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Autore: BloodyMeii    27/09/2017    1 recensioni
Questa è una storia parallela dove Neal non è morto quindi il bacio dopo il viaggio nel tempo non c'è mai stato. Killian ed Emma riusciranno a sistemare le cose ? O l'orgoglio di Emma dominerà sulle sue emozioni ?
Ambientata nella 3 stagione subito dopo l'episodio 3x22
Dal testo:
Entrando quasi non riconobbi quel posto, era tutto sotto sopra pieno di bottiglie, c'era un forte odore di alcool che ricopriva tutta la stanza. In un angolo vidi Hook privo di sensi con una ferita molto profonda sulla fronte, corsi verso di lui in preda al panico "Hook, Hook apri gli occhi"
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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POV EMMA

Con tutta la forza che avevo in corpo trascinai entrambi fino la torre dell'orologio, per mia fortuna c'era David in pattuglia, appoggiai Hook su un muro e lo fermai, avevo lo sguardo cupo infatti mio padre appena mi vide si preoccupò "Si può sapere che diavolo gli è successo?" disse riferendosi a Hook ancora privo di sensi "non lo so, l'ho trovato in questo stato sulla sua nave"ero sul punto di piangere ma il mio orgoglio non me lo permise e ricacciai indietro le lacrime per non farmi vedere debole però a mio padre questo particolare non scappò "non ti preoccupare ora lo portiamo in ospedale ok?" per fortuna lui aveva sempre la soluzione per tutto. Durante il breve viaggio che ci divideva dalla nostra destinazione nessuno aprì bocca, arrivati ci dissero che non era niente di grave ma i 2 punti non glieli tolse nessuno. Rimasi tutta la notte a vegliare su di lui come quest'ultimo aveva fatto con me svariate volte, fino a quando non sentì la voce di mio padre che mi detestò dai miei pensieri "Cosa ci facevi sulla Jolly Roger alle tre di notte?" mi aspettavo quella domanda da lui, ora mai lo conoscevo molto bene. "Volevo solo vedere come stava" non amavo mentire ma di certo non potevo dirli che mi ero innamorata di un pirata e che la sua presenza era diventata come una droga, che senza di lui mi sentivo persa e vuota. Di sicuro avrebbe ucciso prima Hook e poi me, in effetti non aveva tutti i torti c'era Neal e dovevo pensare anche al bene di Henry. Non riesco a comprendere come nessuno riesca a fidarsi di lui, diamine ha salvato Storybrooke, mio padre, Henry e Neal senza mai chiedere niente in cambio e devo dire che già questo vuole dire tanto visto che quest'ultimo è un pirata e queste azioni vanno a discapito della sua reputazione. "Alle tre di notte?" la voce di David era molto calma, "Emma dimmi il vero motivo della tua visita" mi squadrava con occhi preoccupati che solo un padre può avere nei confronti di una figlia. "Non sono affari tuoi" dissi sperando di finire lì il discorso cosa che non accadde "sono tuo padre è ovvio che mi interessa" ora il suo tono cominciava ad alzarsi e stava cominciando ad innervosirsi, "cosa vuoi che ti dica, non si faceva più vedere e stavo cominciando a preoccuparmi" era una cosa ovvia,davvero in quella città ero l'unica che si preoccupava per lui? Notai che il suo sguardo era fermo in punto ignoto, stava pensando. Speravo che il discorso fosse finito ma poi sentii nuovamente la voce di David "spera solo che non ti faccia soffrire altrimenti..." esitò prima di finire la frase "se la vedrà con me" capì subito dove voleva andare a parare e non riuscì a non accennare un piccolo sorriso. "Grazie" era quello che riuscì a dire prima che scomparisse nel nulla lasciandomi da sola con l'uomo che ora considero indispensabile come l'aria. Verso le otto la stanchezza cominciava a sentirsi, infatti non riuscivo a tenere gli occhi aperti, anche perché non dormivo da non so quanto e forse lì con Hook di fianco potevo dormire in tranquillità ma il fato volle che neanche quel giorno riuscì a dormire perché lo vidi aprire gli occhi. Era spaesato, così gli passai un bicchiere d'acqua "Non ti preoccupare sei in ospedale, ora bevi questa ti sentirai meglio" gli passai l'acqua aspettando una sua minima parola, "Sei stata tu?" disse con tono molto basso di sicuro era ancora un po'stordito "si" lo dissi abbassando lo sguardo, avevo paura che lui mi facesse la fatidica domanda che per mia fortuna non arrivò. Dopo alcuni minuti di silenzio lo vidi mentre si alzava per andare via ma io fui più veloce e gli presi il braccio e lo bloccai "Si può sapere che diavolo vuoi fare?" lo vedevo indifferente "voglio andarmene non si vede?" disse quella domanda quasi con disprezzo, che diavolo gli era successo? Giuro non riuscivo più a riconoscerlo "non puoi andare finché i medici non ti dico che sei stato dimesso" ora cominciavo ad irritarmi, chi credeva di essere. "Ti ricordo che sono un pirata e non prendo ordini da nessuno" lo disse con uno stupido ghigno sulla faccia. Questa era la bocca che ha fatto traboccare il vaso.

Angolo autrice:
Salve mondo, nuovo capitolo di questa storia. Spero che vi sia piaciuto e come sempre commentate per il vostro parere e i vostri consigli


   
 
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