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Autore: Neko    24/10/2017    1 recensioni
Diversi mesi erano passati da quella notte in cui Emma aveva dovuto scontrarsi con Gideon e quasi ci aveva rimesso la vita affinché l’oscurità non vincesse, ma nonostante tutto, sentiva come se la previsione della sua morte fosse ancora lì, in attesa di compiersi.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13

“In poche parole pirata, ci sarà un nuovo membro nella tua ciurma. Diventerai padre!”

Le parole di Regina ci misero  qualche secondo ad attecchire nella testa di Killian, il quale poco dopo riuscì a dire con voce incredula “Sarò padre? Emma è… Emma è…”

“incinta?” disse Neve con un sorriso sulle labbra e portandosi automaticamente le mani al ventre e accarezzarlo.

Regina sorrise e annuì  “I segnali c’erano tutti, ma sembra che nessuno di noi li abbia collegati a una gravidanza…nemmeno Emma!”

Killian non sapeva cosa dire o pensare. Aveva fantasticato più volte su come sarebbe stato avere un figlio con la donna della sua vita, ma non aveva mai tirato fuori il discorso con Emma. Voleva aspettare che fosse lei a parlarne, così da sapere che lei si sentiva pronta per un passo del genere e non costretta da un suo desiderio e ora che questo stava accadendo, si sentiva sopraffatto dalle emozioni, ma allo stesso tempo spaventato. Non solo perché non sapeva se sarebbe stato in grado di essere un buon padre, ma perchè la minaccia che incombeva ancora su di Emma, avrebbe potuto rovinare un momento della loro vita, altrimenti perfetto.

“Però Killian voglio essere sincera. Il bambino non è ancora fuori pericolo. Lo stress è un nemico insidioso per una donna in dolce attesa e i primi mesi il rischio di aborti spontanei è elevato. Con l’anti salvatore in giro che minaccia tutti noi, Emma in primis…” disse Regina dispiaciuta senza terminare la frase che si completava da sola.

 “Faremo in modo di proteggere lei e il bambino il più possibile!” disse Killian stringendo la mano della moglie.

Ma sapeva cosa intendesse Regina. Per quanto fosse alto il loro desiderio di proteggerla, alla fine Emma avrebbe dovuto vedersela con quell’essere da sola.

Passarono diverse ore nelle quali Emma continuava a dormire. Killian le si era sdraiato accanto e la osservava, parlando di tanto in tanto con quello che sarebbe stato suo figlio.

Sorrise, felice all’idea delle cose che avrebbe potuto insegnargli. Di certo gli avrebbe insegnato tutto quello che sapeva sulla navigazione. Lo stava facendo anche con Henry, che si era dimostrato più volte un bravo allievo, ma doveva ammettere che il ragazzo, probabilmente per l’età, sembrava preferire uscire con Violet, che stare con lui e sua madre sulla jolly Roger, rispetto a come faceva un tempo.

Non poteva biasimarlo. Era un adolescente ormai, ma doveva ammettere che gli mancavano quei week end tutti e tre insieme in giro per le onde dell’oceano.

Improvvisamente un bussare alla porta, lo distolse dai suoi pensieri e dopo aver dato il permesso di entrare, vide Regina entrare con un vassoio di cibo, che Neve aveva fatto preparare appositamente per Emma quando si sarebbe svegliata.

“Ci sono novità?” chiese la donna, posando il vassoio, sul comodino accanto al letto, dalla parte di Emma e sedersi ai piedi della donna.

Killian scosse la testa “Non ha dato il minimo cenno di volersi svegliare!”

“Probabilmente il suo corpo ha bisogno di recuperare. Però sembra che il colorito stia tornando, non mi sorprenderei se da un momento all’altro si svegliasse!” Regina fece appena in tempo a dire la frase, che un gemito uscì dalle labbra della salvatrice.

“Emma!” la chiamarono all’unisono.

La videro sbattere gli occhi cercando di orientarsi, dopo di chè si passò una mano sul volto e con voce debole disse “C-Cosa è s-successo questa volta?” chiese la donna con voce rauca a causa della gola secca,  facendo riferimento al fatto che ultimamente si ritrovava sempre a letto circondata dalle persone che amava.

“Non ti ricordi love?” chiese Killian, avvicinando un bicchiere d’acqua alle labbra della salvatrice, che bevve con foga.

“Uhm…no. Mi sento la testa annebbiata!” disse Emma sincera.

“Sei svenuta durante l’allenamento!” disse semplicemente Regina.

“Sono vivo da 300 anni e il tempo non mi ha invecchiato, ma tu Swan, mi hai fatto diventare i capelli bianchi in un attimo!” disse Killian, baciandole la mano.

Emma accennò a un sorriso, poi si fece seria mentre alcuni ricordi cominciarono a diventare più chiari, man mano, che si svegliava “Ricordo delle fitte al basso ventre, poi…del sangue” Emma si mise a sedere di scatto, ignorando la vertigine che la colse a causa della perdita di sangue, e si tolse le coperte dalle gambe per vedere se c’era ancora.

“Pensavi che ti avremmo lasciato in quelle condizioni?” Disse Regina scuotendo la testa, poi facendosi seria domandò “Emma, i sintomi che hai avuto ultimamente, non ti hanno fatto riflettere?”

Emma la guardò e cominciò a pensare. Si era sentita male  ultimamente, ma non le sembrava strano dopo tutto quello che stava succedendo. Le visioni, il poco dormire e la pressione che sentiva a causa del nemico, poteva benissimo averle abbassato le difese immunitarie e essersi presa qualcosa.

“Ho pensato ad un’influenza o un semplice sfogo del mio corpo che mi diceva di smetterla con tutto questo stress e...”

“e?” Chiese Regina.

“Ho pensato anche a una gravidanza, ma il mio ciclo è regolare e quando ci sono passata con Henry, non mi sono sentita così, quindi ho scartato l’idea”. disse Emma sinceramente.

“Emma le gravidanze non sono tutte uguali. Inoltre devi considerare che quando hai avuto Henry eri molto giovane e magari il tuo corpo ne ha risentito di meno! L’idea di essere incinta non era poi così sbagliata!” disse Regina.

Emma sentì il suo cuore perdere un battito. Si morse il labbro e pensando a quanto era successo, chiese con voce tremante “Il sangue…ho…ho avuto un aborto spontaneo?”

Regina scosse la testa “Hai rischiato di perdere il bambino, ma no Emma. Il bambino sta bene!”

Le lacrime velarono gli occhi di Emma, la quale cominciò a piangere, prima piano, poi più forte e cercò il conforto nel petto di Killian. Non sapeva nemmeno lei spiegarsi il vero motivo per cui piangeva, paura, sollievo, felicità o altro.

“Ed ecco spiegato la tua emotività degli ultimi giorni!” disse Regina sorridendo, facendo riferimento agli ormoni della gravidanza.

Killina strinse maggiormente Emma a sé e le bacio la testa “Ehi love, va tutto bene. Il bambino sta bene, è forte proprio come la sua mamma!”

“Come posso essere una buona madre, se ho già messo in pericolo la vita di nostro figlio, molto prima della sua nascita? Avrei dovuto capirlo e proteggerlo e invece…” disse tremante.

“In realtà io credo che tu l’abbia protetto Emma!” disse Regina sorprendendo i presenti. Ricordava che quando l’aveva vista tenersi la pancia, aveva notato la sua mano illuminarsi, ma in quel momento non aveva dato importanza al fenomeno.

“Forse a livello conscio non avevi realizzato di essere incinta, ma qualcosa dentro di te già lo sapeva, perché quando hai cominciato a sentirti male, ti sei curata da sola, guarendo il malessere del bambino e evitando così che venisse eliminato dal tuo corpo! Questa è l’unica spiegazione plausibile che mi viene in mente che spieghi come l’aborto si sia fermato.

Killian sorrise e ringraziò Regina per le sue parole di conforto e tornando a rivolgersi a Emma disse “Vedi? Stai già facendo un ottimo lavoro!”

Emma accennò un sorriso e preoccupata chiese all’uomo “Tu stai bene con questo? Non ne abbiamo mai parlato e…”

“Scherzi Swan? Io non potrei essere più elettrizzato e si…anche spaventato, ma credo sia normale no?” disse infine Killian, baciando la sua amata, la quale ricambiò il bacio, non tenendo conto della presenza di Regina, la quale dovette tossire per ricordare la sua presenza.

“Tutta questa faccenda mi ha fatto riflettere Emma!” disse il sindaco.

“Su cosa?” chiese la donna curiosa.

“Sui tuoi poteri! Da quando hai iniziato ad avere quelle visioni, hanno cominciato a funzionare o meno, in base al tuo stato d’animo, ma ho notato una cosa. Quando Neve ha scoccato la sua freccia verso di me, quando tuo padre è stato ferito, quando Killian ha rischiato di essere infilzato dalla gabbia che ho creato e quando hai rischiato di perdere il bambino, sei riuscita a tirare fuori una forza che raramente ho visto nei tuoi poteri. L’hai fatto anche con la fata nera quando ci aveva catturati e immobilizzati e con Gideon. È la tua volontà di proteggere gli altri che ti rende forte Emma. Quando ti senti sotto pressione e senti che la magia può non funzionare, pensa perché lo stai facendo, chi vuoi proteggere e non al fatto che puoi fallire. Ora hai anche una motivazione in più, forse anche la più forte…proteggere tuo figlio!” disse Regina “Quando in quei momenti hai usato la magia, non hai pensato, hai agito di istinto ed è questo che è la magia, istinto”.

“Regina ha ragione love. Quando usi i tuoi poteri per cose semplici, come far sparire il mio uncino non hai problemi. Lo fai e basta!” disse Killian, spostandole una ciocca di capelli dal volto e portandoglieli dietro l’orecchio.

“Ma se non riesco a farti sparire l’uncino non succede niente di grave, mentre se fallisco quando qualcuno è in pericolo, questo ci rimette la vita. Come faccio a non pensarci?” chiese Emma guardando Regina.

“Probabilmente è la cosa più difficile da imparare, ma sei già riuscita a farlo Emma. Devi solo pensare a come ti sei sentita in quei momenti e non farti dominare dalla paura, perché salvare le persone sempre all’ultimo momento può essere pericoloso!” disse Regina.

Killian guardava Emma preoccupata, la quale abbassò lo sguardo alle parole del sindaco.

Regina sospirò e disse “D’accordo, verremo a capo anche di questo!”  poi dando un sorriso rassicurante alla salvatrice aggiunse “Emma…ce la farai!” disse facendo intendere alla donna, quanta fiducia riponesse in lei.

 

  
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