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Autore: PrincessintheNorth    07/10/2017    1 recensioni
Prequel di "Family"!
Nel regno del Nord, una principessa e Cavaliere dei Draghi, Katherine, farà conoscenza di Murtagh, il Cavaliere Rosso che si è autoimposto l'esilio ...
In Family abbiamo visto il compimento della loro storia e il loro lieto fine: ma cos'è successo prima?
"-Principessa, per l’amor del cielo … - prese a implorarmi Grasvard. – Spostatevi da lì … non vi rendete conto di chi è?
-È Murtagh figlio di Morzan, ex Cavaliere del Re Nero, erede del ducato di Dras-Leona. – ringhiai. – So benissimo chi è. So anche che è un essere umano come me e come te, a meno che tu non sia un elfo sotto mentite spoglie. È un essere umano ed è vivo per miracolo. Quindi, dato che come me e come te è carne e sangue, gli presteremo le cure che necessita. Sono stata chiara abbastanza?"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Selena/Morzan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6
 
 
-     È un soggettino curioso, neh?
Non appena feci per aprire la porta di camera mia, un tizio mi sorprese.
Lo riconobbi immediatamente.
Era l’uomo che si era avvicinato a Katherine nella sala del trono.
Grasvard, mi pare si chiamasse. Un capitano.
-     Di chi parli?
-     Non è ovvio? La tua nuova fidanzatina. – un ghigno gli attraversò le labbra. – Katherine.
-     Katherine non è …
-     Oh, quindi vuoi dirmi che tutta la corte si sbaglia e non vi fate gli occhi dolci a vicenda?
-     Sì.
Iniziò a starmi antipatico già da subito.
-     Ti serve qualcosa? – ringhiai a quel punto.
E scoppiò a ridere.
-     Oh, ha fatto proprio un bel lavoretto, stavolta. – commentò.
-     Chi?!
-     Katherine, no?
-     O mi dici cosa vuoi o me ne vado. – decisi, già stufo.
-     Non è qualcosa che voglio io. È qualcosa che serve a te. – rispose criptico.
Forse sperava di incuriosirmi in quel modo, ma mi irritò solamente di più.
O parli chiaro o vai per la tua strada, grazie e arrivederci.
Questa era un’altra delle caratteristiche di Katherine che mi piacevano, mi trovai ad osservare. Lei se aveva da dire qualcosa lo diceva chiaramente. Per questo, almeno una volta al giorno ci urlavamo addosso se non eravamo d’accordo riguardo a qualcosa.
E di sicuro lei non era una che si risparmiava gli insulti. Solamente il giorno prima mi aveva dato del “chiattone rompiballe”.
Una principessa simpatica e soprattutto raffinatissima.
-     Mi hai stancato. – dissi e feci per andarmene.
-     Ti sei mai chiesto perché ti abbia offerto assistenza?
-     Mi ha già dato una risposta. – replicai stufo e irritato.
-     E come fai a sapere che non ti ha mentito?
-     Sono piuttosto bravo a scoprire chi mente.
Trattenere la calma era sempre più difficile.
-     E secondo te una Principessa non viene istruita nell’arte della dissimulazione?
-     Ti rendi conto che stai sfociando nella lesa maestà?! Potrei dire tutto quanto a Derek. – gli ricordai.
-     Ma non lo farai. Perché sai che, in fondo, ho ragione.
-     Non hai nemmeno espresso un’idea, idiota.
Perché ero ancora lì ad ascoltarlo?!
Perché sta offendendo la ragazza che ami, disse Castigo.
Non è il momento di scherzare.
Io non sto scherzando.
-     Te la dico subito, figlio di Morzan. La ragazza che così palesemente ami, ti ha portato qui per venderti. Ciò che Katherine vuole è il potere. Oh, andiamo, usa quel cervello, ragazzo. Non vedi quanto si sente a suo agio ogni qualvolta che ha la minima occasione di imporsi sugli inferiori? Ogni volta che può dare ordini e far fare agli altri ciò che vuole? Oh, ma come può farlo, se non è la figlia primogenita e quindi diretta erede al trono? Con il denaro.
-     Stai vaneggiando.
-     Quanti nemici hai che pagherebbero oro pur di averti in mano?
Una stretta allo stomaco.
Moltissimi.
-     Katherine sta costruendo un impero economico alle spalle di suo padre. Già ha tutta la Marina, una potenza formidabile. Si sta alleando con alcuni schiavisti del deserto. Pagheranno un’immensa cifra per averti. E pensa quanto pagherebbe chiunque avesse la possibilità di comprarti. Con quei soldi creerebbe una banca per finanziare la corona, e a quel punto suo padre dovrebbe obbedire a lei. Oh, non venderebbe solo te, ovviamente. Quanto può valere un drago?
-     Tu sei matto.
-     Oh, io non credo. Ho le prove.
Tirò fuori dalla manica una lettera, e me la porse.
-     Questa è una lettera inviata da Katherine al capo degli schiavisti. Trai tu le tue conclusioni.
Non avrei dovuto aprire quella lettera.
Katherine non l’avrebbe mai fatto … non poteva … non sarebbe stato da lei …
Ma la curiosità ebbe la meglio.
“Sono estremamente soddisfatta di come le nostre trattative ed i nostri affari si sono conclusi. Non appena riceverò la somma concordata di cinque milioni di corone, farò sì che il nostro oggetto di scambio, vale a dire il Cavaliere dei Draghi Murtagh, venga imprigionato e consegnato ai vostri delegati non appena questi arriveranno alla capitale.
                                                                                                                                     Lieta di aver fatto affari con voi,
                                                                                                                                 Sua Altezza Reale, Katherine Mavis del Nord,
                                                                                                                            Principessa di Winterhaal e Comandante della Marina”.
 
 
Era vero, quindi. La lettera recava persino il suo sigillo. La K in rilievo sopra il drago.
Castigo rimase sconvolto tanto quanto me nel constatare che era autentica.
Non posso crederci … lei non è così …
Evidentemente sì.
Dovremmo chiederle spiegazioni.
Sì, così mi darà del pazzo, mi farà rinchiudere e poi finiremo chissà dove? Ce ne andiamo.
Ma …
Castigo, preferisci Antares o la schiavitù?! Di nuovo?!
Io credo che dovremmo capirci di più …
Non c’è niente da capire! Quella puttana vuole venderci e fare soldi! Nient’altro!
Ma …
Ce ne andiamo. Adesso, prima che possa fare qualunque cosa.
Entrai in camera, e misi nelle bisacce ciò che avevo. Non mi ero portato dietro molto, e in dieci minuti ero pronto ad andarmene.
Mi resi invisibile, per non esser visto: Katherine, Derek, Alec, chiunque era un nemico. In primis colei che si era proposta come amica.
Dovevo immaginarmelo.
Tutte quelle belle parole … una pillola sapientemente indorata per evitare che causassi problemi.
Raggiunsi la torre dei draghi, ma mi ritrovai ad imprecare tra me e me.
C’era Antares.
Che avrebbe riferito a Katherine.
E allora? Che importa? pensai. Sono mille volte più potente di quella ragazzina viziata. Ci metto tre secondi ad abbatterla. 
Potevo percepire benissimo quanto il mio drago fosse contrario alla mia decisione.
Ma doveva solo capire che lo stavo facendo per lui. Per noi.
Katherine non è Galbatorix! Lei ci spiegherà …
Sei troppo ingenuo.
Salii e mi sistemai sulla sella.
Potremmo chiedere a Derek …
Sì, e accusare sua figlia?!
È una persona ragionevole!
è suo padre! Muoviti, adesso, andiamo!

Fu in quel momento che qualcosa nella mia testa cambiò.
Non ero obbligato ad andarmene.
Molto probabilmente era solamente Katherine la mela marcia. Come aveva detto Grasvard, lei era quella che voleva il potere e stava macchinando per averlo.
Derek deve saperlo.
E dovevo ritrovare quel Grasvard.
   
 
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