SEI COME LA SORELLA CHE NON HO MAI AVUTO

Stavo correndo per i corridoi di Hogwarts, gli studenti mi guardavano perplessi e, per la fretta,mfeci cadere ad alcuni di loro i libri; non avevo tempo da perdere, la mia meta erano i dormitori delle ragazze del sesto anno di Grifondoro. 

Dovevo assolutamente andare a parlare con qualcuno di quello che era appena accaduto, ma di certo non poteva essere mio fratello Ron;  soprattutto in questo periodo che é sempre attaccato a quella sanguisuga di Lavanda. No. Avevo bisogno di parlare con una ragazza, un'amica di cui mi potessi fidare e soprattutto una che "lo"conosca bene. 

Arrivai alla mia destinazione in poco tempo. 
Avevo il fiatone. Non avevo mai corso così in tutta la mia vita. 

Salii le scale che portarono ai dormitori delle ragazze e raggiunsi quella del sesto anno. 

A quest'ora del pomeriggio lei di solito rimane in camera a fare i compiti. Infatti, quando  varcai la soglia del dormitorio, la vidi: seduta sul letto ,chinata sui libri intenta a studiare. 

Appena mi vide esclamò "Gin! Che ci fai qui? Guarda che cosa ho scoperto riguardo a quella ragazza che un tempo studiava qui, quella che faceva Prince come cogn.. hei, ma che ti é successo?" Domandó infine appena vide che facevo dei respiri profondi. 

"Sono venuta qui apposta per questo, non so con chi parlarne, tu sei l'unica che può aiutarmi... ora ti racconto tutto Herm". 

Le spiegai per filo e per segno quello che era appena accaduto: il bacio tra me e Harry, la sua proposta e il mio tradimento verso Dean. 

Lei, intanto, ascoltava attentamente senza interrompermi.

Solo quando ebbi finito di spiegarle incominciò a parlare "Gin, ma é fantastico! Sono felice che finalmente Harry si sia accorto di te, dopo ben 5 anni. Ha finalmente capito che  sei una persona speciale, altro che quella Cho. Le persone a volte ci mettono tanto tempo a rendersi conto del valore di una persona e a comprendere che c'è chi vorrebbe stare con un individuo  soltanto perché é il miglior amico del prescelto e non perché lo ama.  Io invece gli sono sempre rimasta vicino." 

La guardai esterrefatta, evidentemente non si era accorta di ciò che aveva detto, perché andò avanti a parlare dell'argomento per un bel po; finché non si fermò e mi guardò spaventata. Io, allora, risi; la mia risata eccheggió per tutta la stanza. 

Quando finalmente mi calmai  le dissi "Herm, ma di chi stai parlando? Non dirmi che ti piace mio frat-"

Non feci in tempo a  finire la frase, che lei mi tappó la bocca con la mano e divenne tutta rossa in viso. 

Poi, incominciò a spiegarmi tutto e io, intanto, cercavo di capire in che periodo Hermione si fosse resa conto di provare qualcosa per Ron. Così, spinta dalla curiosità di sapere, glielo domandai.

"Herm, ma quando ti sei accorta che ti piaceva? "

Prima di rispondere sospiró e capii che era da un po' di tempo che si era presa una bella cotta per lui. 

La risposta, infatti, non tardò ad arrivare.

"Gin, credo che mi piaccia già da 2 anni; solo che prima non volevo ammetterlo, ma adesso questo sentimento é troppo forte e non riesco a sopportare di vederlo sbaciucchiarsi con quella " cozza "! Senza contare che lei me lo rinfaccia  sempre e nell'ultimo periodo io e Ron non... abbiamo passato mol.. molto tempo ins..ieme."

Feci fatica a comprendere le ultime parole, perché Hermione si mise a singhiozzare. 
Mi avvicinai e l'abbracciai, ma non dissi niente; non c'è n'era bisogno. 

Quando si fu un po' calmata mi ringraziò per averla ascoltata.

"Non sai quanto un tuo abbraccio possa far star meglio una persona. Ora comunque non pensiamo a me, ma a te. Per Dean non preoccuparti, digli la verità e sono sicurissima che capirà; con Harry invece non saprei. Lui ti ha baciata e poi ti ha proposto di diventare fidanzati? Beh se è così dovresti essere contenta che abbia fatto lui il primo passo, invece di averlo fatto te. L'unico problema sarebbe Ron, credo che una volta per tutte dovrebbe capire che quello che provate tu e Harry é troppo forte per poterlo evitare. Secondo me, prima di tutto dovrebbe essere Harry a parlarne con Ron, in fin dei conti sono migliori amici..."

Dopo che Hermione finì di esplicare i suoi consigli, la strinsi forte e le diedi un bacio sulla guancia ringraziandola per tutto quello che mi aveva consigliato di fare. 

Prima di andarmene però, mi girai verso la mia migliore amica e le dissi "Ron non sa quello che si sta perdendo, non ha ancora capito quanto tu sia meravigliosa ; ma non ti preoccupare, é solo questione di tempo." 

Quando terminai la frase notai una lacrima sulla guancia di Hermione, che si affrettó ad asciugarla e poi mi disse "Gin, per me sei come una sorella. Non so cosa farei senza di te, vorrei tanto assomigliarti sei così determinata e sicura."  

"Non essere sciocca Herm, io vorrei essere come te: sei perfetta. Mi sei  sempre stata d'aiuto, non mi hai mai voltato le spalle; ti voglio un bene assurdo sorella adottiva." 

Detto questo ci guardammo e, come se avessimo una specie di telepatia, ci precipitammo una addosso all'altra, stringendoci così tanto forte che non m'importava se mi avesse spaccato le costole, finché un suo abbraccio mi avrebbe sempre aggiustato il cuore. 

Dopo un tempo che sembró interminabile, ci staccammo e Hermione mi auguró Buona fortuna. 

Uscì dalla stanza più forte e decisa rispetto a come ero entrata, pensando continuamente ai buoni consigli di Hermione e alla sua cotta; convinta che presto sarebbe arrivato il momento in cui mio fratello si sarebbe accorto di Hermione.

Quel momento non tardó ad arrivare...

***
Sono seduta di fianco al letto dove mio fratello é sdraiato. 

Siamo in infermeria, Ron ha quasi rischiato la vita. Vicino a me c'è Harry, mentre dall'altra parte Hermione.

Mentre il preside pone delle domande al professor Lumacorno, arriva LavLav che tutta preoccupata chiede "Come sta il mio Ron? Ha chiesto di me?" 

Non appena nota Hermione le domanda che cosa ci faccia qui.

Lei le risponde che é sua amica e che quindi ha tutto il diritto di restare. 
Io mi godo la scena in silenzio, tifando per la mia amica.

Ad un certo punto sento Ron boffonchiare qualcosa. 

Nella stanza cala il silenzio. Abbiamo tutti l'orecchio tesò verso mio fratello che dice ancora qualcosa.

"Her, Herm, Herm.. io..ne."

Sentendo quelle parole non posso evitare di reprimere un sorriso, vedo Lavanda scappare via con le lacrime agli occhi, aveva appena finito di dire che Ron sentiva la sua presenza.

Hermione, invece, con il sorriso stampato sul volto, prende la mano di mio fratello e si siede sull'estremitá del letto. 

Il preside ci invita ad uscire tutti dalla stanza, visto che adesso Ron si trova in buone mani. 

Io però, prima di lasciare la stanza, mi giro per un'ultima volta ad osservare la scena: Hermione mi rivolge un sorriso a cui rispondo con un altro. 

Non posso fare a meno di essere felice per lei, adesso é vicina alla persona che ama. 
Anche se io e Harry nell'ultimo periodo stiamo avendo degli alti e bassi, non posso di certo pretendere che se io non sono felice allora vuol dire che neanche lei debba esserlo. 

In fin dei conti, sono l'unica  figlia femmina della mia famiglia; quindi il legame che lega me ed Hermione é molto forte.




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Spazio autrice:
salve a tutti, questa one-shot l'avevo scritta un anno fa, ma non l'avevo mai pubblicata.
Ho voluto mischiare alcuni fatti accaduti nel libro, con la scena dell'ospedale tra Ron e Hermione  (che nel film ho adorato).
Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta.
Se volete, lasciate qualche recensione :)