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Autore: Walt96    01/11/2017    5 recensioni
Seguito della storia "Kingdom Hearts W".
Dopo una serie di peripezie nella regione di Sinnoh, fortunatamente i Referenti risultarono vincitori: Malefica era scomparsa, Voldemort aveva abbandonato tutti ancor prima di venire sconfitto, Doflamingo volò in un'altra dimensione ancora in groppa al Pokemon leggendario e Magneto intraprese una fuga che durò quelle due settimane; furono Walt e Sora la più grande perdita, scomparsi in un tunnel oscuro.
Troppe persone in differenti mondi erano venute a conoscenza delle molteplici realtà e la lotta per il potere sembrava imminente.
I Referenti non sapevano dove si trovava Doflamingo, cosa stesse tramando ora l’Oscuro Signore, quale fosse la prossima mossa di Malefica, se stesse succedendo qualcosa di oscuro negli altri mondi e nemmeno a chi appartenesse la voce che aveva attratto in trappola il giovane Referente e il prescelto del Keyblade.
La partenza alla ricerca di Walt era imminente.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Re Topolino, Sora
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco, Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Kingdom Hearts W'
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Capitolo 11
 

Absence
 
 




La porta si spalancò sul Regno della Luce e i reduci dalla battaglia ritornarono nel luogo di partenza.
«Ma questa… è la torre del Maestro Yen Sid!» esclamò Topolino, che fu il primo a inoltrarsi nel mondo in cui il destino aveva scelto di mandarli.
Man mano che i Referenti uscivano dalla porta osservavano curiosi il minuscolo mondo dove viveva Yen Sid: un piccolo atollo dove si ergeva la sua torre tutta storta e obliqua in mezzo al cosmo.
Gli ultimi ad approdare lì furono Yoda e Obi-Wan  con la loro navicella; successivamente il cancello che connetteva i due Regni si richiuse e svanì con un bagliore.
«È un luogo… davvero strano» commentò Tsunade osservando i piccoli cespugli che crescevano nel brevissimo sentiero che portava all’entrata del castello, oltre il quale c’era il vuoto.
Walt stringeva ancora il collo di Sora con il braccio, sia in segno di amicizia sia per farsi sorreggere un po’.
L’ultimo colpo, che aveva messo fine alla battaglia su tutti i fronti, gli era costato molta energia e adesso il giovane Referente riusciva a stare a malapena in piedi, sostenuto in parte da Sora e in parte dal suo scettro.
Il custode del Keyblade era invece felicissimo, anche se ci era voluta una ferocissima battaglia, era riuscito ad aprirsi completamente con Walt e viceversa, e per lui questa era una conquista fantastica.
Era un altro elemento che avevano in comune quei due, mettevano l’amicizia davanti a tutto, sempre.
«Sarà meglio fare rapporto a Yen Sid, già che ci siamo» disse Walt non in maniera troppo entusiasta; il padrone della torre non gli era mai stato troppo simpatico a causa del suo parlare per metafore e mai direttamente, anche se rispettava il Maestro nella sua persona.
I Referenti non diedero particolare peso alla presenza di Malefica, che era venuta insieme a loro nel Regno della Luce; dopotutto, il suo aiuto era stato prezioso e fondamentale per l’esito della battaglia, e si erano meritati tutti una giusta tregua.
Salirono le scale storte della torre e raggiunsero lo studio di Yen Sid, dove trovarono il mago intento a meditare preoccupato davanti ad una delle enormi finestre che davano sul cielo stellato.
Quando udì i suoi imprevisti ospiti entrare nello studio, si voltò e raggiunse la sua scrivania.
«Referenti dei mondi del Regno della Luce, vi faccio i miei più sentiti ringraziamenti per ciò che avete fatto» disse con la sua voce profonda e calma «Non solo avete recuperato i due colleghi perduti ma avete combattuto una battaglia titanica e ne siete usciti indenni. Questo fa onore a voi e ai vostri mondi» disse il maestro.
«Avete visto la battaglia?» chiese Sengoku che non aveva mai conosciuto Yen Sid prima d’allora.
«Ho percepito tutti gli avvenimenti che sono accaduti nel Regno dell’Oscurità. Una tale concentrazione di forze non passa facilmente inosservata» rispose lui.
Walt fece un passo avanti, lasciando andare Sora e reggendosi unicamente al suo bastone, stava lentamente recuperando le forze ma era ancora debilitato.
Però si sentiva responsabile, si sentiva colpevole di ciò che era successo e doveva raccontare la verità, per quanto ne sapesse.
«Maestro Yen Sid, David, Jacob… e Lucas, sono ancora vivi. Avevano architettato tutto loro… come è possibile tutto ciò?» chiese.
«Suppongo che siano abitanti del tuo vecchio mondo, vero Walt?» si intromise Topolino cercando di fargli capire che lui gli era vicino, che gli voleva bene nonostante ciò che era successo.
«…Sì… come è possibile che siano ancora vivi?» insistette il ragazzo.
«Purtroppo non ho una risposta a questa domanda ma hanno agito nell’ombra e le loro mosse subdole non fanno pensare nulla di buono» rispose il maestro.
«Lucas… lui mi ha detto di essere qui per “terminare il lavoro”… crede che possa essere possibile?» chiese il ragazzo.
«Sfortunatamente non ho una risposta nemmeno a questo quesito»
«Sembra che il loro obiettivo fosse quel mostro d’acciaio, quello che hanno chiamato “Pokemon leggendario”» disse Tsunade, fu proprio lei a salvare Dialga dalla presa del Buio di David.
«È vero! Fortunatamente si è liberato!» disse Topolino «Hey aspettate un attimo! Forse puoi aiutarci tu, Malefica!» esclamò voltandosi ma ciò che vide fu solo l’ombra di un corridoio oscuro in cui la strega si era inoltrata un attimo prima, lasciandoli.
«Uffa è sempre la solita, non ammetterebbe mai di aver ricevuto aiuto da qualcuno di quei tre ragazzi» commentò Topolino «Comunque le possiamo confermare che sia Dialga che Palkia sono fuggiti dal Regno dell’Oscurità poco prima di noi, maestro. Non sono stati catturati».
«Questo ci fa tirare un sospiro di sollievo. Ma le conseguenze che la presenza dei due Pokemon nel Regno dell'Oscurità possa portare, ci sono ancora sconosciute» disse Yen Sid tornando a osservare fuori dalla finestra e chiudendo gli occhi. Probabilmente cercava una conferma di quello che aveva appena affermato il re.
«Tsunade non credi sia arrivato il momento di dirci il motivo del tuo arrivo e di come diavolo tu abbia fatto a raggiungerci?» chiese Sengoku che si poneva quella domanda da quando il quinto Hokage era apparso davanti a Rayquaza.
«Come abbia fatto a raggiungervi è presto detto, la Tecnica della Trasmigrazione permette al soggetto che ne viene colpito di raggiungere un'altra persona, ovunque essa sia. Anche in un altro mondo o, come è capitato oggi, nel Regno dell’Oscurità.
La persona che ho cercato di raggiungere eri proprio tu, Sengoku. Mi avevi detto che saresti partito con re Topolino per un viaggio e ero sicura di trovarvi insieme» spiegò Tsunade con fare pratico.
«E perché volevi vederci? Avevi bisogno di aiuto?» chiese Topolino, sempre altruista.
«No, ma volevo informarvi su ciò che è avvenuto ieri al Villaggio della Foglia e che oggi ha acquisito molta più importanza e significato: il ragazzo a cui ho rotto la mascella e che ha cercato di catturare Dialga ha fatto visita al mio mondo».
«Che cosa?!» esclamarono tutti in coro colti dallo stupore.
«Ovviamente non potevo sapere chi fosse, però ho riconosciuto subito che provenisse da un altro mondo, per ciò ho deciso di raggiungervi al più presto per fare rapporto. Ha rubato la pergamena contenente una Tecnica proibita, molto, molto pericolosa» disse.
«Cioè? Che tecnica?» chiese Walt prendendole una mano per convincerla a parlare.
«… La Tecnica della Resurrezione Impura sviluppata dal secondo Hokage».
Ne seguì un silenzio tombale.
I pensieri di tutti cercavano di immagazzinare questa importantissima e rivoluzionaria informazione che andava a cambiare parecchie carte in tavola.
Cosa se ne faceva David della Tecnica della Resurrezione Impura? Come avrebbe potuto utilizzarla senza conoscere le arti ninja del mondo di Tsunade?
«È una Tecnica che può riportare in vita i morti?» chiese Walt dopo aver boccheggiato senza fiato per qualche secondo dopo aver assimilato quella notizia.
«Fortunatamente la Tecnica da sola non basta per riportare in vita i morti. Per questa è detta “Impura” andrebbe perfezionata e attualmente è praticamente priva di utilità» aggiunse l’Hokage positiva.
«Questo ci fa guadagnare tempo ma non ci risolve l’enigma del perché l’abbia rubata…» commentò il Referente del fulmine.
Silente era in un angolo dello studio del maestro e si era lasciato cadere sul davanzale di una finestra, riposando le sue vecchie ossa ma non la sua allenata mente, infatti cercava di fare il punto della situazione ragionando su tutte le novità che stavano per travolgerli.
Notò però che Minerva era stranamente tesa. Non solo il suo sguardo passava da un personaggio all’altro all’interno dello studio come se stesse assistendo a chissà quale spettacolo ma tremava, e stringeva la bacchetta nella mano come se da un momento all’altro dovesse riprendere a combattere.
«Scusate se mi intrometto» disse il preside alzandosi dal davanzale «Minerva, puoi renderci partecipi delle importanti novità che mi avevi annunciato sul campo di battaglia?» la incalzò Silente cercando di metterla a suo agio.
«Io… non so proprio come dirvelo. Sembra che stiano accadendo troppe cose tutte insieme, ma… Poco dopo l’arrivo del maestro Yoda e il signor Obi-Wan a Hogwarts e dopo che dissi loro che probabilmente tu eri alla ricerca di Walt e che il re Topolino nella sua ultima lettera aveva espresso il dubbio che Walt e Sora si trovassero in un certo “Regno dell’Oscurità”, fummo raggiunti da un Patronus istantaneo del Professor Piton» disse e successivamente fece una pausa, pronta a rivelare la verità.
«Che cosa diceva il messaggio, Minerva? Harry è in pericolo?» chiese Albus.
«No, lui sta bene… ma si è aperto un nuovo portale per il mondo dei Pokemon, un Ultravarco per l’esattezza. E l’Oscuro Signore è partito nuovamente per quel posto» e così dicendo si contorse le mani. Minerva McGranitt aveva combattuto contro Doflamingo ma ora era di nuovo pronta a dare del suo meglio per difendere il proprio mondo.
«Questa è una brutta notizia» disse Walt «Bisogna intervenire immediatamente, non si può sapere cosa stia facendo nel mondo dei Pokemon. Camilla potrebbe essere in pericolo!»
«Unire le nostre forze dobbiamo. Più di un nemico da combattere abbiamo» aggiunse il maestro Yoda.
Obi-Wan di fianco a lui faticava a capire ciò di cui stavano parlando tutti i Referenti, perciò optò per rimanere in silenzio ed osservare e ascoltare più cose possibili.
«Purtroppo» riprese la parola il maestro Yen Sid «Vi devo trattenere ancora per qualche minuto, ci sono ancora fattori da prendere in considerazione. Ad esempio mi chiedo, Walt, come tu abbia fatto a porre fine alla battaglia» chiese il maestro che, come tutti gli altri, non aveva compreso la natura dell’attacco finale di Walt.
Il ragazzo sembrò decisamente turbato da quella domanda, in realtà aveva sperato che nessuno gliela ponesse.
Ancora doveva rendersi conto di ciò che aveva davvero fatto nel Regno dell’Oscurità.
Quello era un colpo che non gli apparteneva ma che non si era mai dimenticato dall’ultima volta che l’aveva visto con i suoi occhi.
La sua espressione si fece seria e con un sospiro rispose: «L’Assenza».
«CHE COSA?!» si alzò di scatto il maestro Yen Sid sgranando gli occhi e facendo cadere la sua alta poltrona.
 
 
 
 
«L’Assenza è un concetto che i maestri Eraqus e Xheanort studiarono per anni senza giungere ad una conclusione! Si diceva che fosse impossibile!» esclamò Yen Sid stupefatto.
«L’Assenza è imprecisa, non impossibile. L’Assenza è la privazione di Luce e di Oscurità. Per questo ha risucchiato tutte le fonti di energia tranne me, tutte le vostre abilità sono in qualche modo figlie della Fantasia e l’Assenza si nutre di tutto.
Lo sfruttamento dell’Assenza è un dono utilizzabile solo da quelli che come me possono manipolare lo Spazio e l’Elettricità.
Ci vogliono anni di duro allenamento per imparare ad utilizzare questa energia, non ho idea di come io ci sia riuscito oggi.  L’ho vista utilizzare solo una volta… tanto tempo fa» concluse Walt la sua spiegazione.
Yen Sid si risedette, sfinito da quelle infomazioni così utili e preziose «Ci sarebbe stato molto utile saperlo, durante la battaglia contro Xheanort…» disse a mo di rimprovero.
«Ormai quella storia è acqua passata, maestro» intervenne il re in difesa del giovane «Abbiamo nemici molto più pericolosi, al momento».
«Scusate se mi intrometto» disse Sengoku facendo un passo avanti «Ma di lui cosa ne facciamo?» disse indicando Doflamingo, ancora svenuto in un angolo della stanza.
Tutti lo osservarono con il giusto disgusto. Era una persona subdola, che dopo aver scoperto il vero potenziale dei Pokemon aveva abbandonato Malefica e il resto degli alleati per sguire i propri scopi. E chissa in che modo era stato abbandonato da Dialga ed era riuscito a impadronirsi di altri tre Pokemon leggendari, il trio di Hoenn.
Ancora non sapevano come era riuscito a trasportarsi nel Regno dell’Oscurità…
«La cosa migliore credo sia cancellargli la memoria dell’ultimo mese in modo che non si ricordi nulla ne dei mondi esterni ne della loro esistenza» propose Silente, chinandosi davanti a lui e impugnango la bacchetta, pronto ad obliviarlo.
«Sì, concordo» disse Sengoku che, essendo il Referente del suo mondo, si sentiva responsabile del suo destino.
Ottenuta anche l’approvazione degli altri, il preside eseguì l’incantesimo Oblivion illumando leggermente la punta della bacchetta e risucchiando tutti i ricordi di Doflamingo riguardante i mondi e i Pokemon.
Successivamente, Silente si rialzò con fatica «Ah, avrei proprio bisogno della pozione rinvigorente di Chips… fa miracoli».
«Te la preparo io Albus, tranquillo» disse Minerva che si era portata dietro una borsetta incantata con l’incantesimo di espansione che le permetteva di contenere moltissime cose, tra cui gli ingredienti delle pozioni.
«Lo riporterò nella Rotta Maggiore il prima possibile» disse Sengoku mettendo la parola “fine” alla questione di Doflamingo.
 
 
 
 
«Re Topolino, Walt, purtroppo non posso acconsentirvi di andare alla ricerca di Voldemort insieme agli altri Referenti» disse Yen Sid con tono grave e serio.
«Come no?! Perché?» esclamò il re preoccupato.
«Ho ricevuto un messaggio urgente per voi e siete richiesti altrove» rispose il maestro.
«Di chi è questo messaggio? Si può sapere?» Chiese Walt incalzante.
«È di Paperone de Paperoni, vuole vedervi entrambi e subito. Dal suo messaggio mi è sembrato molto preoccupato» rivelò il maestro.
«Zio Paperone? Cosa vorrà da noi?» si chiese il Re.
«Non è lo zio ricco di Paperino?» cercò di ricordare Walt che lo aveva incontrato solo una volta al castello del re.
«Sì è proprio lui, dice di possedere una cosa che ha a che fare con te, Walt. Vi consiglio di andargli a fare visita al più presto, in modo che possiate raggiungere i vostri colleghi il prima possibile».
«Aha! Allora è deciso! Referenti, siete pronti ad affrontare un nuovo viaggio ? L’obiettivo più urgente è quello di recuperare e neutralizzare Voldemort prima che crei danni o si impossessi del mondo dei Pokemon» disse il Re organizzando il da farsi.
«Utilizzare la nostra navicella possiamo, con l’aiuto di Obi-Wan tutti posso trasportare» disse Yoda propositivo.
«Ottimo!»
«Minerva, te la senti di venire con noi? Sei una Referente anche tu ma non voglio che tu corra rischi inutili» chiese Albus proccupato sia per la sua fidata collega sia per il destino della scuola.
«Sì Albus, è ora che anche io faccia la mia parte! E in fondo con Tu-Sai-Chi in un altro mondo, nessuno minaccia Hogwarts. Prima di andarmene con il Maestro Yoda ho allertato i membri rimanenti dell’Ordine della Fenice, sorveglieranno la scuola mentre non ci saremo» rispose Minerva organizzata e zelante come sempre.
«Noi però abbiamo perso la Gummyship…» affermò il re che aveva abbandonato la sua navicella nel mondo dell’Avatar senza preoccuparsi di recuperarla.
«Utilizzerai il tuo frammento di stella per dirigerti al tuo castello insieme a Walt. Ho già ordinato a Cip e Ciop di farti trovare una Gummyship pronta per il tuo arrivo» rispose il maestro.
«Perfetto allora! Partiamo!» e dopo aver salutato il maestro Yen Sid, tutti i referenti si prepararono a partire, per la loro nuovo viaggio.
«Quel mattacchione lo conosco già» disse Walt riferendosi a Sengoku «Ma noi non ci siamo ancora presentati, mi chiamo Walt» si presentò a Tsunade per la prima volta, visto che non aveva avuto occasione di salutarla prima.
«Sono Tsuande del clan Senju, quinto Hogake del Villaggio della Foglia. È stato un piacere combattere al tuo fianco, Walt» rispose lei gentilmente.
«Mi spiace per il Maestro Sarutobi, era un uomo dai grandi valori» fece le sue condoglianze Walt.
«Ti ringrazio. Lui è stato il mio maestro. Ora sono io l’Hokage del Villaggio e anche Referente del mio mondo. Potete contare su di me, curerò le vostre ferite» disse lei seria.
«Ne sono sicuro» gli sorrise lui sincero.
Il gruppo di Referenti salì sulla navicella di Yoda mentre Obi-Wan si mise ai comandi e accese i motori.
«Mi raccomando Walt, devi proteggere il re!» li salutò Silente insieme agli altri che augurarono buona fortuna e di rivedersi presto nel mondo dei Pokemon.
Dopo un “in bocca al lupo” generale da entrambe le parti, la porta della navicella si chiuse e i Referenti ripartirono alla volta di Sinnoh.
Topolino e Walt rimasero soli sul piccolo atollo del mondo di Yen Sid, pronti ad affrontare un nuovo viaggio.
«Walt…» iniziò Topolino un discorso che si era lasciato proprio per il momento in cui fossero rimasti soli «… i nostri nemici, tu li vuoi salvare?» chiese, sicuro che nel cuore del suo amico albergasse già da tempo quell’idea.
Walt infatti non riuscì a incrociare lo sguardo del re, perché sapeva che lui più di tutti gli abitanti del Regno della Luce lo conosceva meglio.
«Non lo so Vostra Maestà… non lo so» disse sincero.
Il suo cuore lo indirizzava verso una scelta e il suo cervello verso un'altra. Dopo tutto quello che era successo ad Athom, meritavano davvero la sua pietà?
Gli eventi non erano ancora abbastanza sviluppati per poter dare una risposta a quella domanda.
Topolino lo abbracciò facendogli intendere che lui avrebbe accettato qualunque sua decisione, poi attivando il suo frammento di stella lo salutò «Ci vediamo tra qualche secondo al mio castello, Walt. Possa il tuo cuore essere la tua chiave guida» e con qualche scoppiettio, Topolino fu trascinato nel cosmo in direzione di casa sua.
Walt rimase lì sul ciglio del mondo di Yen Sid, sotto di lui solo il cosmo.
«Che cosa hai intenzione di fare, Lucas?» disse e si lasciò cadere nel vuoto avvolto da un bagliore rosa.
 
 
 
 
 
Una calma innaturale inondava il bassopiano dialniato dalla battaglia.
Il fango si era rinsecchito nuovamente, detriti di roccia comparivano dappertutto, tagli, crateri, spaccature… era devastato in ogni dove.
La tempesta di fulmini aveva creato solchi in tutta la vallata, la caduta di Groudon aveva fuso la roccia che si trovava al di sotto di lui, Tsunade e Sengoku avevano lasciato rotture ovunque…
Ma ora il silenzio era totale, niente deturpava la tranquillità di quel luogo, niente tranne una persona, un ragazzo al centro del bassopiano.
Lucas era emerso dall’ombra e se ne stava lì, sembrava avere un’aria triste, malinconica, quasi dispiaciuta.
Al suo fianco, due figure nere emersero dal Buio, e presero forma man mano che camminavano, rivelando essere David e Jacob.
«Hai finito di giocare con il tuo amichetto, Lucas?» chiese il gobbuto mellifluo.
«S-sta zitto David» rispose il balbuziente con arroganza.
«Hey, hey, hey!» lo rimproverò David evocando la sua falce affiata e puntandola alla gola di Lucas «Ricordati che non ti sto costringendo io, siamo tutti e tre costretti. Tu sei solo il più sacrificabile, non hai neanche più il forcone…»
Lucas si fece ferire appositamente alla gola dalla falce del compagno, facensodi uscire una piccola goccia di sangue.
David così levò l’arma e gli fece una smorfia «Siamo stati fortunati, sai? Non potevamo sapere che bastava la presenza di quel Pokemon per i nostri scopi e non catturarlo completamente. Altrimenti eravamo punto e a capo!»
«Quando arriverà il momento del suo ritorno?» chiese Jacob con fare burbero e tonto come il suo essere.
«Tranquillo Jacob, ormai…» disse avvicinandosi di scatto all’orecchio di Lucas «…è solo questione di Tempo, non è così?» disse e poi, insieme al suo scagnozzo personale, svanì nel Buio.
Lucas diede un ultimo sguardo alla statua ancora intatta che sovrastava il bassopiano, poi alzò il braccio e osservo con attenzione il suo orologio da polso.
Tic… Tac…
La lancetta dei secondi ripartì, e il tempo tornò a scorrere nel Regno dell’Oscurità.
 
 
 








Angolo dell’autore:
È stato un viaggio lungo e ricco di eventi ma anche questo è giunto alla sua conclusione.
Molte spiegazioni sono state date e altrettante domande sono state poste.
Tsunade è arrivata nel fulcro della battaglia per un motivo e questo motivo è presto detto: il furto da parte di David della Tecnica della Resurrezione Impura (Edo Tensei).
Minerva, Yoda e Obi-Wan portano notizie gravi ma attenzione: Voldemort ha attraversato un Ultravarco, non un portale qualunque, vi dice qualcosa? E non è stato detto se lo ha attraversato da solo o con qualcuno.
Zio Paperone ha richiesto con urgenza la presenza di Walt e Topolino, cosa mai potrebbe essere successo?
Cosa ne pensate di come si stanno evolvendo gli eventi?
Come pensate che possa influenzare lo scorrere del tempo nel Regno dell’Oscurità?
Attenzione alle parole, David ha parlato di una “questione di Tempo” la lettera maiuscola può significare qualcosa?
Ditemi cosa ne pensate in una recensione!


Attualmente dedicherò tutte le mie attenzioni alla conclusione di “Kingdom Hearts Before W” ma state tranquilli che il terzo capitolo della saga ha già una sua bozza e una trama di base ormai delineata.
Ci sarà bisogno di qualche mese ma arriverà sicuramente, la troverete nel mio profilo e pubblicizzerò adeguatamente sulle pagine Facebook.
 
Ringrazio di cuore Ghillyam, Sayman, Revil96 e Uptrand per aver seguito la storia e spero che continuino fino alla conclusione della trama, ringrazio inoltre tutti i lettori silenziosi e li invito a farmi sapere le loro considerazioni sulla storia in un commento!
 
Critiche, commenti e nuove idee sono sempre ben accetti!
 
Ci leggiamo domenica 19 con un nuovo capitolo del prequel!
 
See you next time!
   
 
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