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Autore: AlekHiwatari14    15/11/2017    2 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5.

*Cloud*



La situazione con Lightning mi è confusa. Non capisco. Tutto ciò che ella ha detto mi sembra assurdo, ma per qualche strana ragione sento dentro di me di potermi fidare di lei. Ci sono troppe prove che confermano la sua versione, eppure ancora ricordo appena e questi ricordi confusi mi fanno sentire indeciso. 
Voglio sapere la verità prima di potermi fidare di lei. Ecco perchè mi sono preso qualche giorno. Non voglio solo riprendermi dal viaggio di ritorno da Dissidia, ma anche per sapere le sue vere intenzioni.
La osservo tutto il tempo e la sensazione che non è un nemico non va via, ma ciò nonostante avverto qualcosa che non quadra.
Anche Squall sembra percepirlo e di Lightning ha seri dubbi.
"Credi davvero a ciò che ha detto quella ragazza? Cioè... io sinceramente non ricordo nulla di Dissidia." Mi dice standosene appoggiato al muro della città di mezzo situato vicino alla fontana.
"... ci sono le foto..." Mormoro riflettendo sulla situazione. 
"Potrebbero essere state ritoccate."
"Si, ma questo non spiega il motivo della sua venuta qui... a Kingdom Hearts..."
Cala il silenzio tra di noi e Squall si avvicina a me appoggiando la mano sulle spalle.
"Cloud, qualsiasi cosa vuoi fare, sappi che ti seguo, ma solo perchè siamo amici e non voglio che ti trovi in qualche pasticcio a causa di quella....Lightning, se questo è davvero il suo nome." Detto questo, avanza allontanandosi da me e lasciandomi li con i miei dubbi.
Sono seriamente confuso. Non so che sta succedendo, ma Lightning non sembra minacciosa come la vede Squall.
Certo, la sua presenza qui è un mistero. Non nego che sento che c'è qualcosa in atto, ma non comprendo cosa sia.
Alcuni ricordi di Dissidia sono tornati, ma della presenza di Lightning nella mia memoria non c'è così come non c'è nemmeno questo Noctis. Ho ricordi vaghi, come se fossero stati rimossi con prepotenza da una forza maggiore.
Forse... davvero Cosmos ci ha usati. Davvero ha cancellato i nostri ricordi con la speranza di battere Caos.
Ora che ci penso... lì, su Dissidia, combattevamo proprio per questo. Per ricordare il nostro passato e cosa eravamo. Siamo stati manovrati come manichini e non ce ne rendevamo neanche conto.
Anche perchè c'è un particolare che solo adesso ricordo. I guerrieri di Caos hanno sempre saputo chi erano e ci hanno sempre ostacolato per portarci a combattere per l'oscurità. Ci hanno sempre presi in giro. Cosmos ci ha usati. Poteva darci i nostri ricordi in qualsiasi momento e invece ci ha spinto a batterci con Caos per riaverli.
Forse... è davvero questo ciò che è successo lì. 
Non saprei spiegare diversamente i nostri ricordi mancanti e gli anni che sono passati.
Forse... mentre combattevo per Cosmos, ho incontrato Lightning e gli altri eroi dei settori con cui abbiamo stretto nuove amicizie e nuovi legami.
Questa Lightning dice che Noctis ha intenzione di unire i settori e portare pace in essi con l'organizzazione Dissidia, ovvero dei guerrieri di Cosmos in grado di portare pace e risolvere i piccoli problemi di mostri che abbiamo e rendere tutta Somniland un'unica fortezza.
E' un pensiero nobile che solo un vero re può ambire.
Insomma... i cavalieri di Dissidia che combattono sotto lo stesso re in nome della pace per un mondo migliore. Sarebbe meraviglioso. Altro che Soldier. Questa sarebbe davvero una splendida locazione per me che ambisco al combattere le missioni più difficili.
Peccato che Noctis non ha calcolato i villani che sono sempre nei paraggi.
"A che pensi?" Mi chiede Lightning avvicinandosi a me e sedendosi sulla fontana vedendomi pensieroso.
"Niente di che..."
"Tsk... ti conosco troppo bene. C'è qualcosa che ti turba." Mi dice lasciandomi sorpreso.
Davvero mi conosce così bene? Eppure io non ricordo ancora di lei.
"E'... che i miei ricordi sono ancora confusi."
"Ti capisco. Anche i miei sono confusi, ma almeno ho ricordato le cose più importanti per me." Replica tirando fuori una rosa rossa. Quella stessa rosa mi fa ricordare di qualcuno:"E' di Firion..."
Annuisce:"Era il suo sogno. Il ricordo per cui combatteva. Me la diede il giorno prima di separarci nella speranza che avessimo ricordato l'uno dell'altra. Io gli diedi la mia collana così, appena avremo ricordato ciò che eravamo diventati su Dissidia, ci saremo rincontrati."Spiega lasciandomi sorpreso.
"Tu... eri innamorata di lui?"
"Inizialmente no. Lo vedevo sfuggente e distante, ma poi siamo riusciti a legare e giorno dopo giorno è cresciuto quel sentimento nei nostri cuori."
A quel punto mi avvicino a mi siedo accanto a lei sulla fontana ipotizzando:"Dunque... la tua missione personale riguarda lui."
Annuisce nuovamente:"Mettendo su l'organizzazione Dissidia, saremo di nuovo uniti per combattere in nome della luce. Non vedo l'ora di rivedere i miei compagni."
Quelle parole mi lasciano ancora più perplesso.
Davvero su Dissidia eravamo così uniti?
Improvvisamente un tonfo, come un esplosione, proviene dietro di noi che ci fa sobalzare.
Ci alziamo velocemente dalla fontana e vediamo del fumo provenire dall'altro lato della città.
"Cos'è stato?"
"Proveniva da questa parte." Dico iniziando a correre, ma mentre corro vengo afferrato per il braccio e trascinato dentro una bottega di prepotenza. Qualcuno mi tiene e mi tappa la bocca.
"Sta zitto." Quella voce mi fa comprendere chi è.
"Leon!" Squall mi lascia e mi volto verso di lui.
"Che diamine sta succedendo?" Ci interrompe Lightning entrando anche lei nella bottega con l'arma spianata pronta per combattere.
"Qualunque cosa accada dobbiamo rimanere cauti."
"Perchè?" Domando, ma a rispondermi è una voce femminile provenire nell'ombra alla mia destra.
"Perchè Ardyn vuole prendersi Kingdom Hearts adesso."
Sposto lo sguardo verso quella direzione e vedo una donna avvicinarsi.
"Chi sei?" Chiede Lightning puntandole l'arma contro.
"Lightning, abbassa l'arma. Lei è Edea, la conosco." Rimprovera il castano facendo abbassare l'arma alla ragazza.
"Ardyn ha portato di Sephiroth nella speranza di prendervi di sorpresa." Spiega la donna facendomi voltare verso Lightning.
"Beh... la sorpresa potremo fagliela noi." Dico iniziando ad elaborare un piano. 
"Qualunque cosa hai in mente, io sono con te." Replica Squall preparando l'arma.
"Lo prenderemo di sorpresa. Loro non sanno che Lightning è qui." Rivela Edea facendomi sorridere.
"Avevo pensato la stessa cosa."
"Tsk... contate pure su di me." Sorride la rosa preparandosi all'assalto verso il nemico.
L'intervento di Edea ci è molto utile per cogliere Sephiroth di sorpresa. Ardyn ha pensato a tutto. 
Infatti, appena arriviamo sul posto, non a caso con lui c'è anche un altro tizio. Ha un aspetto simile a Reno, ma si vede lontano un miglio che non è lui. Ha una tunica nera e nel vederci incomincia ad attaccarci, quando viene bloccato dalla katana di Sephiroth.
"Axel, Cloud è mio. Tu occupati dell'altro."
"Beh... non c'è alcuna differenza tra i due. L'importante è prenderli entrambi. Solo così avrò quel benedetto cuore da Ardyn." Ride il rosso per poi avventarsi su Squall. 
Sephiroth fa altrettanto su di me, quando Lightning li attacca di spalle scendendo dai tetti delle abitazioni ferendoli gravemente e facendogli abbassare la guardia.


Io e Squall, grazie al supporto di Lightning, gliele diamo di santa ragione, ma qualcosa non quadra.
Quel Axel sembra immune agli attacchi poichè, nonostante i ripetuti attacchi, le ferite subite si rimarginano in poco più di una manciata di secondi.
"Ma...cosa...?" Mormora incredulo il castano.
"Ragazzi, provvedete a Sephiroth, al rosso ci penso io!" Avverte iniziando ad attaccarlo ripetutamente allontanandolo da noi per poi infliggergli un tuono shock e prenderlo in pieno.
Peccato che egli si irrita ancora di più e si accanisce su Lightning riuscendo a privarle dell'arma e sbatterla a terra.
Per lei non c'è più via di fuga. Sta per infliggerle il colpo di grazia, quando qualcosa lo prende alla gola e lo alza per aria.
"La-scia-mi..." Balbetta sentendosi mancare il fiato. 
Dietro della ragazza dai capelli rosati appare Edea, infatti è proprio lei a tenere Axel tra le mani.
"Lasciali stare! Non posso permettere che tu faccia del male agli amici di Squall. Lui è del mio settore, l'ho cresciuto e non voglio che stia male per un idiota come te." Detto questo lo getta per aria facendolo sbattere al muro sorpassando Sephiroth e prendendo la sua attenzione.
Il rosso, irritato, inizia a gridare:"Brutta strega! Come hai osato intrometterti?"



E' furioso a tal punto da bruciare tutto ciò che è attorno a lui. Quelle urla del ragazzo fanno distrarre l'argenteo. In quell'istante, riesco ad infliggergli un colpo sulla spalla che incomincia a coprirsela per poi voltarsi verso Edea.
Ha uno sguardo d'odio nei confronti della donna, ma ciò nonostante blocca Axel prendendolo per il braccio prima che potesse attaccarla.
"Ma che diamine combini?"
"Andiamocene!"Dice buttando un qualcosa a terra che crea una nuvola temporanea sparendo insieme al rosso.
Gli occhi di Edea sembrano confusi e per un attimo mi sembra di aver sentito dei sentimenti dentro Sephiroth. Sentimenti distorti che sinceramente non so comprendere ne tantomeno dare una spiegazione logica. 
Rimango lì a pensare, quando Lightning si avvicina alla donna chiedendo:"Cos'era quello?"
"Era un nessuno. Ardyn vuole impadronirsi di tutto ed ha promesso dei cuori al quel tipo, anche se non ne so molto, ma sembra starci all'accordo."
"Madre, posso sapere come fate a sapere di lui?"Gli domanda Squall avvicinandosi, ma la risposta sembra preoccuparlo.
"Ardyn mi ha voluto nei villani per i miei poteri. Mi ha costretto, ma io non voglio. Non potevo rischiare che uno dei miei ragazzi fosse fatto a pezzi."
Quella verità fa male nel cuore del castano. Me ne rendo conto dallo sguardo che egli fa.
Si avvicina alla donna mettendole le mani sulle spalle:"Madre, ascoltatemi. Qualsiasi cosa accade, dovete rimanere lì. E' troppo pericoloso. Questo Ardyn è malvagio. Potrebbe farvi del male."
"Se è per questo neanche Sephiroth sembra avere nulla di buono verso di lei." Ipotizzo cercando di interpretare lo sguardo e le sensazioni che ho sentito provenire da lui.
"Sephiroth capirà. Non so perchè, ma sento che sarà così."
"Non capirà un bel niente. I cattivi sono cattivi, madre."
"Squall, ha ragione. Dovrete rimanere all'ombra. E' troppo pericoloso venire ad avvisarci. Ormai vi hanno detto che siete una villana, non potete stare con noi." Cerca di far ragionare Lightning.
"Ma...io..."
"Ce la caveremo, madre. Qualsiasi cosa abbiano in mente, noi ce la caveremo. Te lo prometto." La rassicura Squall facendola ritornare dai cattivi.
Una volta rimasti solo noi tre, lo guardo:"Qualunque cosa, eh?"
"Che c'è? Cos'ho detto di male?"
"..." Avanzo senza dare risposta, consapevole che adesso non possiamo più aspettare.
"Cos'hai?"
"Dobbiamo metterci in marcia."
"Ma..."
"Niente, ma. Quei bastardi hanno dispositivi per teletrasportarsi, noi non ne abbiamo. Dobbiamo fare il percorso più lungo." Nota Lightning facendo sospirare Squall.
In fondo ha ragione. Non abbiamo altra scelta. 
Anche con i ricordi frammentati, dobbiamo partire. Inoltre...se Sephiroth attaccherà nuovamente, lo percepisco sicuramente, proprio come l'ho percepito qualche istante prima.

*Stella*

Il sole è già alto e i ragazzi sono già svegli e pronti  per mettersi in viaggio. 
Per la prima volta sono riuscita a dormire in un vero letto, proprio nel luogo che per me è casa mia.
Non è paragonabile a Tenebrae, ma ci può stare. 
"Stella, avanti. Sbrighiamoci. Se no perderemo l'aereonave." Mi incita Elle ad uscire.
Annuisco."Si, ti raggiungo tra un attimo."
La bionda esce fuori ed io mi ritrovo a fissare quelle foto sui comodini.
Ne prendo una e inizio a fissarla.
E' una foto di Regis e Noctis. Quella foto mi irrita e non posso far almeno di abbassarla per non guardarla.
Il volto di quell'uomo mi fa uno strano effetto, ancora tutt'oggi. So che non è mai successo e quindi dovrei evitare di pensarci, ma non ci riesco.
Respiro profondamente per cercare di rimanere concentrata su di me ed esco fuori.
Arrivo nell'entrata principale, quando mi fermo di colpo.
Sento una voce:"Ehi, dove stai andando?" 
E' la voce di Lunafreya.
Mi volto e la vedo venire da questa parte con Noctis.
Mi nascondo dietro al muro per sentire ciò che dicono. Non so perchè, ma percepisco che quella tipa sta tramando qualcosa. 
"Noctis. Ti ho fatto una domanda." Continua a lamentarsi la regina facendo fermare il re che si volta verso di lei.
"Te l'ho detto. Vado a cercare un mezzo per portare i miei ospiti al nono settore."
"Perchè devi andarci proprio tu? Non puoi mandare Nyx in missione per te?"
"Certo che potrei, ma Nyx non è ancora tornato da Kingdom Hearts e poi preferisco accompagnarli di persona." Dice Noctis facendo preoccupare sua moglie.
"Ma tu non puoi. Tu sei il re del quindicesimo settore di Somniland. Senza di te come faranno? Non a caso hai mandato Lightning per conto tuo. Tu non puoi muoverti da qui. Il nostro regno ha bisogno di una guida. "
"Non avranno un re, ma avranno pur sempre una regina, no?"
"Noctis, non scherzare."
"Non sto scherzando. Lascio il comando a te mentre non ci sono. Non voglio scomodare mio padre o gli altri re passati. E poi... avevo bisogno di una missione per uscire di qui e adesso ho la mia missione personale."
"Che...?" Chiede la bionda vedendo Noctis avanzare. 
Sentendo i passi, mi accingo ad uscire da lì.
Sinceramente sono confusa, ma il comportamento di quel re mi confonde ancora di più.
"Buongiorno, Stella."
"Buongiorno, Noctis." Saluto voltandomi verso di lui che si avvicina a noi e annuncia:"Vi ho procurato un aereonave. Ci condurrà fino al decimo settore. Poi da lì dovremo farcela un po' a piedi fino al nono settore. Prenderemo lì un'altra aereonave diretta a Kingdom Hearts."
"Cosa? Quindi arriveremo al decimo settore?" Domanda Chappu rimanendo incredulo. 
Il re annuisce e l'espressione sul volto del ragazzo cambia diventando triste.
"Cos'hai Chappu?" Chiede Aria vedendo il rosso intristirsi.
"Era il settore che dovevamo stare..."
"Lo so, ma non possiamo starcene con le mani in mano. Dobbiamo aiutare Firion." Faccio riflettere.
"Lo so, ma... se dovessi incontrarli? Cioè...io..."
"Tranquillo. Non accadrà." Lo rassicura Mahru poggiandogli una mano sulla spalla e seguito da Elle  che fa altrettanto.
"Già, inoltre il settore dieci è enorme. Non credo ci sia la possibilità di trovare qualcuno che si conosce." 
"E poi chi dovresti mai incontrare?" Chiede la bruna avvicinandosi a Chappu.
"Bella domanda..." Mormora avanzando verso l'aereonave che intanto atterra per farci salire.
Guardo per l'ultima volta Lucis, consapevole che forse è l'ultima occasione per vederla, quando da lontano qualcuno prende la mia attenzione. E' Lunafreya. 
Mi squadra dalla testa ai piedi.
Cos'ha in mente?
"Luna, che ci fai qui?" Domanda Noctis sorpassandomi e andando verso di lei.
"Che ti prende, Noctis? Non puoi metterti a girare il mondo adesso. Hai delle mansioni, così come le ho anch'io. Non puoi dirmi che il regno ha ancora una regina. E'... è assurdo."
"Tranquilla. Tornerò presto. Lo sai che non posso lasciarli soli."
"E' per lei, non è così?" Continua a chiedergli spostando lo sguardo verso di me.
"No, lei non centra nulla. E' una cosa mia, Luna. Perchè ti stai comportando così?"
"Non lo so, ma avverto qualcosa di perfido in lei. Sta attento." Raccomanda al suo marito che la rassicura.
"Tranquilla. Andrà tutto bene." Le dice mettendole le mani sulle spalle e baciandole la fronte per poi allontanarsi ed entrare nell'aereonave. 
Mi volto e poco prima che Noctis entra nella nave mi fermo abbassando la testa. 
Sento ancora lo sguardo di quella vipera sulla mia pelle e non posso non voltarmi verso di lei.
Non so perchè, ma credo che anche lei percepisce che ciò che ci lega è la stessa cosa che ci fa scontrare indissolubilmente.
Alzo la testa e le sorrido andandole incontro, per poi abbracciarla per confonderle le idee.
"Ma...che...?"
"Divertiti! Ora che Noctis non c'è hai campo libero con Nyx, sorella." Affermo sentendo che tra le mie braccia inizia a tremare.
Non so ancora cosa ho fatto, perchè inconsapevolmente gli ho impiantato i ricordi che dovevano essere e che non sono stati.
Stacco le mie braccia e mi volto verso l'aereonave, quando sento la sua voce tremolante dirmi:"Che ne sai di Nyx...?"
"Io... so tutto, mia cara Lunafreya." Continuo a dirle per poi avanzare all'interno dell'aereonave.
Noctis non immagina neanche lontanamente che quell'incontro con Lunafreya mi ha scombussolato le idee insieme ai buoni propositi.
E' come se un ordigno nucleare dentro me, da tempo seppellito, fosse stato manomesso e riportato alla luce pronto ad esplodere.
Ho passato anni a vivere di ricordi lì su Oblitus ricordandomi che sono una villana e non un eroe ed ora intendo vendicarmi.
Si, voglio vendicarmi di Lunafreya, che mi ha preso il ragazzo, di Regis che ha distrutto la mia famiglia, ma sopratutto di lui. Di Ardyn che mi ha reso una dimenticata conducendomi su Oblitus. Me la pagheranno tutti, anche se quei pensieri sembrano distolti dai sorrisi che Noctis mi fa.
Egli, per non so quale motivo, riesce a disinnescare la bomba che è in me. 
Sono un antagonista, ma sono anche buona poichè non riesco a distaccarmi da lui. Possibile che mi abbiano creata così meschina?



*Sephiroth*

L'attacco nel mondo di Kingdom Hearts per la cattura degli eroi del settimo e dell'ottavo è andata male. Edea ci ha bloccato i passi.
Quella stupida strega. Ma cosa diamine gli è passato per la testa?
Mi domando mentalmente, mentre mi avvicino verso il laboratorio di Verstael e covo dei cattivi.
"Uh... ma tu guarda! Cos'è successo? Hai una faccia." Dice incuriosito Kuja notando l'espressione urtata di Caius.
"Piantala di rompere. Non sono dell'umore." Si lamenta staccandosi dal muro e aprendo la porta della stanza per uscire, proprio in quel momento sto entrando io.
"Qualcuno ne ha avute di santa ragione." Nota Caius vedendomi zoppicare, mentre entro nella stanza.
"Il biondino non si è fatto prendere, eh?"
"Quel ragazzino ti ha proprio massacrato oggi."
"Arrenditi, Sephiroth. Arrenditi all'idea che sei invecchiato e non sei più all'altezza di lui."
"Altro che invecchiato. Si è proprio rimbambito!" Iniziano a prendermi in giro Jecht e Kuja facendo comunella e facendomi alterare.
"Piantatela di scherzare se non volete la masamune conficcata tra le gambe."
"Come siamo volgari." Mormora Kuja alzandosi dal divano su cui è seduto e avvicinarsi a Jecht.
Il bruno nota che non riesco nemmeno a stare alzato dalle ferite, tanto che mi siedo a terra tentando di togliere i vestiti per medicarmi le ferite.
"Qualcuno è di malumore qui. Avete avuto una brutta giornata, vero?" Domanda il bruno voltandosi verso Axel che mi segue nella stanza.
"Altro che brutta giornata. Sarebbe andato tutto liscio se non fosse stato per quella strega."Rivela il rosso innervosito dalla situazione, ma i due fraintendono.
"Artemisia, che hai combinato?"
"Ah... non guardate me, idioti. Io sono stata qui tutto il tempo."
"Parlo di Edea, imbecilli! Ardyn deve farla fuori! Non possiamo tenerla qui! Ci farà ritrovare nei guai." Continua a riferire irritandomi inspiegabilmente.
"Non è colpa sua."
"Che?" Si voltano verso di me.
"Ho detto che non è colpa sua. Sono stato io ad abbassare la guardia."
"Oh... ma guarda. Adesso la difende pure. Come fai a pensarla così se è per causa sua che hai quelle ferite?" Chiede irritato Axel seguito da un Kuja che sembra disgustato dal mio comportamento.
"Mi fai venire il voltastomaco. Difendere qualcuno che ti ha portato alla morte è davvero nauseante." 
"Gia, Kuja ha ragione. Sei disgustosamente fuso. Ha anche tentato di soffocarmi pur di aiutare il nemico. L'hai dimenticato?"
Quelle parole del rosso sorprendono tutti.
"Cosa? Ha cercato di soffocarti?" Domanda Artemisia avvicinandosi al nessuno. 
Quel comportamento di tutti mi fa davvero schifo.
Sembra che si occupano di lui come se fosse un moccioso e la cosa mi fa ridere.
"Cos'hai da ridere?" Mi chiede Jecht facendomi voltare verso di loro.
"E' ovvio che quella bastarda si comporti così. Voi l'avete costretta a stare in un posto che non vuole." Dico strappandomi i vestiti e facendo uscire le ferite che ho sul mio corpo.
Sono più profonde del previsto. 
Rimango lì a dorso nudo cercando di trovare un modo per bloccare il sangue, ma bruciano talmente che non riesco nemmeno a toccarle.
"Vado a riferirlo ad Ardyn. Provvederà lui a toglierla di mezzo." Afferma deciso il rosso allontanandosi dalla stanza.
"Dovremo aiutarlo." Sento dire da Jecht a bassa voce.
"Curarlo? Ma per favore! E' lui che si è voluto mettere in questa situazione." Si rifiuta Kuja voltandosi dall'altro lato, mentre Nebula Oscura viene vicino a me e mi guarda con disprezzo:"La difende pure. Che vergogna." 
"E' questo ciò che merita. Di morire!" Esclama Artemisia avvicinandosi a me e calciando sulla ferita che già ho sul fianco facendomi urlare dal dolore.
Le due si allontanano. A causa di quella strega mi sono messo contro tutti. Vorrei capire il perchè ce l'hanno così tanto con me.
Io... non ho fatto nulla di sbagliato. Anche se non ci fosse stata Edea, comunque le avrei prese. Non ci hanno avvertiti della presenza di Lightning. Non ci hanno avvertito dell'attacco a sorpresa.
Noi non sapevamo nulla, ma dirlo a questi idioti è inutile. Non capiranno mai.
"Certo che è davvero da idioti farsi raggirare così."
"Dovrebbe avere gli occhi aperti invece di dormire." Discutono nuovamente Jecht e Artemisia, quando una voce incomincia a  rimproverarli.
"Ma che state facendo? Siete impazziti? Non vedete che sta male." 
Sposto lo sguardo. E' Edea. Le risate di tutti sembrano placarsi insieme alle discussioni.
Hanno tutti gli occhi pieni di odio puntati su di lei.
Tento di alzarmi da terra, ma le ferite fanno troppo male che non posso non lamentarmi.
Quei lamenti sembrano avvicinarla a me.
"Che diamine vuoi, strega?! Che vuoi farmi ancora?" Sbraito con tutte le forze che ho ancora dentro,mentre ella si avvicina a me accovacciandosi e togliendomi la mano dalla ferita.
"Tranquillo. Voglio solamente guarirla." Rassicura poggiando la sua mano vicino alla ferita incominciando a guarirla poco a poco arrestando l'emorragia da essa.
Comincio a fissarla. Non so perchè, ma sembra come se questo gesto e questa donna già fosse successo.
E' strano. Non riesco a ricordare, ma sembra come un deja vu. Quand'è accaduto una cosa del genere?
"Ecco. Così dovrebbe andare." Mi dice alzando lo sguardo verso di me.
Non so perchè, ma anche se quella stanza è piena di persone, mi sembra di esserci solo io e lei.
E' qualcosa che non so spiegare. E' quasi come se mi perdessi nei suoi occhi e mi sento talmente perso che non ho neanche la forza di ringraziarla per ciò che ha fatto.
Improvvisamente, con prepotenza e violenza,la porta si spalanca e da lì entra Ardyn. E' solo. Non c'è Axel con lui, ma sembra sapere tutto.
"Bene, bene. Cos'abbiamo qui? La bastarda che ha mandato tutto per aria." Dice prendendola per la gola e scaraventandola al muro.
"Credevi davvero di farla franca? Miserabile!" Continua a chiamarla cominciando a darle calci e a menarla sotto i miei occhi.
Mi volto e vedo gli sguardi compiaciuti di tutti. Non capisco. Perchè ce l'hanno tanto con lei?
Poi la goccia che fa traboccare il vaso. Ardyn la prende per la gola stritolandola. 
Non posso più stare a guardare. L'istinto mi dice di agire.
"Lasciala andare!" Esclamo alzandomi e puntandogli la masamune alla gola.


"Cos'è? Adesso ti diverti a fare l'eroe?"
"Dobbiamo rimanere uniti se vogliamo sconfiggerli." Gli ricordo e lui la lascia andare. 
Edea cerca di riprendere fiato ed io abbasso l'arma mentre lui si avvicina a me.
"Rimanere uniti. Giusto..." Mormora allontanandosi stranamente senza nessuna reazione. 
La donna alza lo sguardo e comincia a ringraziarmi. 
Mi volto e prendo la giacca da terra per poi dirle:"Inutile che mi ringrazi. Non l'ho fatto per te."
"Cosa?"
"Tu ci servi e poi... ho solamente ricambiato il favore." Continuo a dirle andandomene via da quella stanza. 
Tutto sta diventando troppo strano. 
Le parole di Ardyn stesse sono strane.
Dove diamine sono capitato? Perchè mi sento in balia degli eventi? Cos'è che mi sta sfuggendo?

*Lucis*

Che stupido che sono. Ero talmente emozionato di incontrare Wol da non accorgermi che era messo male. Davvero male.
Se non fosse stato per Moguri, adesso non saprei come comportarmi.
Più passano i minuti e più sembra peggiorare. La situazione è critica. 
Sembra che non sono l'unico preoccupato qui.
Non a caso lo portiamo nella dimora di Moguri per farlo riposare. Quella dimora che doveva essere sua e di Squall. 
Appena entrati girammo a destra. Lì dov'è un piccolo letto e lo facciamo sdraiare. 
Sta sudando ed ha la febbre alta, per non parlare del colorito che pian piano diventa sempre più pallido e bianco.
"Che facciamo?" Le chiedo, ma ella non mi da nemmeno il tempo che esce dalla stanza dicendo:"Tu resta qui e avvertimi come procede."
"Dove vai?" Domando uscendo dalla stanza e vedendola aprire la porta.
"Vado a cercare un aereonave. Dobbiamo portarlo fuori di qui." Avverte poco prima di uscire e chiudere la porta dietro di se.
"Che senso ha prendere un aereonave quando non abbiamo nemmeno la keyblade per uscire di qui?" 
Questo avrei voluto dirglielo in faccia, ma lei non mi ha nemmeno dato il tempo di parlare.
Avanzo dentro dove sento Wol lamentarsi.
Purtroppo non posso fare nulla. Mi sento così impotente difronte a quell'idiolo ridotto a brandelli.
Rimango lì, sul ciglio della porta.
Non posso permettere che accada. Sono sempre stato una frana e i miei creatori non mi hanno nemmeno dato un ruolo. Sono nato per un puro scherzo e archiviato per un futuro che non so quando arriverà.
Non posso aspettare che mi facciano eroe, perchè qui su Oblitus non esistono ne eroi ne villani. Esistono sono gruppi di persone, gruppi che sono dimenticati, nessuno o blank. Tutti combattono per sopravvivere. Tutti combattono per avere qualcosa, noi per essere ricordati, i nessuno per essere completi e i blank per gli istinti che prendono il sopravvento su di loro.
Afferro la spada consapevole che se non mi metto all'opera, qualcosa di peggiore avverrà.
"Aspettami qui, Wol. Ti tirerò fuori di qui." Gli dico uscendo dall'abitazione.
So che ho detto a Moguri che sarei stato accanto a lui, ma non posso starmene a guardare.
Lui rappresenta tutti noi e se viene dimenticato Wol, dimenticheranno tutti noi e per i dimenticati non ci sarà mai la possibilità di essere ricordati.
Cerco in lungo e in largo, ma non ho idea di dove posso trovare una keyblade, quando mi ritrovo di fronte ad una persona. Una ragazzina dai capelli neri corti e la tunica nera.



Non c'è alcun dubbio. E' un nessuno.
Dovrei girare alla larga da loro, ma in questa situazione non ho altra scelta.
"Scusa, signorina nessuno?" Chiamo prendendo l'attenzione su di me.
"Ma tu guarda. Un dimenticato. Che ci fai qui? Lo sai che questo è il territorio dei nessuno."
"Se non fosse urgente non sarei qui. Tu sei Xion, dico bene?" Chiedo ricordandola vagamente.
"Si, sono io. Cos'è che cerchi?"
"Cerco una keyblade. Non è che sai dove posso trovarla?"
Forse sono stato un po' avventato a chiederglielo. Non a caso incomincia a rifletterci su. Ha lo sguardo di qualcuno che vuole approfittarne della situazione.
"Potrei ricordarmelo, certo. Ma ho bisogno di essere completa."
"Cosa?"Domando pensando di non aver capito bene.
"Hai capito bene. Devo essere completa per ricordarlo. Procurami un cuore pulsante ed io ti cercherò qualsiasi cosa vorrai." Mi dice lasciandomi perplesso.
Annuisco per chissà quale motivo e ritorno indietro in cerca di qualcosa da poterle portare, ma nulla. Non ho nessuna idea. L'unica è quella di sacrificarmi per il bene di Wol, ma poi non potrò ottenere un bel nulla perchè Xion non saprà mai dov'è Moguri.
"Tsk...che guaio! E adesso dove diamine lo trovo un cuore? Non posso mica sperare che cadda dal cielo?" Comincio a lamentarmi, quando davanti a me arriva un soldato PSICOM che mi punta l'arma addosso.
"Eh? E tu da dove diamine spunti fuori?" Chiedo confuso e incredulo della sua presenza qui.
Qualche istante dopo, mi rendo conto che anche lui è impreparato alla situazione. Talmente impreparato che, con poche mosse, riesco a stenderlo.
"Problema risolto, adesso pensiamo a portarlo a Xion. Sarà sicuramente felice di aiutarmi!" Dico con il sorriso sul volto caricandomi quel soldato sulle spalle e trascinandolo verso quella ragazzina con la speranza nel mio cuore di riuscire a salvare Wol.


***Intanto, a nostra insaputa...***

Echo, grazie alla sua statura e al suo essere invisibile, è riuscita a sfuggire alle grinfie di Ardyn poco prima che Wol e Sarah venissero catturati ed ora ha intenzione di liberarli. 
Arriva vicino alla finestra del laboratorio dove sono situate le celle che detengono i nostri eroi.
"Perchè questo coso non si apre?" Inizia a lamentarsi Maria strattonando le sbarre della cella dov'è insieme a Sarah e Guy.
"E' tutto inutile. Senza la keyblade non possiamo nemmeno tentare di forzarle." Dice deluso Sora sedendosi a terra seguito da Paperino che guarda fuori dalle sbarre la guardia PSICOM addormentata lì vicino:"Ah... se solo ci fosse un modo per prendere quella chiave." 
Inconsapevolmente, la chiave che sta sul tavolo, sorvegliato da quella guardia, si alza e incomincia a camminare per poi volare verso di loro.
"Che cosa?" Domanda il papero stropicciandosi gli occhi per poi tornare a guardare quella chiave diretta verso di loro.
"Yuk! Paperino! Non sapevo sapessi far levitare gli oggetti." Dice Pippo convinto che fosse stato lui, ma anche sorpreso dalla cosa.
"Sinceramente, nemmeno io lo sapevo." Replica il pennuto anch'egli sorpreso, ma la realtà è ben diversa.
Infatti, ad alzare quella chiave e a condurla da loro è proprio Echo consapevole che con il loro aiuto anche Wol sarebbe potuto uscire da Oblitus.
Peccato che nessuno la vede e tantomeno la sente e quindi sarebbe stato un bel po' difficile farsi capire dagli altri.
"Ma tu guarda. Sapevo che c'era qualcosa che mancava all'appello." Afferma Ardyn sorridendo mentre li osserva dalla telecamera di sorveglianza che ha in una stanza segreta all'interno del laboratorio stesso. Intuisce fin da subito che lo spiritello li sta aiutando, così decide di mettersi in gioco e ostacolare la loro fuga.
I ragazzi, intanto, escono dalla cella e si diriggono di soppiatto nei corridoi di quel laboratorio così immenso.
"Secondo voi dove avranno messo la mia keyblade?" Domanda Sora guardando una ad una le stanze che si ritrovano in quel posto.
Improvvisamente, mentre sta aprendo un'altra porta, si sente tirare i capelli.
"Ahi! Ma che...?" Si volta ed Echo gli indica la strada, ma lui non la vede.
"Che strano. Eppure mi sono sentito tirare i capelli."
"Questo posto ci farà uscire pazzi." Incomincia a lamentarsi Paperino facendo alterare Echo.
"Oh... e va bene! Se non mi sentite dovrò utilizzare altri mezzi per farlo!" Esclama la piccola per poi avvicinarsi al papero stesso tirando il bastone magico che ha appena trovato.
Così inizia una divertente lotta per il possesso del bastone. Uno lo tira a destra, l'altra a sinistra e in questa lotta ne esce vincitrice Echo poichè il pennuto, per tirare, gli scivola il bastone dalle mani cadendo a terra.
"Adesso ci divertiamo un po'." Dice divertita e colpendolo in testa con il bastone facendosi notare da Paperino che deglutisce cambiando colore.
"Un fantasma!!" Sbraita alzandosi di tutta fretta terrorizzato e facendo spaventare anche gli altri che corrono nella direzione dove lo spiritello li spinge.
Si ritrovano in una stanza dove Sora nota la sua keyblade sul tavolo ed un varco aperto sul muro accanto, poco distante da li.
"La mia keyblade!" Afferma avvicinandosi e raccogliendo la sua arma a forma di chiave.
Una volta riavuto l'oggetto tra le mani viene letteralmente aggredito insieme agli altri.
"Bene bene. Pensavate davvero di cavarvela così?" 
Dei passi avanzano diritti verso di loro spostando uno ad uno i soldati magitek che sono in quella stanza mostrando che a parlare è proprio Ardyn.
"Dov'è Wol e cosa ne hai fatto di lui?" Domanda Sarah preoccupata.
"Che domande? L'ho mandato verso Oblitus. Lì i blank si occuperanno di lui. Tutti dimenticheranno gli altri settori, compreso Wol, e dimenticando il mio settore sarà l'unico a regnare insieme a me." Rivela lasciando tutti perplessi in quella stanza.
I piani di Ardyn sono terribili. Sta utilizzando tutti, cattivi compresi. Peccato che loro non se ne sono ancora minimamente accorti della cosa.
"Me la pagherai!" Sbraita Sora avventandosi su di lui, ma i soldati lo bloccato.
Lì inizia una dura battaglia. Pippo, Paperino e Sora non vogliono cedere nonostante il varco si inspessisce sempre di più.
"Dovrete muovervi se non volete finire lì dentro." Consiglia ironicamente il cattivo, facendo notare che hanno poco tempo.
Le fiamme scatenate da Paperino per sterminare i soldati magitek si propagano per tutta la stanza del laboratorio. L'inferno creato è davvero devastante.
Il calore di quel fuoco fa sudare ancora di più i nostri eroi. Sono spacciati. Maria, Guy e Sarah vengono presi dal vento del portale e trascinati all'interno di esso, ma riescono a salvarsi poco prima di cadere al suo interno.
"Sora! Aiutaci!" Incita Maria aggrappata al muro e tenendo stretto Guy e Sarah.
"Non possiamo stare così in eterno." 
"Non ce la faccio." Si lamenta la principessa sentendosi scivolare la mano.
"Resistete! Arrivo subito!" 
Sora si avventa sul portale con la keyblade. Alza quella chiave pronto per chiudere il varco, ma Ardyn lo spinge facendolo cadere a terra e allontanarlo dall'arma che ha perso nella caduta.
Edea, allarmata per l'allarme antincendio, nel vedere tutti fuggire dalle fiamme, decide di rendersi utile andando in quell'ala del laboratorio e spegnendole.
Una volta lì comprende ciò che è realmente successo. Pippo e Paperino sono svenuti a terra a causa dei soldati e Sora è nelle grinfie di Ardyn.
Lo solleva da terra prendendolo per il collo.
E' solo un ragazzino. Non può farlo. Incomincia a pensare la donna utilizzando i suoi poteri per aiutarlo.
"Che diamine combini?" Urla Ardyn vedendola sferrare una magia su di lui. Peccato che il villano ha pensato a tutti. Infatti, ha una protezione antimagia intorno a se.
"Lascialo stare!" Grida Edea correndo verso di lui tentando il tutto e per tutto.
Quelle gesta non sono per niente gradite dall'uomo.
Senza pensarci due volte attiva il chip che ha impiantato ad Edea dandole ripetute scariche elettriche privandole della forza necessaria per attaccare sia fisicamente sia con la magia.
Lancia contro il muro il ragazzino, per poi focalizzarsi su di lei.
La prende per il braccio, cominciando a menarla malamente per poi afferrarla per il collo e dirle:"Che persona inutile. Non meriti nemmeno di esistere!" 
Con questo la pugnala diritta all'addome per poi scaraventarla tra le fiamme dov'è Sora.
Con un sorriso quasi compiaciuto della cosa, avanza verso l'uscita, raccogliendo la keyblade da terra e lasciando tutto così com'è nell'intento di far inghiottire tutto dallo stesso portale da lui creato.

   
 
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