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Autore: PrincessintheNorth    21/10/2017    1 recensioni
Prequel di "Family"!
Nel regno del Nord, una principessa e Cavaliere dei Draghi, Katherine, farà conoscenza di Murtagh, il Cavaliere Rosso che si è autoimposto l'esilio ...
In Family abbiamo visto il compimento della loro storia e il loro lieto fine: ma cos'è successo prima?
"-Principessa, per l’amor del cielo … - prese a implorarmi Grasvard. – Spostatevi da lì … non vi rendete conto di chi è?
-È Murtagh figlio di Morzan, ex Cavaliere del Re Nero, erede del ducato di Dras-Leona. – ringhiai. – So benissimo chi è. So anche che è un essere umano come me e come te, a meno che tu non sia un elfo sotto mentite spoglie. È un essere umano ed è vivo per miracolo. Quindi, dato che come me e come te è carne e sangue, gli presteremo le cure che necessita. Sono stata chiara abbastanza?"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Selena/Morzan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando pensi ad una principessa, non immagini Katherine.
Katherine era una ragazza normale, un po’ pazza, spesso occupata a rincorrere cani, gatti e lupi domestici e a urlare dietro a suo fratello.
Ma quella, quella Katherine, la ragazza che vedevo in quel momento, racchiudeva in sé tutti gli aggettivi che si collegano alla parola principessa. Bellissima, nobile, eterea, dolce, aggraziata.
Perfetta.
I capelli erano stati acconciati in un raccolto completo ma estremamente morbido e naturale, e su di essi era stata posata una corona di rappresentanza.
Il trucco era naturale, esaltava senza mascherare e valorizzava ogni parte del suo viso.
Ma tutta la sala rimase ammutolita dall’abito, che nella sua semplicità era probabilmente il più prezioso di tutti.
Era bianco, con lo scollo a cuore e senza spalline. Certo, estremamente semplice. Ma il tessuto sembrava quasi brillasse, come se fosse cosparso di polvere di stelle.
Una collana di diamanti le impreziosiva la scollatura, e al polso il solito bracciale d’argento.
Tutto di lei brillava.
Lei brillava, nella sua casa, dove lei era la regina.
E adesso non solo sembrava una principessa, ma già una sovrana.
Si guardò intorno meravigliata, incapace quasi di credere di essere davvero lì, nonostante di balli come quello, magari anche più sfarzosi, ero sicuro ne avesse visti.
- Vai! – mi spronò Clorinda, spingendomi verso la fine della scalinata che lei doveva scendere.
Lentamente, e con una grazia e raffinatezza che quasi mi spezzò il respiro, mi raggiunse.
Da vicino, era ancora più bella. Più pura e perfetta.
Sembrava un angelo sceso in terra.
E, ovviamente, era imbarazzata oltre ogni limite. Era così, quando doveva presenziare ad un evento pubblico, aveva sempre paura di comportarsi male.
Non si rendeva conto che non aveva bisogno di aver paura. Che, come principessa, il Nord doveva ringraziare gli dei di averla. Che il suo soprannome, Sole del Nord, se l’era meritato ampiamente.
- Ti meriteresti tre quarti della contea di Wickard per questo. – sussurrò.
- Perché non tutta? – sorrisi accompagnandola al ballo.
- Non sei così speciale e non hai la cittadinanza. E poi, hai già un titolo. – rispose.
La portai al centro della sala da ballo, dato che ci sarebbe toccato aprire le danze.
- Scusa. – sussurrò, arrossendo lievemente.
- Perché? Non sei in ritardo, è la tua festa …
- Non so ballare. – disse in fretta, sottovoce.
- Allora vorrà dire che dovrò portare io.
Annuì, ma arrossì violentemente non appena le appoggiai una mano dietro la schiena, come il ballo (ogni ballo) richiedeva.
- Non ti mangio mica. – ridacchiai.
Mi regalò una di quelle sue tutt’altro che dolci occhiatacce assassine.
 
 
 
KATHERINE
 
 
Oh, no.
Coraggio, sta calma.
Continuavo a ripetermelo mentre scendevo le scale.
E non era assolutamente un’impresa facile fare quelle scale con un vestito che mi toglieva il respiro da quanto mi avevano stretto il corsetto e con dei tacchi tremendamente scomodi e alti. Il tutto, cercando ovviamente di essere “aggraziata come una fata”, per citare la signorina Anders, la mia insegnante di etichetta e portamento, e di non marciare come un soldato.
L’ansia però crollò di un bel po’ non appena vidi che c’era Murtagh ad aspettarmi, in fondo alla scalinata, con un perfetto sorriso “da ballo”.
Non appena zia Clorinda mi aveva detto che c’era davvero un ballo, mi ero sentita morire.
Perché quello sarebbe stato il mio primissimo ballo da maggiorenne, e dato che l’aveva organizzato dalla mattina alla sera non avevo nessuno che potesse accompagnarmi. Sarebbe stata una vergogna tremenda.
Ma, come sul ghiacciaio, Murtagh mi aveva salvata in extremis. Prima la vita, poi la reputazione.
Cercai di ignorare la sua presa su di me. Era estremamente delicata, ma non riuscii a fermare il tremito di paura.
- Non mangio mica. – sussurrò divertito.
Lo guardai male. E sospirò.
- Va tutto bene. – sussurrò. – è solo un ballo. Uno solo, ma lo devi fare.
Detto questo, sistemò meglio la mano sulla mia schiena e mi prese la mano.
Sta calma. È Murtagh. È tuo amico. Non è lui.
Mi avvicinò a sé, facendomi un piccolo sorriso per rassicurarmi.
Io cercai di non perdermi in quegli occhi grigi e limpidi.
E la musica iniziò.
Va tutto bene, mi sussurrò alla mente, trasmettendomi una tiepida e avvolgente sensazione di sicurezza. Ci penso io, Katie.
Annuii, e iniziai a seguire i suoi movimenti, muovendomi in sintonia con lui.
Un leggero sorriso gli incurvò gli angoli della bocca.
E lentamente, riuscii a calmarmi, a ritrovare fiducia in me stessa, e soprattutto in lui.
Riuscii perfino a dimenticarmi che intorno a noi c’erano decine di persone che mi fissavano, molte delle quali non aspettavano altro che un mio passo falso per poterne spettegolare.
Tutte quelle persone svanirono, e rimanemmo solo io e Murtagh. Sapevo che, se avessi sbagliato, al massimo ci saremmo fatti una risata. Niente giudizi. Niente prese in giro cattive.
Solo semplice amicizia.
E chiami amicizia sognartelo di notte?!, sbuffò Antares.
Mai che tu ti faccia un sano piatto di artigli tuoi …
Chi era che ha sognato di svegliarsi accanto a lui, non più tardi del suo sonnellino nella vasca?
Ti ho già spiegato che è stata una rielaborazione mentale di ciò che è accaduto stamattina, quando eravamo sdraiati. La mia mente ha mischiato quell’avvenimento alla necessità, ai fini di preservare la Corona, di trovare un marito. Fine.
Ci mancava solo che scambi l’amore per politica.
Oramai, quel ballo era diventato divertente e naturale, e ai semplici ondeggiamenti avevamo sostituito piroette e altre evoluzioni che non sapevo di saper fare.
E, cosa mai successa prima, non ero concentrata solo su me stessa, ma anche su di lui. Potevo vedere il suo stupore e il suo divertimento, ed ero tremendamente felice che gli piacesse …
No. No, basta. Non illuderti, Katherine.
Quel semplice pensiero bastò a far crollare tutta la felicità e la sicurezza che provavo.
Vidi il sorriso di Murtagh scomparire nel vedere che il mio scivolava via.
E mi riprese tra le sue braccia, proprio mentre la musica finiva.
D’un tratto, la mia attenzione si catalizzò sugli ospiti, mentre sentivo il cuore battere più veloce.
Erano troppi, non riuscivo a leggere le loro espressioni, mi sembrava di vedere solo scherno e derisione …
Katie … Katie, calmati, non è vero niente … sussurrò Antares. Sai che è solo paura …
È reale!
La signora Reese rideva.
Rideva di me.
Quindi, tutti gli altri ridevano di me.
Era stato un fiasco totale.
Katherine …
- Katherine … - mi accorsi a malapena di Murtagh che mi prendeva la mano, e di quanto quel gesto fosse passato inosservato agli occhi di tutti gli altri, che avevano iniziato a ballare per conto loro.
- Devo andarmene … - riuscii solo a sussurrare.
- Katie, aspetta …
- Lasciami andare!
Mi scrollai di dosso la sua mano e mi avviai verso la porta.
Ma con dignità.
Senza correre.
Non avrei dato a quelle persone che ammorbavano la mia casa quella soddisfazione.
Uscii da una porticina nascosta, e a quel punto mi tolsi le scarpe e corsi alle stalle.
Presi la mia giumenta, Chelsea, e montai in groppa senza nemmeno preoccuparmi di sellarla, tanta era la fretta che avevo di allontanarmi.
La spronai al galoppo, in direzione del porto. 
 
 
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​Ciao! 

​Vi lascio qui in descrizione la foto del look di Katherine (ovvero quello della Regina Elisabetta, al centro, uno dei personaggi a cui mi sto ispirando per creare la Katherine pre-Family ahahaha)! Alla prossima!

Look completo:

https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwj_2tKMl4LXAhVDcBoKHaQ4DHUQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.contextwithlornadueck.com%2F2017%2F05%2F20%2Fthe-royal-family-and-the-choice-between-duty-and-love%2F&psig=AOvVaw3uqMxZbDFnF035vlV9MGjb&ust=1508690592368802


​Collana e corona: https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjS4sLLl4LXAhUFDxoKHeQMCnMQjRwIBw&url=https%3A%2F%2Fwww.tumblr.com%2Ftagged%2Fthe-crown-1x10&psig=AOvVaw3uqMxZbDFnF035vlV9MGjb&ust=1508690592368802


   
 
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