Il tintinnio delle catene era l'unico suono che risuonava tra le pareti di quella cella. Il movimento delle onde faceva ondeggiare la nave pirata come la culla di un neonato, e il vento si infrangeva sull'unico oblò presente, come a volerlo forzare nonostante fosse accuratamente sigillato. "Sta arrivando una tempesta"pensò l'uomo legato. Nonostante le numerose ferite lo avessero debilitato e ridotto allo stremo, aggiungendo poi le catene di agalmatolite che annullavano del tutto i suoi poteri e le poche forze che gli rimanevano, riusciva ancora a percepire quello che gli accadeva intorno, o meglio, al piano di sopra considerando che la prigione in cui era stato rinchiuso si trovava nel piano più basso della nave. Da quanto tempo era lì? una settimana? forse meno. Nessuno gli rispondeva quando poneva una domanda, nemmeno il tipo che gli portava i pasti, se così li poteva definire, era giusto il necessario per farlo sopravvivere. Ma per quale motivo? Che volessero consegnarlo alla marina? poco male. Aveva i suoi contatti tra le fila del governo, in qualche modo ne sarebbe uscito. Lui ne usciva sempre. A quel pensiero sorrise alla sua maniera, un sorriso sadico, ma allo stesso tempo divertito; ma durò pochi istanti in quanto la porta della cella si aprì. Era buio, in quella dannata stanza non c'era nessuna fonte di luce a illuminare l'ambiente, ma ci pensò una lampada ad olio a dissipare le tenebre, seguita da una piccola torcia che fu appesa alla parete. Ora tutto era più chiaro. Eustass Capitano Kidd se ne stava davanti a lui immobile, ad osservarlo in silenzio in modo impassibile; al suo fianco il suo vice Killer, che lo guardava dietro la sua maschera, anche lui in silenzio. Doflamingo spostò più volte lo sguardo dall'uno all'altro, domandandosi cosa fossero venuti a fare quei due lì sotto. Forse ad annunciargli quale sarebbe stato il suo destino, ci sarebbe stato da divertirsi allora. Insieme al suo solito sorriso, l'ex sovrano di DressRosa face un ghigno, preparandosi per quella che sarebbe stata una esilarante conversazione, avrebbe tanto voluto partecipare, ma il bavaglio gli rendeva la cosa difficile. Kidd fu il primo a prendere parola: << voglio che tu sappia che ti capisco, anche se siamo nemici io comprendo la tua rabbia furiosa; quando il tuo regno di terrore è caduto io c'ero..se chiudo i miei occhi, sento le urla dei membri di quella che tu chiami famiglia mentre venivano massacrati o catturati dai cittadini e dalla marina. Non avevo mai sentito urla simili e ho pensato "questa è vera lealtà", persone pronte a morire per il bene di quello che hanno costruito in questi 10 anni. Se solo fossero rimasti al loro posto evitando di immischiarsi in qualcosa di così grande , a quest'ora sarebbero ancora vivi e liberi, ma non era da loro dico bene? posso solo immaginare che razza di individui fossero, ma visto che era la tua famiglia posso bene immaginare, non deve essere facile per te >>. Fece una breve pausa, giusto il tempo di godersi l'espressione di Doflamingo che veniva corrosa dalla collera, le vene sulla sua fronte pulsavano rabbiosamente. Ma anche l'espressione di Kidd mutò: da compiaciuta divenne fredda e il suo tono malinconico: << quando il mio compagno mi è stato portato via, il mio solo unico amore...beh, non puoi capire cosa si prova, tu non hai perso qualcuno di realmente importante. Per me era l'unica persona che veramente contasse nella mia vuota esistenza,ero geloso di chiunque...non sopportavo di vederlo vicino ad altri uomini..non ero mai stato capace di amare ma...Law me l'ha insegnato..lui era MIO..e tu me l'hai rubato, perchè hai voluto farlo?! >>. Doflamingo per tutta risposta gli sorrise diabolicamente. Si..era stato divertente buttare Law tra le braccia della morte, era quello che si meritava; era anche a conoscenza della relazione tra quei due pirati, e aveva pensato più di una volta sul catturare e riversare il suo sadismo sul quel ragazzo dai capelli rossi solo per ferire Law. Un vero peccato che non avesse messo in pratica la sua idea, almeno così non sarebbe stato catturato subito dopo essere stato sconfitto da Cappello di Paglia. Kidd chiuse gli occhi, sospirando stancamente: << non ha più importanza >> . Si avvicinò lentamente, restando ad un metro da lui, e riprese il suo solito sorriso: << tutti noi facciamo delle scelte, tu hai scelto di uccidere Law...quanto potente ti sei sentito dopo averlo fatto? >> Doflamingo gli si parò davanti con uno strattone rabbioso, facendo tendere le catene << Ti senti potente ora? >> Kidd gli era a pochi centimetri, e lo squadrava con superiorità e cattiveria; si allontanò di pochi passi e riprese a parlare; << non dormo molto bene, anzi non dormo affatto, sto sdraiato sul letto e fisso il baldacchino ed escogito modi per sbarazzarmi dei miei nemici..come elimino Donquixote Doflamingo, l'uomo che ha ucciso il mio unico compagno? intendevo riservarti la stessa fine che ha avuto Law, molto poetico ho pensato, ma rapido..troppo rapido; senza contare che non ne sei assolutamente degno..e quindi no, non lo trovo giusto >>. Velocemente si riavvicinò, sempre restando a pochi centimetri da lui. Doflamingo si aspettò di tutto, una coltellata o altro ma non che Kidd velocemente tirò fuori dalla sua cintura una siringa colma di una strana sostanza bluastra, e che gliela iniettò nel collo nel giro di pochi secondi. Rimase a fissarlo con una espressione tra il confuso e l'agitato, ma ci pensò Kidd, sempre con il suo sorrisino, a fare luce su quanto accaduto poco fa: << Law era il chirurgo più abile che abbia mai conosciuto, è riuscito a creare un nuovo tipo di veleno, l'ha chiamato il Lungo Addio; non saprei dirti quanto impiega a fare effetto, ore, giorni dipende dalla costituzione di chi ne viene colpito, ma ti posso assicurare che la morte è certa >>. Doflamingo smise inconsciamente di respirare..quello che aveva appena sentito lo aveva lasciato senza fiato, sarebbe morto lì dentro a causa di uno stupido veleno creato da quel moccioso..no non se ne sarebbe andato per così poco. Kidd non smise di fissarlo, e intuendo i suoi pensieri continuò: << tu morirai in questa cella, e io assisterò alla tua agonia, ti vedrò marcire, con il tuo viso che diventerà un ammasso di ossa e polvere... ti consiglio di approfittare del tempo che ti rimane per riflettere sulle scelte che hai fatto >>. Con questo decise di terminare definitivamente la conversazione. Fece un gesto a Killer facendo intendere di riprendere la torcia che aveva precedentemente attaccato al muro, tutto questo mentre Doflamingo si dimenava come un ossesso e imprecava contro di loro. Avrebbe fatto visita ogni 2 ore a quel dannato, non voleva perdersi il momento in cui quel verme sarebbe crepato tra atroci sofferenze. L'unico rimpianto che aveva era il non potersi godere la scena in compagnia del suo amato.