Ringrazio per
i commenti:
CombatGirl93
Cullen Isabella
Pan_Tere94
MollY_gIaDa
Alohomora
Vampirellafra
ValyBrick
Arancina22
Tosca91: Ciao! Nessun problema per le due piccole “critiche”, sono sempre ben accette, non preoccuparti! Dunque, questa storia l’ho scritta ben tre anni fa ormai e per quanto l’ho rivista (con poca attenzione devo dire la verità) ci sono comunque cose che mi sono sfuggite! Tre anni fa ero molto più disattenta di ora, non mi preoccupavo molto di quanto spazio davo a delle cose piuttosto che ad altre, a volte capitava che tra un capitolo e l’altro passassero anche settimane e quindi dimenticavo che succedeva nell’altro non collegandoli bene tra loro XD! Comunque grazie per il tuo commento! Mi ha fatto piacere!
Bella Swan
CAPITOLO XXXV
- Signorina Evans! Dieci punti in meno a Grifondoro! E direi altri dieci punti in meno, signor Potter - fece la McGranitt indignata.
- Cos…- fece Lily sollevando la testa dal banco, confusa. Si guardò attorno e incontrò gli sguardi divertiti dei suoi compagni. Accidenti… si era addormentata durante l’ora di Trasfigurazione… e James anche!
Tutta colpa del Cercatore. Era stato lui a farle passare la notte in bianco!
E continuava anche a dormire sfacciatamente. Lily gli diede una gomitata in un fianco e lui scattò su.
- Ci hanno appena tolto venti punti, James - sibilò Lily.
- Esatto - disse la McGranitt.
James la guardò assonnato – Scusi, prof… - fece.
Quando uscirono dall’aula Lily iniziò la sua ramanzina – Lo sapevo! Lo sapevo! È colpa tua! Io non volevo e tu hai insistito!
- Ma, Lily…
- Niente ma, James! È colpa tua e basta!
- Ma che avete combinato stanotte? - chiese Izzie maliziosa.
- Siamo stati svegli a fare tattiche di gioco per la partita di domani - sbuffò Lily – Ti rendi conto che è riuscito a coinvolgere anche me!? Le mie conoscenze di Quidditch stanno sulla capocchia di uno spillo!
Izzie e Charlie scoppiarono a ridere.
- Dai, Lily, mi dispiace… - fece James, e cercò di addolcirla con la sua solita faccia da cucciolo indifeso.
Lily lo guardò severa, ma alla fine si arrese – D’accordo…
James le sorrise e la baciò. Si diressero insieme verso la prossima lezione.
- A proposito, dov’è Angy? - chiese Charlie.
- Ha detto che aveva bisogno di una pausa - fece Lily.
Charlie annuì comprensiva.
- Ragazze… dobbiamo fare qualcosa - sussurrò Izzie. – Quei due non possono lasciarsi così. Angy è ancora innamorata di lui e sono sicura che anche Sirius è ancora innamorato.
Charlie scosse la testa – E’ troppo tardi, Izzie.
- No! Non è troppo tardi! - replicò Izzie determinata.
- Sirius non tornerà mai con me… come ti è venuto in mente? - fece Angy lasciandosi cadere sul letto.
- Perché no?! - fece Izzie – Angy, devi provarci! E se anche dovesse rifiutarti, tu imploralo. Urlagli quanto lo ami, pregalo se necessario.
- Non farò mai una cosa del genere! - sbottò Angy.
- Accidenti a te e al tuo dannatissimo orgoglio! - sbraitò Izzie – Non puoi arrenderti così!
- Non ti sopporto più! Ho bisogno di starmene in pace!
Angy si alzò e lasciò la stanza. Izzie la guardò andarsene. Sapeva dove si stava dirigendo e aveva già un’idea in mente.
Angy guardò il cielo stellato con un sospiro. Eccola… Sirio… brillava come non mai.
- Angy? - fece una voce sorpresa alle sue spalle.
Angy trattenne il fiato. Quella voce…
Si voltò lentamente e i suoi occhi si incrociarono con quelli di Sirius.
- C-che ci fai qui? - balbettò Angy.
- Izzie mi ha detto di aspettarla qui… doveva parlarmi…
Accidenti ad Izzie…
- Ma credo che fosse una scusa, vero? - aggiunse Sirius.
- Ti giuro… non ne sapevo nulla… - mormorò Angy.
Sirius la raggiunse e guardò anche lui il cielo – Che vieni a fare qui? - chiese.
Angy deglutì – E’ l’unico posto… dove… dove posso starti vicino senza soffrire… - sussurrò.
Sirius la guardò sorpreso e lei con mano tremante indicò una stella – Si chiama Sirio - disse.
Sirius guardò l’astro splendente – Sono io… - mormorò.
- Sei tu - confermò Angy. – Sirius… io… ho fatto l’errore più grosso della mia vita. Io… ti amo… ti amo da impazzire e non posso stare senza di te… vederti ogni giorno e non potermi avvicinare a te mi fa soffrire immensamente… ho sperato di dimenticarti ma è impossibile. Non si può dimenticare ormai chi ti ha fatto vivere le emozioni più intense della tua vita… chi ti ha regalato una cosa tanto meravigliosa come l’amore… ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre, Sirius…
Sirius la guardò in silenzio. Poi spostò il suo sguardo a terra – Sto con Haley ora, Angy. Tra me e te è finita da un pezzo, lo sai - disse calmo – Non farò soffrire Haley… come tu hai fatto con me…
Gli occhi di Angy si riempirono di lacrime.
- Buonanotte - disse Sirius freddamente, dirigendosi verso le scale.
Pregalo… imploralo… urlagli quanto lo ami se necessario…
Le parole di Izzie la rintronarono.
Poi fu un attimo, senza nemmeno pensarci quelle parole le uscirono dalla bocca, spontanee.
- Sirius… SIRIUS! TI PREGO! IO TI AMO! HO BISOGNO DI TE! SIRIUS! - Angy cadde in ginocchio. Poggiò la fronte contro il pavimento freddo e scoppiò in lacrime. Sirius non si era nemmeno voltato.
Aveva continuato a scendere le scale tranquillo.
Ma il cuore minacciava di lacerargli il petto per quanto batteva forte. In fondo lui lo aveva sempre saputo che Angy lo amava ancora… eppure si era arreso così presto quando lei lo aveva lasciato. Non aveva fatto nulla per evitarlo… niente di niente. Nonostante l’amasse da impazzire. Anzi… si era subito messo con un’altra ragazza e tutto per colpa del suo stupido orgoglio. Perché non voleva abbassarsi a implorare Angy di non lasciarlo.
Era stata anche colpa sua… sentiva ancora le urla di Angy alle sue spalle… e gli faceva così male. Voltò l’angolo e si appoggiò al muro. Si coprì il volto con una mano.
Lui, l’impavido Sirius Black, il dongiovanni di Hogwarts, stava soffrendo così tanto da sentirsi morire… e tutto per una ragazza…
Le sue urla si erano fermate ma ora la sentiva singhiozzare disperatamente…
Si affacciò e lanciò un’occhiata in cima alle scale. Si era accasciata a terra e piangeva così tanto da non avere più fiato.
Sarebbe voluto correre da lei. Ma il pensiero di Haley che soffriva lo fermò. Ma perché? Ne aveva lasciate tante in fondo! Anche dopo mesi che ci stava insieme e non si era mai pentito! Perché ora era così restio ad allontanarsi da Haley?
Era davvero cambiato allora… ed era stato grazie ad Angy…
Non voleva più sentirla piangere così. Si voltò, allora, e corse via… perché lui era un vigliacco e un orgoglioso in fondo.
Angy continuò a piangere, fino a che, stremata, non si addormentò lì, sulla torre.
Lily giocherellava svogliata con la sua colazione…
Non aveva granché fame quel giorno…
James accanto a lei le cinse le spalle con un braccio. Lei cercò di sorridergli…
- Ehi, che succede? - chiese James.
Lily scosse la testa – Sono solo stanca… quest’ansia per gli esami e varie cose… mi stanno facendo impazzire… - rispose.
James la guardò comprensivo. Lily aveva bisogno di una bella pausa! Avrebbe voluto fare qualcosa di speciale per lei, ma non gli veniva in mente nulla…
Come poteva farla felice? Qualcosa doveva pur esserci…
E così non fece altro che pensare tutto il giorno a qualcosa di bello per Lily. Intanto la partita contro i Corvonero era arrivata. Tutti l’aspettavano con ansia.
Mentre gli studenti e professori si accalcavano sulle tribune, i giocatori erano negli spogliatoi a cambiarsi.
- Mi raccomando - disse James guardando la sua squadra – Non ne abbiamo persa nemmeno una fino ad ora… cerchiamo di vincere questa coppa!
- Contaci capitano! - esclamò Harriet – Fai conto che ce l’hai già in mano! - prese la sua scopa e gli sorrise.
- Voglio il meglio da voi! Capito?
Tutti risposero con un sì entusiasta. James guardò Angy, in un angoletto.
- Capito? - le disse.
Lei annuì.
- Allora andiamo.
La squadra Grifondoro uscì dagli spogliatoi e a mano a mano che Reed Rustel, il presentatore di turno, annunciava i loro nomi, si levavano in volo ed entravano nel campo, accolti dall’applauso entusiasta dei Grifondoro.
Poi fu il turno dei Corvonero. Madama Bumb aprì il baule che conteneva le palle e libero i Bolidi e il Boccino. Poi fischio e lanciò la Pluffa in aria. Uno dei cacciatori dei Corvonero l’afferrò e la partita iniziò.
James lanciò un’occhiata agli spalti. Lily era lì e lo seguiva con lo sguardo… James le fece l’occhiolino e lei gli sorrise.
Poi il Cercatore partì alla ricerca del Boccino, mentre il resto della squadra era impegnata nel gioco.
Jake era riuscito a guadagnarsi la Pluffa e si stava dirigendo verso le porte avversarie. Fu bloccato da un cacciatore Corvonero e costretto a lanciare la palla ad Angy, la più vicina alle porte. La ragazza si tuffò a prenderla e fu allora che vide Sirius sugli spalti… Haley era stretta a lui…
Angy si bloccò… li fissò… poi un urlo.
- ANGY CHE CAZZO FAI? MUOVITI! - era la voce rabbiosa di Jake.
Angy si voltò e tirò la Pluffa verso le porte. Beccò in pieno il palo. La Pluffa rimbalzò e fu agguantata al volo da un cacciatore Corvonero che si lanciò verso la porta Grifondoro.
Jake fulminò con lo sguardo Angy. Lei evitò il suo sguardo.
Harvey le volò accanto – Concentrati, Angy - le disse.
Ma continuò a sbagliare. Per altre volte prese il palo. Alla fine Krissy e Jake smisero di passarle la Pluffa.
A metà partita il punteggio era di settanta a zero per i Corvonero.
- Angy, stai facendo davvero schifo oggi… - sibilò Jake avvicinandosele.
Harvey intervenne – Non mi pare il caso di trattarla così - disse gelido.
- Fatti gli affari tuoi, Harvey, la tua fidanzata è fuori di testa…
- Che cosa?!
- Smettetela! - disse Angy.
Nel frattempo James cercava il boccino… poi lo vide… volava tranquillo vicino la testa di Lily e la ragazza non si era accorta di nulla…
James si buttò in picchiata verso di lei. Il Cercatore dei Corvonero se ne accorse e lo seguì. Lily li fissò con gli occhi sbarrati e per un attimo fu tentata di scappare, ma poi notò l’espressione determinata di James e capì che il Boccino doveva essere lì vicino a lei.
Rimase immobile…
I due Cercatori erano sempre più vicini ed erano velocissimi. Probabilmente non sarebbero riusciti a fermarsi e l’avrebbero travolta. Difatti il Cercatore dei Corvonero, cambiò direzione e tornò indietro.
Ma James proseguì. Lily teneva gli occhi sbarrati su di lui. Ma era determinata a non muoversi.. si fidava di James.
All’ultimo, quando lui era del tutto vicino, serrò gli occhi, in attesa dell’impatto. Ma sentì solo un leggero spostamento d’aria.
Quando riaprì gli occhi vide James volare vittorioso verso il centro del campo, mostrando il Boccino.
- LO HA PRESO! - gridò Lily felice e saltellando – ABBIAMO VINTO!
Tra i Grifondoro si levarono esclamazioni di gioia.
- Sei grande, capitano! - gridò Krissy applaudendo.
- Mitico!! - esclamò Harriet – Yuuuu!!!
James atterrò e corse sugli spalti. Si fece largo tra la folla esultante dei Grifondoro e si lanciò su Lily. L’abbracciò forte.
-Grazie! Grazie per non esserti mossa! Ti amo! Ti amo!- le gridò in un orecchio.
Lily sorrise, raggiante, e ricambiò il sorriso –Ti amo anch’io!- urlò di rimando.
E la penultima partita era finita alla grande. Ora mancava solo quella contro i Serpeverde…
I Grifondoro erano in Sala Comune a festeggiare. “Qualcuno” si era introdotto nelle cucine e aveva portato ogni sorta di cibo e bevanda.
Erano tutti felici per la vittoria. La coppa si avvicinava sempre di più…
James sorrise a Lily. Era grazie a lei se avevano vinto. Se si fosse mossa di un solo millimetro il Boccino sarebbe fuggito via.
Il ragazzo salì su un tavolo e tutti lo guardarono.
- Emh… dedico questa vittoria alla mia Lily! - esclamò.
Tutti applaudirono. Lily arrossì vistosamente, ma sorrise a James, che saltò giù dal tavolo e l’attirò a se in un abbraccio.
- Se non fossi piaciuta così tanto al Boccino… - le sussurrò in un orecchio.
Lily scoppiò a ridere – E se tu non fossi stato così bravo a non sfracellarti contro di me…
Risero e furono travolti dagli studenti esultanti, che li trascinarono nei festeggiamenti…
James non aveva trovato ancora nulla di speciale per Lily. Nessuna idea originale veniva in mente al ragazzo. E continuava a scervellarsi disperatamente.
Vedeva Remus che aveva sempre idee così geniali, ma no perdeva nemmeno tempo a chiedersi come gli venissero in mente. Remus era Remus!
E James continuava a cercare idee. Ci pensava durante le lezioni… mentre studiava… prima di addormentarsi…. Ma niente di niente…
Possibile che fosse così difficile?
Cosa avrebbe potuto fare Lily davvero felice? E poi ebbe l’illuminazione, all’improvviso. Fu come un fulmine a ciel sereno.
Si mise seduto di scatto sul suo letto. Era perfetto, cavoli! Assolutamente perfetto! Sorrise. Ora non gli restava che migliorare la sua idea e poi l’avrebbe potuta mettere in atto… al ballo…
Si rimise sdraiato, sentendosi molto più leggero di prima. Finalmente aveva trovato qualcosa di speciale per la sua Lily…
La mattina dopo il tempo era splendido. Ma ormai era un classico. Era primavera inoltrata e l’estate era sempre più vicina. Come erano sempre più vicini i M.A.G.O., il terrore di ogni studente.
James raggiunse gli altri in Sala Grande e prese posto accanto a Lily. Subito notò la sua faccia abbattuta.
- Tutto bene? - le chiese preoccupato.
- Ho fatto un incubo stanotte… - fece Lily – Ho sognato che prendevo D a tutti gli esami… è stato orribile…
James rise affettuosamente – Lily, è impossibile che tu prenda D agli esami. Sei troppo preparata!
- E’ stato bruttissimo comunque… - sospirò Lily.
James le cinse le spalle con un braccio e la strinse a se, sorridendole. Le diede un piccolo bacio e finalmente anche lei sorrise.
Se non ci fosse stato James…
Poggiò la testa sulla spalla del ragazzo e si lasciò andare ad un sospiro felice.
Qualcosa era scattato in Angy. Era diventata più determinata. Ormai non perdeva l’occasione di chiedere a Sirius se potevano parlare, ma lui denegava sempre.
Anche quel giorno non fece un eccezione…
Angy stava tornando in Sala Comune, percorrendo il lungo corridoio, quando una voce la fermò.
Si voltò, sorpresa di ritrovarsi davanti Haley.
- Emh… ciao… - fece la ragazza. Sembrava alquanto imbarazzata.
Angy non disse niente. La fissava calma.
- Senti… volevo dirti che Sirius ormai sta con me… tu lo hai lasciato e… e non puoi pretendere che ora torni con te… quindi… per favore, non insistere- la voce di Haley era poco più di un sussurro – Devi lasciargli vivere la vita come vuole lui…
Angy rimase un attimo in silenzio – Questo non è quello che vuole lui - disse fredda, prima di allontanarsi.
E mentre entrava in Sala Comune si chiese se non fosse impazzita. Come aveva potuto dire una cosa del genere? Chi le dava quel diritto?
Si lasciò cadere su una poltrona. Cielo com’era caduta in basso! Com’era meschina!
In quel momento il ritratto si spostò, Sirius fece la sua comparsa in Sala Comune e la guardò con rabbia.
- Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere ad Haley! - sbottò – Come hai potuto?!
Angy lo fissò con gli occhi sbarrati.
- Sei davvero una stupida! - continuò Sirius.
Angy non riusciva nemmeno a parlare davanti a quello sguardo arrabbiato e frustrato. Sirius non l’aveva MAI guardata così… mai…
Abbassò lo sguardo e attese che lui se ne andasse…
Sirius raggiunse Haley. Seduta su quella panchina in giardino, ancora piangeva.
- Non dovevi andare da lei… - gli disse quando lo vide arrivare – Ti conosco, so che l’hai aggredita con parole offensive… non dovevi…
- Ma Haley…
Sirius si sedette accanto a lei e le prese una mano. Haley la ritrasse e lo guardò con gli occhi pieni di lacrime. Poi poggiò la testa contro il suo petto e continuò a piangere…
Era perplesso dal suo comportamento, ma la strinse comunque a se, cercando di darle un minimo di conforto…
CONTINUA
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Cullen Isabella
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Tosca91: Ciao! Nessun problema per le due piccole “critiche”, sono sempre ben accette, non preoccuparti! Dunque, questa storia l’ho scritta ben tre anni fa ormai e per quanto l’ho rivista (con poca attenzione devo dire la verità) ci sono comunque cose che mi sono sfuggite! Tre anni fa ero molto più disattenta di ora, non mi preoccupavo molto di quanto spazio davo a delle cose piuttosto che ad altre, a volte capitava che tra un capitolo e l’altro passassero anche settimane e quindi dimenticavo che succedeva nell’altro non collegandoli bene tra loro XD! Comunque grazie per il tuo commento! Mi ha fatto piacere!
Bella Swan
CAPITOLO XXXV
- Signorina Evans! Dieci punti in meno a Grifondoro! E direi altri dieci punti in meno, signor Potter - fece la McGranitt indignata.
- Cos…- fece Lily sollevando la testa dal banco, confusa. Si guardò attorno e incontrò gli sguardi divertiti dei suoi compagni. Accidenti… si era addormentata durante l’ora di Trasfigurazione… e James anche!
Tutta colpa del Cercatore. Era stato lui a farle passare la notte in bianco!
E continuava anche a dormire sfacciatamente. Lily gli diede una gomitata in un fianco e lui scattò su.
- Ci hanno appena tolto venti punti, James - sibilò Lily.
- Esatto - disse la McGranitt.
James la guardò assonnato – Scusi, prof… - fece.
Quando uscirono dall’aula Lily iniziò la sua ramanzina – Lo sapevo! Lo sapevo! È colpa tua! Io non volevo e tu hai insistito!
- Ma, Lily…
- Niente ma, James! È colpa tua e basta!
- Ma che avete combinato stanotte? - chiese Izzie maliziosa.
- Siamo stati svegli a fare tattiche di gioco per la partita di domani - sbuffò Lily – Ti rendi conto che è riuscito a coinvolgere anche me!? Le mie conoscenze di Quidditch stanno sulla capocchia di uno spillo!
Izzie e Charlie scoppiarono a ridere.
- Dai, Lily, mi dispiace… - fece James, e cercò di addolcirla con la sua solita faccia da cucciolo indifeso.
Lily lo guardò severa, ma alla fine si arrese – D’accordo…
James le sorrise e la baciò. Si diressero insieme verso la prossima lezione.
- A proposito, dov’è Angy? - chiese Charlie.
- Ha detto che aveva bisogno di una pausa - fece Lily.
Charlie annuì comprensiva.
- Ragazze… dobbiamo fare qualcosa - sussurrò Izzie. – Quei due non possono lasciarsi così. Angy è ancora innamorata di lui e sono sicura che anche Sirius è ancora innamorato.
Charlie scosse la testa – E’ troppo tardi, Izzie.
- No! Non è troppo tardi! - replicò Izzie determinata.
- Sirius non tornerà mai con me… come ti è venuto in mente? - fece Angy lasciandosi cadere sul letto.
- Perché no?! - fece Izzie – Angy, devi provarci! E se anche dovesse rifiutarti, tu imploralo. Urlagli quanto lo ami, pregalo se necessario.
- Non farò mai una cosa del genere! - sbottò Angy.
- Accidenti a te e al tuo dannatissimo orgoglio! - sbraitò Izzie – Non puoi arrenderti così!
- Non ti sopporto più! Ho bisogno di starmene in pace!
Angy si alzò e lasciò la stanza. Izzie la guardò andarsene. Sapeva dove si stava dirigendo e aveva già un’idea in mente.
Angy guardò il cielo stellato con un sospiro. Eccola… Sirio… brillava come non mai.
- Angy? - fece una voce sorpresa alle sue spalle.
Angy trattenne il fiato. Quella voce…
Si voltò lentamente e i suoi occhi si incrociarono con quelli di Sirius.
- C-che ci fai qui? - balbettò Angy.
- Izzie mi ha detto di aspettarla qui… doveva parlarmi…
Accidenti ad Izzie…
- Ma credo che fosse una scusa, vero? - aggiunse Sirius.
- Ti giuro… non ne sapevo nulla… - mormorò Angy.
Sirius la raggiunse e guardò anche lui il cielo – Che vieni a fare qui? - chiese.
Angy deglutì – E’ l’unico posto… dove… dove posso starti vicino senza soffrire… - sussurrò.
Sirius la guardò sorpreso e lei con mano tremante indicò una stella – Si chiama Sirio - disse.
Sirius guardò l’astro splendente – Sono io… - mormorò.
- Sei tu - confermò Angy. – Sirius… io… ho fatto l’errore più grosso della mia vita. Io… ti amo… ti amo da impazzire e non posso stare senza di te… vederti ogni giorno e non potermi avvicinare a te mi fa soffrire immensamente… ho sperato di dimenticarti ma è impossibile. Non si può dimenticare ormai chi ti ha fatto vivere le emozioni più intense della tua vita… chi ti ha regalato una cosa tanto meravigliosa come l’amore… ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre, Sirius…
Sirius la guardò in silenzio. Poi spostò il suo sguardo a terra – Sto con Haley ora, Angy. Tra me e te è finita da un pezzo, lo sai - disse calmo – Non farò soffrire Haley… come tu hai fatto con me…
Gli occhi di Angy si riempirono di lacrime.
- Buonanotte - disse Sirius freddamente, dirigendosi verso le scale.
Pregalo… imploralo… urlagli quanto lo ami se necessario…
Le parole di Izzie la rintronarono.
Poi fu un attimo, senza nemmeno pensarci quelle parole le uscirono dalla bocca, spontanee.
- Sirius… SIRIUS! TI PREGO! IO TI AMO! HO BISOGNO DI TE! SIRIUS! - Angy cadde in ginocchio. Poggiò la fronte contro il pavimento freddo e scoppiò in lacrime. Sirius non si era nemmeno voltato.
Aveva continuato a scendere le scale tranquillo.
Ma il cuore minacciava di lacerargli il petto per quanto batteva forte. In fondo lui lo aveva sempre saputo che Angy lo amava ancora… eppure si era arreso così presto quando lei lo aveva lasciato. Non aveva fatto nulla per evitarlo… niente di niente. Nonostante l’amasse da impazzire. Anzi… si era subito messo con un’altra ragazza e tutto per colpa del suo stupido orgoglio. Perché non voleva abbassarsi a implorare Angy di non lasciarlo.
Era stata anche colpa sua… sentiva ancora le urla di Angy alle sue spalle… e gli faceva così male. Voltò l’angolo e si appoggiò al muro. Si coprì il volto con una mano.
Lui, l’impavido Sirius Black, il dongiovanni di Hogwarts, stava soffrendo così tanto da sentirsi morire… e tutto per una ragazza…
Le sue urla si erano fermate ma ora la sentiva singhiozzare disperatamente…
Si affacciò e lanciò un’occhiata in cima alle scale. Si era accasciata a terra e piangeva così tanto da non avere più fiato.
Sarebbe voluto correre da lei. Ma il pensiero di Haley che soffriva lo fermò. Ma perché? Ne aveva lasciate tante in fondo! Anche dopo mesi che ci stava insieme e non si era mai pentito! Perché ora era così restio ad allontanarsi da Haley?
Era davvero cambiato allora… ed era stato grazie ad Angy…
Non voleva più sentirla piangere così. Si voltò, allora, e corse via… perché lui era un vigliacco e un orgoglioso in fondo.
Angy continuò a piangere, fino a che, stremata, non si addormentò lì, sulla torre.
Lily giocherellava svogliata con la sua colazione…
Non aveva granché fame quel giorno…
James accanto a lei le cinse le spalle con un braccio. Lei cercò di sorridergli…
- Ehi, che succede? - chiese James.
Lily scosse la testa – Sono solo stanca… quest’ansia per gli esami e varie cose… mi stanno facendo impazzire… - rispose.
James la guardò comprensivo. Lily aveva bisogno di una bella pausa! Avrebbe voluto fare qualcosa di speciale per lei, ma non gli veniva in mente nulla…
Come poteva farla felice? Qualcosa doveva pur esserci…
E così non fece altro che pensare tutto il giorno a qualcosa di bello per Lily. Intanto la partita contro i Corvonero era arrivata. Tutti l’aspettavano con ansia.
Mentre gli studenti e professori si accalcavano sulle tribune, i giocatori erano negli spogliatoi a cambiarsi.
- Mi raccomando - disse James guardando la sua squadra – Non ne abbiamo persa nemmeno una fino ad ora… cerchiamo di vincere questa coppa!
- Contaci capitano! - esclamò Harriet – Fai conto che ce l’hai già in mano! - prese la sua scopa e gli sorrise.
- Voglio il meglio da voi! Capito?
Tutti risposero con un sì entusiasta. James guardò Angy, in un angoletto.
- Capito? - le disse.
Lei annuì.
- Allora andiamo.
La squadra Grifondoro uscì dagli spogliatoi e a mano a mano che Reed Rustel, il presentatore di turno, annunciava i loro nomi, si levavano in volo ed entravano nel campo, accolti dall’applauso entusiasta dei Grifondoro.
Poi fu il turno dei Corvonero. Madama Bumb aprì il baule che conteneva le palle e libero i Bolidi e il Boccino. Poi fischio e lanciò la Pluffa in aria. Uno dei cacciatori dei Corvonero l’afferrò e la partita iniziò.
James lanciò un’occhiata agli spalti. Lily era lì e lo seguiva con lo sguardo… James le fece l’occhiolino e lei gli sorrise.
Poi il Cercatore partì alla ricerca del Boccino, mentre il resto della squadra era impegnata nel gioco.
Jake era riuscito a guadagnarsi la Pluffa e si stava dirigendo verso le porte avversarie. Fu bloccato da un cacciatore Corvonero e costretto a lanciare la palla ad Angy, la più vicina alle porte. La ragazza si tuffò a prenderla e fu allora che vide Sirius sugli spalti… Haley era stretta a lui…
Angy si bloccò… li fissò… poi un urlo.
- ANGY CHE CAZZO FAI? MUOVITI! - era la voce rabbiosa di Jake.
Angy si voltò e tirò la Pluffa verso le porte. Beccò in pieno il palo. La Pluffa rimbalzò e fu agguantata al volo da un cacciatore Corvonero che si lanciò verso la porta Grifondoro.
Jake fulminò con lo sguardo Angy. Lei evitò il suo sguardo.
Harvey le volò accanto – Concentrati, Angy - le disse.
Ma continuò a sbagliare. Per altre volte prese il palo. Alla fine Krissy e Jake smisero di passarle la Pluffa.
A metà partita il punteggio era di settanta a zero per i Corvonero.
- Angy, stai facendo davvero schifo oggi… - sibilò Jake avvicinandosele.
Harvey intervenne – Non mi pare il caso di trattarla così - disse gelido.
- Fatti gli affari tuoi, Harvey, la tua fidanzata è fuori di testa…
- Che cosa?!
- Smettetela! - disse Angy.
Nel frattempo James cercava il boccino… poi lo vide… volava tranquillo vicino la testa di Lily e la ragazza non si era accorta di nulla…
James si buttò in picchiata verso di lei. Il Cercatore dei Corvonero se ne accorse e lo seguì. Lily li fissò con gli occhi sbarrati e per un attimo fu tentata di scappare, ma poi notò l’espressione determinata di James e capì che il Boccino doveva essere lì vicino a lei.
Rimase immobile…
I due Cercatori erano sempre più vicini ed erano velocissimi. Probabilmente non sarebbero riusciti a fermarsi e l’avrebbero travolta. Difatti il Cercatore dei Corvonero, cambiò direzione e tornò indietro.
Ma James proseguì. Lily teneva gli occhi sbarrati su di lui. Ma era determinata a non muoversi.. si fidava di James.
All’ultimo, quando lui era del tutto vicino, serrò gli occhi, in attesa dell’impatto. Ma sentì solo un leggero spostamento d’aria.
Quando riaprì gli occhi vide James volare vittorioso verso il centro del campo, mostrando il Boccino.
- LO HA PRESO! - gridò Lily felice e saltellando – ABBIAMO VINTO!
Tra i Grifondoro si levarono esclamazioni di gioia.
- Sei grande, capitano! - gridò Krissy applaudendo.
- Mitico!! - esclamò Harriet – Yuuuu!!!
James atterrò e corse sugli spalti. Si fece largo tra la folla esultante dei Grifondoro e si lanciò su Lily. L’abbracciò forte.
-Grazie! Grazie per non esserti mossa! Ti amo! Ti amo!- le gridò in un orecchio.
Lily sorrise, raggiante, e ricambiò il sorriso –Ti amo anch’io!- urlò di rimando.
E la penultima partita era finita alla grande. Ora mancava solo quella contro i Serpeverde…
I Grifondoro erano in Sala Comune a festeggiare. “Qualcuno” si era introdotto nelle cucine e aveva portato ogni sorta di cibo e bevanda.
Erano tutti felici per la vittoria. La coppa si avvicinava sempre di più…
James sorrise a Lily. Era grazie a lei se avevano vinto. Se si fosse mossa di un solo millimetro il Boccino sarebbe fuggito via.
Il ragazzo salì su un tavolo e tutti lo guardarono.
- Emh… dedico questa vittoria alla mia Lily! - esclamò.
Tutti applaudirono. Lily arrossì vistosamente, ma sorrise a James, che saltò giù dal tavolo e l’attirò a se in un abbraccio.
- Se non fossi piaciuta così tanto al Boccino… - le sussurrò in un orecchio.
Lily scoppiò a ridere – E se tu non fossi stato così bravo a non sfracellarti contro di me…
Risero e furono travolti dagli studenti esultanti, che li trascinarono nei festeggiamenti…
James non aveva trovato ancora nulla di speciale per Lily. Nessuna idea originale veniva in mente al ragazzo. E continuava a scervellarsi disperatamente.
Vedeva Remus che aveva sempre idee così geniali, ma no perdeva nemmeno tempo a chiedersi come gli venissero in mente. Remus era Remus!
E James continuava a cercare idee. Ci pensava durante le lezioni… mentre studiava… prima di addormentarsi…. Ma niente di niente…
Possibile che fosse così difficile?
Cosa avrebbe potuto fare Lily davvero felice? E poi ebbe l’illuminazione, all’improvviso. Fu come un fulmine a ciel sereno.
Si mise seduto di scatto sul suo letto. Era perfetto, cavoli! Assolutamente perfetto! Sorrise. Ora non gli restava che migliorare la sua idea e poi l’avrebbe potuta mettere in atto… al ballo…
Si rimise sdraiato, sentendosi molto più leggero di prima. Finalmente aveva trovato qualcosa di speciale per la sua Lily…
La mattina dopo il tempo era splendido. Ma ormai era un classico. Era primavera inoltrata e l’estate era sempre più vicina. Come erano sempre più vicini i M.A.G.O., il terrore di ogni studente.
James raggiunse gli altri in Sala Grande e prese posto accanto a Lily. Subito notò la sua faccia abbattuta.
- Tutto bene? - le chiese preoccupato.
- Ho fatto un incubo stanotte… - fece Lily – Ho sognato che prendevo D a tutti gli esami… è stato orribile…
James rise affettuosamente – Lily, è impossibile che tu prenda D agli esami. Sei troppo preparata!
- E’ stato bruttissimo comunque… - sospirò Lily.
James le cinse le spalle con un braccio e la strinse a se, sorridendole. Le diede un piccolo bacio e finalmente anche lei sorrise.
Se non ci fosse stato James…
Poggiò la testa sulla spalla del ragazzo e si lasciò andare ad un sospiro felice.
Qualcosa era scattato in Angy. Era diventata più determinata. Ormai non perdeva l’occasione di chiedere a Sirius se potevano parlare, ma lui denegava sempre.
Anche quel giorno non fece un eccezione…
Angy stava tornando in Sala Comune, percorrendo il lungo corridoio, quando una voce la fermò.
Si voltò, sorpresa di ritrovarsi davanti Haley.
- Emh… ciao… - fece la ragazza. Sembrava alquanto imbarazzata.
Angy non disse niente. La fissava calma.
- Senti… volevo dirti che Sirius ormai sta con me… tu lo hai lasciato e… e non puoi pretendere che ora torni con te… quindi… per favore, non insistere- la voce di Haley era poco più di un sussurro – Devi lasciargli vivere la vita come vuole lui…
Angy rimase un attimo in silenzio – Questo non è quello che vuole lui - disse fredda, prima di allontanarsi.
E mentre entrava in Sala Comune si chiese se non fosse impazzita. Come aveva potuto dire una cosa del genere? Chi le dava quel diritto?
Si lasciò cadere su una poltrona. Cielo com’era caduta in basso! Com’era meschina!
In quel momento il ritratto si spostò, Sirius fece la sua comparsa in Sala Comune e la guardò con rabbia.
- Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere ad Haley! - sbottò – Come hai potuto?!
Angy lo fissò con gli occhi sbarrati.
- Sei davvero una stupida! - continuò Sirius.
Angy non riusciva nemmeno a parlare davanti a quello sguardo arrabbiato e frustrato. Sirius non l’aveva MAI guardata così… mai…
Abbassò lo sguardo e attese che lui se ne andasse…
Sirius raggiunse Haley. Seduta su quella panchina in giardino, ancora piangeva.
- Non dovevi andare da lei… - gli disse quando lo vide arrivare – Ti conosco, so che l’hai aggredita con parole offensive… non dovevi…
- Ma Haley…
Sirius si sedette accanto a lei e le prese una mano. Haley la ritrasse e lo guardò con gli occhi pieni di lacrime. Poi poggiò la testa contro il suo petto e continuò a piangere…
Era perplesso dal suo comportamento, ma la strinse comunque a se, cercando di darle un minimo di conforto…
CONTINUA