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Autore: LilyProngs    17/06/2009    7 recensioni
Buona sera a tutti!Eccomi con una nuova shot! Avete mai pensato che, magari, i personaggi che noi conosciamo esistono davvero?E se sì dove inizia la realtà e fin dove si spinge l'immaginazione?La reazione del mio personaggio preferito(Rin) all'ultimo capitolo del manga...E se andasse a chiedere spiegazioni direttamente alla fonte?Lo so, è una spiegazione contorta ma se leggete magari il mistero si risolve!;)Spero vi piaccia,commentateeeeeee!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Tra realtà e immaginazione Salve a tutti!
Sono venuta a rompere con una nuova shot!:D
Devo ammettere che è un'idea un po' strana ma sono abbastanza soddisfatta di come sia uscita ma giudicare è un compito che non spetta a me ma a voi!Spero commentate in tanto!^^
Il capitolo non è betato, ho controllato ma se ci saranno errori vi chiedo umilmente di perdonarmi!
Buona lettura!
 

Tra realtà e immaginazione

Rin guardava la sua libreria con aria affranta. Faceva scorrere i grandi occhi nocciola su quella distesa di piccoli volumi accuratamente impilati in ordine numerico.
Sbuffò, torcendo anche un po’ le labbra per toglersi la frangia dagli occhi, che però si alzò per un attimo per poi ricadere fiaccamente sui suoi occhi. Rin fece un verso che sembrava più che altro un ringhio uscito male. Con un gesto brusco afferrò un volume e prese a rileggerne i contenuti, divorando avidamente ogni cosa che ci fosse scritta.
Ancora quello strano verso, dopodichè fece cadere il libro a terra e ci saltò sopra, facendo qualche piccolo strillo rabbioso. Anche quando sentì la porta alle sue spalle aprirsi non volle voltarsi indietro.
Kagome chiuse la porta e la guardò sconcertata.
“Rin ti sei completamente fumata il cervello?” chiese con gli occhi ridotti a due fessure.
Rin fece finta di non ascoltarla, continuando nella sua impresa fin quando una pagina si accartocciò nei suoi piedi, facendola cadere all’indietro.
Distesa per terra Rin incrociò le braccia al petto e tirò fuori un’espressione imbronciata da bambina, soprattutto quando sentì Kagome avvicinarsi ridendo sguainatamente.
L’amica le arrivò vicino, da lei che era a terra Kagome sembrava un gigante. La vide ridacchiare.
“Si può sapere che ti è preso?” chiese divertita.
“Questi artisti giapponesi…” iniziò a borbottare ancora a terra. Kagome si accigliò: “Tu sei un’artista giapponese!”.
“Fanno appassionare la gente a questo storie, con questi personaggio bellissimi, le storie d’amore uniche al mondo con scene adorabili…Ma poi non finiscono mai bene!” esclamò ancora la ragazza, seguendo un discorso tutto suo.
“Ma si può sapere…” iniziò Kagome ma Rin si tirò su indignata e raccolse il libro sbrindellato sfogliando le poche pagine intatte rimaste sotto il naso dell’amica che, una volta capito di cosa si trattava, sospirò sconsolata.
“E’ solo un manga Rin!” esclamò per quanto la sua voce cercasse di celare una piccola amarezza.
Rin gonfiò le guancie: “No, invece!Ci sono le nostre vite qui dentro,eh che cavolo!” si lamentò ributtando il manga a terra e facendoci un ultimo saltello fatale sopra.
“Non comportarti da bambina, Rin!” la riprese Kagome con un mezzo sorriso. Rin sbuffò e le puntò l’indice addosso.
“Non ti ci mettere pure te, eh?!Possibile che per tutti sono sempre una bambina?…Oh ma questa Rumiko me la paga!Uff…Profondamente delusa dalla mia sensei” sospirò andando verso l’altra ala del salotto dove stava la sua scrivania piena di matite di ogni genere, fogli A3 e A4 e pantoni di ogni colore.
“Non è reale Rin!” cercava di convincerla Kagome.
“Non è vero!Ci ha messo la nostra vita li dentro!Ti ricordi quando ci fa: ‘Ehy ragazze, che ne dite se faccio un manga su di voi?’, be’ io che ne sapevo che mi avrebbe fatto rimanere una bambina per tutti i volumi e che Sesshomaru mi lasciasse in un cavolo di villaggio!” si lamentò, guardando in cagnesco il manga sbrindellato.
“Be’ a me non ha fatto vedere Inuyasha per tre anni…” buttò li Kagome, soprapensiero, mettendosi a fianco di Rin.
“Vedi?E quella cavolo di Kikio poi, sempre in mezzo!Io speravo che almeno in quel mondo avrei avuto il mio lieto fine…” borbottò tristemente.
“Rin quante volte te lo devo dire che…”
“E se invece quello fosse il nostro passato?E se Rumiko-sama fosse una specie di maga che conosce le nostre vite passate?” chiese con fervore. Kagome la guardò a lungo per poi scoppiare a ridere.
“Non dire sciocchezze!” la riprese.
“Facile per te!Dopo tre anni tu vivi felice e contenta con Inuyasha io invece sono li ad attendere il mio Signore che non fa altro che coprirmi di kimoni, non può chiedermi in sposa?!” si lamentò nuovamente.
Si rendeva conto che quello che stava dicendo non era normale. Sapeva che la sua famosissima maestra Rumiko Takahashi aveva preso Kagome, lei, e tutta la loro combriccola di amici come ispirazione del suo nuovo manga che era diventato un successo mondiale, lei era un genio. Ma Rin si era convinta che quel mondo esistesse davvero, rivedeva così tanto se stessa nella piccola Rin che era felice di vedere cosa quella bambina riuscisse a far fare al grande Sesshomaru, aveva sperato che almeno in quel mondo di fantasia il suo sogno di stare per sempre con Sesshomaru si sarebbe realizzato.
In fondo il grande amore tra Inuyasha e Kagome esisteva anche nella realtà. Quante volte avevano assistito alle loro liti, i ricongiungimenti, alle scenate di gelosia di uno e dell’altro. Rumiko era riuscita a materializzare alla perfezione la loro travagliata ma adorabile storia d’amore.
Lo stesso era per Sango e Miroku. Lui era davvero un donnaiolo pervertito e Sango era davvero una tenera gelosona. Rumiko aveva dato  gli stessi nomi dei loro tre figli nel manga. Anche li tutto sembrava così reale.
Kikyo era sul serio l’ex ragazza di Inuyasha, odiosa, fredda ed antipatica. Naraku era davvero uno stronzo di prima categoria, infatti non lo sopportava nessuno. Shippo era davvero un ragazzino dispettoso, ma innegabilmente adorabile. Kohaku era davvero il fratello complessato di Sango. Kagura era davvero una…
Insomma tutti i personaggi da cui Rumiko aveva deciso di prendere ispirazione erano reali.
Quando aveva iniziato a disegnare il primo volume Rin era davvero una bambina, ma poi era cresciuta ma Rumiko aveva deciso di continuare a renderla piccola, una volta le aveva detto che era più adatta una bambina innocente e pura per far scaldare il cuore di Sesshomaru e lei era d’accordo. Però poi l’aveva fatta abbandonare nel villaggio di Kaede e tornava una volta ogni tanto per portarle un regalo, ma lei voleva il suo amore.
Però poi si rese conto di quanto Rumiko si fosse ispirata davvero alla loro realtà, in fondo nel suo manga non aveva apportato nessun cambiamento e nella realtà lei spasimava per Sesshomaru e per quanto lui sembrasse dimostrare, sotto la sua coltre di ghiaccio, un minimo di considerazione in più per lei…Non erano mai stati insieme e lei lo aveva solo amato da lontano e l’aveva sempre, sempre aspettato. Proprio come nel manga.
Aveva bisogno di vedere la sua Sensei, Rumiko oltre che una maestra era un’amica di tutti loro. Prese il cellulare e digitò il numero.
“Pronto, Ru-chan?” chiese, con la coda dell’occhio vide Kagome alzare gli occhi al cielo.
“Rin, mi aspettavo una tua telefonata!Ci vediamo al solito posto cara!”
“Ti ringrazio, a tra poco!” rispose e riagganciò.
“Non vorrai mica romperle le scatole per così poco?” chiese Kagome divertita.
“Certo che no!Le faccio anche vedere i miei ultimi schizzi!” rispose prendendo un grosso album dalla sua scrivania e se ne andò.


Rin entrò in un piccolo bar della periferia di Tokio, un posto tranquillo e poco frequentato dove si incontrava spesso con Rumiko, così che qualche fan non la riconoscesse e l’assalisse.
“Oilà, Rin!” salutò Miroku dietro al bancone.
“Ciao Miroku!Sango e  i tuoi pargoli?” chiese Rin con un sorriso.
“Sono andati al parco e hanno lasciato a me il lavoro duro!” rispose Miroku e i due ridacchiarono.
“Rumiko è già arrivata, ti aspetta al tavolo, ti porto la solita aranciata..” aggiunse poi il ragazzo, lei annuì e si fece largo tra i tavoli e scorse una donna sulla cinquantina dal viso tondo e i capelli neri a caschetto.
“Ciao Rumiko!” salutò Rin sedendosi, la donna le fece quel suo sorriso tenero.
“Rin cara, come stai?” chiese, la ragazza fece spallucce e posò il suo album sul tavolo. Rumiko lo prese e lo sfogliò.
“Oggi è uscito l’ultimo capitolo di Inu-Yasha…” buttò li Rin. Rumiko alzò per un attimo lo sguardo dall’album per posarlo su Rin.
“Sì è una grande emozione…Ci ho messo tutto il mio cuore, dedizione e affetto in quell’opera” rispose Rumiko con una punta di malinconia.
“E ti è riuscito benissimo!E’ diventato una pietra miliare del manga, famoso in tutto il mondo!” esclamò subito Rin, profondamente ammirata.
“Dici?Non so se ho superato Miho Obana*” scherzò Rumiko sghignazzando, anche Rin rise.
“Sensei, anche a me è piaciuto Kodocha** ma Ranma ½ e Inu-Yasha sono insuperabili!E lo sai che lo penso sinceramente..” disse Rin.
“Sei sempre molto dolce, e piena di talento a quanto vedo!” commentò Rumiko indicando i suoi disegni, gli occhi di Rin si illuminarono.
“Dici davvero?” chiese emozionata.
“Ma certo Rin, io te l’ho sempre detto!Magari prenderai il mio posto” .
“Non sarò mai alla tua altezza” rispose Rin, Rumiko scoppiò a ridere.
“Tu mi aduli bambina mia…”
“Cerco solo di dimostrare la mia ammirazione, spero davvero di riuscire almeno un po’ a sfondare quanto hai sfondato tu” le confessò la giovane.
“Lo farai, ne sono certa!” le disse Rumiko con sincerità per poi chiudere il suo album. “Ho la netta sensazione però che non sei venuta qui solo per questo” continuò la donna guardandola con aria di chi la sapeva lunga.
“Infatti io…Io sono solo rimasta un po’ sconvolta da come hai reso reale la nostra vita, ti assicuro che è un onore per ogniuno di noi il fatto che hai preso ispirazione per il tuo manga, Inuyasha te lo dice sempre, tutti te lo diciamo però..” si interruppe, si sentiva così sciocca. Quello che diceva non aveva senso. Non era reale, il mondo del manga di Inu-Yasha non era reale!
“Ti chiedi perché se per tutti c’è un lieto fine non deve esserci per te, giusto?” chiese Rumiko con un sorriso. Rin arrossì violentemente per poi annuire.
“Rin so che nel manga ti ho tenuto bambina e tutto il resto ma per il personaggio freddo e spietato di Sessomaru mi sembra di aver sempre dimostrato, a modo mio, di esprimere il bene che ti voleva. Sesshomaru è un personaggio, e una persona, imperscrutabile e con piccoli gesti, parole ed espressioni ho dimostrato ciò che era e ciò che è…Ma credo che sia destinato a te creare il tuo lieto fine…” - Rin sussultò sulla sedia guardandola confusa- “Sia nel manga che nella relatà” concluse la donna che la guardava con espressione saggia.
Rin la guardò intensamente.
“Non capisco cosa intendi…” chiese confusa.
“Sono molti i fan della coppia di Sesshomaru e Rin, però nel manga non è stata mai resa reale perché Rin li è una bambina…Volevo già da molto tempo proporti di creare, con me ovviamente, un manga composto da 5 volumi che riporti a come la vita dei personaggi principali di Inuyasha si sia conclusa. Voglio la tua collaborazione e che tu ti occupi interamente del manga riguardante la storia di Sesshomaru e Rin, dopo che le ha portato nuovamente un kimono per poi andasene ancora…Ma poi?Che accade?Rin è umana, cresce…Che succederà?” prese a spiegarle Rumiko, Rin la guardava e ascoltava incantata.
“Non mi stai prendendo in giro, vero?” chiese. Rumiko la guardò accigliata e la bacchettò in testa con la matita che si portava sempre dietro.
“Certo che no, baka!” la rimproverò, Rin non potè fare a meno di sorridere.
“E’ incredibile!…Ti ringrazio molto!” esclamò riconoscente.
“Siete tutti molto importanti per me, e avervi messo nella storia rende il mio affetto ancora più grande, vi ho vissuti in un certo senso. Siete tutti delle persone splendide e tu, Rin…Tu sei una ragazza piena di talento con una brutta storia alle spalle ma sono sicura che tutto passerà, non hai bisogno di vedere il grande lieto fine nel mio manga per concederti di essere felice devi solo…Essere te stessa e nessuno, neanche il più gelido degli uomini potrebbe rifiutare il tesoro che sei”.
Sul volto di Rin scese lentamente una lacrima, una sola, gonfia di quell’affetto, gioia e una punta di tristezza che stava provando.
“Grazie davvero, ‘Regina del manga’” disse Rin con un sorriso. Rumiko le carezzò una guancia.
“Per te sono Ru-chan, mi piace tanto quando mi chiami così, piccina” le disse, Rin sorrise ed unnuì.
“Ora basta però…” esordì Rumiko togliendosi gli occhiali tondi passandosi distratta una mano sugli occhi. “Devo mettermi all’opera anche per un altro lavoro!E tu devi darti da fare con l’incarico che ti ho dato e devi anche darti da fare nella realtà…Non guardarmi così Rin, sai cosa intendo!L’affetto che prova per te è reale, deve solo abituarsi all’idea” disse Rumiko alzandosi e stiracchiandosi.
“La vecchiaia inizia a farsi sentire ed anni ed anni china su una scrivania non aiuta di certo!” disse facendole l’occhiolino, Rin ridacchiò e la vide andarsene non dopo aver dato un buffetto a Miroku ricordandogli la grande cena che si sarebbe tenuta quel sabato dove tutti avrebbero festeggiato la conclusione del manga. In effetti sì, li aveva vissuti creandoli sulla punta della sua matita, osservandoli nella realtà. Non si stupiva che Rumiko considerasse ogniuno di loro quasi come dei figli.
“Ah,Ru-chan” la chiamò ricordandosi una cosa. La donna riemerse con la testa dalla porta di uscita.
“Sì?” chiese.
“Emh…Mi potresti portare di nuovo l’ultimo capitolo del manga autografato?Emh..E’..E’ stato vittima della mia irrazionalità” le disse. Rumiko cercò di capire e poi scoppiò a ridere.
“Sì certo!A presto!” disse per poi andarsene definitivamente.
Si alzò anche lei prendendo il suo album tra le braccia, magari sarebbe andata a trovarlo per comunicargli la notizia.
Uscì salutando Miroku ed in quel momento entrò anche Sango con le gemelline ed il piccolo in braccio.
“Ciao Rin!Vai già via?” chiese la ragazza facendole un grande sorriso che Rin ricambiò all’istante.
“Sì Sango, ma ci vediamo sabato!” le disse, Sango annuì.
“Oh già, bene!A presto cara” la salutò e Rin uscì dal bar per dirigersi verso la libreria della città.
Si strinse il suo book più forte al petto ed entrò.
Dietro il bancone, leggermente chino su un libro stava Sesshomaru, bellissimo come sempre.Quando sentì la porta aprirsi alzò lo sguardo incontrando quello di Rin che gli sorrise apertamente, un sorriso che era sempre fatto solo ed esclusivamente per lui.
“Rin” la salutò con la sua voce fredda e profonda. Rin si avvicinò al bancone e posò su esso il suo album.
“Buongiorno Sesshomaru!” salutò solare come sempre. Lui non le diede attenzione per un po’ per poi chiudere il libro e metterlo da parte.
“E’ successo qualcosa?” chiese con la sua voce distaccata ma che cercava di celare una nota preoccupata. Cercava visto che per Rin ormai Sesshomaru non aveva segreti. Da quando l’aveva conosciuto era riuscita ad interpretare e cogliere ogni sfaccettatura del suo essere.
“No niente, anzi ho grandi notizie!” esclamò entusiasta.
Lui la guardò a lungo e poi le fece segno di seguirlo mentre si toglieva i sottili occhiali da lettura.
“Vieni, ti offro un tè” sembrò buttar li e lei lo seguì sul retro del negozio dove si sedette sul solito sgabello e odorava il buon profumo di libri che regnava in quella stanza.
Osservò Sesshomaru mentre si muoveva mettendo su il tè, ogni suo movimento era elegante e sinuoso…Non sapeva, non aveva mai capito come riusciva ad essere sempre così…Così
Sesshomaru le porse una tazza fumante per poi sedersi anche lui e la guardò mentre girava distrattamente il suo tè, concedendole tutta la sua attenzione, attenzione che riservava sempre e solo a lei.
“Cos’è successo di così entusiasmante?” chiese poi con sufficienza. Rin sorrise dietro la sua tazza.
“Hai letto l’ulitimo capitolo di Inu-Yasha?” chiese a sua volta.
“Ovviamente” rispose lui, pacato. Sembrava anche un po’..Irrequieto.
“E’ finito bene” aggiunse Rin, lui fece una scrollata di spalle.
“Il solito lieto fine..” disse guardando altrove.
“Per i protagonisti, …” sottolineò Rin. Sesshomaru sembrò risquotersi ed incatenò i suoi occhi oro su quelli di Rin che perse qualche battito, sorpresa da un contatto così diretto col suo magnetico sguardo. Rimase in silenzio, comunicandole parzialmente quel che provava solo con le sue gemme d’ambra. Rin distolse lo sguardo arrossendo.
“Ad ogni modo ho incontrato Rumiko poco fa…” cambiò discorso, Sesshomaru ritornò la solita maschera inespressiva di sempre e stette in silenzio, lei sapeva che era un invito a continuare.
“Mi ha proposto di fare una continuazione del manga, divisa in soli 5 volumi, una specie di epilogo del manga di Inu-Yasha” gli spiegò.
“E’ un ottima opportunità” commentò Sesshomaru posando lo sguardo sul suo album.
“Già…Ha detto che vuole che scriva il volume riguardante la piccola Rin ed il Signor Sesshomaru” sussurrò, ma lui la sentì e si riscosse un’altra volta, Rin non lo guardò, tenne fisso lo sguardo dentro la sua tazza. Il colore del tè le ricordava tanto i suoi occhi.
Rimasero entrambi in silenzio, così a lungo che Rin fu tentata di andarsene, scappando a casa e magari concedendosi un piantino.
“Rin…” sentì chiamare proprio quando stava per andarsene. Adorava quando pronunciava il suo nome, così corto che dalla sua bocca sembrava una nota musicale che incantava.
“Sì,Sesshomaru?” chiese Rin continando a tenere lo sguardo basso.
“E’ da molto che ci conosciamo..” lo sentì dire e la curiosità la costrinse ad alzare lo sguardo su di lui che però non ricambiava il suo. Era la sua volta a guardare altrove.
“Dodici anni…” puntualizzò la ragazza timidamente.
“Non sei più una bambina” commentò Sesshomaru con tono incolore.
“Non lo sono più da molto tempo”.
Sesshomaru la guardò e annuì “Già” commentò per poi rimanere di nuovo in silenzio. Questa volta Rin non aspettò così tanto e riprese il suo album.
“Potrei aiutarti, in questo nuovo lavoro” l'interruppe e lei lo guardò.
“Lo faresti davvero?” chiese. Lo vide avvicinarsi, sempre di più e lei sentiva il cuore martellarle nel petto. Intimorità, stordita…Curiosa, consapevole che qualsiasi cosa avrebbe fatto Sesshomaru l’avrebbe sorpresa.
Sesshomaru ormai la sovrastava nella sua altezza e lei alzò il viso verso di lui per poi abbassarlo.
Lui posò la sua lunga mano sul suo mento e con delicatezza la costrinse a rialzare lo sguardo. Lei lo fissava incantata e paziente.
Sesshomaru si avvicinò ancora e posò le sue labbra morbide su quelle piene di Rin che spalancò gli occhi, completamente sconvolta da quel gesto. Inconsapevole se fosse reale o solo un sogno ma poi decise di lasciarsi andare chiudendo gli occhi fregandosene del fatto che quello fosse uno scherzo della sua fervida immaginazione oppure no. Circondò le spalle di Sesshomaru con le sue braccia ancorandosi a quel desiderio, quel sogno splendido che l’aveva inseguita per così tanto tempo.E quando Sesshomaru le circondò la vita ed aprrofondì il loro bacio Rin si rese davvero conto che tutto era reale.
Il portale tra realtà ed immaginazione si era finalmente aperto.


Emh...Allora che ve ne pare?E' un'idea molto strana lo so ma spero vivamente che vi sia piaciuta!
Spero davvero di ricevere alcuni commenti, sia positivi che negativi ma sono curiosa di sapere cosa ne pensate!:)

Un saluto,
by LilyProngs


  
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