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Autore: ThorinOakenshield    01/12/2017    3 recensioni
"Improvvisamente avverto un rumore alle mie spalle, un suono molto simile alla pietra che viene intagliata.
Il mio cuore fa un salto, esattamente come me. Quando mi volto, noto che si sta formando una scritta sulla parete della grotta, e la paura in me aumenta sempre di più: nessuno sta incidendo la roccia, sono assolutamente sola in questo luogo misterioso, deve trattarsi per forza di un fantasma."
Seguito di 'Just a dream?' Lo si può leggere e comprendere anche senza aver letto la mia vecchia fanfiction.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Relazione clandestina

Vengo svegliata da dei passi e da dei rumori metallici.
Quando apro gli occhi non ritrovo Thorin sdraiato accanto a me, sto praticamente abbracciando il nulla.
Difatti il nano si è alzato presto, probabilmente perché deve andare ad occuparsi dei suoi affari da re o dare una mano con le riparazioni di Erebor e le ricostruzioni della città della valle.
Il Re sotto la Montagna ha appena finito di sistemarsi la cintura. Indossa solamente i pantaloni e gli stivali, per il resto è ancora a petto nudo, consentendomi molto generosamente di poter ancora ammirare i suoi pettorali e le sue spalle larghe.
Mi stiracchio sbadigliando rumorosamente, dopodiché mi metto a sedere contro la testiera del letto. “Buongiorno, mio dolce amore” lo saluto con un tono giusto un po’ stuzzicante, lo stesso tono che si utilizza dopo aver passato una notte particolarmente intensa.
Thorin Scudodiquercia mi sorride malizioso.
Se siamo messi così dopo una notte trascorsa semplicemente tra baci, carezze e tocchi, mi domando come saremo dopo esserci finalmente uniti in un rapporto sessuale vero e proprio.
“Buongiorno, bellezza.” Il nano, trovando che la sua voce deliziosa non sia sufficiente, decide pure di accostarsi a me e di posare un tenero e dolce bacio sulle mie labbra.
Thorin ha tenuto la sua mano dietro alla mia nuca.
Anche dopo che il bacio è concluso, rimango un attimo con gli occhi serrati le labbra socchiuse, come se fossi rimasta incantata, come se lo stessi supplicando di non levare la sua bocca dalla mia, di rimetterla immediatamente dov’era fino a pochi secondi fa.
Adoro sentire il pizzicare della sua barba sulla mia pelle.
“Mi mancherai questa mattina” mi dice sensualmente Thorin, prima di andare a mettersi la camicia, la cotta e il mantello.
“Perché? Dove vai?”
“Vado a dirigere i lavori, ormai manca poco: Erebor tornerà presto a risplendere come un tempo” mi risponde egli con una luce negli occhi. Finalmente può tornare a sorridere, finalmente il suo sogno si è realizzato. Finalmente potrà riconoscere casa sua, finalmente essa tornerà ad essere il luogo nel quale è cresciuto, quel luogo che ha tanto amato e agognato per anni.
“Beh, potrò raggiungerti dopo, prometto che non sarò un problema e che mi comporterò bene.” Gli faccio gli occhi dolci e utilizzo un tono innocente e da brava bambina, la stessa tattica che, nel mio mondo, uso sempre con mia mamma.
Questa tecnica ha su Thorin lo stesso effetto che ha su mia madre, dal momento che anche il nano si mette a ridere. “Tu sei sempre un problema. E sei tante cose, ma una brava bambina non è una di quelle.”
“Ma che cattivo che sei!”
Prima di andarsene, Thorin Scudodiquercia mi concede un altro bacio, questa volta più rapido e meno dolce. “Quando ti sarai preparata, raggiungici pure, basta che mi prometti che ti comporterai bene… promesso?” Ora ha smesso di essere tenero e affettuoso, è tornato a farmi visita il nano severo e autoritario che conosco, proprio il nano di cui mi sono innamorata.
“Promesso.”
“Ti do il permesso di prendere gli abiti di Gwarka, sono sicuro che non ci saranno problemi. Così almeno avrai qualcosa da metterti e non tornerai a rubare vestiti nelle case.”
Davvero mi concederebbe di indossare un’altra volta i vestiti di Gwarka? Non è che la malattia del drago non è ancora passata e vuole nuovamente provare a trasformarmi nella sua amata morta?
“E ribadisco che devi comportarti bene, se no passerai tutte le mattinate da sola.” Dopo aver nominato la mezza nana, è tornato malinconico come la maggior parte delle volte. “Siccome ti conosco, e siccome ci saranno anche gli altri, vedi di non distrarmeli, devono lavorare, non hanno tempo per giocare.” Dopo aver finito di darmi questi freddi ammonimenti, esce dalla stanza, senza aggiungere altro, senza nemmeno salutarmi.
Certo che è lunatico! Prima era così gentile e sorridente che pareva un sogno, poi solo dopo aver scherzato un po’ e dopo aver nominato Gwarka, è tornato musone e serio come al solito.
Dovrò cercare di controllarmi e di non fare o dire qualcosa di inappropriato, dovrò cercare di non farlo vergognare di me. Se no dopo chi lo sente!

Il mio senso dell’orientamento non sarà invidiabile – anche se è cento volte meglio di quello di tante altre persone –, ma per fortuna ho un’eccellente memoria.
Difatti non ho riscontrato nessun problema nel ritrovare la casa di Gwarka.
Mi sorprende davvero il fatto che Thorin mi abbia permesso di indossare i vestiti della mezza nana (spero con tutto il cuore che non sia ancora in balia della malattia), ma tutto sommato non c’è niente di male: d’altronde Gwarka è morta, come potrebbe darle fastidio il fatto che io prenda in prestito le sue cose? E poi non ho assolutamente nulla da mettermi e i suoi abiti mi stanno, sarebbe stupido non approfittarne.
Inoltre era ora che Thorin andasse avanti con la sua vita e la smettesse di pensare a lei. Questa testardaggine in amore dei nani sarà pure romantica, ma è anche stupida. È stupido e anche masochista negarsi l’amore solo perché la persona che amavi è morta, sicuramente questa sarebbe felicissima di vederti sereno e che vai avanti con la tua vita, tu che puoi farlo.

Ho preso la roba di Gwarka che più mi aggradava, poi l’ho portata nella camera che condivido con Thorin.
Penso di aver preso vestiti a sufficienza, in caso contrario potrei pur sempre andarli a prendere gradualmente, con calma.
In ogni caso credo che più avanti non sarebbe difficile trovarne dei nuovi e prenderli con i miei soldi.
Prima di raggiungere i nani, vado a lavarmi il corpo e i capelli, visto che sono un disastro dopo la notte passata con Thorin.
Una volta lavata per bene, indosso un semplicissimo abito giallo e corro fuori di casa.
Non vedo l’ora di rivedere Thorin Scudodiquercia e i miei amici.

Trovo i nani impegnati a sistemare una statua di pietra, una delle tante che Smaug ha distrutto andando in giro per la Montagna Solitaria.
Il Re sotto la Montagna non si accorge neanche del mio arrivo, è troppo impegnato a parlare con i suoi compagni di lavoro.
Per fortuna i miei amici si accorgono di me e mi riservano un’accoglienza decisamente migliore.
“Glenys!” esclamano sorridendo.
Sorrido anch’io e li raggiungo allegramente, quasi saltellando.
Quando mi trovo vicina a loro, i nani parlano l’uno sopra l’altro, non dandomi nemmeno il tempo di dirli un semplice ciao.
“Come ti sei vestita?” mi chiede Kili con un tono indecifrabile. Non riesco a capire se sia inorridito o se gli piaccia l’abito che sto indossando.
“Sta’ zitto, ragazzo” lo ammonisce Dwalin con i suoi soliti modi delicati e gentili. “Sta bene conciata così, finalmente si veste da donna e non da ragazzaccio.”
Ora che ci penso, mi mancano gli abiti maschili che avevo indossato la prima volta che ero capitata nella Terra di Mezzo. Mi rispecchiavano di più, mi facevano sentire più me, visto che sono sempre stata un maschiaccio e anche nel mio mondo non mi vesto mai con abiti femminili.
Ma pazienza, ho trovato soltanto questi e bisogna accontentarsi di quello che si trova.
E poi, almeno così, faccio ancora più colpo su Thorin.
“Infatti non ho detto niente.” Kili mette le mani avanti. “Solo mi pare strano vederla vestita così, la maggior parte delle volte indossa sempre camicia e pantaloni.”
“Sei bellissima, bambina mia.” Balin mi dà un buffetto sulla guancia, sorridendomi in un modo dolcissimo. Dopodiché mi dà un bacio sulla testa, come se lui fosse il nonno e io la sua nipotina.
“Sembra così tanto graziosa, ma tutti noi sappiamo benissimo che è capace di compiere le peggiori malefatte” dice Bofur con tono scherzoso, guardandomi eloquentemente, come se con gli occhi mi stesse dicendo: a me non la racconti. Io lo so benissimo che sei un diavoletto travestito da angelo.
Ridacchio con aria innocente, facendomi piccola piccola.
“Nessuno lo sa più di me” sbuffa Dwalin, mettendo le braccia conserte, ricordandomi ancora una volta Brontolo.
“Ah sì!” Fili si mette a ridere, dopodiché dà una gomitata a suo fratello. “Ti ricordi di quella volta che, sotto suggerimento di Glenys, avevamo gettato Dwalin nella vasca e poi gli avevamo messo i fiocchetti nella barba e nei capelli?”
“E come dimenticare?” gli risponde Kili, ridendo.
“Vi ricordo che l’avevo pure costretto a vestirsi da principessa per il mio spettacolo.” Incrocio le braccia sul petto, fiera della mia malandrinata.
A questo punto le risate aumentano, mentre il nano pelato è sempre più infastidito.
Mi si scalda il cuore pensando a questi ricordi preziosi, avevo passato dei momenti magici e bellissimi con questi nani, intraprendere quell’avventura insieme a loro è stata un’esperienza meravigliosa.
Spero che anche in futuro vivremo altre situazioni indimenticabili, tutti insieme. Solo che sarà dura lasciarli, un giorno.
“Sempre con me te la prendi” borbotta Dwalin, continuando a fare l’imbronciato. “Non potresti prendertela con Thorin, una volta ogni tanto?”
“Oh! Grazie Dwalin, che mi hai ricordato. Devo chiedere una cosa allo zio...” Kili si allontana dalla comitiva per andare dal mio nano prediletto. Sembra preoccupato, mi domando cosa debba chiedergli.
“Va bene, basta che poi torni subito al lavoro” sento che Thorin dice a Kili, dopo che questi gli ha parlato.
Il giovane nano annuisce, dopodiché passa velocemente accanto a noi, senza darci una sola parola di spiegazione.
Guardo gli altri nani, anche loro sembrano non avere idea di cosa stia passando per la testa a Kili, l’unico che sembra saperne qualcosa è Fili.
Dallo sguardo del giovane nano, deduco che il moro si stia cacciando in qualche guaio, sembra piuttosto preoccupato per lui.
Credo di aver capito dove stia andando Kili…

L’Antro di Lucri:

Chissà dove sta andando Kili… :P
Il titolo la dice lunga.
Comunque sarò breve, perché onestamente non ho niente da dire xD a parte che spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi pure una recensione, se vi va, eccetera eccetera.
Ci sentiamo nel prossimo capitolo, grazie per aver letto e per star seguendo la mia storia =)
Un abbraccione e un bacione

Lucri

P.s. Che scema! Quasi dimenticavo!
Siccome mi diverto con molto poco, ho di nuovo creato Glenys con un giochino online. Credo che questa versione le si avvicini di più, rispetto all'altra che avevo postato, perché comunque Glenys, nonostante i suoi 19 anni, sembra una bambina, ha un aspetto piuttosto infantile.







 


 

   
 
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