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Autore: namory superfigo    28/08/2017    1 recensioni
ATTENZIONE: Questa storia, con il consenso degli autori, è tratta liberamente da The end of whirlpool
di Xandalpon e Lullaby1992.
Il villaggio del vortice mi ha sempre affascinato,, in questa storia lo capirete!
Salve, se avete letto la storia citata, questa è una wat if nella wat if, in pratica: cosa succederebbe se Naruto andasse a vivere nel villaggio del vortice? Cosa accadrebbe se incontrasse i figli di Yuki e Nadeshiko e insieme formassero un team? Premetto che forse sarebbe meglio aver letto la storia citata qui sopra, magari alcuni punti non saranno chiari. Ringrazio anche gli autori citati qui sopra per avermi dato il permesso di usufruire del loro materiale e spero che mi seguiranno, mi farebbe piacere!
PS: avviso che stò modificando tutta la storia, aggiornerò il prima possibile.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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14)      IMPREVISTO E L’INGRESSO DELLA SERPE.

 

 

Naruto evocò i cloni poi si gettò nel fiume alla ricerca di un pesce(ebbe davvero molta fortuna e riuscì ad inchiodare un bel pesce che sarebbe durato almeno per un paio di giorni. Poi tirarono fuori i sacchi a pelo, Naruto attivò le barriere sensoriali e i sigilli di difesa poi si stese. Nel bel mezzo della notte Naruto aprì gli occhi osservando le sue amiche dormire beate, ma notò qualcosa di strano sul viso di Sagiko.

“Non sei un’attrice al mio livello Sagiko” disse quando comprese che non stava realmente dormendo.

“Ottimo spirito di osservazione”  constatò lei.

“Perché non stai dormendo?” chiese lui.

“ecco…” fece lei.

“La verità è che ho freddo…”. Naruto la guardò incredulo, la temperatura era in’effetti un po’ scesa ma loro erano abituati a climi molto più rigidi, le si avvicinò e le toccò la fronte, ritrasse di scatto la mano.

“… Hai una febbre allucinante…” disse lui.

“a…” disse lei.

“purtroppo non abbiamo medicine e io non so preparare nessuno sciroppo…”.

“Tranquillo… starò bene.”.

“Non è solo per te, con la febbre che hai non terresti il nostro passo…” disse il ragazzo che corse per andare a prendere dell’acqua, poi tornò da lei e le bagnò la fronte.

“Forse dovrei svegliare Midori, non sono bravo in queste cose…”.

“Stai andando bene” fece lei con un sorriso che gli scaldò il cuore.

“Più di così non so cosa fare… temo proprio che ti dovrò portare in spalla, quando arriveremo ti cureranno” disse lui facendo per sdraiarsi sul sacco a pelo,   poi gli si illuminarono gli occhi:

“ma certo, userò la mia abilità innata, come ho fatto a non pensarci prima, sai come funziona, vero?” le chiese euforico avvicinandosi alla ragazza che annui prendendo il braccio del ragazzo e tentando con tutte le sue forze di morderlo, purtroppo il suo morso non fece uscire alcuna goccia di sangue.

“Sono troppo debole” disse tristemente, ma il ragazzo ebbe un’idea che non attese a mettere in pratica, prese il viso di Sagiko tra le mani e la baciò, un dolce bacio sulle labbra calde e invitanti della ragazza, la sua lingua chiese il permesso di entrare, i denti della ragazza si spostarono permettendogli di infilare la lingua alla ricerca dell’altra, ma doveva ricordarsi che non era li per iniziare la danza tra le loro lingue, con forza si morse il labbro che iniziò a sanguinare, la ragazza lo guardò capendo, con la lingua andò a leccare il sangue e si sentì subito meglio, quando fu completamente guarita fece un cenno al ragazzo per staccarsi, ma lui pareva ancora intenzionato a rimanere tra le sue labbra e lei sinceramente non ci trovava niente di male, così ricominciò la danza tra le loro lingue che dopo un po’ interruppero.

“Grazie” fece lei sorridendo.

“Figurati” le fece il ragazzo sdraiandosi nel suo sacco a pelo, intanto Sagiko cercava di convincersi della verità, ovvero che lui l’aveva baciata solo per aiutarla, ma questo pensiero le lasciò l’amarezza in bocca, si era appena staccata da quelle labbra morbide e calde e gia le rivoleva sulle sue

 

***

 

Il giorno dopo Midori notò che quei due erano più strani del solito, sembravano distaccati, o almeno Sagiko lo sembrava. Quando Naruto andò a tentare di pescare qualcosaltro la rossa iniziò ad interrogare l’amica:

“cosa è successo tra te e Naruto?” le chiese.

“Assolutamente nulla!” disse Sagiko tentando di fingere, ma il fatto che la sua voce fosse uscita preoccupata e che lei non voleva incrociare lo sguardo di Midori la convinsero a continuare l’interrogatorio.

“Siamo amiche.”.

“Ok…” fece lei raccontandole cosa era successo.

“Il fatto è che quando si è staccato dalle mie labbra volevo che tornasse ancora, stò cercando di non illudermi che io possa piacergli però…”.

“Però sai che Naruto forse non ti ama, ma qualcosa prova, altrimenti non avrebbe indugiato dopo che tu sei guarita a baciarti.”.

“Devo concentrarmi sulla seconda prova, ai miei problemi sentimentali penserò poi.”.

 

***

 

Naruto era rattristato dal fatto che Sagiko era diventata più distaccata con lui, forse era a causa del bacio? A lui era piaciuto parecchio, aveva sentito una strana sensazione alla bocca dello stomaco e uno strano calore al cuore. Assorto in questi pensieri si accorse all’ultimo dell’enorme serpente gigante che stava per mangiare il povero Sai.

“Merda” imprecò, se avesse lanciato un kazekiri avrebbe rischiato di far fuori anche lui, così decise:

“arte del fuoco: grande esplosione!”. Il colpo colpì la coda del serpente come aveva sperato facendolo voltare di scatto lasciando a terra il povero sai che fu soccorso e portato al sicuro da un clone del biondino.

Il ragazzo iniziò allora a caricare il suo kazekiri, quando fu pronto (e il serpente parecchio incazzato, ma quelli erano dettagli) scattò sferrando il pugno al suo collo che si tranciò in due manco fosse stato fatto di burro, neanche il tempo di riprendere fiato che vide un altro serpente in lontananza, probabilmente era alle prese con Sasuke e Sakura, quando arrivò vide che accanto al serpente c’era quell’essere schifoso che aveva restituito ad Anko il suo kunai quando lei lo aveva ferito e controllava i serpenti come se niente fosse, Sasuke era paralizzato dal terrore e Sakura tentava di colpire il demonio che stava mettendo in ginocchio il grande Sasuke Uchiha. Naruto dissolse la paralisi del terrore da Sasuke e con un clone lo portò in salvo, stessa cosa fece con Sakura poi rimase faccia a faccia con la donna serpente che lo fissò.

“Naruto Uzumaki giusto, ho sentito molto parlare delle tue grandi abilità da combattente.

“Bando alle ciance” fece Naruto caricando un destro che la donna schivò con facilità, il ragazzo eseguì una serie di attacchi serrati nel tentativo di metterla in difficoltà ma solo un colpo andò a segno, quando cio accadde la donna iniziò ad attaccare con ferocia, la sua furia sembrava incontenibile e il suo stile di combattimento era stranissimo, proprio come un serpente. Per questo dopo diversi minuti di lotta si trovò senza forze a osservare quel demonio.

“Non ho altra scelta” fece il ragazzo iniziando a concentrare nella mano un’energia potentissima, così potente che si espanse nei venti prendendone il totale controllo.

“Kazekiri, fendente supremo della bora!”. La sua mano fu avvolta da una luce bianchissima che accecò per qualche secondo la donna, era una parte dell’attacco, quando il ragazzo mosse il braccio fu come se tutto il vento attorno al suo braccio si trasformasse in una gigantesca mannaia di circa venti metri trasparente che colpì creando un tremendo vortice d’energia.

Quando la polvere si diradò parve tutto finito, ma il ragazzo non ne era affatto sicuro. La carcassa del serpente c’era, ma non quello della donna, si accorse solo all’ultimo della moltitudine di serpenti che lo accerchiavano ma gli bastò una fiammata ben piazzata per farli fuori, poi vide la donna appollaiata su un masso, prima che potesse reagire la donna gli si scagliò contro afferrandolo e colpendolo allo stomaco ripetutamente con il ginocchio e facendogli sputare sangue.

Naruto si ritrovò a camminare in uno strano posto, sembrava un enorme corridoio, sul terreno c’era dell’acqua che gocciolava dalle pareti. Non sapeva dove andare ma una forza straordinaria lo attirò convincendolo ad avanzare, poi uscì e si ritrovò in una stanza così grande e alta che il soffitto non si vedeva, ma al centro spiccava una grande gabbia in cui c’erano delle bollicine rosse. Da quelle bollicine si formarono due occhi rossi con la pupilla verticale che lo fissarono, stranamente il ragazzo non ebbe paura.

“Cosa ci fai tu qui?” chiese la volpe a nove code materializzando completamente il suo corpo.

“Tu sei la volpe a nove code!” esclamò.

“Che perspicacia” fece la belva.

“Ma cosa ci fai qui, perché sei in gabbia, dove siamo e perché mi trovo qui?”.

“Siamo nella tua testa, questa è il sigillo che tuo padre ha imposto su di me sigillandomi in te, quanto al perché sei qui non ne ho idea, ma ti premierò per essere arrivato fin qui donandoti la mia forza!” gridò la volpe, uno degli artigli della bestia si avvolse attorno al biondo e si trasformò in chakra.

La donna aveva continuato il pestaggio al biondino, finchè una serie di artigli acuminati spuntati dalle unghie del ragazzo non la colpirono in pieno sbalzandola indietro.

“Non è possibile, e se lui fosse…”. Ma non poteva permettersi il lusso di abbassare la guardia contro un avversario così potente, schivò appena intempo la coda rossastra del demone che le scagliò contro una bomba di chakra che lei evitò ancora, poi lui tentò il corpo a corpo, pessima idea.

“Sigillo pentastico!” disse la donna poggiando le cinque dita sul sigillo del ragazzo che fece apparire degli strani segni, all’improvviso tutta quella forza sparì sostituita da una profonda stanchezza, la donna sorrise:

“bravo ragazzo, hai combattuto degnamente.”. Poi si rivolse a Sasuke:

“tu non combatti, il tuo amico ha rischiato la vita per proteggerti e volendo potrei farlo fuori seduta stante.”.

“Invece non gli farai niente!” fece una voce, seguita da una tremenda rafica di sembon e di piume di chakra che schivò con difficoltà. In cima ad un grande masso Midori e Sagiko osservavano la donna scansarsi con abilità.

“Sagiko, io la tengo occupata, tu pensa a prendere quel baka!”.

La castano-bionda non se lo fece ripetere ed evocò le sue ali planando in picchiata sul corpo di Naruto, lo prese in braccio e volò in un luogo sicuro.

“Ha la febbre altissima…” notò spaventata la bionda sfiorandogli la fronte con le labbra. A quel contatto il biondo aprì appena gli occhi e la fissò.

“Stai bene?” chiese lei.

“No… ma mi sento meglio ora che sei qui…” disse, la ragazza gli rivolse un mezzo sorriso, non poteva fare a meno di quel ragazzo.

“Forse è meglio che ti faccia addormentare, soffrirai di meno.”. Il biondo annui.

“Notte” disse la Yajirushi facendo per colpirlo con due dita alla base del collo, ma il ragazzo trovò la forza di alzarsi e di depositarle un bacio sulle labbra che lei ricambiò.

“Notte” rispose lui svenendo subito dopo per il colpo. La ragazza sorrise, l’aveva baciata e anche se pensava fosse stato a causa della febbre che l’aveva fatto le era piaciuto tanto. Annullò quei pensieri quando sentì l’urlo di Midori, con uno scatto si gettò a soccorrerla.

 

***

 

La donna aveva subito senza reagire per diverso tempo, ma era ora di far vedere a quei mocciosi chi era e cosa poteva fare! Così usò l’ombra della serpe per bloccare la smorfiosetta con i sembon, sferrò un pugno al viso di Sai che aveva cercato di coglierlo di sorpresa, mollò un calcio al plesso solare di Sakura che si piegò in due sputando sangue e svenendo subito dopo aver subito il tremendo pugno alla nuca, poi atterrò anche Sagiko(giunta a soccorrere i suoi amici), infine rimaneva Sasuke.

“Sasuke, sai che sei un vero stronzo, a causa tua non uno ma ben due team rischiano la vita…” iniziò perfido puntando un chunai alla gola di Sakura che sussultò.

“Non riesci a combattere, sei un codardo, e a causa della tua codardia farò fuori tutti i tuoi amici davanti ai tuoi occhi, poi penserò a te!” fece alzando il pugnale sul petto di Sakura, quando l’arma si abbassò però fu bloccata da un chunai di Sasuke che aveva deciso di giocare il tutto per tutto.

-Sei patetico fratellino, se mi vuoi far fuori dovrai impegnarti molto, molto di più, ma se vuoi continuare a fare questa vita da miserabile fai pure, continua a vegetare!-.

“Mai!” gridò Sasuke, in quel momento lo sharingan mutò forma, uno strano disegno apparve in quegli occhi, la donna era assolutamente terrorizzata:

“quello è il manjekyou sharingan!”.

“Non farai del male ai miei amici, chiaro!” gridò il ragazzo, i suoi occhi iniziarono a lacrimare sangue e una fiamma dal colore nero prese ad ardere sul corpo di Orochimaru, poi il ragazzo spense il flusso di chakra regredendo al normale sharingan mentre osservava le ceneri di quella bestia. All’improvviso sentì una risata, una fredda, dalle ceneri apparve un’uomo a dir poco raccapricciante.

“Bravo Sasuke, sei degno di ospitare il mio segno!” fece quello, prima che l’Uchiha potesse accorgersene l’uomo-serpente aveva allungato il collo snodabile mordendo il suo.

Sasuke gridò dal dolore crollando al suolo, prima di svenire vide quel tipo distruggere il suo rotolo della terra.

 

***

 

Sagiko, Midori e Sakura si svegliarono, le due ragazze aiutarono Sakura a portare in salvo il bel Sasuke e il povero Sai e la aiutarono a costruire un rifugio e a proteggersi alla belle meglio.

“Senti, perché non facciamo una temporanea alleanza?” chiese Sagiko, la rosa accettò con gioia e allora la bionda andò a prendere il compagno.

 

***

 

Intanto, Anco aveva percepito un dolore al segno maledetto.

“Questo vuol dire che è qui…” disse mentre iniziava a correre alla sua ricerca, non fu perniente difficile, non si era impegnato a non farsi trovare.

“Ciao anco!” la salutò allegramente.

“Orochimaru, preparati a morire!” gridò la donna attaccandolo con l’ombra della serpe che il suo ex sensei evitò con facilità.

“Anco, perchè anche se sei un jonin esperto combatti usando le mie tecniche proibite?”.

“Tecnica della serpe assassina!” gridò anco bloccandolo.

“Ora prenderò in prestito la tua mano!” disse.

“Quella è una sostituzione!”. All’improvviso Anco provò un dolore lancinante al segno e crollò a terra.

“A, non azzardarti ad interrompere l’esame, oppure per la foglia sarà la fine. Comunque ho messo il mio segno al caro Sasuke Uchiha.”.

“Non pensi alla sua salute, non resisterà a lungo, è solo un ragazzo, morirà!”.

“Vedremo, potrebbe essere più portato di te… comunque so che sei gelosa, ma non puoi farci niente!” disse per poi sparire.

Quando anco riaprì gli occhi vide una gigantesta belva che la stava per divorare, ma quella fu bloccata dai membri della squadra ambu accorsi a soccorerla.

“Anco, cosa è successo!”.

“Orochimaru è tornato!”.

“è terribile, dobbiamo sospendere lìesame!”.

“Se lo facciamo la foglia sarà spazzata via, dobbiamo parlare con il terco hokage.”.

 

Spazio autore: salve e scusate il ritardo ma ero in un week end con gli amici!

Allora, in questo capitolo c’è stato il romanticismo tra questi due che bei personaggi, poi c’è stato il combattimento che spero aver descritto bene, poi penso di aver sbagliato il nome di Orochimaru quindi scusate per gli errori, spero di ricevere tanti pareri, ci vediamo presto, a buon rendere spero!

   
 
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