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Autore: Rossoakemi    28/10/2017    1 recensioni
I fratelli Winchester, in piena apocalisse zombie, si dirigono verso Alexandria sotto suggerimento di Castiel che ha detto loro di cercare un certo Rick Grimes.
Genere: Angst, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Impala, John Winchester, Sam Winchester
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
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Sembra che il punto sia stato chiarito.
Sembra che Rick e Daryl abbiamo deciso di fidarsi.
Sembra.
Ma la verità è che nemmeno Sam e Dean hanno idea di come reagiranno rivedendo il padre. O peggio, di come reagirà lui.
 
Rick fa loro strada. Li aiuteranno nei preparativi.
I due fratelli li seguono, distanti forse tre metri.
“Dean…forse dovremo dire loro del bunker”
“Già. Ci ho pensato, quando ho visto la bambina”
I due aspettano giusto qualche secondo, poi chiamano Rick
“Senti…hai due figli” comincia Dean “e una ha solo pochi anni”
“Quale è il punto?”
“C’è un posto. Un posto sicuro, intendo. Non possono certo starci tutte queste persone…ma i tuoi figli sarebbero al sicuro. Se avete malati, se ci sono persone che non possono combattere…sarebbero al sicuro”
Rick aggrotta la fronte. Un posto sicuro dagli zombie e da Negan?
“E’ lì che vivete?”
“Noi? No. Abbiamo scelto di vivere in quella che una volta era casa nostra”
“Non capisco…perché?”
“Perché?” Dean abbozza un sorriso “perché questi sono solo zombie…”
 
E Rick guarda Daryl per un momento. Non riesce a immaginare la portata di quello che devono aver vissuto i due fratelli, per dire così. Ma inizia a farsene un’idea.
“Che posto sarebbe, quindi?”
“E’ un Bunker…a mezza giornata di viaggio”
“Un bunker? Ma dite sul serio?” e stavolta è Daryl a parlare.
“Sul serio…”
“E ha tutto. Corrente, acqua calda…forse occorrerà portarci del cibo. Ma davvero, non manca nulla”
“Rick…forse dovresti pensarci. Per Judith e Carl, dico”
“Carl non ci vorrà andare mai. Lui vuole combattere”
“Lo capisco. Si vede che è tuo figlio” dice quindi Sam “Ma quanto ha? Quattordici anni? E’ un ragazzino…”
“E’ un soldato. E comunque, avete detto a mezza giornata di viaggio? E come faremo ad arrivarci senza essere fermati dagli uomini di Negan? Non abbiamo il tempo per organizzarci. E non esiste che io mi allontani da loro”
Sam insiste, può portarla Castiel.
Rick è indeciso. Vuole la sua famiglia lì, ad Alexandria.
Dice solo che ci penserà.
Nessuno aggiunge altro, ma i due fratelli non possono nascondere la loro perplessità, nemmeno Daryl che in fondo Rick lo capisce e conosce bene.
 
“Quindi adesso?” ed è Dean a cambiare discorso.
“Adesso ci darete una mano. Ci sono molte cose da fare. A voi, ci penserà Aaron. Vi darà istruzioni”
“Immagino vi stiate preparando da tempo…”
“Sì. Negan avrà l’accoglienza che merita. Abbiamo armi. Abbiamo persone. Non possiamo perdere. E trovare quell’esplosivo, è stata davvero una botta di fortuna inaspettata”
Rick ha un tono deciso, rabbioso. Ma si sente che ha paura. Forse non per se stesso, ma ha paura.
Negan l’ha terrorizzato, e questo pensiero non abbandona i due fratelli.
“Cosa ti aspetti da noi?” chiede quindi Sam.
“Se vorrete salutare vostro padre un’ultima volta…lo farete da dietro le mura di Alexandria” risponde senza esitare Rick.
E a quella frase, Sam e Dean non possono fare a meno di guardarsi preoccupati.
L’ultimo saluto al padre? E se ci fosse una sola possibilità di salvarlo?
Di riaverlo?
Alla faccia dell’ordine naturale delle cose, è il pensiero di Dean.
 
Ad Alexandria i compiti sono stati assegnati: chi si occupa delle armi, chi si allena e chi allena. Recinzioni da controllare, pochi fidati che preparano la bomba.
Nello scorrere della giornata, Sam e Dean hanno modo di conoscere altri. Vengono squadrati, evitati, osservati di nascosto.
I figli di Negan e il loro amico in trench. Sì, perché Rick ha ben pensato che far girare la voce sull’angelo non fosse una buona idea.
Castiel di fatto osserva. Carl sta con loro il più possibile tempestandoli di domande.
Ad ogni domanda, Dean risponde “Non ora, ragazzino” mentre Sam tenta di essere più comprensivo, anche se in effetti, non è il momento per raccontare i loro trascorsi. E nemmeno ne hanno voglia.
“Hai i libri no? Leggiti quelli!” sbotta alla fine Dean.
Carl lo manda a quel paese “Non trattarmi come un bambino”
“Ma sei un bambino. Alla tua età dovresti pensare ai video-giochi e alle ragazzine”
e stavolta non è solo Carl a sgranare gli occhi a quella frase, ma anche Sam “Video-giochi? Dean…ma in che anno pensi di stare? Anzi, in quale universo parallelo? No, perché nel mio mondo questo ragazzino è cresciuto combattendo i non-morti. Non è tanto diverso da noi!”
E Dean è costretto ad abbozzare. Ha detto un’enorme cazzata, e quindi deve scusarsi con Carl. Anche se il suo istinto protettivo lo vorrebbe fuori da tutto quello.
I due fratelli non hanno interagito con molte persone, negli ultimi anni, e forse quello è il gruppo più grande con cui hanno avuto a che fare. Si sono trovati in mezzo a una faida che è una vera e propria guerra, e un ragazzo non dovrebbe farla, una guerra.
Ma Sam ha ragione. In un altro mondo, in un altro universo…
 
Il ragazzo però si rivela utile.
Non è facile avere informazioni. Gli uomini di Alexandria si fidano di Rick ma non di loro.
L’unico che risponde è, guarda caso, Carl. Rick e Daryl si sono volatilizzati, impegnati a coordinare tutto.
Quindi, i tre raggiungono un patto: per ogni informazione che Carl gli darà, loro gli
racconteranno qualcosa sulla loro vita. E su John. Il John che loro conoscono.
Vengono a sapere quindi di Eugene, che era uno di loro e ora si è votato ai Salvatori.
Sì, perché lo scoprono ora che il gruppo di Negan si fa chiamare così.
I Salvatori.
Di Maggie, la moglie di Glenn. Lo stesso Glenn ucciso da loro padre. Uno dei migliori amici di Rick. E Maggie è ora alla guida di Hilltop, ed è incinta.
Di Carol, che ora vive vicino al Regno. Isolata.
 
Ma i due fratelli vogliono capire chi sia Rick. Chi sia l’uomo che guiderà lo scontro.
Perché no, non lo hanno inquadrato.
Carl lo adora, lo ammira, ma “Ha perso la fiducia nelle persone” dice il figlio.
E quando i due cercano di capire, Carl non sa esattamente come spiegarlo.
Perché anche la loro, di storia, è lunga. Quella di Rick lo è. E Carl riesce a dar giusto qualche accenno partendo da Atlanta, dal ricongiungimento col padre, creduto morto. Parla di come hanno incontrato Maggie e la sua famiglia, che non c’è più.
Riesce anche a raccontare della madre. Non piange più, quando ricorda quel giorno. Il giorno in cui le ha sparato in testa.
 
E alla fine, parla di Alexandria. Di come era quando ci sono arrivati. Di Jessie. Dei Lupi.
 
Decisamente, Carl non è un ragazzino. E Rick forse ha davvero smesso di credere nelle persone.
Hanno perso molti amici e familiari in pochi anni. Hanno perso quasi tutto.
 
Quando arriva la sera, Sam e Dean sono ospiti di Rick, che ha approntato per loro un letto fatto di coperte, in salotto. In fondo, nemmeno lui e Michonne dormono più in un vero materasso. Altro regalo di Negan.
 
Rick si concede di giocare molto con la figlia. Carl lo aggiorna su quello che ha scoperto della vita dei fratelli.
Michonne sorride.
Osserva in silenzio sorseggiando del caffè.
E’ molto materna con Carl e Judith.
Eppure, Sam e Dean preferiscono starle a distanza. Lei di loro non si fida, e loro non si fidano di una donna con una katana che li guarda storto.
 
Finalmente, vanno tutti a letto.
Ma nessuno dorme.
Sam e Dean sono arrivati lì proprio per avere informazioni su loro padre. Le hanno avute.
Quello che hanno scoperto è peggio di qualsiasi cosa avrebbero potuto immaginare. Probabilmente quando lo vedranno, sarà per l’ultima volta.
Ma anche fosse, e già questo pensiero li tormenta, perché John Winchester è stato riportato tra i vivi? E questa sì, che è una bella domanda.
 
Il giorno dopo a svegliare i fratelli è una ragazza che non conoscono. Ha in braccio la piccola Judith.
“Dove sono gli altri?”
Chiede Sam per primo.
“Vi stanno aspettando” è la risposta che ricevono “Vi ho preparato la colazione”
“Ma se hai appena detto che…?”
“Sì. Ma non partiranno senza di voi”
“Partire? Per dove?”
“Per una missione” e a parlare è Rick, appena entrato “e sì, non vi abbiamo svegliato perché non sapevamo se farvi venire con noi. Invece, direi che è la vostra occasione per dimostrarci che volete collaborare”
Rick vomita tutto d’un fiato quelle parole, senza lasciar intuire niente ai due.
Ma Castiel, prima invisibile, ora si palesa “Vogliono andare a parlare con un gruppo poco lontano da qui”
Rick ha un sussulto “Ci hai spiati?”
“Vi ho osservati di nascosto, certo”
“Quale gruppo?” chiede quindi Dean
“Beh…Tara li ha incontrati. Dice che hanno molte armi…”
“Quindi è di questo che si tratta. Volete le loro armi”
“Io vorrei che combattessero con noi, ma sì…mi prenderò comunque le loro armi”
I due fratelli si guardano. Questa cosa non gli piace. Affatto.
“Non è stata una decisione semplice” prosegue Rick “non lo è stata per Tara, che aveva fatto una promessa. Ma come vi ho detto, siamo in guerra. Finite la vostra colazione. Si parte fra pochi minuti” ed esce senza dare il tempo a nessuno dei due di dire alcunché.
 
Come escono, conoscono Jesus. Di Hilltop.
Castiel sorride, quando si presenta “Il nome ti si addice, ma Lui era molto diverso”
I due fratelli sgranano gli occhi, interrompendo subito l’Angelo e allontanandolo. Jesus resta con un’espressione interrogativa sul volto, ma alla fine conclude che quel tipo sia solo strano.
Daryl però gli dà una pacca sulla spalla “Ricordami di dirti una cosa dopo, amico” e si allontana, lasciando lì Jesus fronte aggrottata a chiedersi perché Daryl stia ridendo.
 
Il gruppo è formato da una decina di persone, tra cui una ragazzina, forse dell’età di Carl. Enid. E anche lei ha un fucile.
 
Dean e Sam montano nella stessa auto con Rick. Riprendono le loro pistole, e dei coltelli.
Durante il tragitto, Rick illustra loro il piano.
Spiega anche che Oceanside ha provato a ribellarsi a Negan, senza successo. E per questo, tutti i maschi del villaggio sopra i dieci anni, sono stati uccisi.
Ed eccola, un’altra storia su John.
E iniziano a pensare di averne abbastanza, di non voler sapere altro.
 
“E cosa succederà se faranno resistenza?” a Dean questa cosa non piace. Affatto.
Rick non li guarda. E’ intento a guidare “Niente. Non ho intenzione di fare del male a quelle persone. Credo che su questo siamo d’accordo”
Dean sbuffa, poi guarda il fratello che tiene le braccia incrociate al petto. Nemmeno a Sam piace questa cosa. Affatto.
Ma loro lì non comandano nulla. Anzi, se non fosse stato per Castiel, non sarebbero sopravvissuti due minuti faccia a faccia con Rick Grimes.
E’ chiaro che sappia il fatto suo, e che in una battaglia, persino loro gli affiderebbero le loro vite. Quello che non sanno, è fino a dove sia capace di spingersi per vincerla, questa battaglia.
 
Arrivati vicino al villaggio, scendono dalle macchine e proseguono a piedi. Nascondendosi. Solo Tara va avanti.
Rick fa salire Michonne su un albero. E’ un’ottima tiratrice. Ha un fucile di precisione con sé.
Tara si avvia all’accampamento.
Raggiungerà l’abitazione di Natania, il loro leader, e Cyndie, sua nipote. Cercherà di convincerle a combattere, o a dar loro le armi spontaneamente.
 
Intanto, Rick e gli altri approntano dell’esplosivo fuori dal perimetro. Questo sarà il diversivo, per riunire tutti e poterli controllare mentre loro saccheggiano l’armeria.
 
Sam e Dean sono con Daryl e Jesus.
Stanno sistemando alcuni candelotti di dinamite.
“Dovevo provare a fermare Rosita e Sasha” dice Jesus “se avessero aspettato un altro giorno…” ed è triste. E preoccupato.
“Sasha ha un’ottima mira. E Rosita sa badare a se stessa” cerca di tranquillizzarlo Daryl “Saranno già tornate a Hilltop…o almeno lo spero. Parecchie persone devono ancora morire…”
“Chi sono Sasha e…”
“Rosita”
“Rosita, sì”
Jesus sospira “Due amiche. Sono andate al Santuario. Per uccidere Negan”
“Al Santuario?”
“Sì. Così la chiamano, la loro base” risponde Jesus in un sorriso storto.
“Sono andate ad affrontare…ad affrontarlo da sole?”. No. Dean non riesce proprio a dirlo quel nome.
“Hanno un conto in sospeso con lui” risponde Daryl “Abraham era il compagno di Rosita, poi lo è stato di Sasha”
E nessuno chiede più nulla.
Perché una delle prime cose che hanno saputo i due fratelli, è stata proprio che John ha spaccato la testa di Abraham e di Glenn.
 
Attendono. Gli esplosivi verranno fatti saltare a un orario stabilito, se Tara non darà il segnale.
 
Le donne rifiutano la proposta di Tara di lottare con loro, e il gruppo di Rick dà il via al piano.
Una prima esplosione.
 
Gli abitanti dell’accampamento iniziano a correre verso l’armeria.
Un colpo ben mirato: Michonne li blocca.
Altre esplosioni, per radunarli tutti.
Daryl intima di mettere le mani sulla testa.
Jesus quasi li implora in un “Perfavore”.
In pochissimi minuti, vengono accerchiati e costretti in un angolo. A una di loro vengono legate le mani.
Daryl fa un segnale a Michonne. La situazione sembra sotto controllo.
 
“Tutte giù!” “State tutte calme” “Nessuno si farà del male” “Vogliamo che vada tutto nel modo più pacifico possibile. Se collaborate sarà così”
Questo viene detto a tutte loro.
 
Sam e Dean si guardano. Ci sono anche dei bambini, lì in mezzo…
 
“Abbiamo fatto molto rumore” inizia Rick “Vogliamo concludere in fretta, così qualcuna può deviare qualsiasi cosa stia arrivando. Tara ha detto che le vostre foreste sono libere. Non vogliamo correre rischi: Nessuno Deve Farsi Male” dice deciso.
“Si tratta solo di quello che avete” continua “quello che ci serve”.
Ma improvvisamente, arriva Natania. Ha preso in ostaggio Tara e le tiene una pistola puntata alla testa. Dietro di loro, Cyndie.
“Nessuno prenderà niente!” Urla la donna “dovete lasciarle andare tutte, e andare via subito…andate via o la uccido”
Rick non si scompone “Vi lasceremo in pace….ma prenderemo le vostre armi. Questo è più che sicuro”
 
Dean deglutisce. Davvero Rick rischierebbe così la vita di Tara?
 
“Sei Natania, vero?” continua Rick “metti giù la pistola…e parliamo di quello che possiamo cambiare”
Ma Natania non lo vuole stare a sentire. Vuole solo che vadano via subito.
Tara guarda in alto e urla “Michonne no!”
E’ chiaro che la donna tiene sotto tiro Natania.
“Voglio che ci lasciate in pace”
“Sì, vi lasceremo in pace….ma lasciala andare. Adesso. Oppure…ti uccideremo. Nessuno di noi lo vuole…”
 
I due fratelli si guardano.
Rick non ha il tono di chi bluffa…tutt’altro.
 
“Vogliono che affrontiamo i Salvatori” se ne esce quindi Cyndie, guardando le sue compagne.
Quelle parole sembrano scuoterle.
Ma la loro leader non ne vuole sapere “Ci abbiamo provato, abbiamo perso. Troppo. Non perderemo altro. Ne le nostre armi, ne la nostra sicurezza. Non dopo quello che abbiamo fatto per arrivare qui”
“Noi vinceremo!” Tara ci vuole provare ancora “con le vostre armi. Con o senza il vostro aiuto” e rivolge anche lei uno sguardo alle donne inginocchiate.
 
“Natania, metti giù la pistola” prova a intervenire Dean.
Rick lo guarda un momento, aggrottando la fronte. Ha capito che Dean non condivide quello che succede lì, in quel momento.
“Se mi uccidi morirai” aggiunge Tara “ il mio gruppo prenderà le armi e non cambierà niente!”
 
Le altre si guardano. Si sente bisbigliare. Una di loro interviene “Forse dovremo provare”.
E a quelle parole Cyndie si rivolge di nuovo a Natania “Sì…nonna, basta. E’ finita…devi parlarne con loro”
“Non è finita! Hanno dimenticato…tutte voi avete dimenticato. Qualcuno di voi vuole davvero affrontarli? Dopo quello che abbiamo passato? Possono prendere le nostre armi…ma lasciare questo posto per combattere…dopo quello che abbiamo passato…”
 
Sam improvvisamente sente qualcosa “Dean” prova a dire.
Ma il fratello è teso. Non lo considera. Fissa Rick e avrebbe solo voglia di andargli addosso e far finire tutto.
Natania continua…urla a tutte di ricordare.
“Dean” insiste Sam.
Il fratello si gira e proprio in quel momento si sente urlare Michonne “Rick! Vaganti” e poi inizia a sparare.
Le esplosioni ne hanno attirati tanti.
 
Cyndie approfitta della distrazione di Natania per colpirla alla testa e liberare Tara.
 
“Tutte indietro!” urla Rick “mettete i bambini dietro di noi, stanno arrivando”
“Unitevi a loro in prima linea, coltelli pronti! Solo i morti, Solo i morti!” urla Cyndie.
Rick libera la ragazza a cui aveva legato le mani e le dà il coltello
“Ascoltate…Sparate entro tre metri dalla linea, e basta!”
In pochi secondi sono circondati “Ora!” comanda Rick, e iniziano a sparare.
Sono tutti ben armati. Michonne non sbaglia un colpo.
 
Sam e Dean non si ricordano l’ultima volta che ne hanno visti così tanti.
Non sprecano munizioni, li affrontano direttamente col coltello.
Dean quasi si diverte. In fondo, è un cacciatore. Gli manca l’adrenalina.
 
In due minuti è tutto finito.
 
Si guardano intorno, nessun ferito.
Rick stringe la mano alla ragazza prima legata.
 
Ma è Natania la prima a parlare, mentre si allontana “Non combatteremo insieme a voi, quindi prendete le vostre dannate armi e andate via!” dice rabbiosa.
 
Le donne del villaggio, non ne sono contente. Si vede.
Vorrebbero combattere anche loro.
 
L’armeria viene svuotata. Completamente.
Gabriel è perplesso “Non ci serve tutto questo, vero?”
“Sì, sì ci serve” gli risponde però Rick, per poi allontanarsi. Ma Gabriel non è convinto.
 
Tara saluta quindi “Le riporteremo quando sarà finita” dice a Cyndie, che le risponde che lei vuole andare con loro. Che molte lo vogliono. Ma dice anche che devono decidere tutte insieme “Mia nonna crede che morirete”
“Sì beh…lei si sbaglia su molte cose”
 
Alla fine, l’ultima parola che dice Tara è Grazie.
“Grazie a te. Per quello che fai” è quello che le risponde Cyndie.
 
I due fratelli sono dietro lei e Rick, quando lui le chiede se stia bene. Lei annuisce, dice che no, non si sente in colpa.
 
Si allontanano tutti, quindi, per tornare ad Alexandria.
Dean tace, mentre cammina a passo spedito verso le auto con Sam accanto.
Non si son fatti un’idea. Ma hanno visto Rick preoccuparsi dei bambini. Preoccuparsi per Tara.
Ma anche irremovibile nel volere quelle armi.
Forse sono loro che non hanno ancora capito chi sia davvero Negan e di cosa possa essere capace, per averli spinti a tanto.
 
Rick si avvicina a loro “Visto? Nessuno si è fatto male”
Sam accenna un sorriso mentre Dean annuisce “Questa gente” dice indicando quelli del gruppo che hanno partecipato alla spedizione “e la gente di Alexandria, ti seguirebbe anche se ti gettassi in una fossa di leoni. E capisco perché”
Rick sorride.
Un sorriso rilassato che Dean gli vede fare per la prima volta da che sono lì.
“Vinceremo noi” lo sente ripetere.
 
Ma quella morsa nello stomaco non abbandona ne Sam ne’ Dean.
Perché sono tutti lì per un motivo: Negan.
E purtroppo, è loro padre. Nonostante tutto.
 
Sam e Dean siedono accanto, al ritorno.
“Cosa ne pensi?” chiede il minore
“Di cosa?”
“Perché ci hanno portato con loro, oggi? La nostra presenza è stata quasi inutile”
“Parla per te, Sammy! Ho fatto fuori qualche zombie. Avevo bisogno di sgranchirmi le ossa”
“Dean…hai capito”
Sì. Dean ha capito benissimo. Almeno la domanda del fratello, perché riguardo al motivo per cui siano lì, beh…quello è tutta un’altra storia.
Scuote quindi il capo, incapace di rispondere.
“Sai” riprende Sam “forse vuole farci sentire parte della squadra…”
“Ha paura che lo tradiremo? Che alla fine quando rivedremo papà, andremo con lui?”
“L’hai chiamato papà…fa strano”
“Tutto questo è strano. In cosa ci siamo infilati, Sam?”
“Non ne ho idea”
   
 
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