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Autore: xxlili_luna    03/09/2017    0 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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LA CHIAVE....
Pov Hermione
Con non poca fatica riuscimmo ad arrivare al museo dov'era custodita la chiave. Entrammo e subito vidi che non c'era poi tanta gente, nonostante fosse un museo importante e famoso tra i babbani. Incredibile ma vero non mi ero preparata nessun piano in particolare per recuperare la chiave. 
Nessuno di noi sapeva dove si trovava e dovettimo girare un po' per trovare il luogo giusto. Purtroppo non mi ero  potuta affidare neanche ai cartelli perché erano tutti scritti in cinese, e dovetti andare a caso. Appena arrivata notai che all'interno dello spazio c'erano tantissimi diamanti, ma seppi subito qual'era. C'era un unico piedistallo al centro della stanza, che spiccava molto più degli altri, illuminata da un'unica luce. Ci avvicinammo e rimanemmo incantati ad osservarlo. Era molto grande ed a causa della luce brillava molto più degli altri. I raggi andavano anche a toccare i diamanti del mio ciondolo che si illuminarono a loro volta. Era uno spettacolo. Un movimento all'estremità della mia visuale catturò la mia attenzione. 
Lentamente mi voltai e vidi, ad una delle entrate, un uomo che ci fissava. Il sangue mi si gelò nelle vene. Riconoscei subito quell'uomo, ci avevo combattuto durante la battaglia. Non mi aspettavo di incontrarli così presto. 
- Ragazzi? - li chiamai senza staccare lo sguardo da lui. Sentì i loro occhi puntarsi su di me e subito dopo su quell'uomo. 
- La fortuna è proprio dalla nostra parte. - fece sarcastico Blaise. 
- Ed ora? - chiese Draco con una leggera nota di panico nella voce. 
- Non lo so. Questo posto e disseminato di telecamere anche volendo non sarebbe semplice prendere quel diamante. In più ci sono dei babbani. - risposi allontanandomi da quel diamante e portandoli con me, ma senza uscire dalla stanza. Ci mettemmo a mó di cerchio per parlare meglio. 
- Herm sei tu il genio del gruppo. Se tu non sai cosa fare... - 
- Non è semplice come credete, ragazzi. Mi impegno ma non mi viene in mente niente adesso. Siamo troppo scoperti. - 
- E comunque ho paura che sia troppo tardi. - sentì dire dalla voce di Ginny accanto a me. Mi volta i verso di lei e seguì il suo sguardo. 
- Non ci credo. - sussurrai guardando l'uomo. Lui, senza badare al fatto che ci fossero babbani, sfilò la bacchetta da una tasca e la puntò al piedistallo che al minimo movimento di essa si distrusse, lasciando il diamante libero. Non feci in tempo a pensare che esso volò tra le mani di lui. Ci lanciò un occhiata prima di sparire fuori dal posto. 
- Cazzo! - esclamò il mio ragazzo guardando la porta da cui era sparito. Tantissime persone si avvicinavano stupiti e spaventati al piedistallo dove fino a qualche minuto prima c'era la chiave. 
Senza pensarci due volte uscì da quella stanza e feci il percorso inverso per poi uscire dal museo. Tempo un secondo e vidi l'uomo entrare in un furgone nero, nella parte posteriore che subito si chiuse ed esso partì a tutta velocità. 
- Cazzo! - urlai guardandomi intorno. - Venite. - dissi poi agli altri correndo verso un altro furgone da cui era appena uscito un uomo. - Stupeficium. - esclamai poi puntandogli la bacchetta contro. Lui volò via, lasciando il furgone aperto. Raccolsi le chiavi da terra e le lanciai a Draco che le prese al volo. 
- Hermione hai appena attaccato un babbano! - esclamò Ginny sconcertata. Sbuffai e salì su di esso, subito seguita dagli altri. Draco e Blaise davanti ed io e Ginny dietro, nella parte aperta. Il biondo mise in moto la macchina e subito partì a tutta velocità cercando di raggiungerli. 
- Come facciamo a prendere il diamante? - chiese Blaise tenendosi data la forte velocità. 
- Pensiamo prima a raggiungerli. - dissi con voce alta per sovrastare il vento. Per raggiungere quel furgone non rispettammo neanche un segnale stradale, che tanto non riuscivamo a capire. 
- Sento che stavolta morirò. - sussurrò Blaise chiudendo gli occhi. 
- Se hai paura della sua giuda dovresti vedere Hermione. - commentò Ginny con un sorrisetto. A sentire il mio nome alzai lo sguardo e prestai per un secondo attenzione alla loro conversazione. 
- Davvero? - 
- Certo, non ne usciresti vivo. - rispose la mia amica ridendo e facendo ridere anche lui. Scossi la testa e tornai a concentrarmi sulla strada ormai eravamo davvero vicini. 
- Bene, ed ora? - chiese Draco scuotendo la testa. 
- Ora... riesci a voltare il furgone e continuare in retro marcia? - chiesi mente un'idea mi faceva capolino nella mia mente. Questa era la prova che stavo davvero impazzendo. 
- Sì... - rispose titubante. Le sue mani sfrecciarono sul volante per fare una manovra davvero pericolosa e mi ritrovai a guardare il destro del furgone. 
- Amore che diavolo vuoi fare? - chiese preoccupato lui continuando però a giudare come gli avevo chiesto. 
- Ora lo vedrete. - risposi alzandomi in piedi e tenendomi al tettuccio. 
- Hermione, no! È un suicidio! - urlò Ginny capendo cosa volevo fare. Le lanciati un'occhiata veloce prima di prestare di nuovo attenzione al furgone. E se avessi sbagliato? Se non fossi riuscita a posizionarmi? Se cadessi molto probabilmente questa macchina mi investirebbe. 
- Oh! Al diavolo! - esclamai prima di buttarmi. Adesso non c'era più tempo per ripensamenti. Corsi il breve tratto ed arrivata alla fine della macchina mi tuffai verso il furgone. Fu una sensazione davvero strana, un misto di adrenalina e paura. Le immagini di cosa sarebbe potuto accadare mi passarono davanti come razzi facendomi esitare un nanosecondo ma mi ripresi subito. La sensazione di essere sospesa nel vuoto era davvero strana ma quando con le mani raggiunsi l'appoggio che puntavo dall'inizio l'adrenalina raggiunse le stelle. Mi tenni sollevata con quello e quando mi volta i vidi che il furgone era tornato al suo posto e che i miei amici mi guardavano tra il preoccupato ed il affascinato. L'unico che sembrava uno che stava per avere un attacco di cuore era Draco. Distolsi la mia attenzione da loro e, mentalmente, mi descrissi il percorso che dovevo fare. 
Puntai lo sguardo su di un ennesimo aggeggio che probabilmente serviva ad aprire quel coso e ci misi un piede sopra. Era molto spessa quindi feci bene quel movimento. Misi anche l'altro e con non poca fatica riuscì a sollevarmi. 
Facendomi coraggio lasciai l'appoggio su cui tenevo le mani ed afferrai il tetto del furgone. Mi tirai su usando le braccia e finalmente riuscì a salire sul furgone. L'avevo fatto veramente?! 
Mi sporsi ed riuscì ad arrivare al lucchetto che lo chiudeva e con un colpo di bacchetta lo aprì facendo poi cadere la superficie che cadde a terra, stridendo sull'asfalto. Feci un cenno a Ginny che annuì e si alzò in piedi puntando la bacchetta contro qualcuno o qualcosa che non riuscivo a vedere. Cominciò a lanciare ad a parare degli incantesimi e subito capì di aver fatto la cosa giusta. Da lì non potevo intervenire quindi mi aggrappai a qualcosa che non riuscivo a capire e mi tenni forte per non cadere. Noi due sfrecciavamo per le strade, grazie al cielo totalmente deserte. Lanciai un'altra occhiata al combattimento e vidi che si era unito anche Blaise. 
Volevo aiutarli ma se mi fossi sporsa avrei rischiato di cadere quindi rimasi lì finché non vidi un incantesimo di lui mancarli ed andare a colpire una parte della macchina che un attimo dopo si incendiò. 
- O-o.... - sussurrai aggrottando le sopracciglia. A quel punto il combattimento si fermò perché era chiaro che così non si poteva continuare. Ad ogni spostamento dei veicoli tutti rischiavano di cadere. Era inutile. Dopo diversi secondi li vidi farmi alcuni cenni frenetici al voltarmi. Spaventata mi voltai e vidi che ci stavamo avvicinando velocemente ad un tunnel, ma aveva il tetto troppo basso perché potessi passare anch'io! Mi sarei sfraciellata. 
Stupida, stupida, stupida! Ma perché l'avevo fatto! Perché?! 
Mi guardai intorno freneticamente finché non vidi che, proprio sopra la mia testa sfrecciavano veloci degli striscioni. Con uno slancio mi misi in piedi e, proprio un secondo prima di andare a sbattere contro il muro, saltai e riuscì ad aggrapparmi ad uno di essi. Il furgone mi superò a tutta velocità e poco dopo anche quello dei miei amici, ancora in fiamme. 
I muscoli delle braccia poco allenate tiravano, così come i tendini delle mano che cominciavano a fare male. Avevano perso. Non siamo riusciti a prendere la chiave ed adesso Bellatrix è ancora più vicina a diventare immortale con suo marito. Grandioso.
Silente si era fidato di noi e noi l'avevano deluso. Ma non era ancora finita. Non avrei mai permesso a quei due di vincere. Avevamo ancora una possibilità. Potevamo farlo! 
A distogliermi dai miei pensieri fu il suono di un esplosione. Alzai lo sguardo e lo puntai al tunnel buio. La macchina! Cos'era successo? Dov'erano loro?! Dov'era Draco?! 
Come se fosse evocato quei tre uscirono dal tunnel. Un po' ammaccati e sporchi di cenere ma vivi. Tirai un sospiro di sollievo che subito si tramutò di nuovo in panico quando sentì il rumore di qualcosa che si sta per staccare. Alzai lo sguardo e vidi un lembo del cartellone che si stava per staccare dal palo a cui era attaccato. 
- Ehm... ragazzi? - li chiamai con una nota di panico nella voce. Non staccati gli occhi da quel lembo ma sentivo che anche loro mi stavano guardando. Tempo un secondo che quel coso si staccò ed io caddi verso il basso. Chiusi gli occhi aspettandomi un impatto molto forte e doloroso, impatto che però non arrivò. Bensì mi sentì prendere al volo da due braccia che, incredibile ma vero, mi tennero sollevata. Aprì gli occhi e mi ritrovai davanti a quelli azzurri di Draco. - Ciao. - sussurrai imbarazzata con un sorriso. Già mi aspettavo la sua furia ed infatti....
- Ciao. COSA DIAVOLO TI È SALVATO IN MENTE?! ERA PROPRIO NECESSARIO BUTTARSI COSÌ SU QUEL CAMION?! AVRESTI POTUTO MORIRE! - urlò senza però lasciarmi andare. A quelle parole abbassai lo sguardo imbarazzata e mortificata allo stesso tempo. Quelle parole furono seguite da un pesante silenzio prima che lo sentissi fare un grosso sospiro. Mi mise a terra ed io non osai alzare lo sguardo, per quasi paura di vedere il suo sguardo così infuriato. Le sue dita andarono delicatamente sotto il mio mento e mi fece alzare la testa, facendomi poi alzare lo sguardo a incontrare il suo. Non era come me lo aspettavo. Non sembrava arrabbiato solo preoccupato. - Ma sei stata grande. - sussurrò facendo un minuscolo sorriso. Sorrisi anch'io e mi tuffai tra le sue braccia che mi strinsero senza esitare. - Non lo fare mai più. - 
- Ma non ero stata grande? - sussurrai sul suo petto. 
- Sì, ma mi hai comunque fatto prendere un infarto. Quindi non farlo più. Detesto vederti fare l'eroina. - 
A quelle parole risi lievemente. - Va bene. Poveró a non farti più preoccupare così tanto. - risposi scuotendo la testa divertita. 
- Ti amo. - sussurrò dandomi un lieve bacio sulla testa. In tutta risposta alzai la testa e lo guardai con un sorriso. 
- Ti amo anch'io. - risposi sporgendomi per dargli un bacio sulle labbra. 
- Ragazzi non so voi ma io ho voglia di bere qualcosa. - disse Blaise dopo qualche secondo di silenzio. L'adrenalina, pian piano stava svanendo lasciando posto alla stanchezza. 
- Anch'io. - risposi annuendo. Di comune accordo cominciammo a camminare finché non raggiungemmo un locale lì vicino. Entrammo dentro e subito l'odore dell'alcol. Ci andammo a sedere ad un tavolino dove c'era una carta con su scritto tutto quello che c'era. Le scritte erano tutte in cinese ma grazie al cielo sotto di esse c'erano anche le traduzioni in inglese. Dopo qualche minuto arrivò una cameriera che, almeno credo dato che non capivo, ci chiese cosa volevano. Ognuno di noi  rispose qualcosa di diverso. 
- Tequila. -  Blaise e Ginny. 
- Whisky. - Draco. 
- Vodka. - io. 
La cameriera scrisse tutto ed andò al bancone preparando i nostri ordini. Tornò poco dopo. Il locale era completamente vuoto, data probabilmente l'ora. 
- Che facciamo ragazzi? - chiese Ginny preoccupata. 
- Non lo so. - rispose Draco sospirando e bevendo un sorso del suo bicchiere. 
- Io sì. - risposi secca sospirando. Eravamo tutti molto amareggiati per quello che era successo. A quelle parole guardai uno ad uno i miei amici ma l'unico che sembrò capire fu Blaise. 
- Stai scherzando, vero? - 
- No. È l'unico modo! Non possiamo tornare ad Hogwarts adesso! - dissi abbassando la voce la voce alla parola Hogwarts. 
- Di cosa state parlando? - chiese Draco lievemente... infastidito (?) dal fatto che non capiva. 
- Hermione vorrebbe raggiungere quei due pazzi ed andare in Romania, alla fonte. - spiegò il mio amico senza distogliere lo sguardo dal mio. 
- Esattamente. Non possiamo permettere a quei due di vincere così. - dissi sicura continuando a guardarlo. Perché lui era sempre quello più difficile da convincere? 
- Voi cosa ne dite? - chiese lui rivolgendosi agli altri due. 
- Io dico che Herm ha ragione. - disse Ginny buttandosi indietro contro lo schienale della sedia. 
- Anche secondo me. - sussurrò Draco facendo più o meno lo stesso movimento. 
Sospirai lievemente prima di guardare di nuovo il mio amico che sorseggiava distratto il suo drink. 
- Balise ti prego. - dissi apprensiva. Lui alzò lo sguardo e lo puntò nel mio. Quando lo sentì sospirare, seppi che aveva ceduto. 
- Va bene. - fece finendo un solo sorso il suo ordine. A quel punto respirai e non mi ero neanche resa conto di aver trattenuto il respiro. 
Tutti noi finimmo i nostri ordini. Dovetti pagare io, dato che ero l'unica ad avere i soldi giusti, ed uscimmo dal locale. La strada era buia e tirava un lieve vento che mi scompiglió i capelli. 
Un solo pensiero era presente nella mia testa. 
Bellatrix e Rodolphus preparatevi. 
Scusate. Questo capito è davvero corto ma tralasciamo. Che ne dite? In questo capitolo ho creato una Hermione un po' diversa da come siamo abituati a vaderla. Qui la vediamo molto più spericolata ma per questa scena e questa storia la volevo così. Ovviamente, nonostante confido nel fatto che lo sappiate, non rifate assolutamente niente di quello che ho scritto. Essendo un capitolo particolare in cui loro fanno della cose molto pericolose preferisco dirlo. Non voglio avere problemi... sapete com'è. 
Un'altra cosa. Qualche giorno fa ho aggiunto, nel primo capitolo, la copertina della storia e spero che vi piaccia. Grazie mille per la lettura e ci vediamo al prossimo capitolo. 

LA CHIAVE....


Pov Hermione


Con non poca fatica riuscimmo ad arrivare al museo dov'era custodita la chiave. Entrammo e subito vidi che non c'era poi tanta gente, nonostante fosse un museo importante e famoso tra i babbani. Incredibile ma vero non mi ero preparata nessun piano in particolare per recuperare la chiave. 
Nessuno di noi sapeva dove si trovava e dovettimo girare un po' per trovare il luogo giusto. Purtroppo non mi ero  potuta affidare neanche ai cartelli perché erano tutti scritti in cinese, e dovetti andare a caso. Appena arrivata notai che all'interno dello spazio c'erano tantissimi diamanti, ma seppi subito qual'era. C'era un unico piedistallo al centro della stanza, che spiccava molto più degli altri, illuminata da un'unica luce. Ci avvicinammo e rimanemmo incantati ad osservarlo. Era molto grande ed a causa della luce brillava molto più degli altri. I raggi andavano anche a toccare i diamanti del mio ciondolo che si illuminarono a loro volta. Era uno spettacolo. Un movimento all'estremità della mia visuale catturò la mia attenzione. 
Lentamente mi voltai e vidi, ad una delle entrate, un uomo che ci fissava. Il sangue mi si gelò nelle vene. Riconoscei subito quell'uomo, ci avevo combattuto durante la battaglia. Non mi aspettavo di incontrarli così presto. 
- Ragazzi? - li chiamai senza staccare lo sguardo da lui. Sentì i loro occhi puntarsi su di me e subito dopo su quell'uomo. 
- La fortuna è proprio dalla nostra parte. - fece sarcastico Blaise. 
- Ed ora? - chiese Draco con una leggera nota di panico nella voce. 
- Non lo so. Questo posto e disseminato di telecamere anche volendo non sarebbe semplice prendere quel diamante. In più ci sono dei babbani. - risposi allontanandomi da quel diamante e portandoli con me, ma senza uscire dalla stanza. Ci mettemmo a mó di cerchio per parlare meglio. 
- Herm sei tu il genio del gruppo. Se tu non sai cosa fare... - 
- Non è semplice come credete, ragazzi. Mi impegno ma non mi viene in mente niente adesso. Siamo troppo scoperti. - 
- E comunque ho paura che sia troppo tardi. - sentì dire dalla voce di Ginny accanto a me. Mi volta i verso di lei e seguì il suo sguardo. 
- Non ci credo. - sussurrai guardando l'uomo. Lui, senza badare al fatto che ci fossero babbani, sfilò la bacchetta da una tasca e la puntò al piedistallo che al minimo movimento di essa si distrusse, lasciando il diamante libero. Non feci in tempo a pensare che esso volò tra le mani di lui. Ci lanciò un occhiata prima di sparire fuori dal posto. 
- Cazzo! - esclamò il mio ragazzo guardando la porta da cui era sparito. Tantissime persone si avvicinavano stupiti e spaventati al piedistallo dove fino a qualche minuto prima c'era la chiave. 
Senza pensarci due volte uscì da quella stanza e feci il percorso inverso per poi uscire dal museo. Tempo un secondo e vidi l'uomo entrare in un furgone nero, nella parte posteriore che subito si chiuse ed esso partì a tutta velocità. 
- Cazzo! - urlai guardandomi intorno. - Venite. - dissi poi agli altri correndo verso un altro furgone da cui era appena uscito un uomo. - Stupeficium. - esclamai poi puntandogli la bacchetta contro. Lui volò via, lasciando il furgone aperto. Raccolsi le chiavi da terra e le lanciai a Draco che le prese al volo. 
- Hermione hai appena attaccato un babbano! - esclamò Ginny sconcertata. Sbuffai e salì su di esso, subito seguita dagli altri. Draco e Blaise davanti ed io e Ginny dietro, nella parte aperta. Il biondo mise in moto la macchina e subito partì a tutta velocità cercando di raggiungerli. 
- Come facciamo a prendere il diamante? - chiese Blaise tenendosi data la forte velocità. 
- Pensiamo prima a raggiungerli. - dissi con voce alta per sovrastare il vento. Per raggiungere quel furgone non rispettammo neanche un segnale stradale, che tanto non riuscivamo a capire. 
- Sento che stavolta morirò. - sussurrò Blaise chiudendo gli occhi. 
- Se hai paura della sua giuda dovresti vedere Hermione. - commentò Ginny con un sorrisetto. A sentire il mio nome alzai lo sguardo e prestai per un secondo attenzione alla loro conversazione. 
- Davvero? - 
- Certo, non ne usciresti vivo. - rispose la mia amica ridendo e facendo ridere anche lui. Scossi la testa e tornai a concentrarmi sulla strada ormai eravamo davvero vicini. 
- Bene, ed ora? - chiese Draco scuotendo la testa. 
- Ora... riesci a voltare il furgone e continuare in retro marcia? - chiesi mente un'idea mi faceva capolino nella mia mente. Questa era la prova che stavo davvero impazzendo. 
- Sì... - rispose titubante. Le sue mani sfrecciarono sul volante per fare una manovra davvero pericolosa e mi ritrovai a guardare il destro del furgone. - Amore che diavolo vuoi fare? - chiese preoccupato lui continuando però a giudare come gli avevo chiesto. 
- Ora lo vedrete. - risposi alzandomi in piedi e tenendomi al tettuccio. 
- Hermione, no! È un suicidio! - urlò Ginny capendo cosa volevo fare. Le lanciati un'occhiata veloce prima di prestare di nuovo attenzione al furgone. E se avessi sbagliato? Se non fossi riuscita a posizionarmi? Se cadessi molto probabilmente questa macchina mi investirebbe. 
- Oh! Al diavolo! - esclamai prima di buttarmi. Adesso non c'era più tempo per ripensamenti. Corsi il breve tratto ed arrivata alla fine della macchina mi tuffai verso il furgone. Fu una sensazione davvero strana, un misto di adrenalina e paura. Le immagini di cosa sarebbe potuto accadare mi passarono davanti come razzi facendomi esitare un nanosecondo ma mi ripresi subito. La sensazione di essere sospesa nel vuoto era davvero strana ma quando con le mani raggiunsi l'appoggio che puntavo dall'inizio l'adrenalina raggiunse le stelle. Mi tenni sollevata con quello e quando mi volta i vidi che il furgone era tornato al suo posto e che i miei amici mi guardavano tra il preoccupato ed il affascinato. L'unico che sembrava uno che stava per avere un attacco di cuore era Draco. Distolsi la mia attenzione da loro e, mentalmente, mi descrissi il percorso che dovevo fare. 
Puntai lo sguardo su di un ennesimo aggeggio che probabilmente serviva ad aprire quel coso e ci misi un piede sopra. Era molto spessa quindi feci bene quel movimento. Misi anche l'altro e con non poca fatica riuscì a sollevarmi. 
Facendomi coraggio lasciai l'appoggio su cui tenevo le mani ed afferrai il tetto del furgone. Mi tirai su usando le braccia e finalmente riuscì a salire sul furgone. L'avevo fatto veramente?! 
Mi sporsi ed riuscì ad arrivare al lucchetto che lo chiudeva e con un colpo di bacchetta lo aprì facendo poi cadere la superficie che cadde a terra, stridendo sull'asfalto. Feci un cenno a Ginny che annuì e si alzò in piedi puntando la bacchetta contro qualcuno o qualcosa che non riuscivo a vedere. Cominciò a lanciare ad a parare degli incantesimi e subito capì di aver fatto la cosa giusta. Da lì non potevo intervenire quindi mi aggrappai a qualcosa che non riuscivo a capire e mi tenni forte per non cadere. Noi due sfrecciavamo per le strade, grazie al cielo totalmente deserte. Lanciai un'altra occhiata al combattimento e vidi che si era unito anche Blaise. 
Volevo aiutarli ma se mi fossi sporsa avrei rischiato di cadere quindi rimasi lì finché non vidi un incantesimo di lui mancarli ed andare a colpire una parte della macchina che un attimo dopo si incendiò. 
- O-o.... - sussurrai aggrottando le sopracciglia. A quel punto il combattimento si fermò perché era chiaro che così non si poteva continuare. Ad ogni spostamento dei veicoli tutti rischiavano di cadere. Era inutile. Dopo diversi secondi li vidi farmi alcuni cenni frenetici al voltarmi. Spaventata mi voltai e vidi che ci stavamo avvicinando velocemente ad un tunnel, ma aveva il tetto troppo basso perché potessi passare anch'io! Mi sarei sfraciellata. 
Stupida, stupida, stupida! Ma perché l'avevo fatto! Perché?! 
Mi guardai intorno freneticamente finché non vidi che, proprio sopra la mia testa sfrecciavano veloci degli striscioni. Con uno slancio mi misi in piedi e, proprio un secondo prima di andare a sbattere contro il muro, saltai e riuscì ad aggrapparmi ad uno di essi. Il furgone mi superò a tutta velocità e poco dopo anche quello dei miei amici, ancora in fiamme. 
I muscoli delle braccia poco allenate tiravano, così come i tendini delle mano che cominciavano a fare male. Avevano perso. Non siamo riusciti a prendere la chiave ed adesso Bellatrix è ancora più vicina a diventare immortale con suo marito. Grandioso.
Silente si era fidato di noi e noi l'avevano deluso. Ma non era ancora finita. Non avrei mai permesso a quei due di vincere. Avevamo ancora una possibilità. Potevamo farlo! 
A distogliermi dai miei pensieri fu il suono di un esplosione. Alzai lo sguardo e lo puntai al tunnel buio. La macchina! Cos'era successo? Dov'erano loro?! Dov'era Draco?! 
Come se fosse evocato quei tre uscirono dal tunnel. Un po' ammaccati e sporchi di cenere ma vivi. Tirai un sospiro di sollievo che subito si tramutò di nuovo in panico quando sentì il rumore di qualcosa che si sta per staccare. Alzai lo sguardo e vidi un lembo del cartellone che si stava per staccare dal palo a cui era attaccato. 
- Ehm... ragazzi? - li chiamai con una nota di panico nella voce. Non staccati gli occhi da quel lembo ma sentivo che anche loro mi stavano guardando. Tempo un secondo che quel coso si staccò ed io caddi verso il basso. Chiusi gli occhi aspettandomi un impatto molto forte e doloroso, impatto che però non arrivò. Bensì mi sentì prendere al volo da due braccia che, incredibile ma vero, mi tennero sollevata. Aprì gli occhi e mi ritrovai davanti a quelli azzurri di Draco. - Ciao. - sussurrai imbarazzata con un sorriso. Già mi aspettavo la sua furia ed infatti....
- Ciao. COSA DIAVOLO TI È SALVATO IN MENTE?! ERA PROPRIO NECESSARIO BUTTARSI COSÌ SU QUEL CAMION?! AVRESTI POTUTO MORIRE! - urlò senza però lasciarmi andare. A quelle parole abbassai lo sguardo imbarazzata e mortificata allo stesso tempo. Quelle parole furono seguite da un pesante silenzio prima che lo sentissi fare un grosso sospiro. Mi mise a terra ed io non osai alzare lo sguardo, per quasi paura di vedere il suo sguardo così infuriato. Le sue dita andarono delicatamente sotto il mio mento e mi fece alzare la testa, facendomi poi alzare lo sguardo a incontrare il suo. Non era come me lo aspettavo. Non sembrava arrabbiato solo preoccupato. - Ma sei stata grande. - sussurrò facendo un minuscolo sorriso. Sorrisi anch'io e mi tuffai tra le sue braccia che mi strinsero senza esitare. - Non lo fare mai più. - 
- Ma non ero stata grande? - sussurrai sul suo petto. 
- Sì, ma mi hai comunque fatto prendere un infarto. Quindi non farlo più. Detesto vederti fare l'eroina. - 
A quelle parole risi lievemente. - Va bene. Poveró a non farti più preoccupare così tanto. - risposi scuotendo la testa divertita. 
- Ti amo. - sussurrò dandomi un lieve bacio sulla testa. In tutta risposta alzai la testa e lo guardai con un sorriso. 
- Ti amo anch'io. - risposi sporgendomi per dargli un bacio sulle labbra. 
- Ragazzi non so voi ma io ho voglia di bere qualcosa. - disse Blaise dopo qualche secondo di silenzio. L'adrenalina, pian piano stava svanendo lasciando posto alla stanchezza. 
- Anch'io. - risposi annuendo. Di comune accordo cominciammo a camminare finché non raggiungemmo un locale lì vicino. Entrammo dentro e subito l'odore dell'alcol. Ci andammo a sedere ad un tavolino dove c'era una carta con su scritto tutto quello che c'era. Le scritte erano tutte in cinese ma grazie al cielo sotto di esse c'erano anche le traduzioni in inglese. Dopo qualche minuto arrivò una cameriera che, almeno credo dato che non capivo, ci chiese cosa volevano. Ognuno di noi  rispose qualcosa di diverso. 
- Tequila. -  Blaise e Ginny. 
- Whisky. - Draco. 
- Vodka. - io. 
La cameriera scrisse tutto ed andò al bancone preparando i nostri ordini. Tornò poco dopo. Il locale era completamente vuoto, data probabilmente l'ora. 
- Che facciamo ragazzi? - chiese Ginny preoccupata. 
- Non lo so. - rispose Draco sospirando e bevendo un sorso del suo bicchiere. 
- Io sì. - risposi secca sospirando. Eravamo tutti molto amareggiati per quello che era successo. A quelle parole guardai uno ad uno i miei amici ma l'unico che sembrò capire fu Blaise. 
- Stai scherzando, vero? - 
- No. È l'unico modo! Non possiamo tornare ad Hogwarts adesso! - dissi abbassando la voce la voce alla parola Hogwarts. 
- Di cosa state parlando? - chiese Draco lievemente... infastidito (?) dal fatto che non capiva. 
- Hermione vorrebbe raggiungere quei due pazzi ed andare in Romania, alla fonte. - spiegò il mio amico senza distogliere lo sguardo dal mio. 
- Esattamente. Non possiamo permettere a quei due di vincere così. - dissi sicura continuando a guardarlo. Perché lui era sempre quello più difficile da convincere? 
- Voi cosa ne dite? - chiese lui rivolgendosi agli altri due. 
- Io dico che Herm ha ragione. - disse Ginny buttandosi indietro contro lo schienale della sedia. 
- Anche secondo me. - sussurrò Draco facendo più o meno lo stesso movimento. 
Sospirai lievemente prima di guardare di nuovo il mio amico che sorseggiava distratto il suo drink. 
- Balise ti prego. - dissi apprensiva. Lui alzò lo sguardo e lo puntò nel mio. Quando lo sentì sospirare, seppi che aveva ceduto. 
- Va bene. - fece finendo un solo sorso il suo ordine. A quel punto respirai e non mi ero neanche resa conto di aver trattenuto il respiro. 
Tutti noi finimmo i nostri ordini. Dovetti pagare io, dato che ero l'unica ad avere i soldi giusti, ed uscimmo dal locale. La strada era buia e tirava un lieve vento che mi scompiglió i capelli. 
Un solo pensiero era presente nella mia testa. 
Bellatrix e Rodolphus preparatevi. 




Scusate. Questo capito è davvero corto ma tralasciamo. Che ne dite? In questo capitolo ho creato una Hermione un po' diversa da come siamo abituati a vaderla. Qui la vediamo molto più spericolata ma per questa scena e questa storia la volevo così. Ovviamente, nonostante confido nel fatto che lo sappiate, non rifate assolutamente niente di quello che ho scritto. Essendo un capitolo particolare in cui loro fanno della cose molto pericolose preferisco dirlo. Non voglio avere problemi... sapete com'è. 
Un'altra cosa. Qualche giorno fa ho aggiunto, nel primo capitolo, la copertina della storia e spero che vi piaccia. Grazie mille per la lettura e ci vediamo al prossimo capitolo. 

 

 

   
 
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