un vero medico? >
La ragazza abbassò gli occhi per la vergogna, mentre il medico controllava quella ferita.
< Ma... ma... ma è incredibile! Avete fatto un ottimo lavoro, signorina. Vogliate scusarmi per essere stato brusco. Se lei è d’accordo, vorrei proporle di lavorare con noi! Che ne pensa? >
La ragazza rimase stupita a quella proposta. Non se l’aspettava. D’altronde non era un medico!
< Lei è molto gentile, signore! Ho imparato qualcosa sul mestiere di medico tramite i libri! >
Non fece in tempo a completare ciò che voleva dire che il medico cominciò a proferire parola:
< Non è un problema! Imparerà da noi. Allora a domani! >
Il medico salutò le donne e si avviò verso il prossimo ferito.
Lisa rimase senza parole. Aveva voglia di urlare al mondo dalla felicità di aver trovato il lavoro dei propri sogni: essere un medico!
< Avete visto che siete stata bravissima? Complimenti! Diventerete un eccellente medico! >
Lisa arrossì per i complimenti che la monaca le faceva.
Era incredibile ciò che stava provando in quel momento. Gioia, felicità ed emozioni invadevano il suo corpo. D’altronde aveva trovato, oltre il lavoro, anche un’amica. Le piaceva parlare con la monaca. Le dava sicurezza, la faceva sentire a proprio agio, d’altronde era una brava donna, s’interessava della salute dei pazienti, si preoccupava e cercava di tirare il morale a loro. Era una forza della natura, però c’era qualcosa nei suoi occhi così vuoti, tristi e malinconici.
Non voleva impicciarsi della sua vita, non adesso. Non voleva rovinare l’amicizia che si era creata tra loro. Le due si fermarono di fronte alla stanza della madre di Lisa e si salutarono.
< Mi raccomando, siate forte e pensate sempre positivo! >
Disse con tono dolce e affettuoso. Le due si abbracciarono e si divisero ognuno per la propria strada.


 

 

Commentate in tanti e ditemi se continuare o no...

 

L’angolo di ladyT:

@ ChrisP: XDDD La mia intenzione era quella di far apparire i personaggi IC perché mi piacciono più così, sennò non sembrano loro e inoltre cambiare solo il contesto e il luogo storico ^_- . Riguardo ai matrimoni, a quell’epoca non c’erano i divorzi, quindi ho voluto fare in modo che Wilson rimanesse vedovo! (I’m sorry, Jimmy). Riguardo ad House, lo so che dovevo scrivere “pagava le donne” invece di uscire, ho solo voluto addolcire la parola, ma in fondo tutti sappiamo che lui le paga!!! Grazie a te che continui a seguire questa fanfiction, alla prossima!!! ^_^

  
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