Cia Cia!!!
Come state??? Già partiti in vacanza??
Me è stata un paio di giorni al mare...
....ma mi sono bruciata! -___-'''''
pazzerella_92: ti ringrazio per i compliementi!! =D mmm, te lo aspettavi, eh?? non so se considerarti un piccolo genio, oppure una ragazza intelligente che sapeva perfettamente che era inevitabile che accadesse una cosa del genere in Italia!!! XDXDXD
Nessie93: mi dispiace mia cara: il guai l'ha combinato Nessie e lo risolverà Nessie!! =P Insomma ci proverà a risolverlo, poi sarà quel che sarà....XDXDXD devo dire che il misterioso passato dei vecchi amici di canne tra Aro e Carlisle mi ha fatto morire dal ridere...!!! anche se non credo che le sarà molto d'aiuto alla povera Nessie, visto che poi il suo adorato e brillante nonno se ne scappò in America con tutto il fumo rimasto, lasciando ad Aro le cicche....! XDXDXD
lory_lost_in_her_dreams: tesoro sono strafelice che il capitolo ti sia piaciuto!!! =D mmm tu piangi xke Nessie ha detto che prima di tutto gli altri, e poi forse anche lei tornerà a casa.... mmmm.... e hai detto anche che questa storia ti sta piacendo sempre di più ogni capitolo che scrivo.... mmmmm....mmmm.... perchè ho la strana sensazione di sconvolgerti con l'esito di questo capitolo????!!!??? ^__^''''
MimiMiaotwilight4e: zao more! sinceramente, al fatto che Alice poteva avere una visione in cui scompaiono tutti i Volturi non ci avevo minimamente pensato! O__O Tanto come hai detto tu, con la sfortuna della madre che si ritrova, non è che le serva a molto!!! è già, perchè credo proprio che i Cullen non facciano un intervento di salvataggio nei confronti della piccola Nessie....! e lei non sa cosa fare.... hai ragione la cosa si complica e anke di parecchio.... ma la cosa che più mi fa felice e che a te tutto questo piace!! me soddisfatta!!! =D
noe_princi89: ricordati cara, che si pagano sempre le conseguenze delle proprie azioni!! oggi è toccato a Nessie, domani tocchera a me!!...XD spero di non averci messo troppo a postare! =D
Nancy95: figurati cara, non c sn prob se nn sei riuscita a commentare il capitolo precedente! =D beh per pentirsi forse è un po' tardi non credi??? XD il fatto che poi i genitori abbiano sempre ragione è una cosa non solo frustante, ma anche banale, ma per esigenze di copione ho dovuto metterlo! -___- la scelta di Heidi è basata su il caso che è cieco, o sulla sfortuna eriditaria di Bella che ci vede benissimo?? XD oddio se perdi la testa quando parliamo di Volturi, ti consiglio di non leggere più la storia....!!! ma xke ti ho detto così??? perchè forse è la verità???? =P
BimbaFollementeInnamorata: ciao tesoro!! allora una cosa è certa: i Cullen non interverranno.... e per quanto riguarda Nessie, beh qualcosa si inventerà, insomma se l'è sempre cavata con ttt!!! non credo proprio che qst sia la volta buona che ce la giochiamo!! ....oppure si?? =P
jacopo25: nuoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo sono desolata di averti lasciato sul filo del rasoio!! XP spero proprio che qst capitolo sazi la tua curiosità!! =D
Paretta: ho lasciato in ansia anke la mia clacla??? ma come, tu che sapevi sempre cosa sarebbe successo???? XDXDXD spero di non averci messo troppo....!! =D
Sammy Cullen: mia dolce e cara sammy, come va?? come se noi non ci sentissimo mai...!! XDXD mmmm a quanto pare vedo che hai lasciato quei poveri umani in balia di Aro, solo perchè ai ceduto alle moine di Marcus.... te lo devo dire, sono molto delusa di te... ti credevo più forte.... ma va beh! alla fin fine, va bene lo stesso!! =D ora vai a leggere cosa succede dai Volturi....(come se tu non lo sapessi già...XD)
lilly3: eh già , mia cara lele, la nostra Nessie ha rispreso proprio tutta la sfiga di Nessie, anke nei particolari.... ma che vogliamo farci??? come hai detto tu, è la protagonista della storia no??? qualcosa deve pur capitargli!! e nonostante sia la protagonista, qst non vuol dire che deve per forza tornare a casa, no??? ........!! =P
mileybest: ciao tesoro!!! ma secondo te che poteva fare un normale professore di liceo davanti ad una guardia dei Volturi specializzata nell'attirare umani nella sua trappola??? -____- se le avesse detto di no, ora era già stato magiato..!! XDXD allora non ci saranno morti, questo è poco ma sicuro.... e la vuoi sapere una cosa?? ti sei più o meno avvicinata a ciò ke succederà... brava!! i Cullen però non arriveranno... nono....
Emily94: ciao cara!! sono contenta di sapere che la mia storia alla fine ti abbia appassionata!! ^^ eh già, l'introduzione è un po' noiosa, ma in pratica è un piccolo riassunto di tutto qll che era successo finora!! ^__^''' e mi fa molto piacere sapere che ti piace come scrivo... me molto felice!! =D e cmq si, ti do il permesso di uccidere Heidi!! XD
Marty95: cia cia more!! meno male che il capitolo ti è piaciuto, ma soprattt meno male che hai finito l'esame!! =D come pensi che sia andato??? fammi sapere assolutamente al più presto!! e cmq ecco qua come premio un nuovo capitolo!! =D
Allora, eccoci qua alla resa dei conti!!
Prima di iniziare, vorrei dedicare il capitolo a Sammy Cullen,
che mi ha fatto da beta in questa puntata e non so proprio come ringraziarla!! ^^
E soprattutto, una cosa:
I Cullen non interverranno!!!
(visto che me lo avete detto in molti..)
Ora veniamo a noi...
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
26. Nessun altra scelta
Attraversammo
un lungo corridoio, ma non molto buio. Il professore e gli altri si
guardavano
intorno, curiosi ma anche spaventati. Io mi trovavo in fondo alla fila,
Ashley
davanti a me, ma non vedevo Heidi dietro di noi. È
andata ad avvertire gli altri. La cena è servita!
Ad
un
certo punto, una ragazza in testa alla fila si bloccò.
–Ma dove diamine stiamo
andando? Io non ce la faccio più! Quella donna mette i
brividi…
Sorrisi.
Mica stupida, la ragazza!
-E
allora cosa dovremmo fare secondo te, Lizzie?- gli disse un ragazzo
irritato
–Ormai siamo qui tanto vale andare avanti!
-No!
Mi sono stancata. Basta!
-Fermarsi
adesso è un vero peccato- mormorò una voce
profonda.
Tutti
ci voltammo nella direzione da cui eravamo arrivati e vedemmo avanzare
una
figura vestita con un lungo mantello nero e un cappuccio calato sulla
testa. Si
fece avanti ancora un po’ e si scoprì il viso: era
un vampiro sui 25 anni, alto
e ateltico, con capelli corti neri e un ciuffo sull’occhio
destro, le iridi
tinte di un’inquietante sfumatura bordeaux. Aveva
un’espressione calma e
rilassata, sebbene la sua postura fosse tesa e rigida. Inarcai le
sopracciglia:
non lo avevo mai visto prima, neanche alla battaglia. Deve
essere arrivato negli ultimi 15 anni.
-C-chi
sei?- mormorò Lizzie, impaurita ed affascinata dal
misterioso ragazzo.
-Mi
chiamo Darko. Sono una delle guardie dei Volturi. I miei padroni sono
ansiosi
di incontrarvi.
Ansiosi, certo come no!
-Ma…
io…- Lizzie era rimasta senza parole.
-Avanti-
disse Darko avvicinandosi alla ragazza –Venite. Sarebbe
scortese non accettare
l’invito dei miei signori.
La
povera Lizzie ormai era perdutamente incantata dal misterioso vampiro:
lo fissò
con sguardo perso e ripeté –G-già…
scortese…
-Perfetto-
e Darko sorrise –Da questa parte signori- e
proseguì lungo il corridoio.
Ormai
tutti avevano paura di quello che stava succedendo, ma nessuno aveva il
coraggio di ammetterlo o si faceva avanti per fare qualcosa (seppur
inutilmente), nemmeno il professor Clift. È
la fine.
Seguimmo
Darko, per poi accorgerci che era sparito. Ma poi notammo in
realtà che aveva
soltanto spostato un pannello che apriva un altro passaggio: da questo
si
intravedeva più luce ed una sala spaziosa.
Sentimmo
anche una voce cordiale e potente che ci chiamava provenire da
lì. –Benvenuti!
Benvenuti miei cari ospiti a Volterra! Avanti, venite avanti!
Sobbalzai
al tono di quella voce: non riconoscerla era impossibile. Aro. Avrei tanto voluto non
rincontrarlo, oppure scappare da lì
all’istante, ma era impossibile e per altro non potevo
lasciare gli altri nelle
sue mani.
Nessuno
di noi si mosse, finché poi il prof non fece un passo
avanti, entrando per
primo. Dopo di lui piano piano seguirono tutti gli altri; Ashley mi
strinse di
nuovo la mano e poi entrò. Respirai profondamente e alla
fine entrai. Signori, si va in scena.
La
sala era proprio come me la avevano descritta Edward e Bella:
circolare,
immensa, gremita di vampiri.
Li
riconobbi tutti: il tenebroso Demetri, con la sua capacità
di rintracciare le
persone ovunque si trovassero, ci osservava pensieroso;
il grosso e muscoloso Felix, aveva lo sguardo
posato ironico e bramoso sugli umani; Renata, la guardia del colpo con
uno
scudo protettivo come suo potere, stava più in disparte
degli altri, ma ci
fissava lo stesso affamata; Alec, uno dei gemelli dai capelli castani
dal potere
di ottenebrare la mente, e la sorella Jane, la ragazzina diabolica
specializzata
nella tortura, avevamo entrambi un’ espressione famelica
stampata in faccia.
Vidi anche Heidi, fiera del lavoro appena compiuto, e Darko. Incluso
lui, vidi
che c’erano almeno cinque nuovi vampiri, in particolare una
biondina che stava
vicino a Jane. E poi proprio di fronte a noi, i tre Volturi: Marcus a
sinistra,
sempre con quell’aria annoiata anche di fronte al suo pasto,
Caius a destra,
con un’espressione malvagia resa ancora più
terrificante dalla sua chioma
bianca, ed infine Aro al centro, eretto in tutta sua persona con le
braccia
aperte in segno di benvenuto e lo sguardo entusiasta. Tremai fissandoli.
-Salve
miei cari! Come state? Vi è piaciuta la nostra bellissima
città, Volterra?
Nessuno
rispose. Trattenni una risata ironica. Si
Aro, Volterra è una città incantevole.
Però per i miei gusti pullula un po’
troppo di vampiri!
Aro
sorrise amichevole a quel silenzio. –Molto probabilmente vi
starete chiedendo
chi siamo… chi sono…- iniziò a
camminare lentamente verso di noi -È una storia abbastanza
interessante e anche come dire, un po’ fantastica- e fece una
breve risata
–Ditemi ragazzi, voi credete nei vampiri?
Ora
Aro si trovava esattamente di fronte al prof. Clift, che tremava come
una
foglia. Tutti gli altri fissavano ambigui Aro, mentre Ashley si era
nascosta
tra Kevin e Nick. Io mi trovavo in fondo al gruppo, sempre mascherata,
e sia
ascoltavo Aro sia osservavo gli altri vampiri: tutti stavano sorridendo
famelici, aspettando solo un cenno dal loro padrone.
-Allora-
continuò il Volturo, rivolgendosi ora ai ragazzi
–nessuno risponde?
Silenzio.
–I bevitori di sangue?- quello che aveva parlato era stato
Chris.
Aro
sorrise e si volse dalla sua parte. –Si, proprio loro. Ci
credi, ragazzo mio?
Chris
sorrise leggermente, teso. –Sono solo una leggenda.
La
maggior parte dei vampiri presenti in sala scoppiò in una
risata sonora, e
anche diabolica. Arò si limitò a lanciare uno
sguardo a Chris, per poi
tornarsene vicino a Caius e Marcus. –Leggenda, eh? Se fosse
così, allora noi
non esisteremmo!
Chris
sgranò gli occhi preso dal panico, e così fecero
gli altri. Aro sorrise
mostrando i denti e schioccò le dita.
Poi,
accadde tutto in un attimo: Felix si acquattò in posizione
d’attacco e si
lanciò su Chris; io scattai davanti a lui e colpii Felix in
pieno petto; finì
contro la parete e io mi misi in posizione di difesa, pronta ad un suo
eventuale contrattacco. Ma quando si rialzò in piedi, lo
sguardo di Felix era
pieno di ira, ma soprattutto di stupore.
Mi
guardai intorno e tutti gli altri vampiri erano nello stesso stato;
anche i
miei compagni mi guardavano stupiti. Posai infine lo sguardo sui tre
Volturi:
Caius era a bocca aperta per lo stupore e mi fissava con rabbia, Marcus
era del
tutto indifferente, e Aro mi osservava attentamente con
curiosità. In quel
momento mi resi conto che non avevo più il mio cappellino in
testa, e i miei ricci
mi ricadevano dolcemente sulle spalle.
-Questo
si che è un colpo di scena- mormorò Aro
–A quanto pare, c’è qualcuno che
è più
di una semplice umana…
Sospirai.
Ci siamo. Con estrema lentezza,
tornai in una posizione eretta, senza togliere lo sguardo dai tre
Volturi. Non
mi pentivo di quello che avevo fatto: Chris stava per essere ucciso e
io gli ho
salvato la vita. Per ora. Certo
ora
mi ero anche fatta scoprire, ma non avevo potuto fare altrimenti.
Aro
mi studiò ancora un po’, riflettendo tra
sé e sé. –Non sei umana: troppo
veloce, troppo forte, e riflessi troppo pronti... ma non sei neanche un
vampiro…
Respirai
profondamente e strinsi i pugni. –Così sembra.
Aro
fu colpito dal mio tono teso. –Il tuo cuore batte, ma
più velocemente del
normale. E hai un volto famigliare…- mormorò
–Chi sei?
-Qual
è il tuo nome?- ribatté furioso Caius.
Chinai
il capo e feci un altro respiro profondo. Potrei
mentire, ma a cosa servirebbe?
-Allora?-
ruggì Caius.
Alzai
il capo e posai lo sguardo su Aro, fissandolo neutra.
–Renesmee Cullen.
La
sala si riempì di brusii: i vampiri parlottavano tra di loro
sconcertati, i
miei compagni erano stupiti per il mio vero cognome, Caius
sgranò gli occhi per
la sorpresa, Marcus al solito, e Aro continuava a studiarmi come prima,
come se
io non avessi detto niente. E io continuavo a fissarlo.
-Cullen??
Ancora voi?- urlò Caius furioso –Che diamine ci
fai qui?
Incrociai
le mani e mi voltai verso di lui. –Mi godo una gita
scolastica in Italia.
Caius
urlò. Mi sorpresi di come la mia voce suonava calma e
pacata, forse un po’
tesa. Ed ero anche sorpresa di come stavo gestendo questo colloquio che
avrebbe
deciso la vita o la morte: mi sentivo a mio agio, tesa più
per i miei compagni
che per me stessa. Deve centrarci di
mezzo il mio caso particolare d’ansia e di voglia
d’agire, o qualcosa del
genere… se mai tornerò viva a casa, me lo
farò di nuovo spiegare meglio da
Claire!
Caius
abbandonò il suo posto e avanzò velocemente verso
i vampiri. –Heidi!- e si fermò
davanti la vampira, che ora guardava a terra in segno di rispetto
–Perché hai
portato qui una Cullen??
Heidi
non rispose subito. –Non me ne ero accorta. Non
l’avevo vista, Signore…
-Non
l’avevi vista?? NON L’AVEVI VISTA???- le
urlò in faccia –Cosa sei, si può
sapere?
Una vampira cieca?
-Chiedo
perdono, mio signore.
Caius
le lanciò un’ultima occhiata ricca di disprezzo.
–Della tua incompetenza ne
discuteremo più tardi- e poi si voltò nella mia
direzione –Ora abbiamo problemi
più urgenti.
-Me-
e sostenni il suo sguardo.
-Calmi
signori, calmi!- l’unico che poteva dire una cosa del genere
in questa
situazione era naturalmente Aro –Caius, che modi sono questi?
Così si tratta
un’ospite?
Caius
fissò il fratello con stupore, ma poi sbuffò e
gli tornò accanto, seccato e
arrabbiato: molto probabilmente era abituato a queste uscite di Aro.
Sorrisi
leggermente e mi concentrai sull’espressione di Aro: il suo
tono e i suoi gesti
e amichevoli, ma il suo sguardo era pensieroso e continuava a
studiarmi. –Ti
ringrazio infinitamente Aro,- gli risposi cortese –ma credo
che non ci sia
bisogno di tante cerimonie.
-Oh,
la cortesia e diplomazia per me sono sempre importanti- e fece una
breve risata
–Ma lasciamo stare… Renesmee! Fatti guardare:
quanto sei cresciuta!
Il
tono
era uguale a quello di un vecchio zio che non si vede da tempo.
–Sai com’è, io
sono un vampiro solo per metà.
Rise.
–La tua crescita si fermerà qui?
-Non
credo: dovrei arrivare a dimostrare circa una ventina d’anni,
e come puoi benissimo
notare, mi ritrovo ancora ad essere un’adolescente di 15 anni.
-Già.
Comunque assomigli in una maniera impressionante ai tuoi genitori. A
proposito,- e il suo sorriso si illuminò –come
stanno i cari Edward e Bella? Si
godono il matrimonio e l’immortalità?
E
una figlia che li fa impazzire. –Si, abbastanza
bene.
-E
gli altri Cullen? Carlisle? Alice?
-Stanno
tutti divinamente e…- io ci provo -…non
vedo l’ora di tornare a casa per portargli i tuoi saluti.
Aro
scoppiò in una risata sonora. Nel frattempo ne approfittai
per controllare i
miei compagni: tutti era spaventati e sorpresi dal mio colloquio con
Aro;
Chris, Nick e Kevin mi osservavano senza capire; Terry e Alex stavano
tremando
di paura, e Sarah teneva lo sguardo concentrato sui tre Volturi; Ashley
si era
tolta da dietro i ragazzi e ascoltava la discussione con interesse,
registrandola
sul telefonino senza farsi vedere o sentire. Genio!
Poi
osservai i vampiri: quasi tutti avevo lo stesso sguardo sconcertato e
furioso,
segno che si ricordavano molto bene della mia famiglia. In particolare
Alec,
che mi fissava inespressivo, Felix, con uno sguardo malizioso e da
predatore, e
Jane, con furia e rabbia. Quei cinque “nuovi” ,
quindi anche lo stesso Darko,
invece non riuscivano a capire il perché di tanto
scompiglio, e questo mi fece
capire che non gli avevano detto molto sui Cullen. Anche se la biondina
vicino
a Jane, aveva il suo stesso sguardo, dunque qualcosa doveva sapere per
forza.
Distolsi
dalle loro facce lo sguardo e tornai a fissare Aro, questa volta
più sorpresa:
aveva abbandonato l’aria calorosa e felice, ed era passato ad
un comportamento
freddo ed ostile. Fatta eccezione, naturalmente, per gli occhi. Un
po’ della
mia sicurezza crollò.
-Davvero
Renesmee, speri di poter passare di qua e poi tornartene tranquilla ed
indisturbata
a casa tua?- disse neutro.
-Davvero
pensavi,- e questa volta continuò il fratello Caius,
eccitato per la piega che
aveva preso la discussione –che ti avremmo lasciata libera? O
viva?
I
vampiri in sala risero. Deglutii rumorosamente. Qui
la cosa non sta andando bene per niente! –E
allora,- dissi meno
sicura di prima –cosa ne farete di me?
-Beh,
mettiamola così- disse Caius –sei vampira solo per
metà, appartieni a un clan
nemico, e ti sei fatta cogliere in compagnia di umani. Credo proprio
che non ci
siamo motivi per non lasciarti viva, non credi?- e mi sorrise.
Prima
che potessi rispondere in qualche modo, Caius schioccò le
dita e Jane si fece
avanti, guardandomi sorridente e beata. E poi, il dolore
arrivò.
Papà
mi aveva detto che Jane riesce a creare all’interno della
mente del proprio
avversario un’illusione di dolore così potente da
farlo cadere a terra in preda
allo spasimo. Sinceramente, io non ci aveva mai più di tanto
creduto a questo
potere: non mi sembrava possibile che una semplice illusione fosse in
grado di
provocare tanto dolore. Come al solito, mi sbagliavo di grosso.
All’improvviso
sentii un colpo fortissimo alla spina dorsale che mi fece cadere a
terra, poi
sentii tutti gli arti immobilizzarsi e bruciare, il petto mi stava per
esplodere, e la testa pulsava in una maniera allucinante. Non riuscivo
a
sentire nient’altro che il dolore: non sentivo il freddo
pavimento sotto di me,
non sentivo il mio respiro mozzato, non sentivo le mie urla lancinanti,
e non
sentivo neanche le risate dei vampiri oppure le urla dei miei compagni.
Niente.
Solo dolore.
E
il
dolore non mi permetteva neanche di pensare: non riuscivo
più a controllare la
mia mente. E sapevo che questo era perché
l’illusione partiva da li. Dovevo
soltanto riacquistare il controllo della mia mente e poi forse sarei
stata in
grado di pensare a qualcosa. Ma non sapevo come fare a fermarla.
Nelle
mio corpo c’era il dolore, e nella mia mente il buio
dell’illusione. I miei
occhi era chiusi e vedevano solo buio. Ero del tutto oscurata. Oscurata.
E
da
lì mi venne l’idea: oscurare la mente. Con questo
nuovo piccolo sistema che
avevo messo appunto, Edward non riusciva più a leggermi
nella mente. Forse
avrebbe funzionato anche con Jane: ci provai.
Fu
un’ottima idea: cercai di isolare l’illusione in un
angolo della mia mente e ci
riuscii solo in parte. La testa, il petto e le braccia facevano ancora
male, ma
se mi concentravo potevo muoverle, e sebbene la mia mente non riusciva
a
formulare pensieri, riuscivo comunque a ragionare. Però
questo “oscuramento” mi
costava una sforzo immane, e tra un po’ di tempo mi sarei
trovata di nuovo ad
urlare. Dovevo fare una sola cosa: far smettere Jane di usare il suo
potere su
di me. Ma non sapevo come. Non potevo colpirla perché non
avevo abbastanza
energie, e non sapevo neanche con che tipo di potere avrei potuto
fermarla.
Con
il mio potere potevo soltanto trasmettere le immagini mentalmente, e
non mi
sembrava molto utile al momento. Oppure si? Ma certo: dovevo solo
toccare Jane
per trasferirle nella mente la sua stessa illusione.
L’immagine era solo buio e
la sensazione di dolore facile da ricordare. L’unica cosa
complicata era
riuscire ad avvicinarmi alla vampira. Era la mia unica
possibilità e me la
sarei giocata.
Aprii
gli occhi e mi accorsi che la vampira non era molto distante, e che si
stava
concentrando su di me sorridente sadica. Non lanciai neanche uno
sguardo al
resto della sala e lasciai il mio sguardo fisso su Jane. Strinsi i
denti ed
infine accumulando tutte le forse che avevo mi alzai in piedi.
Percepii
solo un briciolo di quello che stavano dicendo Aro e Caius, ma colsi i
loro
toni: sconcertati e sorpresi. Anche gli altri vampiri erano nello
stesso stato.
Jane era furiosa: mi vedeva lì davanti a se in piedi e non
urlante ai suoi
piedi. Si concentrò maggiormente, lanciandomi una scarica
più forte. Che non
tardò ad arrivare: sentii un altro colpo alla spina dorsale
e alla testa, e
così traballai un po’. Ma non mi lasciai prendere
dal dolore e iniziai ad
avanzare un po’ traballante verso di lei. Lo sguardo di Jane
divenne perso, e
non sapeva che fare se non arretrare di un po’ e di
intensificare il potere su
di me. Ma ormai mi ero avvicinata fin troppo, e le fui subito addosso.
Mi
avventai subito contro il suo petto, facendola sbattere per terra; poi
la rigirai
trovandomi sopra la sua schiena e le tirai con violenza i capelli, per
poi
afferrarle saldamente la testa. A quel punto mi lasciai andare al
dolore che stava
passando per entrambe, e riniziai ad urlare ma questa volta
più soddisfatta:
sentivo Jane sotto di me agitarsi convulsamente e urlare a
più non posso. Molto
probabilmente non aveva mai testato su se stessa la potenza del proprio
potere.
Poi
tutto finì. Sentii che l’illusione dentro la mia
mente era finita, e avevo
riacquistato il controllo totale del mio corpo: Jane aveva cessato di
usare il
suo potere. Appena anche lei finì di urlare, si
rigirò e mi colpì con tutta la
sua forza al petto, facendomi schiantare contro la parete.
Dolore vero. Almeno adesso, se mi faceva
male
la schiena e un braccio, c’era una valida motivazione. Jane di fronte a me era
pazza furiosa: si era
rialzata in piedi e ora mi osserva infuriata. Incrociai il suo sguardo
per un
attimo: oltre alla pazzia, c’era anche
l’incredulità. Chissà,
forse oltre a mia madre sono la prima che riesce ad
imbrogliarla!
-CHE
COSA HAI FATTO!!!??!!!- mi urlò con tutto il fiato che aveva
in gola.
Le
sorrisi. –Soffo io, soffri tu.
Urlò
del tutto fuori di se e
si lanciò contro
di me. Mi sentivo troppo dolorante per alzarmi, e così
chiusi semplicemente gli
occhi.
-Fermatela!
La
botta non arrivò. Aprii un occhio alla volta e mi accorsi
che Alec e la
biondina nuova avevano afferrato Jane uno a destra e l’altra
a sinistra e la
stavano bloccando, anche se con un po’ di
difficoltà: Jane continuava a
guardarmi con rabbia e si dimenava urlando. Rimasi impassibile.
-Jane
cara, calma- Aro parlò di nuovo con voce solenne.
Jane
lo fulminò per un attimo, ma poi fece un cenno
d’assenso e si placò, sempre
fissandomi con odio. Le lanciai un sorrisetto ricco di sfida e poi mi
rialzai,
dolorante un po’ alla schiena e al braccio sinistro.
Tornai
al centro della sala e mi guardai intorno: i miei compagni e il prof.
non
stavano capendo niente e mi fissavano increduli; Ashley
aveva il volto rigato da delle lacrime, ma
continuava a registrare tutto in segreto; i vampiri in sala erano
rimasti tutti
basiti per come ero riuscita ad imbrogliare Jane, in particolare Darko,
che era
come se si sentisse un po’ in imbarazzo, e Felix, che mi
fissava e mi sorrideva
esaltato; Marcus aveva leggermente inarcato le sopracciglia, ma era
comunque
perso nei suoi pensieri; Caius era proprio spaventato nel vero senso
della
parola, il suo sguardo tradiva terrore per le mie nuove
capacità; Aro era
semplicemente stupito di quello che avevo fatto, e inoltre aveva finito
di
studiarmi e ora nel suo sguardo brillava qualcos’altro che
però non sapevo
definire.
-Renesmee-
iniziò Aro –è incredibile quello che
hai fatto: sei riuscita ad imbrogliare il
potere di Jane! Interessante, molto interessante.
Alzai
le spalle. –Non è stato niente di che- sentii il
ruggito di Jane.
-Mi
chiedo come tu abbia fatto…- chiese pensieroso.
-Oh
beh, all’inizio ho…
Ma
m’interruppe. –Scusami cara, ma preferirei
osservarlo da me. Ti dispiace se…- e
mi offrì il palmo della mano.
Per quale potere, il mio o il
suo? Osservai
indecisa la sua mano rivolta verso di me. –Devo farti vedere
cosa è successo?
-No.
Sarò io a vedere cosa è successo. Sempre che non
ti dispiaccia- e mi sorrise.
Come pensavo: il suo! Avrei anche potuto
rifiutare ma a
quel punto gli avrei dato un nuovo pretesto per attaccarmi di nuovo.
Così
sospirai e allungai la mia mano, toccando il palmo di Aro. A differenza
di
quello che pensavo, non sentii niente di diverso: era esattamente come
quando
mio padre mi leggeva la mente. Ma sapevo benissimo che in
realtà era molto più
potente: Aro non stava leggendo solo quello che stavo pensando in quel
momento,
ma anche tutto quello che avevo pensato in passato. In pratica, ormai
non avevo
più segreti per lui.
Dopo
un po’ si staccò da me e riaprì gli
occhi. In quel momento riuscii a capire
quella nuova luce che brillava negli occhi di Aro: aveva un piano,
un’idea che
certamente avrebbe usato a suo vantaggio. Ma
quale?
Aro
sorrise. –Complimenti Renesmee. Davvero complimenti. Un
ottimo utilizzo del tuo
potere particolare. Devo ammettere che io lo avevo un po’
sottovalutato: mi
sembrava inutile. Senza offesa.
Piegai
lievemente la testa. –Non ti preoccupare. Non sei stato
l’unico: anch’io
all’inizio la pensavo come te.
-Le
grandi menti pensano sempre allo stesso modo.
-Già-
nel tuo caso, una grande mente da
stratega sanguinario! –Ma poi ho imparato a non
sottovalutare mai niente.
-Ti
prometto che me lo ricorderò in futuro.
Calò
il silenzio. Aro aveva smesso di guardarmi e ora stava camminando
avanti e
indietro per la sala molto lentamente. –Cosa dovremmo fare
con te, Nessie? Ti
dispiace se ti chiamo così?
Si! E anche molto! Alzai le spalle.
-Uccidiamola-
chi aveva parlato era stato Caius.
Mi
volsi verso di lui e vidi che si era avvicinato di più alla
sua scorta e mi
guardava con ribrezzo. In realtà aveva solo paura di me, una
creatura che non
poteva controllare.
-Mi
prendo io l’incarico di ucciderla, mio signore- naturalmente
era Jane.
Aro
sospirò. –Jane cara, fratello, ascoltate. Davvero
dovremmo uccidere una così
preziosa creatura? Pensateci bene: prima di tutto è un
essere più unico che
raro, metà umana metà vampira; e inoltre abbiamo
visto le capacità che ha, sono
fantastiche. Ucciderla sarebbe un vero peccato.
Rimasi
impassibile. Vedi con quanta calma discutono
della mia morte.
-E
allora che progetti hai per lei, Aro- gli disse Caius, con riverenza
ironica.
Aro
sorrise per l’ennesima volta. –Renesmee, se non
sbaglio gli umani presenti in
sala sono tuoi amici, giusto?
Conferma a già ciò che ha
visto
nella mia mente. –Si.
-Amici
umani?- sbottò Caius –Ma certo, è
naturale! Prima il padre si innamora di
un’umana, e poi questo!
Aro
guardò un attimo il fratello apprensivo. –Tale
padre tale figlia, fratello mio-
e poi tornò a rivolgersi a me –Quindi, mia cara
Renesmee, tu certamente non
vorresti che noi… ecco, li considerassimo il nostro pasto.
Vero?
Sospirai.
–Senti Aro, hai letto nella mia mente, quindi già
lo sai. Cerchiamo di venire
al sodo, se non ti dispiace.
Rise.
–Certo certo! Impaziente come tuo padre, eh? Dunque, ti
propongo uno scambio.
Io do ordine che tutti i tuoi compagni siano lasciati liberi e ti
garantisco
che torneranno in America sani e salvi.
Ci
pensai su. –E per quanto riguarda quello che hanno appena
visto?
-Non
ci sono problemi: naturalmente tu non conosci Clarissa- e
indicò la biondina
vicino a Jane -È qui con noi da poco. Ha un potere molto
particolare: con un
solo tocco, riesce a cancellare alcuni tratti di memoria, a sua scelta.
Fantastica, non è vero?
Clarissa
sorrise compiaciuta ai complimenti appena ricevuti. Storsi leggermente
la
bocca: se Clarissa avrebbe cancellato la memoria ad Ashley, addio
possibilità
di avvertire i Cullen. Ma poi mi ricordai del bigliettino e delle
registrazioni
di Ashley: una possibilità c’era.
-Perfetto
allora- dissi compiaciuta –Ma, se non sbaglio hai parlato di
uno scambio. Cosa
vuoi?
La
bocca di Aro si curvò in un sorriso, o per meglio dire un
ghigno. –Voglio che
tu ti unisca ai Volturi.
Sgranai
gli occhi e spalancai la bocca. Cosa?
Caius
si fece avanti fino ad arrivare a trovarsi di fronte al fratello.
–Ma sei
impazzito? Unirsi a noi, ma per quale motivo? Abbiamo appena scoperto
che può
fermare uno dei nostri attacchi migliori!- e indicò Jane.
-Un
altro motivo in più per non lasciarla libera a vagare per il
mondo, ma
piuttosto meglio averla vicina nelle nostre schiere. Non sei
d’accordo come me,
fratello?
Caius
sospirò frustato e tornò al suo posto.
Aro
ridacchiò compiaciuto. –Allora Renesmee, accetti
la mia proposta?
Lo
fissavo senza guardalo. Non sapevo che fare: mi aspettavo di tutto, mi
aspettavo che mi avrebbe ucciso, che mi avrebbe scagliato contro Jane
(come poi
d’altronde era già successo), ma mai e poi mai che
mi avrebbe proposto di
diventare una di loro. Proposto, meglio
dire costretto! E questo perché, naturalmente io
non potevo rifiutare.
-Dimmi
una cosa Aro- gli dissi neutra –Se per ipotesi io dovessi
rifiutare…?
-Beh,
naturalmente tu saresti libera di tornare dalla tua famiglia. Ma i tuoi
amici
umani resterebbero con noi.
Sorrisi
malinconica. Ovvio. Scema io a chiederlo.
Li
osservai uno ad uno: il professor Clift, Ashley, Terry, Sarah, Alex,
Chris,
Kevin, Nick, Lizzie e tutti gli altri. Avevo giurato, mi ero ripromessa
che li
avrei salvati a qualunque costo. E io non
mi rimangio la parola.
Guardai
negli occhi Aro: pregustava già una vittoria. E allora
sospirai: -E sia come
vuoi tu Aro. Diventerò una delle guardie dei Volturi.
Lo
scontento generale dei vampiri fu evidente: tutti avevano sbuffato
frustrati,
in particolare Jane e Caius. Giusto alcuni rimasero impassibili, tra
cui i
nuovi arrivati e Felix, che mi sorrideva contento e malizioso. Quando
incontrai
il suo sguardo mi fece l’occhiolino. Lo distolsi subito. Patetico.
Aro
aveva aperto le braccia in segno di benvenuto, e anche di vittoria.
–Meraviglioso! Assolutamente meraviglioso! Brava Renesmee,
hai fatto un’ottima
scelta!
Scelta un corno! Praticamente mi
hai costretto a scegliere l’opzione migliore per te! –Ricordati
il patto, però.
-Giusto,
giusto. Quel che è detto è detto. Demetri!
Clarissa! Conducete gli umani alle
porte della città e cancellategli la memoria.
I
due
vampiri annuirono e poi si volsero verso i miei compagni.
–Seguiteci- disse
Demetri.
Mentre
i vampiri li precedevano nel corridoio buio, li guardai per
l’ultima volta:
tutti mi fissavano persi e inconsapevoli. Solo Ashley capiva realmente
e notai
nel suo sguardo, tra le lacrime, quella determinazione che
l’accompagnava. Le
sorrisi malinconica. Spero capisca che
non c’era altro modo.
Li
guardai finché non furono scomparsi nel corridoio e il
pannello fu chiuso. A
quel punto mi girai e mi ritrovai di fronte ad Aro.
-Benvenuta
nei Volturi, Renesmee.
Respirai
profondamente. Non finisce qui. E
mi
preparai ad affrontare le conseguenze della mia scelta.
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Eccoci qua!!
Ve lo aspettavate??? =P
Ed ora, inizia il vero nucleo del ciclo!!
Comunicazione di servizio n°1: ho iniziato a scrivere anche gli altri capitoli
e volevo informarvi che me ne stanno venendo troppi!!!
cioè, i pezzi che dovrebbero essere 2 pagg ne vengono fuori lunghi il doppio
e qnd credo proprio ke farò più di 10 cap per qst ciclo!!
Se vado troppo per le lunghe, vi prego ditemelo!
così cerco di darmi una regolata...!
Comunicazione di servizio n° 2: volevo informarvi che qst ff sta partecipando agli
"Never Ending Story Awards" e che se volete potete votarla...
dovete andare qui---> http://neverendingstoryawards.forumfree.net/?t=40408571
ne sarei davvero contenta!!! =D
Ora vado..
devo andare al saggio di una mia amica...
un bacio alla prossima!!