Note: Questa storia è il mio regalo per Pikapikahoshi, che ha compiuto gli anni un mese fa. No, non mi sono dimenticata di lei, mi sono dimenticata di postare la fan fiction... Ok, è una storia abbastanza leggera e stupidella, come sono stupidelli i protagonisti che amo PER COLPA SUA! Della serie "prenditi le tue responsabilità".
E di nuovo tanti auguri XD

Gelosia Canaglia

-Scorp! Scorp! Terra chiama Re Scorpione!-
James Sirius continuò su questo tono per un bel pezzo, a suo dire. Per Scorpius furono pochi secondi, ma l'altro mise il muso e lamentò una lussazione al polso.
-Ti ho passato la mano davanti agli occhi per due minuti.-
-Dieci secondi massimo.- minimizzò Scorpius
-Se li hai contati allora c'eri! Lo fai apposta?-
Il Serpeverde sbatté le palpebre, incerto.
-Jamie, non ti seguo.-
-Prima non mi ascolti, ora non mi segui! Oh, me tapino! Mondo crudele!-
Il Griffondoro si accasciò teatralmente alla parete, col braccio sulla fronte e l'aria sfatta.
-Guarda che fai tardi a lezione.- lo riprese Scorpius. Ormai i corridoi stavano svuotandosi, segno che la pausa stava per giungere al termine. Avrebbe dovuto rientrare in aula anche lui e lasciare James "morente" e "disperato" tutto solo.
-Posso andare?- domandò titubante.
-Sì, certo, vai.- brontolò James Sirius. Mise anche su un broncio che, Scorpius se ne accorse, non era il solito broncio falso da cane bastonato.
-Jamie.-
-Vai pure a farti ignorare da Rose, su, sciò sciò!- mimò poi con la mano.
Scorpius non riuscì a trattenere una risata.
-Ma quindi... oddio... scusa...- non riusciva proprio a smettere di ridere, il che irritò un poco l'altro. Lui prendeva molte cose sottogamba, ma non permetteva che si ridesse sui suoi sentimenti, quelli li aveva sempre serviti su un piatto d'argento. E ora il signorino Serpeverde lo pugnalava così?
Il signorino Serpeverde gli prese la cravatta rossa e oro fra le dita e lo attirò a sé.
-Rose aveva le pergamene coi compiti di Difesa contro le Arti Oscure. Mi sono ricordato che li ho lasciati in dormitorio. Non sarai geloso, Jamie?-
James arrossì e distolse lo sguardo.
-Io? Ma figurati... l'avevo capito.-
-Sì, sì, come no. Vado a prenderli. Mancano ancora dieci minuti all'inizio della lezione. Vieni con me?-
C'era un messaggio esplicito in quelle parole e in quello sguardo. E poi in quel sorrisetto malandrino. James Sirius non riuscì a dirgli di no.
-Oh, venire con te nel covo di vipere? Non sarà contro le regole?- ridacchiò.
-Oh, quindi ora le rispetti, che peccato.-
Altrettanto teatralmente Scorpius si avviò verso il proprio dormitorio.
"3...2...1..."
-ASPETTA! ASPETTA!-
Come previsto. James Sirius non diceva mai no al rischio.
Neanche Scorpius Malfoy, se per quello, sempre che quel rischio portasse a qualcosa.
Qualcosa di decisamente remunerativo ed eccitante.
Ovviamente sforarono e i dieci minuti divennero trenta, come trenta divennero le ore di punizione con Gazza. Da qui nacque in James il sospetto che la preside li spiasse. Scorpius dovette fargli notare che era difficile non accorgersi della sua assenza.
-Quanto sei chiassoso.- lo prese in giro il più giovane. -Quest'aula deve essere pulita bene.- disse poi con un sorrisetto malefico.
James Sirius colse l'invito al volo e ricambiò il ghignetto.
-La preside dovrebbe premiarci per la nostra diligenza.-
I due si chiusero la porta alle spalle e per parecchio tempo ignorarono tutto ciò che accadeva al di  fuori di essa. Compreso Gazza che sbraitava cercandoli per mezza Hogwarts.